Non c’è appassionato di ciclismo italiano che non sia rimasto con l’amaro in bocca dopo la caduta in discesa di Vincenzo Nibali nella gara di ciclismo su strada alle Olimpiadi di Rio 2016. Tra questi vi è anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che ieri era presente al traguardo di Copacabana in attesa dell’arrivo dei corridori. Dopo aver appreso in diretta della caduta dello Squalo dello Stretto ed essersi sincerato delle sue condizioni fisiche, il premier ha rilasciato all’Ansa le seguenti dichiarazioni senza nascondere la sua delusione per la medaglia sfumata a pochi km dall’arrivo:”Dispiace, so che ha sbattuto la spalla, speriamo non sia nulla”. Gli accertamenti in ospedale condotti da Nibali diranno se la prima percezione a caldo, che ha escluso una frattura, si rivelerà corretta.



Chissà come sarebbe andata per l’Italia nella gara di ciclismo su strada alle Olimpiadi di Rio 2016 senza la caduta di Nibali. Purtroppo non lo sapremo mai, ma una cosa è certa: la nazionale di Davide Cassani ha corso da protagonista spendendosi fino in fondo. Una delle grandi delusioni di questa prova a cinque cerchi è stata invece la Spagna. La formazione iberica ha corso praticamente sempre di rimessa, vittima anche delle condizioni non ideali di Alejandro Valverde, che ha probabilmente ritardato eccessivamente nel comunicare le sue condizioni fisiche non brillantissime al resto del team. A salvarsi è stato il solo Joaquim Rodriguez, che con la solita prova di grande generosità è riuscito a conquistare un quinto posto olimpico che chiuderà così una carriera ricca di successi e anche di grandi rimpianti.



Alle Olimpiadi di Rio 2016 il ciclismo su strada ha regalato delle sorprese spiacevoli per Vincenzo Nibali nel tratto finale. Il ciclista reduce dalla vittoria del Giro d’Italia era nel terzetto che si giocava la vittoria finale, ma è caduto a undici chilometri dal traguardo. Una situazione dove sicuramente la sfortuna l’ha fatta da protagonista. Ne ha parlato su Twitter un’altra figura storica del ciclismo italiano e cioè Ivan Basso che ha vinto il Giro d’Italia due volte nel 2006 e nel 2010 oltre a un secondo e a un terzo posto al Tour de France. Ivan Basso su Twitter ha sottolineato: “Un’Italia a testa altissima. Un grande Davide Cassani, uno splendido Vincenzo Nibali. Contro la sfortuna nulla si può fare“, clicca qui per il tweet.



La prova maschile in linea di ciclismo su strada delle Olimpiadi di Rio 2016 è stata vinta da Greg Van Avermaet. Medaglia d’oro dunque per il Belgio. Completano il podio la Danimarca con Jakob Fulgsang e la polonia con Rafal Majka. Il belga è stato bravissimo a bruciare in volata i due avversari. Sesto posto invece per Fabio Aru, il migliore dei nostri atleti in gara. Nonostante l’assenza dal podio la nostra Nazionale ha comunque impressionato. Dopo lo splendido lavoro di squadra, impostato dal ct Cassani, Diego Rosa si è dovuto ritirare mentre Caruso ha rallentato vistosamente staccandosi dalla testa della corsa alla fine del secondo anello, quello di Vista Chinesa. Aru ha scortato a lungo Nibali, autore di una prova superlativa fino a 9 chilometri dal traguardo, quando un brutto scontro con Henao (Colombia) lo ha messo fuori dai giochi. Il siciliano fino a quel punto era nel terzetto di testa con il sudamericano e Majka.

Mancano 15 chilometri al traguardo di questa prova maschile in linea di ciclismo su strada delle Olimpiadi di Rio 2016. Terminato l’anello di Vista Chinesa, i corridori rimasti in gara si apprestano ad affrontare il tratto finale, prevalentemente pianeggiante, che costeggia l’Oceano Atlantico. Dopo lo splendido lavoro di squadra, impostato dal ct Cassani, Diego Rosa si è dovuto ritirare mentre Caruso ha rallentato vistosamente staccandosi poco fa dalla testa. Anche Aru sta facendo di tutto per non lasciare la testa, anche se in notevole difficoltà. Al primo posto provvisorio Vincenzo Nibali. Il siciliano è tallonato da Henao (Colombia), Majka (Polonia) e Joaquim Rodriguez (Spagna). Ha rotto gli indugi intanto Alaphilippe. Il francese è scattato lasciandosi il gruppo alle spalle e portandosi a una ventina di secondi dal plotoncino di testa. Nibali intanto accelera cercando di portarsi il più avanti possibile prima del tratto finale. Dopo lo splendido lavoro di squadra, impostato dal ct Cassani, Diego Rosa si è dovuto ritirare mentre Caruso ha rallentato vistosamente staccandosi dalla testa della corsa alla fine del secondo anello, quello di Vista Chinesa. Aru ha scortato a lungo Nibali, autore di una prova superlativa fino a 9 chilometri dal traguardo, quando un brutto scontro con Henao (colombia) lo ha messo fuori dai giochi. Il siciliano fino a quel punto era nel terzetto di testa con il sudamericano e Majka (Polonia). 

