Analizziamo le nostre pagelle di Roma-Cagliari andando a caccia dei peggiori giocatori allo stadio Olimpico, dopo aver parlato dei migliori. Nella Roma tutti hanno raggiunto la sufficienza: cè qualche 6 sparso tra i quali quello assegnato a Kevin Strootman, che non è stato brillante come al solito e non è riuscito a dare continuità alle giocate nel suo settore del campo. Prestazione non negativa in termini assoluti, ma dal centrocampista olandese si aspettava un rendimento maggiore soprattutto in vista delle ultime uscite. Allo stesso modo Diego Perotti ha brillato poco: sufficienza raggiunta per labnegazione infinita ma lefficacia stavolta non cè stata. Più facile individuare i peggiori del Cagliari: Marco Borriello era il grande ex e cera tanta aspettativa su di lui, ma il numero 22 isolano non si è mai visto, cancellato dal campo da Manolas e dunque impossibilitato a lasciare il segno. Voto 5 per lui; dietro la lavagna anche Bruno Alves (5,5) che non ha giocato male sui 90 minuti ma ha regalato langolo dal quale è nato il gol decisivo di Edin Dzeko.
Le pagelle di Roma-Cagliari incoronano Edin Dzeko come migliore in campo, naturalmente soprattutto grazie al decisivo gol partita ma più in generale in virtù di un ottimo secondo tempo, nel quale ha sostanzialmente dato vita a un vero e proprio duello con il portiere del Cagliari, Rafael. Spendiamo però una citazione anche per un nome forse più a sorpresa nei giallorossi: davvero bravo Fazio, che con un bel 7 risulta essere il miglior componente di una difesa che ancora una volta resta imbattuta e sta diventando il punto forte della squadra di Luciano Spalletti. Per il Cagliari di fatto abbiamo già annunciato invece chi è stato il migliore: Rafael ha quasi sempre contenuto Dzeko e si è conquistato così un bel 7, anche se questo non è bastato a dare ai rossoblù sardi almeno un punto in classifica.
Terzo 1 a 0 di fila per la Roma che tiene il passo della Juventus capolista, all’Olimpico i giallorossi battono di misura un buon Cagliari che ha venduto cara la pelle e se l’è giocata a viso aperto nonostante la formazione di Rastelli stia 16 punti sopra la zona retrocessione e sia già praticamente salvo con 17 giornate ancora da disputare. Nel primo tempo gli ospiti incutono timore ai padroni di casa che faticano a produrre gioco e si rendono pericolosi solamente in un frangente con Dzeko. La musica cambia (ma non più di tanto) nella ripresa quando il centravanti bosniaco si rivela ancora una volta decisivo firmando il gol-vittoria anche se ci sono vibranti proteste da parte degli ospiti per una sua trattenuta ai danni di Murru che lo marcava. Nell’ultimo terzo di gara Dzeko andrà vicino al raddoppio, trovando prima l’opposizione di Rafael (bravo a dire di no anche a Perotti e Nainggolan) e poi della traversa, mentre Bruno Peres a pochi passi dalla porta fallisce un tap-in molto facile. Da registrare a fine gara anche il rosso diretto a Joao Pedro che rifila un brutto calcione di frustrazione a Strootman, ma il risultato non cambia più fino al triplice fischio di Guida.
Con il Cagliari schierato molto bene in mezzo al campo la Roma non riesce a sfondare, la conseguenza di ciò è un primo tempo brutto da vedere. La situazione migliora nella ripresa quando i giallorossi si portano in vantaggio costringendo gli ospiti a uscire allo scoperto ma tutto sommato l’inerzia della gara non cambia più di tanto, se non che i padroni di casa si rendono più pericolosi e creano diverse occasioni per raddoppiare. I giallorossi impiegano qualche minuto a prendere le misure alla partita, dopodiché, quando il gol non accenna ad arrivare, gli uomini di Spalletti si innervosiscono commettendo qualche errore di troppo. Nella ripresa a sbrogliare la matassa ci pensa ancora una volta Dzeko che si sta ripagando da solo dopo un primo anno di ambientamento in Italia. Inizio arrembante da parte degli ospiti che provano a spaventare i padroni di casa, il loro fortino regge per 55 minuti arrendendosi solamente a Dzeko. Nonostante il KO la squadra di Rastelli dimostra di aver trovato un nuovo equilibrio in difesa, le imbarcate di gol sembrano diventate un brutto ricordo anche se oggi Borriello e compagni non hanno mai visto la porta di Szczesny. Non si accorge del braccio largo di De Rossi sul tiro di Farias, invece punisce lo stesso identico intervento da parte di Pisacane su Perotti ammonendo il giocatore e assegnando la punizione a favore della Roma, adottando due metri di giudizio a distanza di pochi minuti. Qualche polemica sul gol di Dzeko, gli ospiti lamentano una trattenuta ai danni di Murru che stava marcando il bosniaco. Sacrosanto il rosso diretto per Joao Pedro.
