Juventus-Siviglia 0-0: esordio senza gol per la Juventus nella nuova edizione della Champions League. Ottima prestazione per la difesa bianconera, tanto che la Juventus ha concesso al Siviglia un solo tiro in porta (telefonato) nell’intera partita. Ecco perché per la consueta intervista a fine partita con un giocatore, Mediaset Premium ha scelto Giorgio Chiellini. Il difensore ha commentato così la partita terminata a reti bianche allo Juventus Stadium: “Abbiamo creato tanto nel primo tempo, riuscivamo a recuperare palla più alta ma non siamo riusciti a segnare”. Chiellini poi ha approfondito la sua analisi, gli aspetti positivi di Juventus-Siviglia e quelli sui quali si dovrà ancora lavorare: “La cosa positiva è che siamo rimasti compatti, ordinati, non abbiamo concesso tiri in porta; queste sono caratteristiche che servono a una grande squadra per andare lontano in Europa anche se qualcosa in più dobbiamo fare e dobbiamo aiutare di più i nostri attaccanti”.



Juventus-Siviglia 0-0: non è iniziata nel migliore dei modi la Champions League della Juventus, bloccata sul pareggio in casa da un Siviglia comunque ostico. Facciamo adesso il punto sugli episodi da moviola: corrette tutte le ammonizioni comminate dall’arbitro tedesco Aytekin, tutte ai danni di giocatori del Siviglia (N’Zonzi, Iborra e Rami) mentre la Juventus ha chiuso la partita senza subire nemmeno un cartellino giallo. L’unico episodio che ha fatto veramente discutere è arrivato poco prima del novantesimo, durante l’assalto finale della Juventus. Pjaca, entrato in campo da pochissimo, protegge il pallone dall’intervento di Vazquez, che gli appoggia le mani sulla schiena e lo tocca sul piede. Rischio enorme da parte dell’ex giocatore del Palermo, passato quest’estate al Siviglia, autore di un contatto ai limiti del regolamento: non un fallo clamoroso, bensì una di quelle situazioni in cui si può fischiare oppure no. Aytekin ha scelto di lasciar correre e quindi niente rigore per la Juventus.



Dati e statistiche interessanti quelli di Juventus-Siviglia, che pareggiano 0-0 allo Stadium nel debutto Champions e impattano anche per i valori espressi nel possesso palla: 50% a testa per bianconeri e andalusi, con una precisione che sfiora per entrambe l’80% sui passaggi (512 a 454 quelli totali, molto vicini). A spiccare, oltre ai tantissimi falli (ci si avvicina ai 40 totali) che spezzettano il gioco, sono i tiri e le occasioni create dalla Juventus: 14 a 2 le conclusioni provate, di cui ben 10 però per la Juve fuori dallo specchio. E quando Dybala & co centrano i pali c’è Sergio Rico… o la traversa. Come detto invece, per esaltare la prova difensiva, all’italiana, del Siviglia, ecco i dati da sottolineare: 43 palloni recuperati da N’Zonzi e compagni, circa 10 più degli avversari; 9 le chiusure sugli attaccanti bianconeri, con Pareja e Rami a giganteggiare, risultando decisivi quanto il loro portiere. Eppure stando alle presenze e scorrendo la cartella stampa, la superiorità a livello di esperienza dei padroni di casa era schiacciante: nessun giocatore tra gli andalusi sopra le 70 caps complessive in competizioni UEFA, contro solo per prendere i tre “senatori” juventini le 140 di Buffon, 133 di Dani Alves e 114 di Evra. Qualcosa come 387 (!) presenze in Europa, che però non sono bastate a domare lo spirito del Siviglia… 



Max Allegri a ‘Premium’ analizza così il mezzo passo falso: “In Europa non è mai facile giocare, ma non dobbiamo essere delusi. Ci sono ancora tanti punti in palio. Nel primo tempo è stata una partita difficile, loro pressavano molto e noi non riuscivamo a impostare bene il gioco. Non abbiamo sfruttato le occasioni, soprattutto quelle di Khedira e Higuain. Nella ripresa abbiamo iniziato a palleggiare, abbiamo fatto molti cross ma non abbiamo segnato. E la prima partita, volevamo tutti vincerla ma ripeto non dobbiamo essere delusi. Abbiamo grandi possibilità di andare avanti e può capitare di pareggiare una partita… In futuro possibilità di vedere il tridente? Alla fine avevo solo un cambio a disposizione, o mettevo Mandzukic o inserivo Pjaca. Ho scelto il croato perché avevo visto il Siviglia un po sulle gambe”. Qualche parola, con il rischio del classico lost in translation spagnolo/portoghese/italiano, anche per Dani Alves: “Cosa ci è mancato per vincere? Un gol più dell’avversario, facile… Era una partita difficile, non è girata bene ma non dobbiamo mollare perchè il cammino nella competizione è appena cominciato. Giocando così andrà bene alla prossima, ne sono certo. Dopo qualche problema nel primo tempo, abbiamo attaccato per tutta la ripresa e meritavamo, ma è andata così. Non sempre si riesce a vincere, restiamo concentrati e andiamo avanti”.

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