Meno di 30 chilometri al traguardo di questa prova maschile in linea di ciclismo su strada delle Olimpiadi di Rio 2016. Inizialmente fuga di sei uomini, messa a segno al chilometro 18. A una sessantina di chilometri dall’arrivo il gruppetto si è sfaldato con Jarlinson Pantano Gomez (Colombia), Michael Albasini (Svizzera), Simon Geschke (Germania) e Sven Erik Bystrom (Norvegia) che hanno gettato la spugna. Poco fa anche Michal Kwiatkowski (Polonia) e Pavel Kochetkov (Russia) sono stati ripresi. In questo momento sono in 11 al comando, tra cui Nibali, Caruso e Aru. Italia presente, anche se Diego Rosa si è dovuto ritirare. Anche Richie Porte (Australia) non ha potuto proseguire la corsa dopo una rovinosa caduta. Fuori dai giochi anche il capitano della Colombia, Uran. Presenti nel gruppo di testa pure la Gran Breagna con Yates e Thomas e la Polonia con Majka e Kwiatkowski. Henao (Colombia), Van Avermaet (Belgio), Fuglsang (Danimarca) e Zeits (Kazakistan). Il vantaggio sul gruppo è di 50 secondi.

Mancano 40 chilometri alla conclusione di questa prova maschile in linea di ciclismo su strada delle Olimpiadi di Rio 2016. Inizialmente fuga di sei uomini, messa a segno al chilometro 18. A una sessantina di chilometri dall’arrivo il gruppetto si è sfaldato con Jarlinson Pantano Gomez (Colombia), Michael Albasini (Svizzera), Simon Geschke (Germania) e Sven Erik Bystrom (Norvegia) che hanno gettato la spugna. Restano davanti Michal Kwiatkowski (Polonia) e Pavel Kochetkov (Russia) anche se il gruppo di contrattaccanti li ha quasi ripresi. I corridori stanno affrontando l’anello di Vista Chinesa. La salita registra 8,9 chilometri al 6,2% con un picco di 19,9%. I 5 contrattaccanti sono Damiano Caruso (Italia), Geraint Thomas (Gran Bretagna), Greg Van Avermaet (Belgio), Sergio Luis Henao Montoya (Colombia) e Rein Taaramae (Estonia). Poco fa nei pressi del traguardo si è udita una forte esplosione. Gli artificieri hanno provocato l’esplosione di un pacco sospetto. Nessun problema, la corsa prosegue senza intoppi.

Mancano soltanto 50 chilometri alla conclusione di questa prova maschile in linea di ciclismo su strada delle Olimpiadi di Rio 2016. Inizialmente abbiamo assistito a una fuga di sei uomini, partita al chilometro 18. Poco fa il gruppetto si è sfaldato con Jarlinson Pantano Gomez (Colombia), Michael Albasini (Svizzera), Simon Geschke (Germania) e Sven Erik Bystrom (Norvegia) che hanno gettato la spugna. Restano davanti Michal Kwiatkowski (Polonia) e Pavel Kochetkov (Russia). I corridori stanno affrontando l’anello di Vista Chinesa. La salita registra 8,9 chilometri al 6,2% con un picco di 19,9%. Attualmente il vantaggio dei fuggitivi è di circa 40 secondi. Segue un gruppetto di 5 contrattaccanti formato da Damiano Caruso (Italia), Geraint Thomas (Gran Bretagna), Greg Van Avermaet (Belgio), Sergio Luis Henao Montoya (Colombia) e Rein Taaramae (Estonia). Poco fa nei pressi del traguardo si è udita una forte esplosione. Gli artificieri hanno provocato l’esplosione di un pacco sospetto. Nessun problema, la corsa prosegue senza intoppi.

