Una grande rimonta da parte dell’Inter da quando sulla panchina siede Stefano Pioli. Sette partite di fila vinte dai nerazzurri, questa situazione non accadeva da ben cinque anni quando alla guida dell’Inter c’era Andrea Stramaccioni. 3 novembre 2012, la data in cui l’Inter fermava la Juventus di Antonio Conte ma da quella gara i nerazzurri non riuscirono più a vincere come prima, domenica sera ci sarà il derby d’Italia e Stefano Pioli non vuole una squadra timorosa. Quarto posto per i nerazzurri a meno tre punti dal Napoli e cinque punti dal secondo posto occupato dalla Roma che ieri ha perso clamorosamente contro la Sampdoria, ed i partenopei non sono andati oltre l’1-1 con il Palermo. Icardi è l’uomo in più dell’Inter, il primo posto nella classifica marcatori è un chiaro segnale della fiducia ritrovata e contro la Juventus sarà ancora lui a guidare l’attacco nerazzurro. Dal quattordicesimo al quarto posto in classifica, l’Inter comincia a pensare in grande?



-Si riapre ufficialmente la corsa alla salvezza da parte del Crotone dopo la vittoria di ieri contro l’Empoli di Martusciello. Adesso il club toscano può contare su otto punti di distacco dal Crotone, quest’ultimo al terzultimo posto che dopo il 2-1 rifilato all’andata vanta una migliore differenza reti nei confronti diretti con i toscani. Falcinelli l’eroe della giornata di ieri, l’attaccante del Crotone ha messo a segno una tripletta importantissima proprio nella chiave salvezza, considerando che il Palermo ha undici punti in classifica ed il Pescara è fermo a nove punti ma devono ancora recuperare le partite contro Juventus e Fiorentina. Negli ultimi tre mesi Falcinelli ha segnato otto gol, per la prima volta in Serie A l’attaccante ha segnato contro il Frosinone quando vestiva la maglia del Sassuolo nella scorsa stagione. Ora il Crotone si affida a lui e ai suoi gol, otto gol sono ottimi e Davide Nicola ne aspetta altri.



Nei risultati di Serie A per la ventiduesima giornata spiccano anche i gol realizzati: la classifica dei marcatori si fa sempre più interessante. Il capocannoniere di Serie A è stato raggiunto in vetta: Mauro Icardi è rimasto a secco nel 3-0 dell’Inter a Pescara, non così Edin Dzeko e Gonzalo Higuain che dunque lo agganciano a quota 15 gol. Per il Pipita si tratta inoltre della sesta giornata consecutiva a segno: anche lo scorso anno di questo periodo (tra la diciannovesima e la ventiquattresima) aveva centrato lo stesso filotto con la maglia del Napoli e dunque la prossima domenica, proprio contro Icardi e l’Inter, potrebbe migliorare questa striscia. Alle spalle dei tre cannonieri troviamo anche il primo degli italiani, Andrea Belotti che resta fermo a 14 gol; continua a salire Dries Mertens che, anche grazie alla papera di Posavec, raggiunge le 13 reti mentre arrivano in doppia cifra, grazie ai gol realizzati in questa giornata, Nikola Kalinic, Giovanni Simeone e Marco Borriello. Adesso dunque sono nove i calciatori ad aver segnato almeno 10 reti in campionato.



