E’ morto a 64 anni di età uno dei più grandi pugili della storia di questo sport. Si tratta di Bobby Chacon, era ricoverato da tempo in una clinica californiana per una forma di demenza si pensa dovuta proprio al pugilato, come succede spesso per questo tipo di atleti. Di Chacon sono rimasti celebri i match contro Rafael “Bazooka” Limon, Cornelius Boza-Edwards, Danny Lopez e Ruben Olivares e Ray Boom Boom Mancini. Le sfide più famose sono state contro il messicano Limon, che Chacon sconfisse per ben quattro volte tra il 1975 e il 1982.
Vinitore della medaglia d’oro ai recenti giochi olimpici di Rio nella staffetta 4×200 stile libero, l’americano Ryan Lochte è stato squalificato dal comitato olimpico del suo paese per dieci mesi. Una condanna pesante che potrebbe tagliarlo fuori dai prossimi mondiali di nuoto. Il motivo è la falsa denuncia fatta da Lochte insieme a tre compagni della nazionale durante le olimpiadi: avevano detto alla polizia di essere stati rapinati per coprire in realtà il danneggiamento di una stazione di benzina. I quattro erano infatti completamente ubriachi. Gli altri tre sono stati condannati rispettivamente a sei e quattro mesi di squalifica.
Addio al calcio per l’ex campione di Milan, Barcellona, Flamengo, PSG: Ronaldinho ha annunciato ufficialmente che fra un anno smetterà di giocare. Il calciatore, che ha 36 anni dice di essere “ormai vecchio”. Lo ha detto in un evento pubblico tenutosi a New York annunciando quale sarà il suo futuro: farò il cantante, ha detto. Al momento il calciatore brasiliano, dopo aver lasciato il Fluminense, non ha una squadra, per cui non è chiaro con chi giocherà per un altro anno ancora, ma sicuramente le possibilità non mancheranno: “Poi mi dedicherò ad altri progetti legati alla musica e al calcio, che sono le mie passioni”.
Un Rossi in vena quello che si è presentato ai giornalisti allinizio del lungo week end motoristico, che culminerà con il GP della classe regina di Misano. Il dottore sa benissimo che le sue chance per insidiare il leader della classifica generale Marquez stanno per finire, e punta sulla vittoria sul circuito di casa per allontanare lo spettro della resa. “A Misano dovremo dare il 120%” queste le parole del Dottore, che nellultima gara è stato autore di un bel duello con lo spagnolo. A Valentino piace il circuito dove si correrà domenica, lo sente il “suo ” circuito e spera in un grande risultato, aiutato possibilmente da quellapporto dei “suoi” tifosi, che lo hanno sempre sostenuto.
Sono arrivate via telefono le scuse del calcio italiano al paese di Israele, colpito al cuore, mediaticamente parlando, dai saluti romani che alcuni esagitati hanno osteggiato durante gli inni nazionali prima di Israele Italia, partita valida per le qualificazioni mondiali, vinta dallItalia per 3 a 1. stato lo stesso presidente della FIGC, Tavecchio, a chiamare lambasciatore italiano in Israele, per partecipare la vergogna che il calcio nostrano ha provato nel vedere quei “stupidi” saluti fascisti in mondovisione. Tavecchio ha pregato lalto rappresentante consolare, di partecipare al governo di Israele le scuse del mondo del pallone italiano allintera nazione, egli ha inoltre sottolineato come il gesto sia stato isolato a “tre imbecilli”, gesto effettuato mentre la maggior parte dei tifosi ad Haifa applaudiva linno, di quello che lo stesso presidente della FIGC reputa uno stato amico dellItalia.
Il Tribunale amministrativo regionale ha bocciato il ricorso della Juventus, ricorso che tendeva ad ottenere 443 milioni di euro di risarcimento dalla federazione, per la retrocessione conseguente al cosiddetto “scandalo calciopoli”. I giudici hanno evitato di esprimersi sulla vicenda, in quanto già il collegio arbitrale aveva espresso un giudizio di merito. Estrema soddisfazione è stata espressa dalla Federazione gioco calcio che ambiva ad ottenere la valenza giuridica della sua decisione, i legali della Juventus si sono riservati invece un eventuale ricorso al Consiglio di Stato. La vicenda risale al 2006 quando la squadra bianconera fu mandata in serie B, in quella stagione i bianconeri perdettero non solamente l’onore di indossare il tricolore, ma anche una buona fetta dei diritti televisivi, legati solamente al massimo campionato di calcio.
Sfileranno al Maracanà come i loro colleghi più fortunati, ed a attenderli ci sarà uno stadio gremito in ogni ordine di posto. Al via stasera le paraolimpiadi, giochi olimpici destinati agli atleti con qualche disabilità, disabilità che però non gli impedisce di dare il massimo nello sport. Per la nostra nazione ci saranno 101 atleti, ognuno con la sua storia, come quella di Alex Zanardi ex pilota di F1 che perse entrambi le gambe durante una corsa automobilistica, o come quella di Beatrice Vio schermitrice colpita da meningite fulminante a 11 anni. 528 ori in palio, con speranze italiane concentrate nel ciclismo, nella scherma e nell’atletica. Il nostro paese nella cerimonia di apertura sarà rappresentato da Martina Caironi, atleta dei 100 metri piani che ha ricevuto il tricolore dal presidente della Repubblica, e che perse una gamba nel 2007 dopo un incidente in motorino.