Eccoci all’appuntamento consueto con le pagelle di Roma-Cagliari: vediamo quali sono stati migliori e peggiori in campo nella sfida allo stadio Olimpico, per la prima frazione di gioco. Primo tempo caratterizzato dall’equilibrio quello di Roma-Cagliari, stasera all’Olimpico gli uomini di Spalletti stanno avendo più problemi del previsto a trovare la porta di Rafael (6). Inizio arrembante da parte degli ospiti che incutono timore ai padroni di casa senza però creare palle di gol degne di nota. Col passare dei minuti i giallorossi prendono l’iniziativa guadagnando diversi metri di campo, ma la manovra della Roma non è esente da sbavature e l’unica chiara occasione da gol arriva sui piedi di Dzeko (6) che davanti a Rafael non riesce a dare potenza e precisione al pallone. Il gol non arriva e i capitolini si fanno prendere un po’ troppo dal nervoso commettendo sbagli che non sono assolutamente da loro.
Solitamente i giallorossi ci avevano abituati, in gare come questa, a sbloccare subito il risultato e a mettere la partita in discesa, stasera non ci sono riusciti e i tre punti se li devono ancora conquistare. Assieme a Bruno Peres è quello che dà più profondità al gioco dei giallorossi. Diversi passaggi sbagliati e qualche fallo di troppo da parte del centrocampista olandese.
Sin dal fischio d’inizio gli uomini di Rastelli mettono le cose in chiaro: sono venuti all’Olimpico per giocarseli e non per fare le vittime sacrificali. quello che sembra avere più birra in corpo di tutti nelle fila dei sardi, anche se è un po’ troppo egoista. Fa un paio di cose davvero inspiegabili e senza senso che rischiano di compromettere la gara degli ospiti. (Stefano Belli)
Non si ricordano grandi interventi da parte dell’estremo difensore polacco che fa tremare i tifosi giallorossi con un paio di uscite avventate e scriteriate.
Sempre puntuale e preciso in copertura, diventa l’ombra di Borriello al quale non fa vedere il pallone. Nel finale si arrende ai crampi. ()
Preziosissimo il suo lavoro a sostegno dei compagni che possono anche permettersi qualche sbavatura quando hai in squadra un elemento come il numero 20 giallorosso. Non sbaglia niente e con i suoi interventi strappa a più riprese gli applausi del pubblico.
Oltre a fare il suo dovere, in fase offensiva si rende pericoloso sugli sviluppi di un calcio piazzato colpendo il pallone di testa senza trovare la porta di Rafael.
È nettamente più veloce di Murru, corre tantissimo in mezzo al campo dimostrando di avere molte idee, seppure confuse. Col passare dei minuti perde un pallone dietro l’altro e non gioca più con sicurezza e tranquillità, divorandosi anche il gol del raddoppio sbagliando un facilissimo tap-in.
Devia con l’ausilio del braccio il tiro di Farias al 2′ venendo graziato da Guida che non lo punisce, per il resto altra grande gara da parte del numero 16 che conferma il suo grande momento di forma nonostante qualche imperfezione dettata dalla foga.
Rivedibile l’intesa con Perotti, leggero passo indietro per il centrocampista olandese dopo le ottime prestazioni contro Genoa e Udinese, nel finale rischia di farsi seriamente male quando Joao Pedro gli rifila un calcione di frustrazione, ma se la cava con una botta.
Sempre presente sulle fasce dove cura entrambe le fasi contenendo gli avversari e proponendo cross per i compagni.
Imbattibile come al solito nei contrasti, gioca con grandissima personalità in mezzo al campo avventandosi nei dribbling dentro la propria area di rigore. A differenza della gara di Coppa Italia contro la Sampdoria, stasera non riesce a inquadrare lo specchio della porta pur provandoci.