La ventiduesima giornata di Serie A e la classifica nuova sorridono a Juventus e Inter. I risultati maturati non mentono: i bianconeri allungano su Roma e Napoli, rispettivamente sconfitta a Marassi (in rimonta) e fermata sul pareggio casalingo dal Palermo. Il 2-0 di Reggio Emilia sul campo del Sassuolo segna lennesimo grande inizio della Juventus, che sbriga la pratica prima della mezzora con Higuain (a segno per la sesta partita consecutiva) e Khedira e sale a +4 sulla Roma, incapace per due volte di mantenere il vantaggio e, penalizzata anche dagli episodi (ci stava un rigore nel finale, la punizione decisiva di Muriel è deviata dalla barriera), non tiene il passo incappando nella rinascita di una Sampdoria che era in crisi di risultati. Peggio ancora fa il Napoli, salvato solo dalla papera di Posavec sul tiro di Mertens (fanno 13 gol in campionato): Nestorovski torna al gol dopo oltre 800 minuti e Diego Lopez esordisce con un punto di prestigio, per Maurizio Sarri clamorosa occasione sprecata per prendersi il secondo posto e diventare la principale antagonista della Juventus. Gode come dicevamo anche lInter: la Lazio cade in casa contro il Chievo dopo aver sprecato tantissimo, lAtalanta riesce solo a pareggiare sul campo del Torino e il Milan si fa battere in rimonta dalla rediviva Udinese. Con il facile 3-0 al Pescara i nerazzurri sono quarti: adesso ci sono ufficialmente anche loro per il terzo posto, che dista soltanto tre punti. In coda segnali di risveglio, oltre che del Palermo, di un Crotone roboante che con la tripletta di Diego Falcinelli affonda lEmpoli rimettendo i toscani in una brutta situazione; la partita più bella è quella del Franchi, dove la Fiorentina che laveva già vinta si suicida, regala un punto al Genoa (che respira leggermente) e manca un altro step verso le posizioni che portano in Europa. Entusiasmante anche la classifica marcatori: Gonzalo Higuain ed Edin Dzeko agganciano Mauro Icardi in vetta (15 gol).

E finita la partita dello stadio San Paolo, ultimo dei risultati che aspettavamo dalla ventiduesima giornata di Serie A: Napoli e Palermo pareggiano 1-1 e i partenopei perdono due punti vitali nella corsa a scudetto e secondo posto, non riuscendo ad agganciare la Roma e scendendo a 6 punti dalla Juventus (che ha anche una partita in meno). Il Palermo dal canto suo festeggia il punto: inutile dal punto di vista della classifica a breve termine, ma certamente di grande morale e un ottimo inizio per Diego Lopez che esordiva stasera sulla panchina dei siciliani. Partita pazza al San Paolo: il Palermo la sblocca a sorpresa dopo 6 minuti con un colpo di testa di Ilija Nestorovski che non segnava da 806 minuti, il Napoli la riprende a metà ripresa con Dries Mertens, che segna il tredicesimo gol in campionato e questa volta lo fa con la collaborazione di Posavec, che si fa passare sotto le braccia linnocua conclusione del belga. Il Napoli ovviamente crea tanto, ma spreca: Callejon e Lorenzo Insigne hanno sulla coscienza due clamorosi errori a un centimetro della porta. Al 90 minuto Edoardo Goldaniga viene espulso per un fallo al limite dellarea: la punizione è di Mertens che trova la beffarda deviazione in barriera, Posavec è battuto ma il la palla esce di un centimetro alla sua sinistra. 

Al San Paolo si riparte: il Palermo è sorprendentemente in vantaggio contro il Napoli per 1-0. Decide il gol messo a segno da Ilija Nestorovski dopo 6 minuti: il Napoli ha avuto le sue occasioni per pareggiare (una clamorosa con Callejon) ma non è riuscito a mettere a segno la rete del pareggio, mancando di lucidità nellultimo passaggio. Pur con qualche sbandamento la difesa di Diego Lopez sta tenendo: per ora il Palermo sogna la grande impresa, sarebbe una vittoria davvero importante considerato il netto 1-4 con cui lEmpoli ha perso contro il Crotone perchè anche i rosanero accorcerebbero nettamente rispetto alla zona salvezza. Non ci resta allora che valutare come andranno le cose nel secondo tempo e quale delle due squadre riuscirà a portare a casa i tre punti (sempre che ce ne sia una in grado di farlo). 

Diego Lopez non poteva sperare in esordio migliore sulla panchina del Palermo: dopo 6 minuti di gioco i rosanero segnano al San Paolo e sono in vantaggio contro il Napoli. Notizia nella notizia: il gol porta la firma di Ilija Nestorovski, che non vedeva la porta da 806 minuti: grande colpo di testa dell’attaccante macedone sul cross di Rispoli dalla destra, Hysaj si fa superare nello stacco e il Palermo al momento avrebbe tre punti d’oro. La domanda adesso è: riusciranno i rosanero a resistere per tutta una partita? Il Napoli accusato il colpo si è immediatamente riversato in avanti e nemmeno un minuto dopo Callejon ha sparato alle stelle da un centrimetro un pallone che, in arrivo basso dalla sinistra, era solo da spingere in porta (ma ci è andato con il mancino non riuscendo a coordinarsi). Il Napoli spinge, il Palermo spera di sfruttare gli spazi a disposizione: vedremo come procederà questa partita che sicuramente si è messa su binari che non si pensavano percorribili prima del fischio d’inizio. 

