Il Marocco ci prova con insistenza dalle fasce. Diversi cross in area ma El Hadary esce alto e blocca la sfera. La maggior qualità a centrocampo consente alla squadra di Renard di far circolare bene la sfera almeno fino alla trequarti avversari. Da quella porzione di campo in poi l’Egitto alza il muro non concedendo spazi ai giocatori marocchini. Per questo motivo l’azione si sviluppa sulle fasce con cross che però non riescono a evolversi in occasioni da gol. All’88esimo il gol che decide il match arriva, come prevedibile, da calcio piazzato. Kahraba spizzica di testa su cross dalla bandierina colpendo però il compagno di squadra, Hassad. La palla resta lì e Kahraba gira in porta gonfiando la rete. Decisivo l’errore in fase di marcatura di El Ahmedi. Dopo lo svantaggio il Marocco si riversa in avanti ma non riesce a produrre occasioni. Inutile l’ingresso di Alioui al posto di Saiss tra le fila del Marocco. Passa l’Egitto. Sarà semifinale contro il Burkina Faso.
Al 56esimo occasione d’oro per il Marocco. Boussoufa trova lo spazio per concludere a giro. Destro potente, El Hadary devia quel tanto che basta per evitare il gol indirizzando la palla sulla traversa. Il Marocco insiste e si rende ancora pericoloso pochi minuti dopo. Dirar sulla destra offre ancora un pallone bollente in area piccola. Bouhaddouz cicca la conclusione sotto porta ingannato, forse, da un rimbalzo fasullo sul terreno di gioco, tutt’altro che lineare. Occorre aggiungere che la punta marocchina avrebbe eluso ogni agente terzo girando con il piatto mancino, anzichè cercare la girata di destro. Cuper vede i suoi in sofferenza e prova a rialzare il baricentro inserendo Kahraba al posto di Hafez. Il neo entrato si fa ammonire al 74esimo per proteste. Poco dopo occasione preziosa per l’Egitto. Da calcio di punizione lob di Elmohamady per Salah che calcia al volo libero da marcature. Munir ci arriva e salva la porta. Entra intanto El Kaddouri. Il centrocampista del Napoli rileva Bouhaddouz.
Al 56esimo occasione d’oro per il Marocco. Boussoufa trova lo spazio per concludere a giro. Destro potente, El Hadary devia quel tanto che basta per evitare il gol indirizzando la palla sulla traversa. Il Marocco insiste e si rende ancora pericoloso pochi minuti dopo. Dirar sulla destra offre ancora un pallone bollente in area piccola. Bouhaddouz cicca la conclusione sotto porta ingannato, forse, da un rimbalzo fasullo sul terreno di gioco, tutt’altro che lineare. Occorre aggiungere che la punta marocchina avrebbe eluso ogni agente terzo girando con il piatto mancino, anzichè cercare la girata di destro. Cuper vede i suoi in sofferenza e prova a rialzare il baricentro inserendo Kahraba al posto di Hafez. Il neo entrato si fa ammonire al 74esimo per proteste. Poco dopo occasione preziosa per l’Egitto. Da calcio di punizione lob di Elmohamady per Salah che calcia al volo libero da marcature. Munir ci arriva e salva la porta. Entra intanto El Kaddouri. Il centrocampista del Napoli rileva Bouhaddouz.
Nessun cambio al ritorno dagli spogliatoi. In campo rientrano gli stessi 22 del primo tempo, eccezion fatta per Mohsen, infortunato a fine primo tempo e sostituito da Ahmed Hassan. Il Marocco ci prova subito. Dirar se ne va sulla destra trovando subito il fondo. Cross in area ma El Hadary è attento e blocca la sfera. L’esterno del Monaco insiste sulla destra crossando con buona frequenza in area. Hegazy e Hafez in questo primo spicchio di secondo tempo si fanno valere in area non concedendo nulla. Al 48esimo chance per l’Egitto. Momo Salah sfrutta il primo errore di Mendyl e penetra in area calciando con forza. Munir smanaccia e salva il Marocco. La squadra di Cuper si mostra decisamente più pimpante in questa prima frazione di gioco: si cerca con buona frequenza la verticalizzazione, sfruttando i movimenti delle due ali, abili ad allargarsi smuovendo la cerniera difensiva degli avversari. Al 54esimo chance per il Marocco. La palla slitta da sinistra verso destra, El Hadary esce basso e anticipa Bohuaddouz. Intervento decisivo del 44enne egiziano.
