Allo Stadio Artemio Franchi di Firenze la Fiorentina si qualifica ai quarti di finale di Coppa Italia superando in casa il Chievo per 1 a 0. Nel primo tempo i padroni di casa cercano di partire bene con il tiro largo di Zarate al 3′, seguito però dalle conclusioni imprecise di Floro Flores, oltre a quella di Inglese, in favore degli ospiti. I viola sembrano tornare lentamente in partita con la puinzione alta di Zarate ed il colpo di testa impreciso di Bernardeschi. Nel recupero della prima frazione la partita cambia: il clivense Radovanovic viene infatti espulso per doppia ammonizione al 45’+2′ e, sul calcio da fermo derivato dal fallo, Bernardeschi colpisce la traversa al 45’+4′. Nella ripresa la squadra di Sousa schiaccia quella di Maran e sfiora il vantaggio al 50′ quando Izco è costretto all’auto-palo sullo spunto di Chiesa. I veneti non si lasciano abbattere e si rialzano con Bastien, bravo anche a costringere al rosso diretto Zarate per un fallo da dietro in ripartenza al 70′, ristabilendo così la parità numerica. Le chances non mancano su entrambi i fronti ma è il fallo di Gobbi su Bernardeschi a recupero inoltrato a decidere la sfida poichè lo stesso Bernardeschi trasforma senza problemi al 90’+3′ il calcio di rigore concesso. Nonostante la buona prova del Chievo, analizzando le statistiche dell’incontro emerge come la Fiorentina abbia avuto in mano la partita per gran parte della sua durata, a cominciare dal possesso palla favorevole con il 60%. In fase offensiva i viola si sono dimostrati migliori dei gialloblu con un totale di 22 a 8 nel computo delle conclusioni di cui 15 a 4 nello specchio della porta, 5 del solo Chiesa e con 3 occasioni da goal a testa per lui e Bernardeschi, costringendo Sorrentino compiere pure 2 parate decisive. Meglio i clivensi invece in fase di palleggio con un numero superiore di palloni recuperati, 27 a 25 di cui 6 di Castro, ed un numero inferiore di palle perse, 37 a 41 delle quali 11 del solo Zarate. Infine, sotto l’aspetto disciplinare, la Fiorentina ha subito più falli del Chievo, 16 a 10 con Castro il più scorretto a causa di 5 interventi irregolari, mentre l’arbitro Celi della sezione di Bari ha estratto il cartellino giallo 9 volte ammonendo rispettivamente Tomovic, Vecino, Badelj, Kalinic, senza dimenticare il cartellino rosso nei confronti di Zarate, da una parte, Castro, Gobbi, Sorrentino e due volte Radovanovic, quindi espulso, dall’altra. (Alessandro Rinoldi)