La vittoria di Roger Federer agli Australian Open 2017, come abbiamo detto, è la numero 18 nei tornei dello Slam. Lo svizzero è uno dei pochi tennisti ad aver centrato il Grande Slam, ovvero vincere tutti i quattro Major nella carriera: il Re ha ottenuto questo risultato nel 2009, quando ha messo in bacheca il primo e unico Roland Garros allinterno di un dominio decennale proprio di Rafa Nadal (che quellanno fu clamorosamente eliminato da Robin Soderling, finalista anche lanno seguente). Federer è in ottima compagnia: tra gli altri autori di questa impresa figurano lo stesso Nadal, poi Andre Agassi e Novak Djokovic. In era Open cè anche Rod Laver, che però il grande Slam lo aveva realizzato già nel 1962 e in un singolo anno solare; se sconfiniamo prima del 1968 troviamo anche Don Budge (altro Grande Slam di calendario, nel 1938), Fred Perry e Roy Emerson. Federer però è quello che ha vinto più Major, sia in era Open che in assoluto; ed è anche il giocatore più anziano a mettere le mani su uno Slam superando il record di Andre Agassi che aveva messo le mani sugli Australian Open 2003 a 32 anni e quasi 9 mesi. Come già scritto poi, con la vittoria al Melbourne Park lo svizzero è anche il giocatore con larco temporale più lungo tra il primo e lultimo degli Slam vinti: prima di lui cera Pete Sampras, che aveva vinto gli Us Open nel 1990 chiudendo infine nel 2002.
Anche Rafa Nadal si inchina a Roger Federer: una grande finale tra due grandi amici-nemici che hanno onorato il palcoscenico degli Australian Open 2017 con tre ore e mezza di partita dalla quale lo svizzero è uscito con il diciottesimo Slam della stagione. Il maiorchino ha speso belle parole per Federer: Ha meritato di vincere, è straordinario come sia tornato così forte dopo tanti mesi di stop. Da ricordare infatti che il Re non giocava dalla semifinale di Wimbledon dello scorso luglio, a causa dei problemi alla schiena che lo avevano costretto a uno stop per preservare la carriera. Stop che è servito eccome. Roger ha meritato di vincere questa finale un po più di me ha detto Nadal, che poi ha parlato anche della sua prestazione in Australia: E stato un mese fantastico, mi sono divertito tanto e questo torneo mi resterà nel cuore. Nadal ha ricordato i momenti bui dovuti agli infortuni e alle difficoltà nel tornare ad un certo livello; adesso che è riuscito – dopo due anni e mezzo – a tornare a giocare un finale Slam, il maiorchino ha detto che lavorerò e combatterò per ottenere tanti successi in stagione. Nadal ha anche posto laccento sulle tre finali perse agli Australian Open: E sicuramente meglio arrivare primo, lanno prossimo tornerò per vincere.
Roger Federer mette le mani sugli Australian Open 2017 e nel momento del discorso del vincitore omaggia lo sconfitto, Rafa Nadal. Mi congratulo per il suo ritorno ha detto Roger. Non avrei mai pensato, quattro o cinque mesi fa, che ci saremmo rivisti in finale. Oggi contro di te ha proseguito il Re, rendendo omaggio al suo più ostico avversario mi sarebbe andato bene anche perdere. E dura giocare a tennis senza il pareggio: questa volta sarebbe stato giusto e spero che tu vinca ancora, il tennis ha bisogno di te. Federer ha ringraziato il suo team dicendo però di non voler sventolare il duro lavoro svolto (so cosa abbiamo fatto per essere qui ma preferisco non urlarlo). Per quanto riguarda la sua presenza agli Australian Open 2018, un messaggio criptico: Spero di vedervi lanno prossimo ha detto Roger ma se non fosse così. Il Re pensa al ritiro: sarebbe nel suo personaggio non sbandierarlo con largo anticipo, ma al momento è ovviamente soltanto una supposizione su quello che potrebbe essere in futuro. Per adesso Federer si gode il momento, il diciottesimo Slam e il quinto conquistato agli Australian Open.