L’arbitro prova a placare gli animi fischiano tanti falli, soprattutto ai danni del Marocco. Le due squadre sono molto aggressive. In questo primo tempo ne esce una partita intensa, condita da tanti contrasti. Al 33esimo occasione importante per il Marocco. Saiss si propone in avanti e viene servito dalla destra. Svirgola però a due passi dalla porta. Sul rimpallo che segue il suo colpo di testa colpisce la parte superiore della traversa. I leoni dell’Atlante ci provano con maggiore insistenza mentre l’Egitto non esagera giocando in maniera ordinata. Fajr ci prova addirittura dai 40 metri ma El Hadary blocca senza alcun problema. Al 41esimo problemi per Cuper. Si infortuna Mohsen, probabile stiramento ai legamenti per lui. Al suo posto entra Ahmed Hassan, attaccante del Braga. Nel finale le due squadre non offendono rimandando ogni discorso alla ripresa del gioco. Fine primo tempo, 0-0 a Port-Gentil.
Il Marocco prova a pungere da calcio di punizione. L’Egitto però presta attenzione, ben consapevole delle ottime doti aeree dei giocatori di Renard chiudendo bene gli avversari. Hamed (Egitto) intanto guadagna il primo cartellino giallo del match. Mendyl e Salah duellano bene sul versante. Il romanista ha trovato un avversario scomodo ma si mostra comunque in giornata. Dai suoi piedi nasce l’azione che porta Trezeguet al tiro da posizione angolata. Munir non si fa sorprendere sul suo palo respingendo. Il Marocco insiste da calcio piazzato non riuscendo a generare spazi palla al piede. Da Costa e Benatia riescono a incornare in area ma le loro conclusioni sono troppo deboli per superare El Hadary. Gara equilibrata e intensa dopo mezzora di gioco. Il campo di Port-Gentil non è adatto a competizioni del genere. In molti casi il pallone rimbalza in maniera imprevedibile ingannando i giocatori.
0-0 a Port-Gentil tra Egitto e Marocco. Cuper conferma il 4-2-3-1. Tra i pali lesperto El Hadary, difesa composta da Elmohamady, Ali Gabr, Hegazy e Hafez. In mediana Hamed e Fathi, in avanti Salah, Said e Trezegeut pronti a supportare lunica punta, Mohsen. Il Marocco risponde con il 3-4-1-2. Munir in porta, trio difensivo formato da Saiss, Benatia e da Costa. Sulla fascia destra Dirar, in zona nevralgica Fajr ed El Ahmadi, su quella sinistra Mendyl. Tra le linee Boussoufa mentre in attacco troviamo En-Nesyri e Bouhaddouz. Dirige lincontro il signor Otogo-Castane, arbitro del Gabon. Tema tattico come da previsioni: il Marocco fa la partita, l’Egitto si concentra sulla fase difensiva. La prima occasione viene però creata dalla squadra di Cuper. Salah dalla bandierina crossa sul secondo palo trovando Hegazy che di testa fa la sponda verso il centro, Boussoufa di testa allontana la sfera ma serve Hamed che di prima ci prova centrando un avversario.
