Con il triplice fischio finale dellarbitro per Napoli-Pescara, match appena terminato per 3 a 1, ecco puntuali le nostre pagelle del match, con tutti i voti dei singoli protagonisti di questa sfida della 20^ giornata di serie A. Nel sonco tempo la sfida al Adriatico entra maggiormente nel vivo e maggior movimento si nota sia tra le file azzurre che quelle del delfini. Sarri, dopo che i primi 45 minuti erano passati senza particolari colpi da parte del suo Napoli sveglia i suoi e il ritmi del match aumenta in maniera considerevole Il Pescara di Oddo entra in campo dallintervallo con coraggio ma alla lunga la supremazia azzurra si fa sentire e il cuore non è bastato per fare un risultato. Il tabellino del match che segna il 3 a 1 non dà segnale del lunghi momenti di inerzia registrati nei 90 minuti: pochi e concentrati gli sprazzi di energia visti in campo, specialmente nel primo tempo. Lincontro, episodi a parte è stato deciso nel secondo tempo, che ha visto le marcature di Tonelli (5.5) al 47, Hamsik (7) al 47 e Mertens (5.5) all85,con lunico gol per il Pescara messo a segno da Caprari (6.5) su rigore al quarto minuto di recupero concesso dallarbitro.
Priva di particolari spunti interessanti e movimentata solo in maniera molto discontinua. Il primo tempo si può definire soporifero, mentre nel secondo il Napoli si prende paura e va al contrattacco, ma con troppi errori. Del Pescara si premia il coraggio, ma che non dura 90 minuti.
Nel primo tempo la formazione di Sarri sembra con la testa da unaltra parte. Allintervallo la probabile sfuriata del tecnico azzurro sveglia i campani, che comunque non brillano per entusiasmo e eleganza di gioco, benché il risultato gli arrivi favorevole.
Oddo e i suoi ragazzi ci mettono coraggio ed entusiasmo, ma la prestazione di squadra non dura per tutti i 95 minuti. Belle giocate viste in campo e qualche errore di troppo da parte dellarbitro penalizzano di delfini, che si portano a casa il gol di consolazione di Caprari, utile al massimo solo per il morale.
Incredibilmente distratto, il direttore di gara oggi si sfa sfuggire fin troppe cose. Contatti non visti, e falli non concessi, oltre che pochi gialli e concessi con fin troppa parsimonia. Gli assistenti aiutano, ma fino a un certo punto.
Eccoci alle pagelle del primo tempo di Napoli-Pescara 0-0: i voti a migliore e peggiore di ciascuna squadra allo stadio San Paolo. Un Napoli in condizione ottimale ospita tra le mura amiche del San Paolo un Pescara alla disperata ricerca di punti salvezza. Gli uomini di Massimo Oddo sono quasi all’ultima spiaggia e faranno di tutti per tornare a casa con un risultato positivo. Andiamo subito a dare un’occhiata alle formazioni ufficiali, partendo dal Napoli, che si schiera con il consueto 4-3-3: Reina in porta, quindi Tonelli e Strinic confermati in difesa, insieme a Hysaj e Albiol. A centrocampo Jorginho è affiancato ai lati da Zielinski e Hamsik; in attacco spazio al tridente Callejon, Insigne e Mertens. Pavoletti si accomoda in panchina. Dall’altra parte Oddo lancia uno spregiudicato 3-4-3. Crescenzi, Coda e Zuparic formano la linea arretrata davanti a Bizzarri; Verre, Bruno, Cristante e Memushaj sono i centrocampisti mentre Caprari e Benali hanno il compito di sostenere il nuovo arrivato, Alberto Gilardino, subito titolare. Pronti, via. Il Pescara si dimostra subito intraprendente. In fase di non possesso gli ospiti aggrediscono alto il Napoli con un pressing asfissiante, che toglie idee e spazi agli uomini di Sarri. Palla al piede, gli abruzzesi si affidano all’esperienza di Gilardino (6) e alla qualità di Caprari (6,5). L’atteggiamento del Pescara è tatticamente apprezzabile ma quando gli azzurri accelerano, per la difesa del Delfino, sono dolori. Al 3′ Insigne (6) riceve palla dalla sua mattonella preferita e lascia partire un tiro, deviato, che finisce sul fondo di pochissimo; poco dopo, al 7′, è Hamsik (6,5) a sfiorare il gol. Il capitano del Napoli elude l’intervento di Bruno (6) e battezza il primo palo con una conclusione velenosa: Bizzarri (6) si distende e respinge in corner. La manovra avvolgente dei padroni di casa si distende per intero soltanto una volta, quando al 14′ Hamsik cambia gioco per Insigne, che a sua volta mette dentro per Callejon (5); lo spagnolo ci prova in spaccata ma non inquadra la porta.
Il frizzante inizio del match lasciava presagire un primo tempo emozionante ma, con il passare dei minuti, l’equilibrio ha preso il sopravvento. I padroni di casa non riescono a sviluppare la loro classica manovra in velocità. Gli uomini chiave degli azzurri non riescono ad accendersi. Le azioni più pericolose partono dal suo piede. Sfiora il gol in avvio con un tiro respinto da Bizzarri e distribuisce assist interessanti per i compagni. PEGGIORE NAPOLI TONELLI 5 – Tra le delusioni di questo primo tempo troviamo l’ex Empoli. Il difensore degli azzurri si complica la vita con passaggi sbagliati ed errori evitabili.