Si propone spesso in avanti ma oggi non è serata per lui, tanta buona volontà ma non gli riesce quasi nulla. Ci prova anche in prima persona trovando l’opposizione di Rafael che fa buona guardia sul suo palo.
Intorno alla mezz’ora il bosniaco ha la possibilità di portare in vantaggio la Roma ma davanti a Rafael non riesce a dare potenza e precisione al pallone. A inizio ripresa, nel momento più delicato del match, prende per mano la squadra firmando la rete dell’1 a 0. Solamente la traversa e un intervento di Rafael gli negano la doppietta.
Altra vittoria di sofferenza per i giallorossi che hanno imparato a lottare e a tenere duro dal primo al novantesimo, e questo grazie alla mentalità che il tecnico è riuscito a inculcare loro.
Blocca facilmente il pallone sul tentativo di Dzeko che non dà forza e precisione al suo tiro. A inizio ripresa si arrende alla conclusione vincente del bosniaco per poi dire di no a Perotti sul suo palo, nel finale neutralizzerà anche il destro di Nainggolan.
Viene ammonito per aver deviato il tiro di Perotti col braccio (per lo stesso identico intervento De Rossi è stato invece graziato da Guida), ogni tanto partecipa alla fase offensiva senza però fare niente di concreto e tangibile. ( Probabilmente l’ex-Novara aveva sognato un debutto migliore nella massima categoria, può fare ben poco da solo per scalfire l’impenetrabile difesa giallorossa)
Nel primo tempo lascia a desiderare la sua marcatura su Dzeko, nella ripresa migliora ed è impeccabile a chiudere Strootman e a rendere la vita più difficile al bosniaco.
Grave ingenuità da parte sua quando regala un corner agli avversari, nel corso della gara si rivelerà approssimativo anche nella gestione del pallone anche se è bravissimo a rimontare Strootman lanciato a rete.
Perde il duello in velocità con Bruno Peres e regala tanti palloni agli avversari, inefficace la sua marcatura su Dzeko in occasione del gol del bosniaco anche se restano i dubbi su una trattenuta del centravanti giallorosso nei suoi confronti.
Pensa a contenere Palmieri sulle fasce chiudendolo spesso in fallo laterale, rendendosi protagonista di un pestone ai danni di Rudiger, bravo a liberare l’area di rigore quando Rafael lascia la porta sguarnita per un’uscita da dimenticare.
Uno degli ex di giornata (assieme a Nainggolan e Borriello), il greco non ne combina una giusta e i palloni che tocca li sciupa malamente.
Si batte come un leone in mezzo al campo per la conquista del pallone, facendo valere la sua fascia di capitano. ( Rastelli prova a dare più qualità al gioco del club sardo con il numero 10 che invece si rende protagonista di un bruttissimo gesto anche se involontario, rimediando il rosso diretto per un calcione di frustrazione rifilato all’incolpevole Strootman, inutili le scuse sincere che non servono a evitare l’espulsione)
Troppa irruenza da parte del giovane talento che vuole andare in porta con tutto il pallone da solo dribblando l’intera squadra avversaria senza farsi aiutare dai compagni, se giocasse con un po’ più di intelligenza di certo ne guadagnerebbe tutta la squadra.
A inizio gara recrimina per un tiro intercettato col braccio da De Rossi che poteva sanzionato con un calcio di rigore, si dà parecchio da fare assieme a Barella per cercare di seminare il panico nella difesa avversaria ma con esiti non proprio esaltanti. ( Per un centravanti è davvero deprimente cercare di segnare a una squadra come la Roma che in difesa ha costruito una vera e propria diga, Faragò prova ad innescarlo quand’è in fuorigioco)
Manolas lo rende inoffensivo nei pressi dell’area di rigore giallorossa, il numero 22 di Rastelli stasera combina ben poco e i pochi tiri vengono ribattuti dai difensori avversari.
Dopo le sconfitte simultanee di Pescara, Crotone e Palermo, era legittimo pensare che il Cagliari stasera tirasse i remi in barca, invece i sardi se la giocano a viso aperto senza mai estraniarsi dalla lotta, anche se in termini di occasioni la sua squadra crea davvero ben poco. Inutili i cambi, nonostante uno schieramento ultra-offensivo creare pericoli nell’area di rigore della Roma di questi tempi è pressoché impossibile per le squadre di seconda fascia della Serie A.
(Stefano Belli)