Il Napoli supera la Dinamo Kiev per 2-1 grazie alla doppietta di Milik dopo l’iniziale gol ucraino di Garmash. Ecco allora le pagelle della partita con i voti a tutti i protagonisti allo stadio Olimpico. Il migliore in campo è proprio l’attaccante polacco, seguito da Mertens; male, fra gli uomini di Sarri, Albiol e Jorginho. Nella Dinamo Kiev da bollino rosso quasi tutto il reparto arretrato. Si salvano in pochi, fra cui Garmash e Tsygankov. Match avvincente, soprattutto nel primo tempo quando le due squadre se le danno di santa ragione. Nella ripresa i ritmi calano. Neppure l’espulsione di Sydrochuk rianima una gara ormai piatta. In svantaggio, riesce a ribaltare il match con una doppietta di Milik. Quando però la Dinamo Kiev finisce in dieci uomini non riesce ad approfittarne.  Ottima prestazione del fischietto scozzese. Giusto il doppio giallo a Sydorchuk. Da segnalare un paio di sbavature che non danneggiano la sua gara.



Ecco l’appuntamento con le pagelle di Dinamo Kiev-Napoli: primo tempo 1-2, i voti ai migliori e peggiori di ogni squadra e i giudizi sulle formazioni in campo. Prima trasferta europea per il Napoli di Maurizio Sarri, che inaugura la Champions League 2016-2017 nello stadio Olimpico di Kiev, tana della Dinamo Kiev. Gli Azzurri confermano il 4-3-3 tipo, con Hysaj, Raul Albiol, Koulibaly e Ghoulam davanti a Reina; mediana con Allan, Hamsik e Jorginho in cabina di regia; in attacco Milik e Mertens hanno la meglio su Gabbiadini e Insigne. Confermato Callejon sulla destra. Formazione difensiva, invece, per la Dinamo Kiev che si schiera con il 4-5-1. Il veterano Shovkovskiy in porta, quindi Makarenko, Vida, Khacheridi e l’ex Roma Antunes in difesa. Tsygankov, Garmash, Rybalka, Sydorchuk e Yarmolenko compongono il nutrito centrocampo ucraino; Moraes è l’unica punta. Pronti, via. Nemmeno un minuto di gioco e Reina (6) è chiamato a fare il primo miracolo della serata. Ral Albiol (5) sbaglia a impostare la manovra da dietro e consegna il pallone agli avversari. Sydorchuk raccoglie l’invito a centrocampo e, vedendo il portiere spagnolo fuori dai pali, cerca il gran tiro dalla distanza. Si salva Reina con un provvidenziale colpo di reni. Il Napoli fa possesso ma le occasioni più invitanti capitano alla Dinamo Kiev, come quando una sberla di Rybalka (6) al 18′ viene deviata in corner da Allan (5,5). Alla terza chance, siamo al 26′, gli uomini di Rebrov non perdonano. Yarmolenko (6,5) scodella sul secondo palo un traversone al bacio per la sponda area di Tsygankov, che libera in area Garmash. Il centrocampista in maglia bianca anticipa tutti e con una girata fa secco l’incolpevole Reina. In questa azione da segnalare tre errori: la mancata chiusura iniziale di Ghoulam (6), la dormita di Hysaj (5) e la pessima marcatura di Albiol (5,5) sull’autore del momentaneo 1-0. Il Napoli subisce il colpo, sembra non poter reagire, ma una frittata della retroguardia ucraina riapre il match. Ghoulam si fa perdonare e regala a Milik (7) un traversone soltanto da spingere in rete. Vida (4,5) perde completamente il contatto con l’attaccante polacco, Shovkovskiy (5) esce a vuoto, e l’ex Ajax insacca di testa l’1-1. Nel finale un liscio di Makarenko (5) manda in porta Mertens (6), che davanti alll’estremo difensore avversario non riesce ad angolare una facile conclusione. In pieno recupero il Napoli completa il sorpasso con la doppietta di Milik, con un colpo di testa che mette a nudo tutti i limiti della retroguardia ucraina.



Ritmi altissimi a Kiev e match molto divertente per tutto il primo tempo. Gli uomini di Rebrov sorprendono per intensità e voglia di fare. Ma la fase difensiva è da bollino rosso. Giovanissimo ma pieno di talento. Suo l’assist per il momentano vantaggio di Garmash. Ha sulla coscienza entrambi i gol. Per due volte si perde Milik.