Ottimo l’atteggiamento degli uomini di Oddo: attenti in difesa e intraprendenti in attacco. La sua qualità mette in seria difficoltà la retroguardia del Napoli. Svaria da una parte all’altra del campo e non lascia punti di riferimento. Commette falli a ripetizione e non riesce quasi mai ad anticipare l’avversario. Inizia a tirare fuori i cartellini soltanto al termine del primo tempo. Mancano le ammonizioni per Coda al 16′ e per Gilardino al 28′. Al 6′ Caprari viene fermato in fuorigioco ma l’azione era regolare. Lo stesso attaccante del Pescara si lamenta al 28′ per un presunto fallo di mano in area del Napoli: il direttore di gara lascia proseguire. (Federico Giuliani)
Prestazione attalentante per il portiere del Napoli. Una buona lettura di gioco viene alternata inspiegabilmente da erroracci grossolani, come sul rigore di Caprari nel recupero. Nel match però sono più i dati positivi che negativi, ma fa sottolineato che difficilmente l’attacco del Pescara l’ha preoccupato nei 90’ minuti.
–Uno dei migliori per Sarri, e senza dubbio tra i più costanti nei 90 minuti del match. Da segnalare l’azione pericolosa messa a segno al 56’ che però trova le mani dell’estremo difensore del Pescara
Azioni coraggiose ma inframezzate da falli e contatti inutili con i giocatori avversari. Bello però il gol di testa messo a segno al 48’: seguito da un brutto scontro con Gilardino in area, non visto dall’arbitro.
In difesa fa il suo dovere senza strepiti, allontanando ciò che andava allontanando e chiudendo quello che andava chiuso. Senza macchia.
– Sarri fa bene a affidarsi al terzino sinistro che non delude, ma non regala neanche azioni troppo emozionanti. Il suo lavoro comunque il croato lo sa fare e la fa bene
Il suo apporto a centrocampo è stato significativo a sprazzi, ma quando il polacco trova un buon pallone è impeccabile nel servire i padroni di casa. Ottimo l’assist a Hamsik che realizza il secondo gol degli azzurri ( inserito a circa metà del secondo tempo, non brilla per iniziativa anche a se a centrocampo a servizio dell’attacco si dimostra molto elastico )
– dopo un primo tempo soporifero il brasiliano si attiva, prendendo e passando palloni a tutta la formazione. Da notare a suo vantaggio la traversa incoccata al 76’, che incontra il leggero tocco del portiere del Pescara, che annulla l’occasione.
–tra i più attivi in campo per gli azzurri, il capitano fa sentire il suo peso per tutti i 90 minuti del match. Importante il gol messo a segno al 49’.
Assieme ad Hamsik è senza dubbio tra i migliori del match: attivo e presente su ogni pallone per tutta la durata dell’incontro, serve molto bene i propri compagni cercando anche diverse occasioni gol personali, senza però trovare il successo.
Si sveglia solo negli ultimi 10 minuti dell’incontro e regala il terzo gol per il Napoli che chiude sostanzialmente i giochi.
Protagonista fin dalle prime batture di questo match, le sue giocate mettono in movimento il Napoli anche nei peggiori momenti di immobilismo. Nonostante l’impegno i troppi sprechi ed errori nel condizionano la prestazione finale. L’esterno si mette in gioco e sposta il baricentro in alto, ma finalizza troppo poco. (
– Dopo un primo tempo soporifero il tecnico rimanda i suoi in campo dopo l’intervallo con rinnovata energia. Rimane da vedere cosa sia successo negli spogliatoio, ma in ogni caso ha decisamente portato risultati.
Tra i migliori di Oddo, l’estremo difensore salva più di una volta lo specchio dei delfini da una goleada azzurra.
Il difensore oggi mette un campo una particolare abilità nella lettura del gioco azzurro, perlomeno nei primi 45 minuti. Nel secondo tempo sconta il black out e lo sconforto di tutta la formazione di fronte allo strapotere dei campani.
Dopo un primo tempo quasi impeccabile, di fronte al pericolo azzurro va in confusione e trovare errori grossolani. Un peccato.
Falloso nel primo tempo, anche nei secondi 45 minuti non brilla in maniera particolare. Troppo nervoso.
BENALI 5.5 – Primo tempo molto aggressivo (non necessario l’atterramento di Mertens sullo scadere del primo tempo). Nel secondo tempo apre non pervenuto la sua prestazione.
Tra i migliori per Oddo, il centrale non delude e mette tutto il proprio cuore nel match. Particolarmente efficace nel primo tempo, sfiora il gol al 34’ con un pallone forte e teso, intercettato però da Albiol.
Si vede poco nel centrocampo del Pescara e la sua assenza si fa notare
Prestazione discreta per il centrale classe 1983, ma nel senso tempo in piena sofferenza, Oddo non esita un secondo a metterlo in panchina per rinforzare la difesa, tramutata a 4. (FORNASIER con il suo ingresso Oddo prova a ampliare la difesa dei delfini con risultati non troppo convincenti. )
Nonostante un primo tempo abbastanza buono, il centrale non fornisce a Oddo lo stesso supporto nel secondo tempo, complici forse l’atterramento subito da Tonelli (MITRITA 6 nonostante sia stato inserito in campo solo negli ultimi minuto il delfino si rende protagonita di alcune azioni pericolose certamente apprezzabili)
Nonostante le botte ricevute è certamente il migliore per il Pescara. Sveglio, vigile e attivo in tutti i 90’ minuti del match, l’attaccante cerca più volte il gol. Gli riesce però solo al 4’ minuto di recupero, dal dischetto. Rete poco utile ai fini del risultato ma che fa bene al morale.
Protagonista di alcuni sviste arbitrali, il nuovo acquisto dei delfini non appare al suo meglio, anche se rimane molto abile nel intercettare l’erroraccio della difesa azzurra al 67’ minuto. (CERRI sv)
-ci mette tutto il cuore come i suoi ragazzi, attuando anche cambi non del tutto inutili. Purtroppo però il risultato negatovi arriva pesante sulle sue spalle.