Incredibile sconfitta per l’Inter che perde meritatamente per 0 a 2 contro i campioni in carica d’Israele. L’Hapoel Beer Sheva ha vinto disputando una partita praticamente perfetta, disposti in campo alla perfezione, hanno segnato due reti sbagliandone anche molti altri e riuscendo a difendersi con ordine nel finale di gara.



Passo indietro dopo la vittoria di Pescara. Il massiccio turn-over deciso da De Boer non può giustificare una partita tanto deludente visto che la sconfitta è stata più che meritata. I tanti giocatori che hanno avuto quest’importante occasione l’hanno malamente sprecata. Il cammino in europa ora è diventato veramente complicato.



Vittoria storica e stra-meritata per gli israeliani. Una partita praticamente perfetta nella quale hanno brillato i tre giocatori d’attacco che questa sera hanno dimostrato di avere grandi qualità che possono veramente far sognare i propri tifosi.

Gestione tutto sommato tranquilla per il direttore di gara che ha dovuto controllare una partita corretta e senza episodi dubbi.

Frank De Boer stravolge la formazione che ha sbancato Pescara vista la lista europea condizionata dal far-play finanziario ed il tecnico olandese punta sul modulo 4-3-3 con Handanovic (voto 6) estremo difensore, Murillo (voto 6) questa sera è affiancato da Ranocchia (voto 5,5) che concede così un turno di riposo a Miranda, mentre sulle corsie laterali agiscono D’Ambrosio (voto 6,5) e Nagatomo (voto 5,5). A centrocampo giostrano Medel (voto 5,5), Felipe Melo (voto 5,5) e Brozovic (voto 5) mentre l’inedito tridente d’attacco è formato da Biabiany (voto 4,5), Palacio (voto 5,5) e Eder (voto 6,5). L’allenatore Barak Bahar invece schiera la sua squadra con un difensivo 5-3-2 con Goresh (voto 6) tra i pali protetto da una linea a cinque che da destra a sinistra è formata da Ben Bitton (voto 6), Miguel Vitor (voto 6), Taha (voto 5,5), Tzedek (voto 6) e Korhut (voto 6). A centrocampo in zona centrale giostrano Buzaglo (voto 6,5) e Ogu (voto 6,5) e Hoban (voto 6). Coppia d’attacco formata da Nwakaeme (voto 6,5) ed il brasiliano Maranhao (voto 6,5).



Prima frazione di gioco senz’altro sottotono per i nerazzuri che hanno schierato una formazione probabilmente troppo sperimentale e che non ha avuto le risposte attese dai tanti giocatori che non disputavano un incontro ufficiale da tempo. La squadra di De Boer ha sofferto troppo le iniziative degli israeliani faticando a creare pericoli negli ultimi venti metri. L’attaccante è l’unico che prova a creare qualcosa negli ultimi venti metri con la sua velocità che ha messo un pò in difficoltà la compassata retroguardia israeliana. E’ anche l’unico a sfiorare il gol con una potente conclusione a colpo sicuro che si è fermato contro il palo. Una delle grandi delusioni della serata, l’esterno è schierato nella posizione ideale, largo sulla fascia ma l’ex giocatore del Parma spreca la grande occasione sbagliando i movimenti che lo portanto ad accentrarsi e quindi ad estraniarsi dal gioco nerazzuro.

Bella prima frazione di gioco per i campioni d’Israele che hanno giocato senza essere condizionati dal prestigioso palcoscenico. Hanno sfiorato il vantaggio in tre situazioni, un gol che avrebbero probabilmente per quanto prodotto nei primi quarantacinque minuti di gioco. Il centravanti brasiliano sfiora il gol in due occasioni nelle quali il numero 9 è stato sempre bravissimo a liberarsi e ad andare vicino ad una rete che sarebbe stata storica. I centrali nerazzurri faticano a contenerlo. Il difensore fatica a contenere la velocità e la voglia di Eder che lo ha puntato spesso mettendolo in difficoltà. Sembra essere il punto debole dell’ercignea retroguardia israeliana. (Marco Guido)

Inter

L’estremo difensore sloveno è sicuramente il meno colpevole della disfatta di questa sera perchè in occasione delle reti avversarie è assolutamente incolpevole ed anzi è riuscito a tenere in partita i suoi con diversi interventi complicati. 

