Finisce male l’avventura pur positiva di Roberta Vinci agli Us Open 2016. Infatti nei quarti di finale la tennista azzurra è stata sconfitta dalla tedesca Angelique Kerber con il punteggio di 7-5 6-0. Perdere contro la numero 2 del Mondo ci può stare, ma va pure ricordato che Roberta Vinci ha perso nove game consecutivi dopo essere andata avanti 5-4 nel primo parziale. Un vero e proprio crollo quello del secondo set, nel quale la Kerber non ha concesso nemmeno un game alla Vinci, che così saluta il torneo di Flushing Meadows nel quale l’anno scorso era stata fantastica finalista. Raggiungere i quarti è comunque un ottimo risultato che ha confermato il feeling di Roberta Vinci con gli Us Open, tuttavia l’avventura finisce maluccio. Adesso sull’Arthur Ashe si gioca il derby francese fra Lucas Poule e Gael Monfils. La Kerber invece attende in semifinale la vincitrice del match fra la danese Caroline Wozniacki e la lettone Anastasia Sevastova.



Primo set negativo per Roberta Vinci contro Angelique Kerber nei quarti di finale degli Us Open 2016 a New York. La partita è stata vibrante e combattuta, ricca di break e controbreak, ma alla fine la numero 2 del mondo si è imposta per 7-5 sulla finalista uscente di Flushing Meadows. Per la Vinci soprattutto il rimpianto di avere servito per il set nel decimo game sul 5-4, ma qui Roberta ha subito il break della Kerber, che poi ha vinto altri due game consecutivi per chiudere i giochi sul 7-5. Già in precedenza non erano mancati i brividi: la Vinci conquista il primo game, poi va avanti 2-1 la Kerber, di nuovo Vinci avanti sul 3-2 per l’azzurra, poi due game consecutivi per la tedesca che si porta sul 4-3, di nuovo il sorpasso della Vinci sul 5-4 prima del finale che abbiamo già raccontato. La certezza è che tutto è ancora possibile, dunque il secondo set sarà tutto da vivere.



Tra pochi minuti avrà inizio lattesissimo quarto di finale che vedrà scontrarsi sul campo centrale Arthur Ashe degli Us Open 2016 a New York la nostra Roberta Vinci contro la tedesca Angelique Kerber. Lincontro si annuncia molto difficile per la nostra tennista viste le grandi qualità dellavversaria tedesca, ora al secondo posto del ranking mondiale WTA. Giunta nella finalissima del torneo WTA di Cincinnati, la Kerber ha guadagnato in questa stagione diverse finali molto importanti e sembra ben decisa a portare a casa la vittoria degli US Open 2016. Per la Vinci, ottava nel ranking mondiale approda oggi allArthur Ashe Stadium dopo essere prematuramente uscita a Cincinnati ai sedicesimi di finale contro la Schmidlova e la voglia di riscatto della tennista azzurra, in America in uno stato di grazie, è sicuramente tanta. Che Vinci-Kerber abbia inizio per un mezzogiorno (americano) di fuoco!



Pochi minuti al via del programma di oggi agli Us Open 2016. Da segnalare che alle ore 11.00 locali (le 17.00 in Italia) iniziano solamente partite dei tabelloni minori, come ad esempio i doppi. Sul Louis Armstrong si affrontano per i quarti del doppio femminile Mattek Sands (Usa)-Safarova (Cze)/Muhammad (Usa)-Townsend (Usa), mentre sul Grandstand per il doppio misto avremo il quarto Gibbs (Usa)-Novikov (Usa)/Siegemund (Ger)-Pavic (Cro). Lappuntamento principale però fra circa unora: infatti è in programma per le ore 18.00 sul Campo Centrale Arthur Ashe il match fra la nostra Roberta Vinci e Angelique Kerber, la tedesca numero 2 del mondo. Sempre sul Centrale a seguire si giocherà il primo quarto maschile, il derby francese fra Lucas Poule e Gael Monfils. Lalternanza uomini-donne proseguire sullAshe con le altre due partite del giorno: prima la danese Caroline Wozniacki affronterà la lettone Anastasia Sevastova, infine la chiusura della giornata di New York – da noi sarà già notte – sarà con il match fra Novak Djokovic e laltro francese Jo-Wilfried Tsonga. Che lo spettacolo abbia inizio!