Le statistiche della finale Federer-Nadal agli Australian Open 2017 parlano chiaro: Roger Federer lha vinta al servizio e sfruttando le poche volte in cui Rafa Nadal non è riuscito a incidere nei suoi game in battuta. Lo svizzero ha chiuso con 20 ace, il 62% di prime in campo e il 76% dei punti sulla prima di servizio; ha commesso 57 errori gratuiti ma, per contro, ha infilato 73 vincenti che hanno ampiamente compensato le sbavature. Nadal per canto suo ha avuto il 73% di prime in campo con le quali ha avuto il 63% dei punti; numeri non dissimili da quelli di Federer che però ha fatto di più con la sua prima di servizio. Il Re ha avuto il 30% sulle palle break (6/20) laddove Nadal ha ottenuto il 24% (4/17); entrambi hanno fatto male in questa statistica ma va ancora una volta a conferma della bontà del servizio, tanto che Federer (quello che ha fatto meglio) ha chiuso con il 39% dei punti quando era in risposta. Il Re ha vinto anche nei punti totali (150 contro 139), ma la chiave vera del match sta soprattutto nel fatto che lo svizzero è riuscito a correre meno: parliamo di una differenza di 30 centimetri a punto (per entrambi poco più di 11 metri per scambio) ma sostanziale, perchè Federer è riuscito a giocare su scambi corti e non ha prolungato il match oltre le quattro ore, cosa che avrebbe potuto favorire le caratteristiche di combattente di Nadal.
Dopo quasi 5 anni dall’ultima volta Roger Federer torna a vincere un torneo del Grande Slam, e alla soglia dei 36 anni conquista il suo quinto Australian Open in carriera battendo Rafael Nadal per 3-2 (6-4, 3-6, 6-1, 3-6 e 6-3). Nell’ultimo set lo spagnolo si era portato sul 3 a 2 ma dopo che il sesto game aveva fallito la palla del 4-2 Federer ritrova la forza di ribaltare una situazione a lui sfavorevole e nell’ultimo game non lascia assolutamente via di scampo al rivale che chiede il challenge per aggrapparsi ancora a una flebile speranza di poter rientrare in corsa, ma la moviola dà ragione allo svizzero: la palla tocca la linea e dunque il match-point è valido, Federer può dare libero sfogo alla sua gioia e si lascia andare alle lacrime di commozione, tornando al successo dopo un lungo periodo che lo ha tenuto lontano dai campi per oltre 6 mesi. A Nadal va comunque l’onore delle armi, per aver regalato 3 ore e 37 minuti di spettacolo assieme al suo collega, scrivendo un’altra pagina indelebile di storia di questo sport.
Roger Federer ingrana la marcia e ribalta il risultato nell’ultimo set, adesso lo svizzero conduce per 5 a 3 grazie a un settimo game in cui Nadal non è riuscito a fare neanche un punto, regalandone ben quattro all’avversario che con il 17^ ace del match si porta per la prima volta in vantaggio da quando è cominciato il quinto set. Nonostante il servizio lo spagnolo non riesce più a mettere a segno un punto mandando spesso la palla fuori dal campo e con un doppio fallo regala ben tre palle break a Federer che però le spreca tutte, quando Nadal sembrava sull’orlo del cedimento si riprende rimettendo in discussione il game che viene vede avere la meglio Federer che dunque ottiene anche il servizio per conquistare il suo 18^ grande Slam in carriera che ormai è a un passo.
Ci siamo ormai avviando verso le fasi conclusive della finale 2017 degli Australian Open tra Federer e Nadal: all’inizio dell’ultimo set parte meglio lo spagnolo che si aggiudica i primi due game, ma al terzo arriva il ruggito dello svizzero che accorcia le distanze portandosi sul 2-3. Nel frattempo sono state sforate le tre ore di gara, i due sfidanti cominciano ad avere il fiato corto (percorsi complessivamente circa 2700 metri ciascuno) e di conseguenza le pause tra un game e l’altro si allungano con i tennisti che si affidano anche alle cure dei massaggiatori per recuperare il più in fretta possibile dagli sforzi compiuti. Finora i 15 aces messi a segno da Federer non gli stanno consentendo di avere ragione del rivale, nel quarto game Nadal con un doppio fallo consente a Federer di rimontare dallo 0-30 iniziale. Ogni colpo messo a segno può essere decisivo, adesso la tensione si taglia con un coltello e nessuno intende più concedere nulla all’altro.
Rafael Nadal porta a casa il quarto set battendo Federer 6 a 3, è di nuovo parità tra i due contendenti che ora si trovano sul 2 a 2, il quinto e ultimo set sarà dunque decisivo per assegnare il titolo 2017 dell’Australian Open, primo grande Slam della stagione. Dopo il terzo set è arrivata la reazione veemente dello spagnolo che mette lo svizzero spalle al muro. Roger Federer ricorre anche a un time out medico per farsi massaggiare l’adduttore che in tempi recenti gli aveva creato non pochi problemi, dopo qualche minuto il campione 35enne torna in campo tra gli applausi del pubblico. Comincia l’ultimo set quando ormai ci stiamo avvicinando alle tre ore di gara (tutto sommato non è stato un match lunghissimo, ma siamo ancora in tempo per essere smentiti), e il primo game se lo aggiudica Nadal costringendo Federer a passare al contrattacco.