Il risultato del posticipo Napoli-Palermo, il cui fischio dinizio è atteso a minuti, chiuderà il programma della ventiduesima giornata di Serie A, ma la partita dello stadio San Paolo avrà un motivo dinteresse in più del previsto. Infatti il Palermo in settimana ancora una volta ha cambiato allenatore, dal momento che Eugenio Corini si è dimesso essendo ormai in evidente disaccordo con la società del presidente Maurizio Zamparini, che ha affidato la squadra alluruguaiano Diego Lopez, il quale sarà il quarto tecnico del Palermo in un campionato che per i rosanero rischia di essere ancora più disgraziato del precedente. Lopez vanta una grande conoscenza del calcio italiano ed è stato scelto in particolare dal direttore sportivo Nicola Salerno, che lo conosce molto bene fin dagli anni di Cagliari. Linizio di certo non sarà dei più semplici, visto che si tratta della durissima trasferta a Napoli, ma la situazione del Palermo è talmente grave che non si può più guardare in faccia a nessuno 

La sfida tra Napoli e Palermo chiude la ventiduesima giornata di Serie A e la curiosità è tanta: il risultato servirà a completare la classifica e a capire se la squadra di Sarri avrà acciuffato la Roma al secondo posto. La Juventus prosegue la sua corsa verso quello che sarebbe uno storico sesto scudetto di fila, ma il Napoli vuole mantenere vivo il proprio sogno e, quindi, contro il Palermo ha la grande occasione di riportarsi agli stessi punti della Roma, proseguendo l’inseguimento ai bianconeri. Il Palermo, quindi, avrà bisogno di un’impresa per lasciare il San Paolo con i tre punti, ma sarebbe importante per raggiungere il Crotone, vittorioso oggi contro l’Empoli. Reduce da tre sconfitte di fila e dall’ennesimo cambio in panchina, il Palermo ha bisogno di un risultato positivo per non rassegnarsi alla retrocessione. Il rischio è che la corsa per la salvezza sia già decisa. Non lo è ancora quella per lo scudetto e, infatti, il Napoli è pronto a braccare la Juventus. 

Il quadro dei risultati della Serie A sta per completarsi e con esso la classifica. Dopo il posticipo della ventiduesima giornata sarà tutto più chiaro, ma intanto si può parlare di crisi per il Milan: tre sconfitte in una settimana non arrivano per caso. La squadra di Montella si è illusa con il gol di Bonaventura, poi si è fatta rimontare da Thereau e de Paul. Non sono mancate le polemiche, perché il centrocampista dell’Udinese doveva essere espulso per il fallo su De Sciglio. Tutto facile per la Juventus contro il Sassuolo: Higuain e Khedira sfruttano la crisi neroverde e incrementano il vantaggio sulla Roma, che ha lasciato i tre punti alla Sampdoria dopo un rocambolesco 3-2. Una giornata ricca di gol quella odierna, perché tra la Fiorentina e il Genoa è finita 3-3. Una partita ricca di emozioni come quella del Crotone, che ha ottenuto il terzo successo in Serie A battendo 3-1 l’Empoli. Il Bologna perde la testa e i tre punti: dopo il vantaggio di Destro finisce in inferiorità numerica per le espulsioni di Viviani e Krafth, poi viene acciuffata da Borriello nei minuti di recupero. L’Atalanta, invece, nel lunch match ha risposto con Petagna al gol di Iago Falque.

 

1. Gonzalo Higuain (Juventus) 15

1. Edin Dzeko (Roma) 15 (1 rigore)

1. Mauro Icardi (Inter) 15 (1 rigore)

4. Andrea Belotti (Torino) 14 (1 rigore)

5. Dries Mertens (Napoli) 13 (1 rigore)

6. Ciro Immobile (Lazio) 11 (3 rigori)

7. Nikola Kaliic (Fiorentina) 10 (1 rigore)

7. Giovanni Simeone (Genoa) 10 (1 rigore)

7. Marco Borriello (Cagliari) 10