Sta per cominciare: è davvero difficile provare a indovinare quali potranno essere i temi del match che vedremo questa sera. Sarà una sfida complessa, in quanto entrambe giocano un calcio molto fisico. Partendo dal Marocco, abbiamo una squadra molto forte a centrocampo e questo vuol dire che ogni azione viene comunque rallentata. Gioco spezzettato (spesso i falli a cui ricorrono impediscono il proseguimento dell’azione) e poche opportunità. Renard vuole una squadra attenta in copertura ed abile a partire palla al piede con gli esterni. Ed è proprio questo il problema che potrebbe presentarsi all’Egitto, che gioca con una situazione speculare. A centrocampo l’uomo chiave è sicuramente Elneny, che cercherà di gestire al meglio il pallone ed evitare ripartenze veloci. Ora non ci resta che metterci comodi, dare la parola al campo e stare a vedere quale sarà lultima squadra in grado di qualificarsi per la semifinale di Coppa dAfrica 2017: allo stade Port Gentil il grande spettacolo dellinteressantissima Egitto-Marocco è ormai dietro langolo.
Sono tanti i precedenti tra Egitto e Marocco, ma a livello ufficiale le due nazionali non si incrociano addirittura da 11 anni: dobbiamo tornare al 2006 ed è un ricordo dolce per i Faraoni, perchè in quelledizione di Coppa dAfrica giocata in casa lEgitto mise le mani sul quinto titolo nella storia, e quello che sarebbe stato il primo di tre consecutivi. La sfida contro il Marocco andò in scene nella seconda giornata del girone: finì 0-0, ma i Faraoni avevano già sconfitto quella Libia con cui invece i Leoni dellAtlante avrebbero pareggiato a reti bianche, conoscendo leliminazione al primo turno. Prima ancora si torna a due partite di qualificazione al Mondiale 2002 (una vittoria del Marocco, un pareggio) mentre in Coppa dAfrica le due nazionali si erano affrontate anche nel 1998, ancora al primo turno: era la terza giornata, le due nazionali erano già qualificate a braccetto ma il Marocco riuscì a fare lo scherzetto, vincendo con un gol al 90 minuto di Mustapha Hadji e prendendosi il primo posto nel girone. A fare strada sarebbe però stato lEgitto, che avrebbe vinto il titolo; il Marocco sarebbe uscito ai quarti, battuto dal Sudafrica poi finalista. Altro incrocio in Coppa dAfrica quello del 1986: vittoria egiziana per 1-0 in semifinale, e vittoria della Coppa dAfrica da parte dei Faraoni. Quando lEgitto incrocia il Marocco finisce per vincere il titolo insomma: succederà anche questa sera?
Si avvicina: i Leoni dellAtlante possono senza dubbio dire di avere in panchina un talismano che potrebbe rivelarsi preziosissimo per arrivare fino al titolo di Coppa dAfrica 2017. Hervé Renard, allenatore francese di 48 anni, ha anche una storia travagliata alle spalle: a causa di una squalifica subita quando allenava in Europa era stato costretto ad emigrare in Africa. Qui ha trovato una dimensione da super vincente: nel 2012 ha condotto lo Zambia, già allenato nel biennio 2008-2010 senza grossi risultati, alla storica vittoria della Coppa dAfrica, superando il Ghana in semifinale e la Costa dAvorio in finale, scatenando una squadra senza troppo talento ma davvero unita e ben messa in campo e realizzando una delle più grandi sorprese di sempre nel torneo. Fallita la difesa del titolo lanno seguente, nel 2014 ha preso in mano proprio la Costa dAvorio che con la sua generazione doro (Drogba, Salomon Kalou, i fratelli Kolo e Yaya Touré, Gervinho) non era ancora riuscita a vincere il titolo. Detto fatto: nel 2015 gli Elefanti hanno superato il Ghana in finale (ancora ai gironi) colmando il vuoto. Oggi Renard ci riprova con il Marocco: sarà un altro trionfo per il tecnico francese? LEgittoha altri piani, ma staremo a vedere.
Verrà diretta dall’arbitro Eric Otogo-Castane (Gabon) e si gioca a Port Gentil domenica 29 gennaio; alle ore 20 appuntamento con l’ultimo quarto di finale della Coppa d’Africa 2017. Un dentro e fuori da non sottovalutare, una sfida davvero difficile da pronosticare. L’Egitto di Hector Cuper sfida il Marocco nei quarti di finale di Coppa d’Africa. Una sfida davvero affascinante tra queste due nazionali, che tra alti e bassi hanno comunque dato filo da torcere alle concorrenti nei loro gironi.
