La Roma centra la seconda vittoria esterna consecutiva e con il minimo indispensabile (2 gol fatti in 180 minuti e nessuno subito) raccoglie il massimo frutto possibile: 6 punti tra Genova e Udine, campi difficili e che possono rilanciare le ambizioni giallorosse di zone altissime di classifica… Al Friuli la squadra di Spalletti passa per 1-0 grazie al fantastico gol di Nainggolan in avvio e complici le parate di Szczesny e la solidità di Fazio & co resta in scia rispetto ad una Juve attesa dal posticipo di Firenze. Prestazione matura dei giallorossi, che tremano soprattutto dopo il rigore malamente (ma malissimo proprio) calciato da Dzeko ma tengono ancora la porta inviolata in questo 2017. 20 minuti di grande bellezza iniziale e poi tanta gestione, contro un De Paul indiavolato e che crea diversi grattacapi al tecnico romanista; che per tutta risposta torna ad inserire Totti, maestro nel possesso palla e nel far trascorrere i minuti, senza pericoli (o quasi) a referto per i suoi. Determinanti per lo scatto iniziale, impressionante, anche la verve di Strootman, sempre più padrone del centrocampo e qualche buon inserimento di El Shaarawy, che invece poi esce dai radar fino alla sostituzione. Ma tanto può bastare, senza dubbio, per la Roma. Delneri invece può recriminare soprattutto con i suoi centrocampisti, da Kums a Fofana, spesso arma letale per gli avversari e stavolta fuori dal match. Le occasioni che capitano a Zapata, Thereau e Perica sarebbero anche sufficienti per pensare ad un 1-1, ma le buone intenzioni non bastano. In questi casi di solito si torna a casa con la consapevolezza di aver retto l’impatto con una squadra di altra categoria e il nervosismo per aver buttato via un punto alla portata. (Luca Brivio)
Nel primo tempo il Napoli viene ingabbiato da un ottimo Pescara. Gli uomini di Massimo Oddo scendono in campo con un atteggiamento intraprendente, in un 3-4-3 tatticamente ordinato in fase di non possesso. Gli ospiti aggrediscono gli avversari con grande foga, fin dalle prime battute di gioco e in difesa sono bravi a non concedere spazi. Il Napoli ha tuttavia maggiore qualità e lo si capisce quando si attivano i suoi gioielli. Al 3′ Insigne lascia partire un tiro dal centro sinistra che finisce di pochissimo sul fondo, dopo la deviazione di un avversario. Al 7′ è Hamsik a sfiorare il gol con una conclusione velenosa da fuori, respinta in angolo da Bizzarri. Nella ripresa il Napoli passa subito in vantaggio. Dagli sviluppi di un calcio di punizione dalla sinistra, Jorginho scodella in area per Tonelli. Il difensore sbuca tra Coda e Verre all’altezza del secondo palo e di testa batte l’incolpevole Bizzarri. Il Pescara reagisce subito, con Gilardino che invoca un calcio di rigore dopo un contatto in area con Tonelli: Gavillucci lascia proseguire. Il match si infiamma e i padroni di casa adesso spingono sull’acceleratore. Callejon si ritrova a tu per tu con Bizzarri ma lo spagnolo centra in pieno Bizzarri. Sul proseguo dell’azione Zielinski vede e serve il taglio centrale di Hamsik, che non ha particolari problemi a firmare il gol del raddoppio. Il Delfino prova a scuotersi ma sotto di due reti il compito di portare a casa punti appare quanto mai arduo. Al 60′ Memushaj prova a riaprire il match con un tentativo che non inquadra di poco lo specchio della porta mentre al 68′ Strinic regala a Gilardino il pallone del possibile 1-2: il “Gila” spreca tutto calciando sul fondo. Il Napoli sfiora più volte il 3-0 con Insigne, Callejon e Jorginho. Quest’ultimo, al 75′, raccoglie un corner al limite dell’area ospite e scaglia un bolide respinto sulla traversa da Bizzarri. Nel finale gli uomini di Sarri calano il tris con Mertens, bravo a concretizzare un assist del neo entrato Allan proveniente dalla destra. In pieno recupero il neo entrato Mitrita viene steso in area da Hysaj: per Gavillucci è calcio di rigore per il Pescara. Dagli undici metri Caprari spiazza Reina e rende meno amara la sconfitta per gli abruzzesi. (Federico Giuliani)