Ci siamo. Si entra nella parte decisiva di questa prova maschile in linea di ciclismo su strada delle Olimpiadi di Rio 2016. Finora abbiamo assistito a una fuga di sei uomini, iniziata al chilometro 18. Poco fa il gruppetto si è sfaldato con Jarlinson Pantano Gomez (Colombia), Michael Albasini (Svizzera), Simon Geschke (Germania) e Sven Erik Bystrom (Norvegia) che hanno gettato la spugna. Restano davanti Michal Kwiatkowski (Polonia) e Pavel Kochetkov (Russia). I corridori stanno affrontando l’anello di Vista Chinesa. La salita registra 8,9 chilometri al 6,2% con un picco di 19,9%. Attualmente il vantaggio dei fuggitivi è di soli 25 secondi. Segue un gruppetto di 5 contrattaccanti formato da Damiano Caruso (Italia), Geraint Thomas (Gran Bretagna), Greg Van Avermaet (Belgio), Sergio Luis Henao Montoya (Colombia) e Rein Taaramae (Estonia). Poco fa nei pressi del traguardo si è udita una forte esplosione. Gli artificieri hanno provocato l’esplosione di un pacco sospetto. Nessun problema, la corsa prosegue senza intoppi.

Mancano 70 chilometri alla conclusione di questa prova maschile in linea di ciclismo su strada delle Olimpiadi di Rio 2016. In questo momento il gruppo dei battistrada si sfalda. Sono in tre ora al comando: Michal Kwiatkowski (Polonia), Pavel Kochetkov (Russia) e Simon Geschke (Germania). Si sono staccati invece Jarlinson Pantano Gomez (Colombia), Michael Albasini (Svizzera) e Sven Erik Bystrom (Norvegia). Decisiva è stata l’azione dei britannici Froome, Thomas e Cummings. L’accelerazione dei tre ha prodotto una divisione in tre tronconi del gruppo. Attualmente i corridori hanno iniziato l’anello di Vista Chinesa. La salita registra 8,9 chilometri al 6,2% con un picco di 19,9%. Attualmente il vantaggio dei fuggitivi è di soli 30 secondi. Il gruppo che segue è tirato dagli italiani Damiano Caruso e Diego Rosa mentre Vincenzo Nibali e Fabio Aru seguono poco distanti. Oltre l’Italia presente davanti anche il Belgio e la Gran Bretagna. La Spagna non ha ancora risposto.

Mancano meno di 100 chilometri  alla conclusione di questa prova maschile in linea di ciclismo su strada delle Olimpiadi di Rio 2016. Sempre in sei al comando. Trattasi di Michal Kwiatkowski (Polonia), Jarlinson Pantano Gomez (Colombia), Pavel Kochetkov (Russia), Simon Geschke (Germania), Michael Albasini (Svizzera), Sven Erik Bystrom (Norvegia). I sei fuggitivi hanno visto il loro vantaggio ridursi notevolmente a causa dell’azione dei britannici Froome, Thomas e Cummings. L’accelerazione dei tre ha prodotto una divisione in tre tronconi del gruppo. Terminando il circuito di Grumari, i corridori stanno ritornando a Rio, dove a circa 80 chilometri dal traguardo inizierà il secondo e decisivo anello di Vista Chinesa. Attualmente il vantaggio dei fuggitivi è di 2 minuti e 15 secondi. Problemi intanto per il vincitore del Tour de France 2016, Chris Froome. Il britannico rimedia alla foratura sostituendo subito la bici.

Mancano 100 chilometri  alla conclusione di questa prova maschile in linea di ciclismo su strada delle Olimpiadi di Rio 2016. Sono sempre sei gli uomini al comando, ovvero Michal Kwiatkowski (Polonia), Jarlinson Pantano Gomez (Colombia), Pavel Kochetkov (Russia), Simon Geschke (Germania), Michael Albasini (Svizzera), Sven Erik Bystrom (Norvegia). In questo momento il vantaggio dei battistrada sul gruppo si sta notevolmente riducendo, causa l’ottimo lavoro effettuato dai britannici in testa al gruppo. Froome, Thomas e soprattuto Cummings hanno rotto gli indugi, spezzando con la loro mossa in tre tronconi il gruppo. Sta terminando il circuito di Grumari e i corridori si apprestano a tornare verso Rio, dove a circa 80 chilometri dal traguardo inizierà il secondo e decisivo anello di Vista Chinesa. Attualmente il vantaggio dei fuggitivi è di 1 minuto e 40 secondi. Foratura intanto per Froome che prova subito a rientrare.