Da circa due ore e mezza Roger Federer e Rafael Nadal si stanno sfidando senza esclusione di colpi sul cemento della Rod Laver Arena di Melbourne dove stasera verrà assegnato il primo grande Slam del 2017, l’Australian Open. Il quarto set si sta rivelando molto più equilibrato rispetto a quello precedente, quando Federer aveva asfaltato Nadal con un secco 6-1: adesso lo spagnolo sta provando a tenere testa allo svizzero che comincia ad assaporare il suo quinto Australian Open in carriera, ma la strada che lo separa dal trofeo è ancora lunga e superare l’ostacolo Nadal non sarà affatto una passeggiata di salute. Va comunque rimarcato che Federer adesso è nettamente avanti sul numero di singoli punti (95 a 86), nel frattempo il tennista di Manacor si porta sul 4 a 1 con Federer che chiede anche il challenge, consapevole che la palla era nettamente fuori, solamente per prendere tempo e riprendere un po’ fiato ora che in questa fase del match Nadal lo sta mettendo più alle corde. Nel quinto game Nadal annulla uno 0-30 iniziale ma poi deve cedere all’avversario.
Roger Federer si porta sul 2-1 al termine del terzo set e comincia a intravedere all’orizzonte il suo 18^ titolo nel Grand Slam in carriera: con il punteggio di 6-1 lo svizzero scalfisce il morale di Rafael Nadal che comincia ad accusare sempre più pesantemente i colpi del rivale che con la classe e l’eleganza che lo contraddistingue da sempre ha incanalato il match sui binari giusti per lui. Ora l’elvetico deve stare attento ai cali di tensione e concentrazione che in finali come questa sono sempre dietro l’angolo, per sua fortuna sono state superate da poco le due ore di gara e dunque l’incognita della stanchezza dovrebbe rivelarsi meno fondamentale rispetto ad altre occasioni. Basti pensare che nel 2012 a Djokovic ci vollero quasi 6 ore per avere ragione di Nadal, oggi a Federer potrebbe bastare molto meno ma dovrà disputare un quarto set perfetto sulla falsariga del terzo. Per adesso lo svizzero sta facendo la differenza sui primi servizi, con una percentuale di successo del 77% (contro il 66% del suo eterno rivale).
Alla Rod Laver Arena di Melbourne è ormai calato il sole ed è sopraggiunta la notte quando stiamo per entrare nel vivo della finalissima dell’Australian Open 2017 tra Federer e Nadal: quando due campionissimi si scontrano è lecito attendersi grande equilibrio ed è quello che sta accadendo, un set a testa per entrambi e adesso nel terzo set lo svizzero ha di nuovo premuto sull’acceleratore portandosi sul 4 a 1. Dopo aver concesso il set 2 al rivale Federer prova a rimettere in chiaro le cose cercando di annichilire il rivale impedendogli di giocare, Nadal reagisce e lo costringe al 40-40 per poi portare a casa il quarto game di questo terzo set. Federer non fa una piega e allunga sul 4 a 1 senza colpo ferire.
Alla Rod Laver Arena di Melbourne prosegue senza sosta la battaglia a suon di colpi balistici tra Federer e Nadal che si contengono il titolo 2017 dell’Australian Open: l’iberico vince il secondo set per 6 a 3 ristabilendo la parità. Adesso l’obiettivo di Nadal diventa quello di completare la rimonta e portarsi a sua volta in vantaggio, provando a sfruttare il maggior numero di errori non forzati del rivale come arma a suo favore. Sul 5 a 2 Federer annulla il primo set-point del rivale, ma al secondo tentativo Nadal non sbaglia assolutamente nulla e con un game privo di errori si porta sull’1-1. Ora sta a Federer riportarsi avanti nel terzo set che è cominciato mentre siamo giunti a ridosso dell’ora e mezza di gara. Dopo essersi portato inizialmente sul 40-0 lo svizzero si fa rimontare dallo spagnolo e solamente al termine di un lungo scambio riesce ad aggiudicarsi il game. Federer sta riuscendo a rimanere in partita grazie agli aces, ben otto contro gli appena due dell’avversario.
