Quali sono stati, secondo le nostre pagelle di Palermo-Inter, i peggiori giocatori allo stadio Barbera? Nel Palermo non ha sicuramente giocato bene Robin Quaison (voto 5), ma il peggiore (5 anche per lui) è Andrea Rispoli: a dire il vero la sua spinta sulla corsia è stata anche positiva, ma l’errore sul gol dell’Inter (ha tenuto in gioco Joao Mario) si è rivelato determinante per la sconfitta e non lo aspettavamo da un giocatore con la sua esperienza. Scarso anche il contributo di Alessandro Diamanti (5,5) dal quale ovviamente si chiede che venga accesa la luce in termini di qualità. Nell’Inter, che non ha giocato una partita brillante, dietro la lavagna finisce in primo luogo Cristian Ansaldi (voto 5): la seconda ammonizione era forse esagerata, non la prima per un fallo gratuito che ha lasciato in 10 i nerazzurri per gli ultimi 11 minuti (più recupero). Impalpabile per una domenica la prestazione di Mauro Icardi, che ancora una volta non spezza il tabù Barbera.
Le pagelle di Palermo-Inter dimostrano che la vittoria dei nerazzurri è tutto sommato meritata, anche se arrivata con il minimo scarto. Infatti il miglior voto nel Palermo è quello che va al portiere Posavec (6,5), segno del fatto che l’estremo difensore dei padroni di casa ha saputo evitare guai peggiori tenendo vive le speranze del Palermo di ottenere finalmente un risultato positivo in casa. Missione non riuscita perché i rosanero sono stati trafitti da Joao Mario, che andando a segno solo dieci minuti dopo il proprio ingresso in campo si conquista la palma del migliore in assoluto con un 7,5 in pagella. Citazione d’obbligo però anche per Gagliardini e Candreva, unici fra i titolari a raggiungere il 7: nuova ottima prestazione dunque per il centrocampista ex Atalanta, mentre per l’esterno pesa naturalmente anche l’assist per il gol del portoghese.
Ecco le pagelle finali di Palermo-Inter: vediamo i voti finali delle due squadre in campo al Barbera per la ventunesima giornata del campionato di Serie A. L’Inter non si ferma più in campionato: sesta vittoria di fila per la compagine di Pioli che espugna anche il Barbera battendo di misura il Palermo per 1 a 0 e in classifica scavalca i cugini del Milan e si porta a -1 dalla Lazio, sempre più drammatica la situazione per i rosanero che ora si trovano addirittura a -11 dall’Empoli che a questo punto è virtualmente salvo (a diciassette giornate dalla fine!). Per quanto riguarda il match, buon inizio dei padroni di casa con il sinistro in diagonale di Nestorovski che spaventa Handanovic: sembra il preludio a una partita equilibrata, invece col passare dei minuti i nerazzurri prendono le misure agli avversari e vanno vicini al gol con Candreva e Brozovic che trovano l’opposizione di Posavec, bravissimo a tenere i suoi a galla con le sue parate. Giornata no per Icardi che sbaglia a pochi passi dalla porta, giornata decisamente sì per Gagliardini che a inizio ripresa va vicino al bersaglio grosso sugli sviluppi di un calcio d’angolo, decisivo l’intervento di Gazzi che si mette a fare il portiere aggiunto. Pioli vince la partita grazie ai cambi, provvidenziale l’innesto di Joao Mario al posto di Ever Banega, sarà proprio il portoghese e realizzare il gol vittoria sul cross di Candreva, tenuto in gioco da Rispoli che non sale con i tempi giusti. A rimettere in discussione il risultato ci pensa Irrati che espelle Ansaldi per un intervento dubbio su Nestorovski, anche Pioli viene allontanato per proteste. Nonostante la superiorità numerica il Palermo non riesce a creare pericoli dalle parti di Handanovic (mai messo seriamente a dura prova dai rosanero) e alla fine la spuntano i nerazzurri.