Percorsi i primi 120 chilometri di questa prova maschile in linea di ciclismo su strada delle Olimpiadi di Rio 2016. Sono sempre sei gli uomini al comando, ovvero Michal Kwiatkowski (Polonia), Jarlinson Pantano Gomez (Colombia), Pavel Kochetkov (Russia), Simon Geschke (Germania), Michael Albasini (Svizzera), Sven Erik Bystrom (Norvegia). I battistrada sono scattati al chilometro 18 riuscendo a distanziare il gruppo in maniera decisiva. In questo momento è di 4 minuti il vantaggio sul gruppo, ora spezzato in tre tronconi. All’interno del primo è possibile scorgere i nostri azzurri e i britannici Froome, Thomas e Cummings. Forature intanto per il belga Van Avermaet, l’australiano Richie Porte e l’olandese Mollema, con quest’ultimo che si è attardato più del previsto nella sostituzione della bici. Anche Fabio Aru ha forato la ruota anteriore ma il sardo non ha avuto nessun problema particolare cambiando velocemente mezzo.

Percorsi i primi 100 chilometri di questa prova maschile in linea di ciclismo su strada delle Olimpiadi di Rio 2016. Sono sempre sei gli uomini al comando, ovvero Michal Kwiatkowski (Polonia), Jarlinson Pantano Gomez (Colombia), Pavel Kochetkov (Russia), Simon Geschke (Germania), Michael Albasini (Svizzera), Sven Erik Bystrom (Norvegia). I battistrada sono scattati al chilometro 18 riuscendo a distanziare il gruppo in maniera decisiva. In questo momento 4 primi e 42 secondi, il vantaggio sul gruppo. Il quale vede alla sua testa, l’alternanza di Alessandro De Marchi (Italia), dello spagnolo Imanol Erviti Ollo e di Ian Stannard (Gran Bretagna). Numerosi i corridori che hanno riscontrato problemi meccanici nel tratto di pavè che precede il Grumari (1,3 km al 9,4%, 24,1% max). Forature per il belga Van Avermaet e l’olandese Mollema, con quest’ultimo che si è attardato più del previsto nella sostituzione della bici, perdendo molto terreno. Anche Fabio Aru ha forato la ruota anteriore ma il sardo non ha avuto nessun problema particolare cambiando velocemente mezzo.

Sei uomini al comando di questa prova maschile in linea di ciclismo su strada delle Olimpiadi di Rio 2016. Michal Kwiatkowski (Polonia), Jarlinson Pantano Gomez (Colombia), Pavel Kochetkov (Russia), Simon Geschke (Germania), Michael Albasini (Svizzera), Sven Erik Bystrom (Norvegia) sono scattati al chilometro 18 riuscendo a distanziare il gruppo. In questo momento mancano 140 chilometri al traguardo e i sei hanno circa cinque minuti di vantaggio sul gruppo. In testa a questo, si alternano Alessandro De Marchi (Italia), lo spagnolo Imanol Erviti Ollo e Ian Stannard (Gran Bretagna). Sono numerosi i corridori che hanno riscontrato problemi meccanici nel tratto di pavè che precede il Grumari (1,3 km al 9,4%, 24,1% max). Forature per il belga Van Avermaet e l’olandese Mollema, con quest’ultimo che si è attardato più del previsto nella sostituzione della bici, perdendo molto terreno. Forature anche per il marocchino Soufiane Haddi e il norvegese Lars Petter Nordhaug.

Sono sei i fuggitivi di questa prova maschile in linea di ciclismo su strada delle Olimpiadi di Rio 2016. Trattasi di Michal Kwiatkowski (Polonia), Jarlinson Pantano Gomez (Colombia), Pavel Kochetkov (Russia), Simon Geschke (Germania), Michael Albasini (Svizzera), Sven Erik Bystrom (Norvegia). Quando mancano 150 chilometri al traguardo chilometri percorsi i sei hanno circa cinque minuti e 10 secondi di vantaggio sul gruppo. In testa a questo, si alternano Alessandro De Marchi (Italia), lo spagnolo Imanol Erviti Ollo e Ian Stannard (Gran Bretagna). Tanti problemi per i corridori. Curioso il guaio meccanico riscontrato dal norvegese Brystom, il quale ha visto il sellino abbassarsi di colpo provvedendo immediatamente alla sostituzione del mezzo. Forature invece per il belga Van Avermaet e per l’olandese Mollema. Quest’ultimo ha avuto più problemi rispetto al collega nella sostituzione della bici, perdendo molto terreno.