Quando siamo nel corso del secondo set Rafael Nadal sta tentando di annullare lo svantaggio nei confronti di Roger Federer: adesso lo spagnolo conduce per 4 a 1. Finora lo svizzero si sta comportando meglio nel primo servizio con una percentuale di successo dell’72%, e nel terzo game Federer ribalta l’iniziale 0-30 grazie a una serie di errori del suo avversario, questo scambio si rivelerà il più lungo dall’inizio del match con i due litiganti che si annullano i vantaggi a vicenda, alla fine la spunta Nadal che si porta sul 3 a 0 consolidando il vantaggio in questo secondo set. Un dato su tutti risalta il grande equilibrio sul filo del rasoio tra i due finalisti: il numero totale di punti singoli conquistati, 44 a 43 in favore dello svizzero. Ci sono tutti i presupposti per una finale degli Australian Open lunga e appassionante fino all’ultimo set. Con un quarto game pressoché perfetto grazie a una serie di dritti senza sbavature Nadal mette una seria ipoteca sul secondo set e strappa la battuta a Federer che però reagisce e accorcia le distanze.
Roger Federer si aggiudica il primo set nella finalissima degli Australian Open 2017 che si sta giocando a Melbourne: lo svizzero si impone con il punteggio di 6-4 riuscendo ad allungare per la prima volta dall’inizio del match nei confronti di Rafael Nadal che era pure partito bene ma sta cominciando ad accusare i colpi balistici del rivale. All’ottavo game Federer mette la freccia e si porta a +2 sull’avversario potendo contare su due set-point: il primo viene annullato dal collega iberico, il secondo invece si rivelerà vincente per l’elvetico. Ovviamente Nadal non si dà per vinto e all’inizio del secondo set vince i primi due game nel tentativo di mettere pressione a Federer che ora ha comunque il coltello dalla parte del manico. Sul piano fisico i due finalisti non si stanno certo risparmiando, entrambi hanno percorso complessivamente quasi 700 metri ciascuno e la resistenza fisica col passare dei minuti diventerà un fattore sempre più pesante.
Quando siamo nel corso del primo set la situazione alla Rod Laver Arena di Melbourne, sede della finalissima degli Australian Open 2017, vede Federer avanti per 4 a 3. Nel terzo game Nadal con un doppio fallo regala il punto all’avversario ma poi anche grazie all’aiuto del nastro se lo aggiudica portandosi sul 2 a 1. Ovviamente i due finalisti non stanno affatto deludendo le aspettative del pubblico sugli spalti e da casa con una serie di scambi davvero entusiasmanti, com’era facile prevedere c’è grande equilibrio tra questi due grandi campioni con Federer capace di rispondere ogni volta ai colpi da maestro del rivale e con un game da paura (senza concedere alcun punto a Nadal) si riporta sul 3 pari, la sensazione è che alla lunga distanza possa emergere tutta la classe cristallina dell’elvetico capace di portarsi per la prima volta in vantaggio al termine del settimo game. Nadal chiede anche il challenge ritenendo la palla ma dal replay si vede chiaramente che ha sbordato e perde la chiamata.
Alla Rod Laver Arena di Melbourne l’attesa è finita, è cominciata la finalissima degli Australian Open 2017 tra Federer e Nadal: cala il silenzio più assoluto sugli spalti per consentire ai due giganti di giocare la prima palla del match, a strappare il primo punto è lo spagnolo con lo svizzero che non riesce a farla passare dall’altra parte del campo infrangendola sulla rete. Nadal arriverà anche ad aggiudicarsi il primo game di questo primo set: siamo solamente all’inizio e può ancora succedere di tutto, di sicuro l’iberico è partito più forte rispetto all’avversario, quando si gioca a ritmi così alti sin dall’inizio i cinque anni in meno di Nadal possono fare la differenza.
Oggi Roger Federer andrà a caccia del 18^ titolo nel circuito Grand Slam: lo svizzero, che vanta nel suo palmares già 4 titoli dell’Australian Open (vinti nel 2004, 2006, 2007 e 2010), vuole assolutamente interrompere un digiuno che dura dall’8 luglio 2012, quando Federer si aggiudicò per la settima volta in carriera il torneo di Wimbledon battendo il connazionale Andy Murray, da allora ha perso le ultime tre finali nei grandi Slam, tutte disputate sfidando il serbio Novak Djokovic che quest’anno agli AO non è andato oltre il secondo turno, venendo eliminato per mano dell’uzbeko Istomin. Rafa Nadal non alza le braccia il cielo (nel Grand Slam) dall’8 giugno 2014 quando vinse per la nona volta in carriera il Roland Garros (sulla terra rossa lo spagnolo è universalmente riconosciuto tra i più forti di tutti i tempi), da allora non è più riuscito ad approdare in finale e nella serata australiana ha la possibilità di conquistare il suo 15^ titolo, dando ulteriore lustro a una carriera già memorabile.