Eccoci al consueto appuntamento con le pagelle del primo tempo: Palermo-Inter, ventunesima giornata di Serie A. Vediamo quali sono migliori e peggiori delle due squadre in campo al termine della prima frazione. Regna l’equilibrio al Barbera tra Palermo e Inter che alla fine del primo tempo impattano 0-0. Sotto la pioggia battente i nerazzurri di Pioli, finora, non sono riusciti a trovare la via del gol, merito anche di Posavec (7) che con una serie di parate prodigiose su Candreva (6,5) e Brozovic (6) ha abbassato la saracinesca; male Icardi (5) che ha sprecato un paio di occasioni ghiotte per gonfiare la rete. L’unico vero squillo dei padroni di casa è arrivato nelle battute iniziali del match con Nestorovoski (6) che ha provato a spaventare Handanovic (6) con un sinistro in diagonale finito però sul fondo. Ma chi pensava di assistere a un festival del gol da parte degli ospiti si è dovuto ricredere, la linea difensiva dei rosanero si è dimostrata molto efficace e ha concesso davvero poco al reparto offensivo avversario.
Finora i rosanero sono riusciti a limitare i danni contro una delle squadre più in forma del momento, a caccia della sesta vittoria di fila. Manca solamente il gol. Con le sue parate sta evitando il ko alla squadra, anche se non è completamente esente da piccoli errori. Dopo un inizio promettente lo svedese non riesce a mantenersi sugli stessi standard per tutti i 45 minuti.
Il terreno bagnato complica la vita agli uomini di Pioli che non riescono a giocare il pallone come vorrebbero, in ogni caso sono comunque andati vicini al gol. Sempre pericoloso con la palla tra i piedi, va anche a un passo dal gol. Non è da lui sbagliare a pochi passi dalla porta avversaria, giornata no finora per il centravanti argentino. (Stefano Belli)
Il suo primo intervento su Icardi è pura accademia, decisamente più difficile la parata sul tiro teso e angolato di Candreva. Fa il possibile (e anche di più) per evitare la sconfitta ai suoi ma deve arrendersi alla conclusione vincente di Joao Mario che lo fulmina da pochi metri.
Bene in copertura su Banega e Icardi impedendo a entrambi di trovare la porta, nella ripresa cerca di contenere Perisic non facendolo avanzare sulla fascia sinistra, di sicuro il migliore dei suoi in difesa.
Prima dell’intervallo effettua una chiusura provvidenziale su Icardi che stava per ricevere palla da Perisic davanti a Posavec, ma a parte questo non fa molto altro.
Lamenta una trattenuta da parte di Gagliardini dentro l’area di rigore nerazzurra ma per l’arbitro Irrati non ci sono gli estremi per il penalty. Non riesce a fermare Icardi e per farlo è costretto a spendere il giallo.
Si affaccia spesso sulla fascia destra andando al cross per i compagni al centro, nel secondo tempo fatale la sua disattenzione nel tenere in gioco Joao Mario che può concludere a rete in posizione perfettamente regolare, un errore che costerà la sconfitta ai rosanero. ( Si fa notare solamente dall’arbitro per le eccessive proteste)
Fa ammonire Ansaldi, batte i calci piazzati e per il resto non è che lo si noti molto in mezzo al campo. ( Con lui i rosanero sembrano ritrovare vigore in fase offensiva, ma come al solito manca sempre l’ultimo passaggio)
Innegabile il suo impegno per coprire gli errori dei suoi e sfruttare quelli degli avversari per far ripartire la manovra del Palermo. All’inizio del secondo tempo nega il gol a Gagliardini facendo da portiere aggiunto, ma a tempo praticamente scaduto rimedia il secondo giallo lasciando la squadra in dieci.
Ruba il tempo a D’Ambrosio costringendolo a commettere fallo e a prendere il giallo, peccato che non riesca mai a inquadrare la porta o quantomeno a porsi nelle condizioni per farlo. ( Entra sullo 0-1 subito dopo l’espulsione di Ansaldi, cerca subito la porta dopodiché sparisce dal campo)
Si mette in evidenza quando recupera un pallone che sembrava destinato in fallo laterale. Male quando va al cross, i suoi traversoni sono sempre fuori misura, meglio in fase difensiva.
