Dinamo Zagabria-Juventus 0-4: ecco l’appuntamento con le pagelle della partita di Champions League, nelle quali trovate voti e giudizi a tutti i protagonisti che sono scesi in campo allo stadio Maksimir. La Juventus supera la Dinamo Zagabria 4-0 grazie ai gol di Pjanic, Higuain, Dybala e Dani Alves. Il migliore fra i bianconeri è Pjanic, in campo solo per 45′: sotto tono Hernanes. Nei padroni di casa si salvano in pochi, Hozdic e Jona su tutti: male la difesa.



Ritmi bassi ma quattro gol all’attivo. Non c’è stato calcio spettacolo ma alla fine il diverimento non è mancato. Troppo alto il divario fra le due squadre e i croati finiscono per fare la figura dello sparring partner. Quattro gol senza sforzarsi troppo. Resta l’impressione che se i bianconeri si fossero impegnati maggiormente la Dinamo Zagabria avrebbe incassato il doppio dei gol. La sua presenza appare quasi superflua. Gara di facile lettura che non ha presentato insidie. 



PAGELLE DINAMO ZAGABRIA-JUVENTUS: I VOTI DELLA PARTITA (CHAMPIONS LEAGUE 2016-2017, GIRONE H). IL PRIMO TEMPO – Ecco le pagelle relative al primo tempo di Dinamo Zagabria-Juventus: i voti ai migliori giocatori e i peggiori della sfida che allo stadio Maksimir è valida per la seconda giornata del girone H di Champions League, e che la Juventus sta vincendo per 2-0 grazie ai gol segnati da Pjanic e Higuain. Ottenere la prima vittoria in Champions League: questo è l’imperativo categorico della Juventus di Massimiliano Allegri, impegnata nella trasferta croata sul campo della Dinamo Zagabria. Archiviato l’esordio stagionale a reti inviolate con il Siviglia, i bianconeri hanno una ghiotta chance per mettere in cassaforte tre punti contro un avversario sulla carta nettamente inferiore. La Dinamo Zagabria è una società che sforna talenti purissimi ma attualmente non ha in rosa giocatori che possano creare difficoltà alla corazzata di Allegri ma si sa, il palcoscenico europeo risponde sempre a logiche imprevedibili. Veniamo subito alle formazioni iniziali, partendo dallo schieramento dei padroni di casa che scendono in campo con il 4-3-3: Semper in porta; Situm, Sigali, Schildenfeld e Pivaric a comporre il pacchetto arretrato; Antolic, Benkovic e Jonas in mediana; Soudani, Junior Fernandes e Pavicic in attacco. La Juventus risponde con il 3-5-2. Allegri rispolvera Hernanes regista davanti alla difesa, con la BBC (Barzagli-Bonucci-Chiellini) a vegliare la porta di Buffon; Pjanic torna nella posizione di mezzala assieme a Khedira, con Dani Alves ed Evra larghi sulle corsie esterne. Coppia offensiva formata da Higuain e Dybala. Mandzukic e Pjaca, i due ex di turno, partono dalla panchina. Il copione del match era pressoché scontato: pallino del gioco nelle mani della Juventus e Dinamo Zagabria completamente dietro la linea del pallone, arroccata nella propria metà campo. Hernanes (6) prova due volte a scardinare il bunker croato con due tiri da lontano senza fortuna. Ma la muraglia della Dinamo Zagabria dura appena 23′, il tempo che serve alla difesa della Dinamo di combinare una frittata. Lancio di Bonucci (6,5), Schildenfeld cicca il rinvio, Sigali (4,5)sbaglia a indirizzare il colpo di testa. La sfera arriva a Pjanic (7), che a tu per tu con Semper (5,5) lo anticipa con un morbido tocco sotto. Il pallone termina in rete lentamente per la rete dell’1-0. La Dinamo Zagabria ha una reazione molto pericolosa: calcio di punizione dalla trequarti sinistra affidato al piede di Antolic (5,5), traversone in area per l’incornata di Schildenfeld che si stampa sulla traversa. Brivido che resterà un episodio isolato, perché al 30′ ecco il raddoppio di Gonzalo Higuain (6,5): Pjanic lascia partire una sciabolata perfetta per Higuain che, lasciato incredibilmente solo da Benkovic (4,5), stoppa di petto e batte Semper prima che il pallone tocchi terra. Al 40′ altra chance per la Juventus: ennesimo lancio di Bonucci, altro errore del solito Schildenfeld (4) che scivola, e invitante via libera per Khedira (6,5). Il tedesco prova ad anticipare Semper di testa ma la difesa della Dinamo Zagabria si salva in extremis. All’intervallo la Juventus conduce per 2-0: il massimo con il minimo sforzo.

