Il tifosi della Lazio stanno tutti attendendo con apprensione il ritorno in Serie A del difensore biancoceleste Stefan De Vrij: vittima di un brutto infortunio al ginocchio che l’ha tenuto ai box per quasi tutta la scorsa stagione di Serie A. Intervistato dai microfoni dell’Helden Online il difensore della nazionale olandese ha dichiarato che: “Ho accettato l’infortunio il più rapidamente possibile e altrettanto velocemente ho cercato di guardare avanti. Ho visto l’infortunio come un passo indietro, per superarlo ne ho dovuti fare almeno due o tre in avanti“. A proposito dei suo connazionali in maglia della Lazio ha inoltre dichiarato: “Hoedt e Kishna? Siamo una grande famiglia!”. De Vrij inoltre non vede l’ora di portare nuovamente in alto i colori olandesi: “Mi manca molto. Fortunatamente ci sono molte occasioni per tenersi in contatto. E stato un peccato non esserci qualificati per gli Europei. Ma quello che è successo è successo, ora è il momento di guardare avanti. Ci sono le qualificazioni per i mondiali in Russia. Tra due anni dobbiamo essere lì”.
Si avvicina sempre di più l’esordio in Serie A del nuovo tecnico del Palermo De Zerbi: il tecnico però dovrà assistere i rosanero dalla tribuna perchè ancora squalificato. Nonostante questa situazione c’è sicuramente molta curiosità verso questo nuovo inizio del club siciliano in Serie A e soprattutto sull’impronta che lo steso tecnico ha cominciato a dare alla formazione siciliana. A fare il punto sulla situazione tra De Zerbi e il Palermo è intervenuto Luca Cecconi, ex attaccante rosanero, in esclusiva ai microfoni del portale TMW. Secondo Cecconi: “E’ una situazione particolare e nuova che regala poche certezze. De Zerbi si trova una squadra già fatta ed è difficile immaginare come possa evolversi questa vicenda. De Zerbi ha praticato un bel calcio in Lega Pro, ha idee, ma va visto in una squadra nuova e con giocatori non tutti scelti da lui. E poi c’è l’incognita Zamparini, l’esperienza ci dice che è dura con lui“. E a proposito del mancato acquisto entro al finestra estiva di calciomercato della serie A di un centravanti l’ex giocatore ha affermato: “C’è stato anche il tentativo di prendere Bergessio ma francamente o si prende un giocatore di valore assoluto o altrimenti credo sia meglio puntare su un giovane della Primavera con le potenzialità di emergere.
La Serie A è iniziata non troppo serenamente per la Fiorentina: un esordio in campionato non particolarmente brillante e molte polemiche che si trascinano dalla conclusione della stagione estiva del calciomercato. A rassicurare i tifosi di uno dei club più importanti della Serie A è lo stesso Davide Astori, che presente alla presentazione della terza maglia ufficiale della squadra viola al Fiorentina Store ha dichiarato ai giornalisti presenti: “l clima? Anno scorso c’era scetticismo e l’abbiamo cancellato solo gara dopo gara. Sta a noi ora dare ulteriore entusiasmo alla piazza. La tifoseria ci crede, visto anche che è la seconda squadra con più abbonati d’Italia. Nuovi acquisti? Salcedo l’ho visto pochissimo, per motivi vari. Starà a noi aiutarlo per inserirsi. De Maio lo conosco bene, e lui altrettanto bene conosce la Serie A, penso che ci possa dar mano sin da subito“. Il lavoro per questa stagione di Serie A dunque si annuncia arduo per la formazione viola che tenterà il riscatto nel prossimo incontro in calendario questa domenica contro il Genoa.