Come abbiamo visto, laltro quarto di finale nel tabellone femminile degli Us Open 2016 è quello che oppone la danese Caroline Wozniacki alla lettone Anastasija Sevastova. Sfida già vista, e unico precedente tra le due: quando la Sevastova raggiunse gli ottavi degli Australian Open 2011 si trovò di fronte proprio la Wozniacki, che da circa tre mesi era diventata la numero 1 del mondo e lo sarebbe rimasta fino a febbraio, per poi tornare in vetta al ranking e rimanerci per quasi un anno (49 settimane). La danese vinse 6-3 6-4; dopo aver battuto anche Gisela Dulko, Vania King e Dominika Cibulkova, la Wozniacki superò la nostra Francesca Schiavone ma la sua corsa si fermò in semifinale contro Na Li, che la sconfisse per 3-6 7-5 6-3. La cinese avrebbe poi perso la finale contro Kim Clijsters, che dopo la maternità era tornata in campo: la belga era al terzo Slam dopo il ritorno, avendo vinto anche gli Us Open nel 2009 (in finale proprio contro la Wozniacki) e nel 2010. Proprio lei avrebbe superato la Wozniacki nel ranking, sia pure per una singola settimana. Dopo il grande risultato agli Australian Open la Sevastova sarebbe invece salita al 36esimo posto nella classifica mondiale, quello che a oggi è ancora il suo best ranking; nel tabellone degli Us Open 2016 la lettone di Liepaja – con residenza a Vienna – è entrata con il numero 48 e, visto che lo scorso anno non era nemmeno presente nel tabellone principale, è destinata a centrare il miglior risultato in termini di classifica.

Come abbiamo visto, nel tabellone degli Us Open 2016 gioca anche Novak Djokovic, impegnato nel quarto di finale contro Jo-Wilfried Tsonga. Per il numero 1 del mondo cè la possibilità di mettere le mani sul terzoUs Open in carriera, il secondo consecutivo, e volare a quota 13 Slam: diventerebbe il quarto assoluto all-time, staccando Roy Emerson e mettendosi a un solo Major da Rafa Nadal e Pete Sampras (a -4 dal record assoluto di Roger Federer). Tuttavia Djokovic deve prendere in considerazione la maledizione che tocca i numeri 1 che sembrano imbattibili: un dato incontrovertibile, che è in ogni caso frutto dello strutturale caso fisico e motivazionale e lemergere sulla scena di nuovi talenti. Sampras per esempio vinse il tredicesimo Slam a quasi 29 anni, a Wimbledon; dovette aspettare più di due anni per festeggiare lultimo (Us Open 2002) ma quello fu lultimo torneo giocato (in precedenza, nel triennio 1996-1998, aveva vinto cinque Major e ancora uno nel 1999). Federer è stato imbattibile tra il 2003 e il 2009, costruendo la vittoria di 15 Slam, con lultimo (Wimbledon) vinto a quasi 28 anni; poi, tra gli Australian Open 2010 e oggi (sette anni) ha messo in bacheca soltanto due titoli fermandosi a Wimbledon 2012. Poi Nadal: il Roland Garros 2014, suo nono successo in Francia e quattordicesimo nei Major, è arrivato quando il maiorchino aveva appena compiuto 28 anni. Djokovic ha vinto 11 dei suoi 12 Slam tra il 2011 e oggi (il primo risale al 2008, Australian Open); ha 29 anni e tre mesi e inizia ad avvicinare unetà nella quale i suoi predecessori hanno iniziato a sottostare agli avversari. Anche per lui sarà la stessa cosa o arriverà il record di Slam?

un grande momento per il tennis francese, e agli Us Open 2016 potrebbe arrivare la sublimazione di questo dato. Non solo Caroline Garcia e Kristina Mladenovic, teste di serie numero 1 nel torneo di doppio: tre giocatori si sono infatti qualificati per i quarti del torneo maschile, come abbiamo visto. Uno di loro sarà sicuramente eliminato, ma dallaltra parte cè la grande possibilità di vedere una finale con un francese in campo, se Jo-Wilfried Tsonga supererà la missione semi-impossibile di battere Novak Djokovic. Un francese allultimo atto di un Major è cosa che non succede da tempo: precisamente dal 2001, quando Arnaud Clément perse la finale degli Australian Open da Andre Agassi. Prima ancora bisogna tornare al XX secolo: Cédric Pioline giocò la finale degli Us Open nel 1993 e quella di Wimbledon nel 1997, ma le perse entrambe in tre set contro Pete Sampras. Lultimo titolo Slam di un francese è quello di Yannick Noah, che nel 1983 si prese il Roland Garros battendo Mats Wilander; lo stesso svedese cinque anni più tardi avrebbe vendicato la sconfitta battendo Henri Leconte. La grande era dei francesi resta in ogni caso quella degli anni Venti, e dei Moschettieri: René Lacoste vinse due volte gli Us Open (1926 e 1927) e due volte Wimbledon (1925 e 1928), Jean Borotra si prese Wimbledon (1924 e 1926) e Australian Open (1928) mentre Henri Cochet festeggiò negli Stati Uniti nel 1928 e a Wimbledon nel 1927 e 1929 (ai Championships i tre furono campioni per sei edizioni consecutive). Per non parlare del Roland Garros: qui Lacoste vinse nel 1925, 1927 e 1929, Borotra portò a casa le edizioni 1924 e 1931 mentre Cochet fece sue addirittura cinque coppe (1922, 1926, 1928, 1930 e 1932), un dominio transalpino che fu spezzato per la prima volta dallaustraliano Jack Crawford, vincitore nel 1933 sullo stesso Cochet.