Gara noisa e giocata a ritmi bassi. Tanto possesso palla per la Juventus ma poche fiammate. I gol arrivano da due macroscopici errori degli avversari. Fase difensiva letteralmente inguardabile. Il centrocampo molla presto gli ormeggi e gli attaccanti non si sono mai visti. L’unico a meritarsi la sufficienza in un primo tempo mediocre per la Dinamo Zagabria. Si dà da fare sulla sinistra e tampona come può le avanzate di Dani Alves. Colpisce una traversa ma in difesa è un disastro. Sbaglia in occasione del primo gol, fuori posizione assieme ai compagni di reparto sul raddoppio di Higuain. Altro scivolone al 40′ che per poco non regala il tris a Khedira. Gli uomini di Allegri giocano a ritmi bassi, prediligono il possesso palla e vanno meritatamente a riposo forti del doppio vantaggio. Ma contro un avversario simile si può (e si deve) azzardare di più. Un gol e un assist. Fin qui è il protagonista assoluto del match. Un po’ pasticcione ma tutto sommato efficace. Gara di facile lettura. Quasi mai chiamato in causa. (Federico Giuliani)



Poteva forse fare qualcosa in più sul tocco sotto di Pjanic. Difficile, invece, opporsi al raddoppio di Higuain. Colto di sorpresa dal tris di Dybala. Salva nella ripresa su Pjaca ma si fa beffare dalla punizione di Dani Alves. In ogni caso stia pure tranquillo: con una difesa come quella che si è trovato davanti stasera ogni partita si trasformerebbe in un incubo per chiunque. 

Perde nettamente il duello con Evra. Il terzino dell Dinamo Zagabria è sempre in balia del francese, che su quella fascia fa quel che vuole. 

Meglio del compagno di reparto ma ha sulla coscienza il vantaggio bianconero. Errore grave. 

In una parola: un disastro. Erroraccio sul primo gol della Juventus, non esente da colpe neppure sul raddoppio di Higuain. Al 40′ scivola goffamente e per poco non concede il tris a Khedira. Colpisce una traversa ma visto quanto fatto in difesa è un particolare che passa in secondo piano. 

Da quella parte Dani Alves non è un martello come Evra. Ha vita relativamente facile. 

Non sempre “filtra” come dovrebbe in mediana. E’ comunque uno degli uomini più ordinati del club croato (dal 71′ MACHADO 5 – Il suo ingresso in campo non si nota. Finisce nel tritacarne bianconero in men che non si dica). 

Perde completamente Higuain in occasione della 2-0. Si salva quando agisce a centrocampo; black out totale da difensore aggiunto. 

L’unico a salvarsi in un primo tempo pessimo giocato dalla sua squadra. Francobolla a dovere Dybala e non concede praticamente niente al piccolo attaccante argentino. A inizio ripresa viene sostituito (dal 48′ FIOLIC 5 – Prestazione anonima. Sulla falsa riga di tanti compagni di squadra). 

Si dà un gran da fare nell’abbassarsi per limitare le scorribande della Juventus ma non riesce nel suo intento. Ammirabile per l’impegno. 

Un po’ per colpa sua un po’ per gli scarsi rifornimenti non ha mai l’occasione giusta per dimostrare le sue qualità. Esce senza lasciare tracce (dal 57′ HODZIC 6 – Entra a gara ormai chiusa ma prova subito a farsi notare con alcune giocate degne di nota). 

Mai nel vivo dell’azione. Si muove sull’out mancino senza creare problemi a Barzagli. 

La difesa fa acqua da tutte le parti e lui, per peggiorare le cose, modifica continuamente assetto, passando dalla linea a quattro a quella a tre, per tornare poi alla scelta iniziale e cambiare nuovamente a gara in corso. I suoi vanno in tilt.

Salvato dalla traversa sul colpo di testa di Schildenfeld. Questo e poco altro da segnalare. Serata inoperosa. 

Voto alzato grazie a un bell’intervento nella ripresa ad anticipare Pavicic, pronto alla battuta a rete (dal 67′ PJACA 6 – Acclamato dal suo vecchio pubblico ci tiene a far bene. Sfiora il gol con un tiro respinto da Semper). 

Regista aggiunto della Juventus. Un suo lancio innesca il gol di Gonzalo Higuain. In generale, ogni volta che imposta l’azione la difesa croata va in tilt. 

Prestazione onesta. Minuti utili per far riprendere fiducia a un difensore che ultimamente aveva dimostrato di essere fuori forma. Abbassa la guardia nel finale a gara chiusa.

Inizia bene poi tira il freno a mano e limita le discese al minimo indispensabile. Mai impegnato in fase difensiva. Trova il gol da calcio di punizione dopo una deviazione: fortunato come a Palermo. 

Un occasione non sfruttata a dovere e tanto lavoro sporco. Il tedesco è già pronto per la trasferta di domenica a Empoli. 

Sufficienza risicata per il brasiliano che, schierato regista, non illumina come dovrebbe la manovra bianconera. 

Gioca soltanto 45′ perché viene sostituito per precauzione all’intervallo a causa di un colpo alla caviglia rimediato nel primo tempo. In ogni caso gli basta un tempo per finire in prima pagina: suo il gol dell’1-0, suo anche l’assist per il raddoppio di Higuain (dal 46′ CUADRADO 6 – Impiegato per un allenamento fuori porta). 

Un martello pneumatico sulla fascia sinistra. Asfalta il povero Situm e mette in mezzo cross a ripetizione. 

Si sblocca trovando il primo gol della stagione con una bordata dai 30 metri. Torna a casa con il sorriso. 

Un’occasione da gol: un gol. Il Pipita si dimostra killer implacabile e segna la prima rete in Champions League con la maglia della Juventus. Esce a giochi ormai fatti (dal 70′ MANDZUKIC 6 – Il croato sembra un po’ arrugginito ma il suo fisico fa sempre comodo). 

Supera senza problemi la Dinamo Zagabria ottenendo i primi 3 punti di questa Champions League. 

(Federico Giuliani)

VOTO ARBITRO (De Sousa) 6 – La sua presenza appare quasi superflua. Gara di facile lettura che non ha presentato insidie. 

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