Inizio shock, poi il risveglio. Gli uomini di Sarri ci mettono un po’ a carburare ma quando il motore iniziare a girare, la Dinamo viene surclassata. Una doppietta per scacciare il fantasma di Higuain. Due occasioni, due gol. Errore importante in occasione del gol avversario. Nulla da segnalare in un primo tempo tutto sommato tranquillo. (Federico Giuliani)



Uscita inspiegabile in occasione del pareggio di Milik. Poteva fare meglio anche sulla seconda rete del polacco. 

Si trova davanti un Callejon umano e non va quasi mai in difficoltà. In compenso, raramente supera la metà campo.

Il migliore del pacchetto arretrato della Dinamo Kiev. Tradito dai suoi compagni. 

Ha sulla coscienza i due gol del Napoli. In entrambi i casi si perde Milik in modo goffo. 

Sovrastato da Mertens (non proprio un gigante), nell’azione che porta al pareggio. Altri errori sparsi nel corso della partita. 

Non ha nemmeno 19 anni ma gioca con la personalità di un veterano. Sua la sponda per il gol di Garmash (dal 72′ GUSEV 5 – Non riesce a entrare in partita). 

Illude lo stadio Olimpico di Kiev con il momentaneo 1-0. Bravo, nell’occasione, a seguire l’azione. 

Inizia bene, impensierendo il Napoli con un tiro pericoloso. Con il passare dei minuti si perde (dall’80’ KORZUN – SV). 

Peccato per l’espulsione, perché prima dell’ingenuo secondo giallo era uno dei migliori in campo. La simulazione su Albiol gli costa carissima. 

Tanto fumo, poco arrosto. Il biondo ucraino viene neutralizzato da Koulibaly. Unica nota positiva della serata: il traversone che porta al momentaneo 1-0. 

Mai in partita. Sbaglia di tutto e di più. Esce tra i fischi del proprio pubblico (dall’86’ GLADKIY – SV). 

Da rivedere la fase difensiva. Ha coraggio quando, in dieci uomini, gioca con tre attaccanti. 

Con un colpo di reni salva il possibile gol lampo di Sydrochuk. Incolpevole sulla rete di Garmash. 

Si fa sovrastare da Tsygankov sull’1-0 avversario: errore che si poteva evitare contro un ragazzino alle prime armi. Non offre la solita spinta costante sulla destra. Troppo timido. 

Pronti, via. Un suo errato disimpegno rischia subito di costar carissimo al Napoli. Marcatura approssimativa su Garmash nell’azione del gol ucraino. 

Un solo errore, in fase di impostazione. Per il resto è una sicurezza. Francobolla Yarmolenko e annulla Moraes.

Sbaglia quando non chiude su Yarmolenko nell’azione che porterà al gol di Tsygankov. Rimedia regalando a Milik l’assist dell’1-1. 

Cresce con il passare dei minuti. Inizia male poi entra in partita correndo per due. 

Manovra lenta del Napoli, colpa anche della serata non proprio brillante dell’ex Hellas Verona. Impostazione approssimativa e diversi passaggi sbagliati. 

Non disputa un match da incorniciare ma la sua esperienza è oro che cola, soprattutto quando il Napoli si trova in svantaggio (dal 61′ ZIELINSKI 6 – Bravo a non far rimpiangere Hamsik. Non riesce però a dare la scossa alla mediana). 

Tanta corsa a sfiancare la difesa ucraina. Gli manca l’appoggio di Hysaj. Non sempre nel vivo della manovra.  

Killer dell’area di rigore. Non si vede, non si nota, ma c’è eccome. Con due colpi di testa da bomber di razza rimette in carreggiata il Napoli (dall’81’ GABBIADINI – SV). 

Inizia a giocare come lui sa fare soltanto a partire dalla mezzora del primo tempo, ma quando entra in partita è una sentenza. Ogni sua accelerazione spacca in due la difesa della Dinamo. Entra nell’azione del pareggio, sfiora il gol due volte e colpisce un palo (dal 72′ L. INSIGNE 6 – Ultimi minuti giocati con personalità).

Prima vittoria all’esordio in Champions League. Il suo Napoli torna a casa con tre punti pesantissimi. 

(Federico Giuliani)

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