Trionfo di Dominik Paris sulla Streif: festa per l’Italia nella discesa maschile a Kitzbuehel. Prestazione superlativa, al limite del leggendario per l’azzurro che ha sfrecciato sulla pista più dura del circuito. , infatti, quella più temuta di tutta la Coppa del Mondo, ma oggi è stata disputata nelle migliori condizioni possibili grazie ad un sole quasi primaverile e ad una bella cornice di pubblico a bordopista. Aggressivo il carabiniere della Val d’Ultimo dalla prima all’ultima porta: non ha sbagliato nulla, nessuna sbavatura o concessione agli avversari. Questa vittoria sa, dunque, di consacrazione per Dominik Paris, visto che in avvio di stagione ha brillato più in superG che in discesa. E si tratta di un bel risultato ovviamente per l’Italia: salgono a quattro i trionfi azzurri in questa specialità per la doppietta di Paris, il titolo di Fill e quello di Ghedina. Ancora sfortunato Mattia Casse, che è stato fermato con bandiera gialla e ha dovuto ripartire: alla fine è ventesimo a 1”64.
Ha vinto la discesa di Kitzbuhel. Una giornata radiosa per lo sci italiano nella gara più importante della stagione della Coppa del Mondo, la discesa libera sulla mitica Streif che è lappuntamento più atteso da tutti gli appassionati, soprattutto quando si riesce a disputarla in condizioni perfette come quelle di questanno. Per Dominik Paris è la seconda vittoria nella discesa di Kitzbuhel, la terza qui contando anche quella ottenuta in super-G ed è anche la terza per lItalia nella libera negli ultimi quattro anni, ricordando che lanno scorso aveva vinto Peter Fill. Insomma, a Kitzbuhel lItalia domina imponendo la forza dei suoi straordinari campioni della velocità. Paris oggi in particolare è stato perfetto nel tratto finale, la terribile Hausbergkante e poi il salto che conduce al traguardo, che Dominik ha affrontato come nessun altro ha saputo fare, anche chi era arrivato in vantaggio fino a quel punto. Abbiamo anche sognato la clamorosa doppietta con Peter Fill, che per un po è stato secondo alle spalle del compagno di squadre, poi però si sono inseriti i francesi Valentin Giraud Moine (la grande sorpresa della giornata) e Johan Clarey, rispettivamente secondo a 21/100 e terzo a 33/100 da Paris, lasciando Fill ai piedi del podio con un ritardo di 40/100. Resta comunque una prestazione eccellente da parte di entrambi, con Paris che oltre alla vittoria si gode pure la conquista del primo posto nella classifica della Coppa di specialità della discesa. Sedicesimo Christof Innerhofer, con il rimpianto per un errore che lo ha visibilmente rallentato quando era anchegli lanciato verso un grande risultato. Daltronde sulla Streif il confine fra trionfo ed errore è ancora più sottile che altrove: per informazioni chiedere allaustriaco Hannes Reichelt e allo svizzero Beat Feuz, anchessi destinati a una grande gara se non avessero commesso errori che li hanno relegati nelle retrovie per Reichelt, purtroppo dritto nelle reti proprio allHausbergkante per Feuz. (Mauro Mantegazza)
Nella discesa libera maschile di Kitzbuhel, valida per la Coppa del Mondo di sci, il primo a scendere in pista è stato lo statunitense Steven Nyman, che ha chiuso con un tempo di 1:55.85 e una momentanea quarta posizione. Molto bene la prestazione di Adrien Theaux: il francese parte molto aggressivo, rischia di sbattere contro le reti ma si riprende alla grande nel finale. Theaux deve accontentarsi però della seconda posizione perché in testa c’è uno straordinario Dominik Paris. L’italiano ottiene un tempo di 1:55.01 e si piazza davanti al connazionale Peter Fill (1:55.41). Ottimo risultato fino a questo momento per l’Italia!
