Lancia lallarme circa le proprie condizioni di salute ma anche sui rischi che uno sport come i tuffi può comportare per il corpo degli atleti. Un allarme importante, dal momento che arriva da un atleta che in carriera vanta un oro mondiale e due bronzi olimpici (uno in sincro) dalla piattaforma 10 metri, la disciplina più spettacolare ma anche più pericolosa nei tuffi, a causa appunto dellaltezza dalla quale ci si tuffa. Alletà di soli 22 anni, Tom Daley parlando con il giornale britannico Daily Mail ha svelato che anni di allenamento rigoroso lo hanno messo a rischio di una paralisi alla schiena. Dunque oggi Daley è costretto a prendere cautele particolari nella speranza di ritardare problemi degenerativi alla colonna vertebrale. Daley ha ricordato che i tuffatori dalla piattaforma entrano in acqua ad una velocità di oltre 55 km/h ed impiegano circa 1,6 secondi da quando saltano al momento dellingresso in acqua, che comporta una brusca frenata che non fa bene al corpo umano.
Per tutti questi motivi Daley ha affermato che dovrà allenarsi con grande cautela e in modo intelligente da qui a Tokyo 2020, le Olimpiadi che saranno presumibilmente lultimo grande obiettivo della carriera del tuffatore britannico. In particolare, Daley dovrà comprendere nel proprio allenamento attività che fanno bene alla schiena come lo yoga e il pilates per arrivare nelle migliori condizioni possibili ai Giochi giapponesi, gli ultimi di una carriera che lo vide partecipare alle Olimpiadi già a Pechino 2008, alletà di soli 14 anni. Nella sua carriera Daley ha già sofferto di numerosi infortuni e adesso ammette che movimenti e rotazioni imposti dai tuffi possono fare male al fisico, che li può sopportare solamente entro una certa misura.