Si conclude con una goleada, 4-1, la sfida tra Cagliari e Genoa in favore dei padroni di casa che sono riusciti a rimontare il vantaggio iniziale firmato da Simeone grazie al suo tridente formato quest’oggi da Farias, che ha trasformato il rigore concesso nella ripresa, Joao Pedro, autore del momentaneo vantaggio alla fine del primo tempo e Borriello che invece ha messo segno due reti da bomber d’area di rigore da dove ha ribadito in rete due respinte di Lamanna. La gara si è aperta con i padroni di casa scesi in campo vogliosi di conquistare la piena posta palio e che hanno sfiorato immediatamente il vantaggio al 2′ quando, dopo che Borriello ha strappato il pallone a Cofie servendolo a Farias, il brasiliano ha calciato con potenza in diagonale rasoterra costringendo Lamanna alla deviazione in tuffo. E’ ancora il Cagliari a spingere a sfiorare la rete anche all’8′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Barella ha colpito di testa servendo l’accorrente Joao Pedro che ha deviato con un istintivo colpo di tacco da ottima posizione che è terminato di poco fuori. Due minuti dopo al 10′ ancora i sardi in avanti con Farias che, dopo aver controllato la palla sul vertice dell’area di rigore, ha scagliato un bel diagonale che ha sfiorato il palo lontano della porta di Lamanna. Dopo aver concesso queste tre palle gol, il Genoa inizia a crescere riuscendo a prendere il predominio del campo e al 22′ sfiorano il gol con Cofie che ha colpito di testa su un corner di Cataldi mettendo di non molto sopra la traversa. La squadra di Juric riesce a spingere con continuità sulla corsia destra dove Edenilson riesce a saltare regolarmente il suo diretto avversario Murru e a mettere tanti palloni pericolosi in area di rigore ed è proprio da quella fascia che nasce il vantaggio al 28′ quando Cataldi è bravo ad innescare proprio l’esterno brasiliano che ha crossato magistralmente per Simeone che ha messo in rete con un bellisimo colpo di testa in tuffo. La squadra di casa non riesce subito a reagire, gli ospiti continuano a mantenere il pallino del gioco fino al 39′ quando a sorpresa arriva il pareggio dei sardi che si origina dalla destra dove Isla crossa per Tachtsidis che, dopo aver mancato il pallone, ha la possibilità di calciare col sinistro e lo ha fatto con potenza costringendo Lamanna ad allungarsi ma sulla corta respinta dell’estremo difensore si è avventato Borriello che ha segnato da due passi. Ora i sardi ci credono e spingono a testa bassa fino al 44′ quando arriva il raddoppio che è innescato da un incursione sulla sinistra di Barella, il cui cross è preda di Borriello che ha colpito la traversa con un bel colpo di testa in torsione, la palla resta li e Cofie sbaglia tutto rinviando sciaguratamente addosso a Joao Pedro che ha messo in rete con l’involontaria deviazione. Dopo un minuto di recupero si è cosi conclusa la prima frazione di gioco con il Cagliari immeritatamente in vantaggio vista la mole di gioco prodotta dagli ospiti che però hanno pagato a caro prezzo due gravi distrazioni. La ripresa si apre senza sostituzioni e con il Genoa che sembra poter riprendere il controllo del gioco anche se la squadra di Juric fatica di più a sfondare e così per la prima occasione bisogna aspettare il 55′ quando il “cholito” Simeone si inventa una spettacolare rovesciata che è finita fuori di non molto. Un minuto dopo arriva quello che poi sarà l’evento probabilmente decisivo della sfida al 56′ quando Juric sbilancia irreparabilmente la sua squadra facendo uscire il frangiflutti Cofie ed inserendo Ninkovic che ha provocato l’abbassamento sulla linea mediana di Rigoni. Non passano neanche tre minuti che al 59′ il Cagliari va vicinissimo al gol quando Farias libera Barella in area di rigore con un magistrale colpo di tacca, il giovane centrocampista è stato poi intelligentissimo a trovare all’altezza del dischetto di rigore Joao Pedro che ha calciato a colpo sicuro trovando però il miracolo di Lamanna che ha respinto con uno strepitoso intervento in tuffo. La terza rete è nell’aria ed arriva immediatamente al 60′ quando Joao Pedro conclude con potenza da dentro l’area di rigore costringendo Lamanna ad una difficile respinta che però finisce tra i piedi di Borriello che ha messo in rete con un tiro di destro di prima intenzione che non ha lasciato scampo all’estremo difensore ligure. La squadra di Juric subisce il colpo e rischia di capitolare anche al 61′ quando Farias lanciato a tu per tu con Lamanna che è ancora una volta strepitoso deviando sopra la traversa la potente conclusione del brasiliano. Il Cagliari comprende le difficoltà degli ospiti e continua a spingere fino al 64′ quando Fabbri ha decretato un calcio di rigore in favore dei padroni di casa che nasce da un tiro di Borriello da fuori area sul quale Lamanna sbaglia respingendo e permettendo a Murru di avventarsi sul pallone, Izzo che rincorreva l’esterno mancino lo ha steso costringendo l’arbitro Fabbri a fischiare la massima punizione che Borriello ha lasciato su invito di capitan Dossena a Farias che ha segnato con freddezza, spiazzando