L’esterno non inizia male, provando a spingere sulla corsia di competenza senza però a creare pericoli concreti negli ultimi venti metri. Nella ripresa ha faticato a salire soffrendo tremendamente le iniziative di Nwakareme e Maranhao che lo hanno spesso puntato. 

Il colombiano non riesce a dirigere un reparto arrettrato che ha sofferto le iniziative personali degli avversari che hanno creato tantissimo. In occasione del primo gol israeliano era fuori per un colpo subito. 

Prova ancora una volta poco convincente per il difensore italiano che fa sicuramente rimpiangere Miranda. Ha faticato tremendamente a contenere lo scatenato Maranhao che ha sfiorato il gol in tantissime occasioni. 

Il giapponese ha dovuto subire la grande serata di Buzaglo che lo ha messo sempre in difficoltà. Il laterale non è mai neanche riuscito a proporsi nella metà campo avversaria. 

Il cileno spostato dalla sua classica posizione centrale davanti alla difesa, non riesce a trovare la posizione giusta per rendersi utile alla propria squadra sia in fase offensiva che difensiva. 

Brutta prova del brasiliano che non è mai riuscito ad organizzare il gioco nerazzurro ed ha anche faticato ad imporsi fisicamente soffrendo la grande fisicità di Ogu che lo ha messo notevolmente in difficoltà. Nella ripresa ha lasciato il posto a Icardi. ( Pochi minuti per il capitano nerazzurro che si posiziona al centro dell’area di rigore avversaria senza mai riuscire ad impattare uno dei tanti cross messi in area da Candreva). 

Il croato spreca malamente l’occasione che De Boer gli concede rilanciandolo dal primo minuto di gioco dopo tanta panchina. Il numero 77, nonostante venga avanzato da alle spalle del tridente d’attacco, ha sbagliato tanti appoggi costringendo così l’ex tecnico dell’Ajax a lasciarlo negli spogliatoi solamente dopo quarantacinque minuti per far posto a Banega. ( De Boer sperava che la sua qualità potesse stravolgere la partita ed invece l’argentino, dopo un discreto approccio, è sparito dopo lo svantaggio sbagliando anche molti passaggi, un anomalia per un giocatore di qualità come lui). 

Il laterale francese ha finalmente la possibilità di partire nell’undici titolare ma fa rimpiangere i suoi compagni solitamente utilizzati perchè l’ex giocatore del Parma si ostina ad accentrarsi faticando così a trovare gli spazi utili per rendersi utile negli ultimi venti metri. Lascia il posto a Candreva dopo pochi minuti nella ripresa. ( E’ forse l’unica nota positiva della serata visto che il suo ingresso ha dato un punto di riferimento alla sua squadra che ha potuto contare su un esterno che ha saltato regolarmente l’avversario ed ha messo tantissimi palloni in mezzo all’area di rigore). 

L’esperto attaccante argentino stecca la partita faticando a trovare la posizione giusta per creare pericoli agli avversari dato che il gran movimento effettuato non gli ha permesso di aver palle-gol in area di rigore. 

Dopo un primo tempo volitivo nel quale ha sfiorato il vantaggio con una gran botta che è stata respinta solamente dal palo, nella ripresa è calato vistosamente sparendo dal campo. Anche lui è uno dei tanti che non sta trovando spazio in campionato e che avrebbe dovuto sfruttare meglio questa partita.