Sono sei i fuggitivi di questa prova maschile in linea di ciclismo su strada delle Olimpiadi di Rio 2016. Trattasi di Michal Kwiatkowski (Polonia), Jarlinson Pantano Gomez (Colombia), Pavel Kochetkov (Russia), Simon Geschke (Germania), Michael Albasini (Svizzera), Sven Erik Bystrom (Norvegia). Dopo 70 chilometri percorsi i sei hanno circa cinque minuti di vantaggio sul gruppo. In testa Alessandro De Marchi per l’Italia, Imanol Erviti Ollo per la Spagna e Ian Stannard per la Gran Bretagna. In questo momento il gruppo sta affrontando il Grumari (1,3 km al 9,4%, 24,1% max) dopo aver passato un tratto di pavè, dove in tanti hanno avuto problemi. Curioso il guaio meccanico riscontrato dal norvegese Brystom, il quale ha visto il sellino abbassarsi di colpo provvedendo immediatamente alla sostituzione del mezzo. Forature invece per il belga Van Avermaet e per l’olandese Mollema. Quest’ultimo ha avuto più problemi rispetto al collega nella sostituzione della bici.

E’ iniziata da più di un’ora la prova maschile in linea di ciclismo su strada delle Olimpiadi di Rio 2016. Sono in 144 i corridori ala partenza impegnati quest’oggi, meno del solito. Subito un ritiro, trattasi di Tom Dumoulin. L’olandese, ancora alle prese con i postumi per la caduta al Tour, evidentemente ha deciso di porsi come obiettivo la gara a cronometro. Al chilometro 18 prende corpo invece la prima fuga di giornata. Sono sei i battistrada: Michal Kwiatkowski (Polonia), Jarlinson Pantano Gomez (Colombia), Pavel Kochetkov (Russia), Simon Geschke (Germania), Michael Albasini (Svizzera), Sven Erik Bystrom (Norvegia). Dopo 55 chilometri percorsi i sei hanno sette di minuti di vantaggio sul gruppo. In testa Alessandro De Marchi per l’Italia, Imanol Erviti Ollo per la Spagna e Ian Stannard per la Gran Bretagna. Gruppo in fila indiana, Froome (Gran Bretagna) in quinta posizione. In questo momento spira un vento laterale agli atleti.

E’ iniziata la prova maschile in linea di ciclismo su strada delle Olimpiadi di Rio 2016. Al via il presidente dell’UCI Cookson ha decretato l’inizio della corsa. Sono 144 i corridori impegnati quest’oggi, meno del solito. Subito numerosi scatti dopo il via. Il gruppo inizialmente tiene con le Nazionali maggiori che lasciano fare rimandendo in coda. Al chilometro 11 prima caduta di giornata. Il turco Onur Balkan si riprende senza particolari problemi. Poco dopo arriva il primo ritiro di giornata. Trattasi di Tom Dumoulin. L’olandese, ancora alle prese con i postumi per la caduta al Tour, evidentemente ha deciso di porsi come obiettivo la gara a cronometro. Al chilometro 18 prende corpo invece la prima fuga di giornata. Sono sei i battistrada: Michal Kwiatkowski (Polonia), Jarlinson Pantano Gomez (Colombia), Pavel Kochetkov (Russia), Simon Geschke (Germania), Michael Albasini (Svizzera), Sven Erik Bystrom (Norvegia). Otto i minuti di vantaggio sul gruppo.

E’ iniziata la prova maschile in linea di ciclismo su strada delle Olimpiadi di Rio 2016. Al via il presidente dell’UCI Cookson ha decretato l’inizio della corsa. Quest’anno per vari motivi (Mondiale solo per velocisti in Qatar, restizioni nelle squadre, percorso con numerose asperità) partecipano meno corridori del solito. Rispetto ai 200-220 atleti impegnati nelle Classiche e nei Grandi Giri, quest’anno partono in 144. Subito numerosi scatti dopo il via, puntualmente neutralizzati dal gruppo. Le Nazionale maggiori lasciano fare rimandendo in coda. Al chilometro 11 prima caduta di giornata. Il turco Onur Balkan si riprende senza particolari problemi. Poco dopo arriva il primo ritiro di giornata. Trattasi di Tom Dumoulin. L’olandese, ancora alle prese con i postumi per la caduta al Tour, evidentemente ha deciso di porsi come obiettivo la gara a cronometro. In questo momento un gruppetto di sei, tra cui Pantano (Colombia), Geschke (Germania) e Kwiatkowski (Polonia), prova a staccarsi.