Pochi minuti alla partenza della discesa libera maschile di Kitzbuhel, un appuntamento fra i più attesi nel calendario della Coppa del Mondo di sci. La pista Streif infatti è un appuntamento immancabile per il Circo Bianco, garanzia di spettacolo per il grande livello tecnico del tracciato, che si aggiunge allatmosfera e al grande fascino che accompagna questa gara così ricca di tradizione, in assoluto la più importante della stagione. Per di più, la discesa questanno è la disciplina più equilibrata, quella in cui ci sono molti atleti in grado di essere protagonisti e dove è più aperta anche la lotta per conquistare la Coppa di specialità, anche perché finora i discesisti sono riusciti a gareggiare solamente due volte e lultima risale a sabato 17 dicembre Speriamo dunque che fra i protagonisti ci possano essere anche gli azzurri di punta, con particolare riferimento a Peter Fill e Dominik Paris – entrambi già vincitori sulla Streif. In ogni caso gli appassionati sperano innanzitutto che si possa gareggiare, perché questa Coppa del Mondo in discesa sembra davvero maledetta. Adesso però la parola passa alla pista e al cronometro, perché la discesa libera maschile di Kitzbuhel sta per cominciare: che lo spettacolo abbia inizio!
Si avvicina la partenza della discesa libera di Kitzbuhel, una grande classica della Coppa del Mondo di sci maschile sulla leggendaria pista Streif. Dunque in attesa delle emozioni della discesa è doveroso fare un tuffo nella storia di Kitzbuhel, dove si gareggia dallormai lontanissimo 1931 – e vengono i brividi pensando a cosa dovesse significare allora sciare su una pista così difficile. Lalbo doro della gara rispecchia dunque la storia dello sci: negli anni Cinquanta Toni Sailer, nei Sessanta Karl Schranz e Jean-Claude Killy, poi naturalmente Franz Klammer negli anni Settanta (ma con un ultimo successo nel 1984), Pirmin Zurbriggen negli anni Ottanta per citare alcune leggende dello sci. Gli anni Novanta sono stati caratterizzati da tre vittorie a testa per Franz Heinzer e Luc Alphand, dal primo successo italiano con Kristian Ghedina nel 1998, che sarà seguito nelle ultime stagioni dai successi di Dominik Paris nel 2013 e Peter Fill lanno scorso, ma anche dagli inizi dellincredibile carriera di Didier Cuche, che ha vinto per ben cinque volte in 14 anni. Lultimo suo successo risale al 2012, da allora tantissima Italia appunto con Paris e Fill, mentre nel 2014 vinse Hannes Reichelt (unico successo austriaco negli ultimi 10 anni) e nel 2015 si è imposto Kjetil Jansrud.
In vista della discesa libera di Kitzbuhel che si disputa oggi per la Coppa del Mondo di sci, facciamo il punto sulla classifica di specialità dopo le prime due discese disputate in una stagione fin qui tormentata per i velocisti. Finora cè grande equilibrio, perché il solo Aksel Lund Svindal è salito entrambe le volte sul podio, con il terzo posto in Val dIsere e il secondo in Val Gardena, raccogliendo in totale 140 punti che lo proiettano al primo posto della classifica. Primato però puramente simbolico, dal momento che nel frattempo la stagione del norvegese è finita causa infortunio. Alle sue spalle i vincitori delle due gare fin qui regolarmente disputate: per laltro norvegese Kjetil Jansrud i punti sono 122, per laustriaco Max Franz 110. Quarto posto per il francese Adrien Theaux: ancora nessun podio stagionale per il transalpino, ma con un quarto e un quinto posto ha raccolto 95 punti e precede il nostro Peter Fill, detentore della Coppetta, che è quinto con 89 punti pagando la deludente gara sulla Saslong dopo lo splendido secondo posto con il quale aveva cominciato la stagione in Val dIsere. Comunque lequilibrio è totale e i pretendenti alla Coppa sono molti: si annuncia dunque una stagione molto interessante per quel che riguarda la discesa. Tra loro naturalmente Dominik Paris, anche se attualmente tredicesimo con 42 punti; poi abbiamo Christof Innerhofer sedicesimo con 35, Emanuele Buzzi ventottesimo con 8 punti e un punticino anche per Mattia Casse, trentasettesimo.