 

All.DE BOER 4: L’eccessivo turn-over deciso dal tecnico olandese ha condizionato la gara e la sua decisione di esludere altri titolari oltre a quelli esclusi dalla lista Uefa per motivi di fair-play finanziario è sicuramente discutibile. Ora il cammino in Europa League si complica notevolmente e anche la gara di Domenica con la Juventus sarà ancora più difficile dopo questo capitombolo.

Hapoel Beer Sheva

L’estremo difensore non ha dovuto compiere interventi miracolosi ma è sempre stato attento e pronto quando gli avversari hanno cercato la rete trovando sempre la sua grande sicurezza ed esperienza. 

L’esterno destro è stato il degno compagno di corsia laterale di Buzaglo dato che è riuscito anche a spingersi in avanti con continuità come nel corso della ripresa quando con uno splendido pallonetto ha sfiorato l’eurogol che solo la traversa gli ha negato. 

Sempre attento nella retroguardia israeliana, ha il grandissimo merito di farsi trovare nel posto giusto quando ha sbloccato il risultato appoggiando in rete il gran cross di Nwakaeme. 

Il centrale israeliano ha contribuito coi i suoi compagni di reparto a mantenere la porta inviolata grazie alla grande attenzione e alla concentrazione con la quale ha giocato per più di 90 minuti. 

Il nazionale israeliano è riuscito a contenere i tentativi degli avversari che hanno faticato tremendamente negli ultimi venti metri anche grazie alle sue puntuali chiusure. 

Mezzo voto in meno per l’esterno ungherese che dopo essersi maggiormente concentrato sulla fase difensiva, ha dovuto soffrire non poco la verve di Candreva che lo ha sempre saltato fino a quando non ha dovuto abbandonare il posto per crampi. ( Pochi minuti al posto dell’infortunato Korhut per soffire la buona serata di Candreva). 

Partita diligente per il centrocampista rumeno che ha aiutato Ogu in mezzo al campo e che si è proposto anche in avanti sfiorando anche il gol con una gran botta che è finita di poco fuori. 

Super partita per la diga nigeriana che è stato uno dei migliori in campo viste le tantissime palle recuperate e la grande fisicità che ha messo a servizio della sua squadra e che ha messo in difficoltà gli avversari. 

L’esterno nigeriano ha disputato un’ottima gara nella quale ha spesso puntato e saltato il diretto avversario sulla sua corsia di competenza. Ha avuto il grandissimo merito di servire l’assist a Miguel Vitor che ha sbloccato il risultato. 

Il grande protagonista della serata, oltre a creare tantissimi pericoli alla difesa nerazzurra che ha faticato non poco a contenerne la vivacità ma ha avuto soprattutto il gran merito di segnare uno strepitoso gol con un tiro direttamente da calcio di punizione che ha superato la barriera ed ha gelato Handanovic. Esce nel finale per far posto al più fresco Ben Sahar. ( Pochi minuti per l’attaccante che è entrato nel momento di maggior sofferenza per la squadra israeliana). 

Gran partita del centravanti brasiliano che ha sfiorato la rete personale più volte, due in avvio di gara ed una nella ripresa quando si è liberato con un gran numero in area di rigore costringendo Handanovic ad una gran parata. Lascia il posto al più difensivo Melikson a metà ripresa. ( Entra per dare più copertura alla sua squadra e ci riesce mettendo a disposizione degli israeliani tantissima corsa utile nel sofferto finale di gara). 

 

All.BARAK BAHAR 8: Il vero artefice di questa storica vittoria. L’allenatore azzecca tutte le scelte schierando una formazione che sembrava prudente ma che in realtà ha attaccato i nerazzurri a tutto campo, cercando poi di sfruttare la grande qualità che ha dimostrato di avere nei tre uomini d’attacco. Eccellente anche l’organizzazione difensiva con la quale la sua squadra ha gestito al meglio il finale di gara. Vittoria strameritata.

(Marco Guido)

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