E’ iniziata la prova maschile in linea di ciclismo su strada delle Olimpiadi di Rio 2016. Nella propria ultracentenaria storia, la prova in linea di ciclismo alle Olimpiadi non era mai stata tanto attesa come oggi. Causa un Mondiale per pochi intimi in Qatar, dove solo i velocisti puri potranno dire la propria, e un percorso ben disegnato e difficile da interpretare, la gara a cinque cerchi chiama a raccolta tutti i big del ciclismo mondiale ad esclusione delle ruote veloci, tagliate fuori dalle tante salite in programma. Il pronostico è reso difficile dal numero ridotto di partecipanti, infatti le squadre migliori hanno la possibilità di schierare solo 5 atleti. I big potrebbero arrivare a giocarsi le medaglie sull’ultima salita, ma la corsa potrebbe decidersi anche con attacco a medio-lunga gittata portato da atleti meno controllati. Favorito sicuramente Valverde, anche se i rapporti non sempre cordiali con il compagno di squadra Joaquim Rodriguez potrebbero condizionare la sua prestazione. Poi ci sono Nibali, risparmiatosi al Tour in vista di questo evento, la maglia gialla Froome e l’irlandese Daniel Martin.

Tutto pronto a Rio de Janeiro per la partenza della prova maschile in linea di ciclismo su strada. Si parte dal centro della città, percorrendo inizialmente 50 chilometri in riva all’Oceano Atlantico. Dopo un primo tratto prevalentemente pianeggiante la corsa inizierà a movimentarsi con il primo dei due circuiti in programma, 24.7 chilometri da ripetere quattro volte. Salite brevi ma piuttosto impegnative: Grumari (1300 metri al 9.4%) e Grota Funda (2130 metri al 6.8%). Il quarto ed ultimo passaggio su questa coppia di ascese avverrà quando al traguardo mancheranno 111 chilometri. Segue il viaggio di ritorno verso Rio e verso il secondo circuito, quello decisivo. A questo punto si affronterà la salita chiave della corsa: Vista Chinesa. Asperità di 8900 metri, con una pendenza media del 6.2%. La salita di Vista Chinesa dovrà essere ripetuta ben 3 volte, l’ultima delle quali a 17 chilometri dall’arrivo. Infine ultima discesa tecnica e 12 chilometri di lungomare per tornare a Copacabana. I favoriti per quest’oggi sono Valverde (Spagna), Nibali (Italia), Daniel Martin (Irlanda) e Froome (Regno Unito).

Tra circa un’ora avrà inizio la prova maschile in linea di ciclismo su strada delle Olimpiadi di Rio 2016. A detta di molti uno dei percorsi più duri mai pensato per una corsa in linea a cinque cerchi. La gara si svolgerà nella zona ovest di Rio, a breve distanza dalle spiagge brasiliane, ma i corridori dovranno superare una serie di asperità che rendono il percorso adatto agli scalatori. I primi 50 chilometri sono previsti sulla costa dell’Oceano Atlantico. Tratto prevalentemente pianeggiante. In seguito la corsa inizierà a movimentarsi con il primo dei due circuiti in programma, 24.7 chilometri da ripetere quattro volte. Questo anello comprende due salite brevi ma piuttosto impegnative: Grumari (1300 metri al 9.4%) e Grota Funda (2130 metri al 6.8%). Il quarto ed ultimo passaggio su questa coppia di ascese avverrà quando al traguardo mancheranno 111 chilometri. A quel punto i corridori inizieranno il viaggio di ritorno verso Rio e verso il secondo circuito, quello decisivo. A questo punto si affronterà la salita chiave della corsa: Vista Chinesa. Asperità di 8900 metri, con una pendenza media del 6.2%. La salita di Vista Chinesa dovrà essere ripetuta ben 3 volte, l’ultima delle quali a 17 chilometri dall’arrivo. Dopo l’ultima discesa (piuttosto tecnica) per i corridori 12 chilometri di lungomare per tornare a Cocacabana dove sarà posto lo striscione d’arrivo.