l’estremo difensore ligure. Dopo aver trovata la quarta rete, il Cagliari toglie il piede dell’acceleratore mentre il Genoa non riesce a reagire. Juric prova a mescolare le carte inserendo Pinilla al posto di Ocampos al 65′ e Lazovic per Laxalt al 75′. Non succede quasi più nulla fino al 79′ quando Capuano, già ammonito in precedenza per aver steso Edenilson che lo aveva dribblato con un beffardo tunnel, incassa il secondo cartellino giallo ed il conseguente rosso per aver abbattuto con una scivolata il lanciato Pinilla. L’espulsione del difensore costringe così Rastelli a mandare in campo all’81’ Salomon al posto di Joao Pedro. Questa è la seconda sostituzione dei sardi che avevano già mandato in campo Sau al 75′ al posto dell’acciaccato Farias. C’è ancora il tempo per segnalare due occasioni per Pinilla che mette da fuori da ottima posizione all’86’ e all’89’ effettua una delle sue spettacolari semi-rovesciate che centrale Rafael gli ha respinto. Dopo tre minuti di recupero si è così conclusa questa emozionante sfida che permette al Cagliari di staccare in classifica il Genoa che ha incassato la quinta preoccupante sconfitta consecutiva. (Marco Guido)
L’Inter non si ferma più e adesso crede davvero alla rimonta-terzo posto! A San Siro nell’anticipo serale dalla 20^ giornata, la prima del girone di ritorno, i nerazzurri scacciano il brutto pensiero di quella sconfitta di fine estate contro il Chievo, regolando i gialloblu per 3-1. E’ l’ennesima vittoria firmata da un gol in extremis di Perisic, preceduto dall’altrettanto solito sigillo di Icardi: una situazione strana per Pioli (19 punti su 24 dal suo arrivo, mica male!), che si era trovato sotto al 45 per il gol di Pellissier, dopo una prima frazione furoreggiante e che l’Inter meritava di chiudere in vantaggio. Nella ripresa poi il fiume di occasioni create dai padroni di casa sfonda la resistenza degli argini clivensi con il colpo volante e bellissimo del capitano interista e con l’unico decisivo errore di un Sorrentino fin lì insuperabile: gol di Perisic al minuto 87, su regalo assurdo di Izco, prima del tris di Eder nel recupero. Per come si era messa, uno spreco per Maran e i suoi, che cestinano una serata di resistenza a oltranza, in definitiva beffarda; 15 punti su 15 invece nelle ultime 5 giornate per l’Inter, che vola e si presenta con il vento in poppa all’appuntamento in Coppa Italia, martedì contro il Bologna. (Luca Brivio)
Vittoria scaccia-crisi per il Bologna, che passa allo Scida di Crotone per 1-0. A decidere è il gol realizzato da Blerim Dzemaili al 51 minuto: il centrocampista svizzero sfrutta lassist di Ladislav Krejci e infila la porta di Cordaz per una vittoria importantissima. Il Bologna infatti sale a quota 23 punti, agganciando momentaneamente Sampdoria e Cagliari; soprattutto, scava un solco di 13 lunghezze tra sè e il terzultimo posto occupato dal Palermo che, dovesse anche vincere la sua partita (contro il Sassuolo), si porterebbe a -10 e sarebbe comunque ancora lontano. Occasione persa invece per il Crotone, che aveva in casa la sfida contro una squadra che aveva raccolto appena 4 punti nelle quattro partite precedenti; nonostante il cambio di modulo (un più ermetico 4-4-2) i calabresi non sono riusciti a creare le giuste opportunità per far male a Mirante. I cambi di Davide Nicola (dentro Nalini, Gnahoré tornato a giocare dopo tanto tempo e Simy) non hanno avuto effetto; il Bologna di Roberto Donadoni ha invece ottenuto il massimo risultato con il minimo sforzo e ora guarda con maggiore fiducia ai prossimi impegni, a cominciare dalla partita di Coppa Italia della prossima settimana (a San Siro contro lInter). Da segnalare i sei ammoniti: quattro in casa Bologna, che ha ricevuto tre cartellini gialli in un quarto dora, nel secondo tempo, quando la formazione felsinea stava producendo il massimo sforzo nel tentativo di confermare il suo vantaggio. (Claudio Franceschini)
34′ Pellissier (C) – 69′ Icardi, 87′ Perisic e 93′ Eder (I)
Handanovic, Ansaldi (dal 60′ Eder), Murillo, Miranda, D’Ambrosio, Gagliardini, J.Mario (dal 70′ Banega), Kondogbia, Candreva (dall’83’ Palacio), Perisic, Icardi. All. Pioli
Sorrentino, N. Frey (dal 61′ Spolli), Gobbi, Dainelli, Gamberini, Radovanovic, Castro (dal 73′ De Guzman), Bastien, Birsa (dal 46′ Izco), Pellissier, Meggiorini. All. Maran
Giacomelli di Trieste
Radovanovic, Birsa e Spolli (C)
51′ Dzemaili
Cordaz; Rosi, Ceccherini, G. Ferrari, Martella; Rohden (77′ Simy), Capezzi (57′ Nalini), Crisetig, Palladino; Trotta (65′ Gnahoré), Falcinelli. All. Davide Nicola.