Subito pericoloso sulla fascia destra, ma quando si tratta di trovare la porta lascia parecchio a desiderare.
Nelle battute iniziali del match sfiora il gol con un sinistro in diagonale troppo angolato, molto generoso come al solito si sacrifica anche in fase di copertura ma ormai l’impegno non basta più.
Non sa più che inventarsi per scuotere i suoi, anche oggi i rosanero davanti al loro pubblico non si sbloccano e si rendono autori di una brutta prestazione a livello di squadra, la B si avvicina sempre di più.
Giornata fin troppo tranquilla per il portiere sloveno che non ha dovuto effettuare nessun intervento serio, solamente un pallone spazzato via sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Interviene spesso in ritardo commettendo fallo, tra palloni mancati e caviglie pizzicate. Con la spada di Damocle del secondo giallo gioca in maniera contratta, meglio quando partecipa alla fase offensiva.
Molto bene in copertura su Quaison che rende assolutamente inoffensivo e innocuo, con gli occhi sempre aperti al centro della difesa.
Subito una disattenzione quando regala il pallone a Quaison, nei minuti successivi trova la massima concentrazione per arrivare sulla sfera prima degli avversari e nel finale è bravissimo a guadagnare il maggior numero possibile di punizioni per far rifiatare i suoi.
Primo ammonito nelle fila dei nerazzurri per un fallo gratuito su Henrique, un giallo che peserà tantissimo quando il numero 15 entra male su Nestorovski prendendo anzitempo la via degli spogliatoi.
Rischia grosso quando afferra Goldaniga per la maglia in area di rigore venendo graziato da Irrati che non prende provvedimenti. A inizio ripresa sfiora il gol in semi-rovesciata non trovandolo per l’opposizione decisiva di Gazzi, poi inventa un lancio lungo geniale per Icardi che oggi però non è in giornata. Ormai l’ex-Atalanta è sempre più un valore aggiunto per Pioli.
Spaventa Posavec con un missile da fuori area che per poco non fa esplodere i tifosi nerazzurri, vive e lotta insieme agli altri a centrocampo anche se nei passaggi non è perfetto.
Mette a dura prova i riflessi di Posavec con un destro teso e angolato, sa come rendersi sempre minaccioso con la palla tra i piedi ed è lui a fornire l’assist vincente con un cross per Joao Mario. Viene sacrificato da Pioli per far entrare Santon dopo l’espulsione di Ansaldi. ( Va a ripristinare la difesa a quattro dopo la perdita di Ansaldi)
Non riesce a incidere per l’opposizione di Cionek che non gli fa vedere la porta e non lo fa entrare in area. ( Prosegue la staffetta con Banega, fa ammonire Gazzi e diventa l’uomo della provvidenza realizzando la rete dell’1 a 0, un impatto decisamente devastante sul match)
Viene lasciato spesso in fuorigioco dalla linea difensiva avversaria, a contenerlo sulle fasce ci pensa poi Cionek. Nella ripresa cerca la porta da lontano col destro a giro. ()
L’attaccante argentino non aveva mai segnato al Barbera, oggi prova a rompere il tabù (senza riuscirci, e se il Palermo non si rianima resterà tale per molto tempo) ma il primo tentativo va a vuoto (conclusione che si trasforma in passaggio per Posavec), poco dopo fallisce un facilissimo tap-in tutto solo davanti a Posavec, tuttavia è sempre bravo a inserirsi con i tempi giusti.
Vince la partita grazie ai cambi, in particolare quello di Joao Mario per Banega, sarà proprio il portoghese a regalare i tre punti all’Inter. Nel finale perde le staffe quando irrati caccia via Ansaldi e gli va a fare compagnia quando esce dall’area tecnica entrando in campo imbufalito.
(Stefano Belli)