Tra poco meno di un paio d’ore avrà inizio la prova maschile in linea di ciclismo su strada delle Olimpiadi di Rio 2016. Dopo la cerimonia d’apertura di ieri si tiene oggi, come da tradizione, la gara d’apertura di questa disciplina. A detta di molti il percorso odierno è il più duro mai pensato per una corsa in linea a cinque cerchi. La gara si svolgerà nella zona ovest di Rio, a breve distanza dalle spiagge brasiliane, ma i corridori dovranno superare una serie di asperità che rendono il percorso adatto a uomini da montagne vere. I primi 50 chilometri sono previsti a contatto con l’Oceano Atlantico su una strada prevalentemente pianeggiante. In seguito la corsa inizierà a movimentarsi con il primo dei due circuiti in programma, 24.7 chilometri da ripetere quattro volte. Questo anello comprende due salite brevi ma piuttosto impegnative: Grumari (1300 metri al 9.4%) e Grota Funda (2130 metri al 6.8%). Il quarto ed ultimo passaggio su questa coppia di ascese avverrà ai -111 dal traguardo. A quel punto i corridori inizieranno il viaggio di ritorno verso Rio e verso il secondo circuito, quello decisivo. Ecco dunque la salita chiave della corsa: Vista Chinesa. Asperità di 8900 metri, presenta una pendenza media del 6.2%. La salita di Vista Chinesa dovrà essere ripetuta ben 3 volte, l’ultima delle quali a 17 chilometri dall’arrivo. Dopo l’ultima discesa (piuttosto tecnica) per i corridori 12 chilometri di lungomare per tornare a Cocacabana dove sarà posto lo striscione d’arrivo.

Grande attesa per la prova in linea di ciclismo su strada, che fa parte del programma odierno delle Olimpiadi di Rio 2016. Alle 14:30 ora italiana si parte e l’Italia può nutrire buone speranze nel suo rappresentate principale, Vincenzo Nibali, che negli ultimi mesi si è ‘scaldato’ con un grandissimo Giro d’Italia ed un Tour da gregario. Il corridore siciliano, professionista dal 2005, è alla sua terza edizione delle Olimpiadi dopo quelle di Pechino 2008 e Londra 2012. Quattro anni fa il vincitore della corsa in linea maschile di ciclismo su strada fu il kazako Aleksandr Vinokurov, che la spuntò superando nell’ultimo sprint il colombiano Rigoberto Uran. A completare il podio londinese il norvegese Alexander Kristoff. Vinokurov completò la corsa in 5 ore, 45 minuti e 57 secondi, concludendo così una straordinaria carriera con l’alloro olimpico. Il colombiano Uran, secondo al traguardo, riproverà a Rio 2016 l’assalto alla medaglia più ambita. A Londra il primo italiano nella classifica finale fu Luca Paolini, nono ad una decina di secondi dal vincitore. 

Ciclismo alle Olimpiadi Rio 2016: alle 14:30 italiane di oggi, sabato 6 agosto scatta una delle gare più importanti dei Giochi, la prova in linea su strada con i nostri Vincenzo Nibali e Fabio Aru a comandare la squadra italiana. I corridori che, almeno sulla carta, si andranno a contendere la medaglia, sono ben 144 proveniente da 62 paesi differenti. La domanda che tutti si fanno è chi sarà il trionfatore di questa edizione che andrà a inscrivere il proprio nome subito sotto quello di Alexandr Vinokourov, che vinse quattro anni fa a Londra. Prima di scoprire insieme chi sono i favoriti appare giusto dare un’occhiata al tracciato sul quale gli atleti si misureranno.

Se il percorso londinese fu tacciato di essere poco complesso e scarsamente selettivo, quello brasiliano rischia di essere criticato per motivi opposti. Il percorso infatti si sviluppa in modo tale da favorire chi rientra nella categoria degli scalatori. Il tracciato è composto da due diversi circuiti che saranno da percorrere più volte per un totale di circa 240 km. Il primo è il Circuito Grumari, che si sviluppa per 20 km e che verrà ripetuto per quattro volte, mentre il secondo, lungo 80 km e molto più difficoltoso, dovrà essere percorso tre volte.

La corsa si presenterà non troppo complicata nella prima fase, ma poi comincerà una dura selezione che vivrà il suo primo momento importante sulla Grota Funda. Visto che gli ultimi 11 km saranno di pura pianura, gli scalatori dovranno cercare di fare il vuoto al massimo sulla salita di Vista Chinesa, tra le ultime e le più dure dell’intero percorso. Se nessuno degli specialisti della salita dovesse farcela a fare il vuoto, si avrà un arrivo in volata dove ovviamente ad avere più possibilità di mettersi al collo una medaglia saranno i velocisti puri.