Mirante; Torosidis (29′ Krafth), Maietta, Gastaldello (42′ Oikonomou), Masina; Nagy, Viviani (83′ Pulgar), Dzemaili; F. Di Francesco, Destro, Krejci. All. Roberto Donadoni.
Gianpaolo Calvarese.
Palladino (C), Gastaldello (B), Falcinelli (C), Masina (B), Maietta (B).
46′ pt Tonelli (N), 49′ Hamsik (N), 86′ Mertens (N), 90’+3 rig. Caprari (P)
Reina; Hysaj, Tonelli, Albiol, Strinic (86′ Maggio); Zielinski (64′ Allan), Jorginho, Hamsik; Callejon, L. Insigne (80′ Giaccherini), Mertens. A disp.: Sepe, Rafael C., Pavoletti, Maksimovic, A. Diawara, Rog, Gabbiadini, Pavoletti. All.: Sarri.
Bizzarri; Crescenzi, A. Coda, Zuparic; Verre (69′ Mitrita), A. Bruno (63′ Fornasier), Cristante, Memushaj; Caprari, Gilardino (69′ Cerri), Benali. A disp.: Fiorillo, Forte, Maloku, Muric, S. Pettinari, Manaj. All.: Oddo.
Gavillucci
39′ A. Coda (P), 42′ Tonelli (N), 44′ Benali (P), 52′ Bizzarri (P)
All’80’ allontanato Massimo Oddo (P) per proteste
G. Simeone (G) al 28’, Borriello (C) al 40’, Joao Pedro (C) al 44’ p.t.; Borriello (C) al 15’, rig. Farias (C) al 19’ s.t.
Rafael A.; Isla, Ceppitelli, M. Capuano, Murru; Dessena, Tachtsidis, Barella (dal 38’ s.t. Munari); Joao Pedro (dal 35’ s.t. Salamon), Borriello, Farias (dal 30’ s.t. Sau). Gabriel, Colombo, Bittante, Pisacane, Giannetti. Rastelli.
Lamanna; Izzo, Burdisso, Muñoz; Edenilson, Cataldi, Cofie (dal 13’ s.t. Ninkovic), Laxalt (dal 30’ s.t. Lazovic); L. Rigoni, Ocampos (dal 20’ s.t. Pinilla); G. Simeone. Zima, Gentiletti, Orban, Ntcham, L. Morosini, Beghetto, Brivio, Pandev, Rubinho.
Michael Fabbri
Cataldi (G), M. Capuano (C), Joao Pedro (C), R. Colombo (C), Farias (C), L. Rigoni (G)
79′ M. Capuano (C) per somma di ammonizioni
12′ Nainggolan
Karnezis, Faraoni, Danilo, Felipe, Samir, Fofana, Kums (dal 74′ Ewandro), Jankto (dal 52′ Perica), D. Zapata (dal 69′ Hallfredsson), De Paul, Thereau. All. Delneri
Szczesny, Manolas, Fazio, J.Jesus, B.Peres, Paredes, Strootman, Emerson P., Nainggolan, El Shaarawy (dal 62′ Totti), Dzeko. All. Spalletti
Damato di Barletta RETI: 12′ Nainggolan
Felipe e Fofana (U) – Juan Jesus (R)