Il quarto di finale agli Us Open 2016 è il quinto incrocio tra la tarantina e la tedesca. Il bilancio è in perfetta parità (2-2), anche se formalmente la Vinci sarebbe avanti 3-2. Questo perchè lo scorso anno, data dellultimo incrocio, la Kerber si ritirò prima di giocare la semifinale di Norimberga, spingendo in finale la Vinci che poi perse il derby contro Karin Knapp. Prima sfida a Stoccarda nel 2012 e vittoria della Kerber per 6-2 6-3; la Vinci si è invece presa lottavo di Montréal, sempre nel 2012 (6-2 7-6) e lottavo di Dubai dellanno seguente (7-5 6-1). Per 6-2 6-4 invece la Kerber ha vinto sempre un ottavo di finale a Pechino 2013; su superficie dura dunque il bilancio dice che siamo 2-1 in favore di Roberta Vinci, mentre la Kerber ha vinto lunico match disputato su terra rossa. E però la prima volta in cui le due si incrociano in uno Slam; da questo punto di vista la Kerber non ha ottimi ricordi, perchè contro unitaliana (Sara Errani) ha perso entrambi gli incroci Major. E successo sempre nel 2012, anno in cui la tedesca ha raggiunto la Top Ten per la prima volta in carriera: nei quarti del Roland Garros (6-3 7-6) e negli ottavi proprio degli Us Open (7-6 6-3).

tempo di quarti di finale agli Us Open 2016, il torneo di tennis dello Slam che si gioca sui campi di cemento di Flushing Meadows, a New York. E il giorno di Roberta Vinci: la tarantina va a caccia della seconda finale consecutiva e della possibilità di mettere le mani sul primo titolo Major in carriera (probabilmente allultima stagione) ma deve superare quello che al momento è lostacolo più duro: Angelique Kerber, testa di serie numero 2.

La tedesca è nella stagione migliore della sua carriera: a gennaio ha vinto gli Australian Open prendendosi il primo Slam di sempre, poi ha replicato con la finale di Wimbledon (persa) ed è arrivata allargento olimpico. Salita al numero 2 del ranking WTA, dopo aver fallito laggancio alla vetta a New Haven (finale persa), la Kerber sarà numero 1 al mondo se Serena Williams non raggiungerà la finale, o se lei stessa farà ancora strada nel torneo; unavversaria molto complicata per la Vinci. Tuttavia le possibilità ci sono, e non sono poche: il tennis femminile, al netto della minore delle Williams, si gioca sempre su equilibri sottili e anche una giocatrice che fino a quel momento ha dominato le sue avversarie potrebbe essere a sua volta dominata.

Laltra sfida di questa parte del tabellone è tra due giocatrici che non fanno parte del seeding, ma con evidenti differenze. Caroline Wozniacki è una ex numero 1 al mondo, con la particolarità di aver tenuto la vetta per quasi due anni senza vincere uno Slam, sfruttando più che altro il vuoto di potere che si era creato in quegli anni. Ancora due anni fa raggiungeva la finale degli Us Open al termine di una grande annata (la perdeva contro Serena Williams); ferma a lungo per infortunio è calata in classifica, e ora sembra tornata su buoni livelli. Anastasija Sevastova invece è alla prima apparizione ai quarti di un Major: la lettone di 26 anni aveva raggiunto gli ottavi degli Australian Open nel 2011, poi si era fermata sempre e solo al secondo turno.

Nel tabellone maschile spiccano tre francesi ai quarti: Jo-Wilfried Tsonga deve giocare contro il numero 1 del mondo Novak Djokovic, la strada sembra sbarrata ma attenzione alla voglia di riscatto del transalpino che non ha mai vinto un Major in carriera. Djokovic punta invece al terzo titolo a Flushing Meadows (sarebbe il secondo consecutivo) e il sesto Slam negli ultimi due anni per avvicinarsi ai più grandi di sempre, e ha dimostrato di non aver sofferto la pausa forzata di quasi quattro giorni per il ritiro di due avversari.

Il derby francese è Lucas Pouille-Gael Monfils: il secondo, ai quarti degli Us Open per la terza volta in carriera ma mai finalista Slam, vuole il suo miglior ranking a cinque anni da quando si era spinto al settimo posto, e dopo i tanti problemi fisici ha finalmente trovato grande continuità. Pouille è il volto nuovo del tennis francese e non solo: 22 anni, aveva già sorpreso raggiungendo i quarti di finale a Wimbledon e ora minaccia la Top Ten dopo aver battuto Rafa Nadal in un epico match chiuso al tie break del quinto set, che ha fatto emergere tutto il carattere del transalpino.

Come sempre, la diretta tv degli Us Open 2016 è affidata a Eurosport: avrete quindi la possibilità di seguire il torneo di tennis sui canali della pay tv del digitale terrestre come su quelli del satellite e, in assenza di un televisore, potrete attivare il servizio di diretta streaming video grazie alle applicazioni Premium Play e Sky Go, che non comportano costi aggiuntivi. Richiede una quota di abbonamento Eurosport Player, mentre gli account social ufficiali del torneo sono alle pagine facebook.com/usopentennis e, su Twitter, @usopen. 

(Claudio Franceschini)