L’ Egitto ha sicuramente sorpreso per la sua solidità difensiva: nessun goal subito e due goal fatti in tre partite, con il fuoriclasse Mohamed Salah che ormai si è acceso. Il Marocco non ha espresso un calcio brillante, nonostante la vittoria per 3-1 contro il Togo.
La nazionale marocchina non sembra avere lo spunto giusto, ma comunque in una gara secca tutto può davvero accadere. Sarà una sfida accesa, un classico che manca ormai da dieci anni. Sarà dunque una sfida carica di aspettative e in grado di regalare tantissime emozioni agli appassionati di questa competizione. Tutto o niente, dentro o fuori. Chissà chi riuscirà a sparigliare le carte in tavola.
Cuper sembra aver già fatto la formazione. In porta confermato El Hadary, portiere esperto vista la sua età ed entrato per via dell’infortunio del collega. Classico 4-2-3-1 per gli egiziani, con Elmohamady sulla destra e Fathi sulla sinistra. Confermati al centro Hegazy e Gabr. Elneny e Hamed andranno invece a formare la diga di centrocampo, che sta rendendo moltissimo in questa competizione. Mohsen sarà invece l’unica punta: la sua forza fisica potrebbe essere determinante ai fini del match. Trezeguet e El-Said, autore del goal vittoria contro l’Uganda, andranno a posizionarsi sulle corsie esterne, con il gioco in mano a Salah. L’egiziano della Roma sta giocando un’ottima competizione e Cuper punta proprio sulle sue qualità.
Formazione quasi fatta anche per il Marocco, che dovrebbe schierare il 4-3-3. In porta va Munir, che non sta sfigurando in questa Coppa, con Mendyl e Saiss sulle corsie laterali. Difesa poggiata sulla solidità di da Costa e Benatia, con Fajr a creare gioco davanti la difesa. Renard sembra aver cambiato le carte in tavola dopo il 3-1 contro il Togo e schiera Boussoufa e El Ahmadi a centrocampo, con En-Nesyri e Dirar a supporto dell’unica punta Bouhaddouz. Il numero 20 del Marocco, oltre che a segnare nel match contro i togolesi, ha sfoderato una grandissima prova anche contro gli ivoriani. Dunque il suo utilizzo in attacco è sicuramente una mossa scontata per Renard: la sua voglia e la sua determinazione hanno sicuramente impressionato in positivo il tecnico del Marocco.
L’uomo chiave in attacco è ovviamente Mohamed Salah: senza gli spazi dove poter correre e andare dunque ad un altro passo, non sarà facile per il numero 10, che ha riscontrato soprattutto nei primi match questo problema. Sarà sicuramente una sfida bloccata, tra due squadre che segnano relativamente poco e che subiscono poco. L’Egitto è il chiaro esempio di ciò e dunque Renard dovrà cercare di arginare la velocità di Salah e ripartire subito in contropiede.
Per Egitto-Marocco lagenzia di scommesse Snai prevede una vittoria dei Faraoni, ma senza troppo margine: il segno 1 per la vittoria dellEgitto vale infatti 2,65 contro il 3,00 che accompagna il segno 2 (ovviamente vittoria del Marocco). Il segno X, che contrassegna il pareggio, vi permetterebbe di guadagnare 2,85 volte la cifra che avrete deciso di puntare sulla partita.
Egitto-Marocco sarà trasmessa in diretta tv su Fox Sports, come tutte le partite di Coppa d’Africa: appuntamento perciò sul canale 204 per tutti gli abbonati alla pay tv del satellite, con la possibilità di assistere alla gara anche su dispositivi mobili come PC, tablet e smartphone con la diretta streaming video attivabile grazie all’applicazione Sky Go.
LA DIRETTA LIVE NON PIU’ DISPONIBILE