Oggi la Coppa del Mondo di sci alpino maschile è ancora di scena a Kitzbuhel, dove sulla mitica pista Streif andrà in scena la classica discesa libera che è la gara in assoluto più prestigiosa e attesa della stagione del Circo Bianco, quella che tutti sognano di vincere e che molti considerano anche più importante di un oro mondiale. L’attesa è grande per questa discesa, anche perché gli uomini-jet non gareggiano da oltre un mese in questa stagione così complicata per loro. Adesso dunque incrociamo le dita sperando che tutto vada bene e che gli appassionati possano godere di un grande spettacolo: nell’attesa, eccovi tutte le modalità in cui potremo seguire la discesa di Kitzbuhel.
La partenza del primo atleta che si presenterà al cancelletto di partenza avrà luogo alle ore 11.30. Diciamo subito che l’appuntamento per tutti gli appassionati sarà in diretta tv sui canali che ormai da molti anni sono i punti di riferimento per lo sci: Rai Sport 1 (canale numero 57 del telecomando, disponibile anche al numero 5057 della piattaforma satellitare Sky) e il canale tematico Eurosport che è disponibile sia su Sky sia sul digitale terrestre di Mediaset Premium.
Se non potrete mettervi davanti a un televisore, ci saranno anche le possibilità fornite dalla diretta streaming video, gratuita sul sito Internet ufficiale della Rai (www.raiplay.it), oppure riservato agli abbonati per quanto riguarda Eurosport Player ma anche Sky Go e Premium Play. Ricordiamo inoltre la possibilità di seguire il live timing sul sito ufficiale della Federazione internazionale per essere sempre aggiornati su come stanno andando le cose a Kitzbuhel (www.fis-ski.com).
Tanti elementi contribuiscono al fascino della località più celebre dello sci mondiale: innanzitutto la storia, perché qui si gareggia fin dal 1931, anno di nascita del trofeo dell’Hahnenkamm; è anche la tappa più glamour, paragonabile a Montecarlo per la Formula 1 o Wimbledon per il tennis, quella che attira l’attenzione anche di chi non segue abitualmente lo sci. Naturalmente poi c’è il grande valore tecnico della Streif, in particolare grazie ad alcuni passaggi che hanno fatto la storia. Vanno citati almeno tre punti fondamentali: la Mausefalle, salto posto poco dopo la partenza il cui nome in tedesco significa “trappola per topi”, che rende molto bene l’idea della sua difficoltà; la Steilhang, una doppia curva in contropendenza che porta lo sciatore a ridosso delle reti di protezione subito prima di un tratto di scorrimento nel quale è fondamentale entrare con buona velocità, cosa possibile solo facendo bene la Steilhang; infine l’Hausbergkante, tratto da percorrere in diagonale con pendenza ripidissima che immette sul rettilineo finale, una sfida ai limiti delle possibilità della fisica.
La discesa odierna sarà solamente la terza della stagione e lo stop di ormai oltre un mese è senz’altro una variabile in più di cui tenere conto in vista della gara di Kitzbuhel, visto che sono già saltate le discese di Lake Louise, di Santa Caterina Valfurva e sabato scorso l’altra classicissima, quella di Wengen. In Val d’Isere vinse il norvegese Kjetil Jansrud mentre in Val Gardena si è imposto l’austriaco Max Franz; l’altro norvegese Aksel Lund Svindal è stato l’unico in grado di salire sul podio in entrambe le discese, purtroppo però la sua stagione è già finita. Per quanto riguarda gli azzurri spicca il secondo posto di Peter Fill in Francia, ma Kitzbuhel porta ricordi dolcissimi sia a lui sia a Dominik Paris, entrambi già vittoriosi nella gara più prestigiosa della stagione. L’attesa per quanto succederà sulla Streif è già altissima, la gloria attende colui che sarà capace di vincere oggi…