Alla Rod Laver Arena di Melbourne è tutto pronto per la finale dei sogni dal sapore amarcord tra Roger Federer e Rafa Nadal: a partire dalle ore 9:30 italiane i due giganti del tennis mondiale si sfideranno per aggiudicarsi l’edizione 2017 dell’Australian Open, che mette in palio il primo titolo stagionale del grande Slam. Lo svizzero, che l’8 agosto compirà 36 anni, dopo essere rimasto fermo per oltre 6 mesi è tornato in grande stile, approdando in finale dopo aver eliminato l’austriaco Melzer al primo turno, lo statunitense Rubin al secondo turno, il ceco Berdych al terzo turno, il giapponese Nishikori agli ottavi, il tedesco M. Zverev ai quarti, il connazionale Wawrinka in semifinale. Lo spagnolo (classe 1986) sul suo cammino ha invece trovato il tedesco Mayer (primo turno), il cipriota Baghdatis (secondo turno), il tedesco A. Zverev (terzo turno), il francese Monfils (ottavi), il canadese Raonic (quarti) e il bulgaro Dimitrov (semifinali).
Cresce l’attesa per la finale maschile degli Australian Open 2017. Alle 9:30 ore italiane prenderà il via l’attesissimo incontro tra Roger Federer e Rafa Nadal, due mostri sacri del tennis che si ritrovano uno davanti all’altro dopo l’ultimo testa a testa datato 2004. Il maiorchino è nettamente in vantaggio, con 23 vittorie all’attivo contro le 11 ottenute dallo svizzero. I numeri sono ancora più a favore di Nadal se consideriamo soltanto le finali di un torneo Grande Slam: in questo caso il divario sale a 9-2 per Rafa. Se consideriamo soltanto le sfide su cemento, Nadal è sempre in vantaggio negli scontri diretti per 9-7 e non finisce ko in uno Slam dalla finale di Wimbledon 2007.
La finale maschile degli Australian Open 2017 – inizio alle ore 9:30 italiane – sarà il più grande classico del tennis moderno, uno straordinario tuffo nel passato fra i due dominatori dello scorso decennio, che di recente hanno vissuto momenti difficili e sembravano sul viale del tramonto, ma a Melbourne ci hanno regalato due settimane favolose, che si concludono oggi con la finale che tutti sognavano. Tanto per capire la portata dellevento: lultima finale di un torneo del Grande Slam fra Federer e Nadal risaliva al Roland Garros 2011, lultimo incrocio in uno Slam fu la semifinale proprio a Melbourne nel 2014, quindi tre anni fa esatti, e in assoluto lultimo match Federer-Nadal risale al torneo di Basilea del 2015.
Basta questo per spiegare il fatto che la rivalità fra Roger e Rafa sembrava ormai un ricordo del passato, invece ciò che abbiamo visto a Melbourne Park nelle ultime due settimane lha fatta tornare di straordinaria attualità. Certo, le precoci eliminazioni di Novak Djokovic e Andy Murray contro avversari non irresistibili hanno aiutato, ma questa non è certo una colpa imputabile a Federer e Nadal, che daltronde sulla loro strada hanno affrontato e battuto avversari temibilissimi e assai più giovani di loro.
Roger Federer ha dovuto sbarazzarsi ad esempio di Tomas Berdych, Kei Nishikori e Stanislas Wawrinka, per Rafa Nadal invece gli avversari di maggiore spicco sono stati Milos Raonic e Grigor Dimitrov. Forse globalmente Federer ha impressionato maggiormente e in premio – naturalmente non voluto, dovuto solo al calendario – ha avuto un giorno in più di riposo prima della finale odierna, che può avere grande importanza dal momento che sia Roger sia Rafa sono dovuti andare al quinto set per vincere le rispettive semifinali.
Si potrebbero dire tantissime cose circa questa storica rivalità fra il signore di Wimbledon e il re della terra rossa, che hanno segnato unepoca del tennis mondiale, ma forse la cosa migliore è godersi la loro straordinaria longevità che li riporta a contendersi un titolo del Grande Slam dopo tanto tempo. Impressionante se si pensa che Federer ha 35 anni e Nadal 30, ma con laggiunta di un tennis più fisico e dispendioso che inevitabilmente ha presentato allo spagnolo il conto da pagare con il passare degli anni. Potrebbe essere il loro ultimo confronto a un livello così alto, ma ciò non farà altro che rendere ancora più bella la finale di questi Australian Open 2017!
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