Questo weekend riprende la Serie A dopo la pausa dovuta agli impegni della nazionale e il tecnico del Pescara Massimo Oddo è pronto a riprendere il proprio percorso affrontando la prossima domenica l’Inter di Franck De Boer. In unì’intervista rilasciata in esclusiva al Corriere dello Sport il campione del mondo 2006 ha voluto così descrivere la sua squadra, che ha esordito nei migliore dei modo questa stagione di Serie A: “Limpatto con la Serie A si pensava potesse essere molto difficoltoso, invece è stato non dico agevole ma positivo: abbiamo retto il confronto con due squadre, Napoli e Sassuolo, che sono probabilmente le più organizzate del campionato e pure quelle che hanno più continuità rispetto allanno scorso. Le abbiamo affrontate a viso aperto e, al di là del risultato, abbiamo giocato a tratti molto bene. E la nostra strada: portare avanti lidea di calcio mostrata in B anche in Serie A“. E a proposito dell’idea di calcio che vuole impostare nel suo Pescara ricorda: “Nei limiti del possibile cerco sempre di privilegiare la qualità rispetto alle altre caratteristiche. Mi piace una squadra che gioca a terra, in velocità, e per fare questo ti servono giocatori bravi tecnicamente e intelligenti tatticamente. Il mio modo di vedere il calcio non è schematizzato, non è un gioco ricorrente con le solite azioni da sviluppare, ma lascia molta libertà ai calciatori”.
Il calciomercato della Serie A in casa Torino si è concluso con il colpo di mercato forse più clamoroso, ovvero l’approdo in maglia granata di Joe Hart. Si è svolto ieri pomeriggio il primo allenamento aperto al pubblico del nuovo portiere del Torino Joe Hart: numero uno della nazionale inglese, l’ex portiere approdato in prestito alla maglia granata dal Manchester City è stato accolto a dir poco calorosamente dal pubblico piemontese del club di Serie A. Secondo le ultime notizie provenienti dalla Gazzetta dello Sport sembra che l’entusiasmo dei tifosi granata per il nuovo acquisto proveniente dalla Premier League non può essere più forte: Joe Hart, 64 presenze nella nazionale dell’Inghilterra d’altronde ha ben poco bisogno di fare una bella figura per conquistare il cuore dei fan granata. All’edizione mattutina della rosea è anche intervenuto Massimo Battara, attuale allenatore dei portieri per l’Aston Villa e maestro dello stesso Hart dal 2010-2013: “Considero Hart tra i dieci migliori portieri al mondo e mi pare incredibile che Guardiola lo abbia costretto ad andarsene. Il Torino ha fatto un grande colpo. Il professionista non si discute ed è un uomo vero nello spogliatoio”.
Ha lasciato lUdinese pochi mesi fa, il tempo però non si è fermato nemmeno di fronte ai suoi numeri (227 gol in 447 partite bianconere) e così la numero 10 friulana ha già cambiato proprietario. Rodrigo De Paul da Sarandì, non il primo che passa ma quasi, anche se lo stesso Di Natale ha definito il suo successore un buon giocatore. Se non altro, De Paul si presenta come uno dei veri numeri 10 del campionato, un trequartista centrale di quelli che ormai paiono quasi in via destinzione. Eppure, intervistato da La Gazzetta dello Sport, Di Natale non ha esitato ad indicare il fantasista top dellattuale Serie A: Saponara dellEmpoli. E non lo dico perché lo conosco bene, visto che sto a Empoli. E maturato, sa lanciare le punte, si inserisce in zona gol, tira, ha classe e qualità, e soprattutto fantasia. Un trequartista vero. A tal proposito, si può notare come negli ultimi anni la figura del fantasista puro sia sfociata, più che sparita, in ruoli diversi e in particolare in quello di esterno dattacco. Non a caso diversi giocatori che ricoprono questa posizione oggi sono quelli dotati di maggiore estro, e spesso portano pure il numero 10 sulle spalle. E il caso di Bernardeschi, Felipe Anderson o Ljajic, mentre a Napoli Lorenzo Insigne si sta accontentando di un’altra numerazione, come molti prima di lui. In tal senso un napoletano doc come Totò Di Natale è stato chiaro: E giusto non dare a nessuno la 10 del Napoli. Maradona è stato unico e per Napoli qualcosa di più. Pensa, indossare la 10 in uno stadio come il San Paolo dove se sbagli un passaggio ti crolla tutto addosso. Lex stella dellUdinese ha poi passato in rassegna i suoi numeri 10 preferiti, oltre naturalmente al Pibe de oro, citando Platini, Roberto Baggio, Zola, Del Piero e Seedorf.