Detto del percorso, chi sono i favoriti per questa gara che come sempre avrà molti spunti interessanti? Il nome che è sulla bocca di tutti i bookmakers è solo uno: quello di Alejandro Valverde. Questa al 99% sarà la sua ultima olimpiade e farà di tutto per rendere la propria bacheca, già incredibile prima di questi giochi, ancora più leggendaria.

Lo spagnolo può contare su uno stato di forma ottimale, come si è potuto evincere dal Tour, dove correndo senza aspirazioni di vittoria è arrivato ad ottenere un ottimo sesto posto. Le vittorie nella Freccia Vallone e l’ottimo piazzamento al Giro d’Italia (dove è andato a podio) ne fanno di diritto il favorito per la medaglia d’oro. Se poi pensiamo che dei compagni di squadra, tre su quattro lo sono per lui anche nella squadra per cui corre durante l’anno, si capisce come l’atleta iberico potrà davvero cercare di fare il colpo grosso e coronare in questo modo una ottima stagione e una carriera fantastica.

Altro grande favorito è il belga Van Avermaet. E non potrebbe essere altrimenti visto l’ottimo Tour De France disputato. In questa edizione si è infatti tolto lo sfizio di vincere una tappa e di passare un paio di giorni in maglia gialla. Inoltre è atleta che riesce a dire la sua sia in salita che allo sprint: insomma, si tratta di un avversario durissimo per tutti, anche per un atleta navigato e favorito come Valverde. Inoltre non va assolutamente dimenticato Froome. Se è vero che il britannico arriva alle Olimpiadi un po’scarico, dopo l’ennesima affermazione al Tour De France, non si può però non inserirlo nel lotto dei favoriti, vista l’ottima stagione fatta.

Prima di passare ai nostri azzurri bisogna anche citare i nomi di coloro che si candidano prepotentemente al ruolo di outsider. Accanto a Valverde vorrà dire la sua anche Rodriguez, al passo d’addio con il ciclismo, mentre molto ci si aspetta a livello di squadra da parte della Colombia, che pur non potendo contare su Quintana che è infortunato, ha una squadra di tutto rispetto: Pantano e Lopez sono gli uomini di punta che potrebbero tramutarsi in sorprese.

Outsiders potrebbe essere anche il belga Wellens, che dopo aver vinto il giro di Polonia è in un’ottima condizione psicologica. Infine non si può non citare il francese Vuillermoz, che giusto 12 mesi fa ha fatto suo il preolimpico su questo tracciato. Ovviamente non parte tra i favoriti, ma non metterlo tra i possibili protagonisti non sarebbe giusto per quanto ha fatto vedere su questo tracciato.

Passando alla squadra azzurra bisogna subito dire che sono tante le speranze dei tifosi. Effettivamente il ct Cassani può contare su due corridori dal talento purissimo come Nibali e Aru, oltre che su dei gregari affidabili come Caruso, Rosa e De Marchi. Se poi si tiene conto del fatto che i tre hanno fino ad oggi corso per Nibali nel team Astana (team che il campione palermitano ha lasciato proprio in questi giorni) si capisce come si debba sperare in un gioco di squadra da parte degli azzurri e come una grande gara sia assolutamente alla portata per Nibali e anche per Aru. Il primo ha ottime possibilità di vittoria, avendo strutturato la stagione tutta su questo appuntamento.

Per quanto riguarda i probabili vincitori, il favorito per tutti i bookmakers è Valverde, anche se le quote sono sempre abbastanza alte: basti pensare che la Snai, che lo vede come favorito, lo quota a 6.00 Il secondo favorito per i bookmakers è il nostro Vincenzo Nibali, la cui vittoria verrebbe pagata dalla Snai 7 volte la posta giocata. Quindi giocando 10 euro se ne vincerebbero 70.

Per la diretta tv della prova in linea del ciclismo su strada dovete sintonizzarvi su Rai Due, che è il canale ufficiale delle Olimpiadi Rio 2016; nel corso della giornata ci saranno anche collegamenti su Rai Sport 1 e Rai Sport 2, mentre tutti gli appassionati potranno avvalersi anche del servizio di diretta streaming video accedendo, senza costi aggiuntivi, al sito www.rai.tv. Su @Rio2016, account Twitter ufficiale, trovate invece tutte le informazioni utili.