Finisce in parità la sfida del Sant’Elia tra il Cagliari e il Bologna, una gara decisa dai due centravanti, Destro, che ha sbloccato il risultato al 68′ sfruttando al meglio l’ottimo assist di Krejci, e Borriello che invece ha deciso l’incontro al 92′ quando, dopo essersi fatto stendere al limite dell’area da Krafth, ha segnato con un potente tiro che non ha lasciato scampo all’ottimo Mirante. Il Bologna ha chiuso la gara in 9 uomini per le espulsioni del neo-entrato Viviani all’88’ e del terzino svedese reo di aver commesso il fallo che ha di fatto deciso il punteggio finale.
Dopo un bellissimo primo tempo nel quale i sardi avrebbero ampiamente meritato il vantaggio, i padroni di casa sono spariti dal campo dopo aver incassato il gol di Destro dimostrando di non avere le energie viste le tante assenze. Bomber Borriello però è riuscito ad inventarsi una magistrale punizione che ha regalato un punto ormai inaspettato ma che è assolutamente meritato per quanto visto in campo. Dopo aver sofferto nel corso del primo tempo, gli emiliani hanno trovato il vantaggio grazie ad una bellissima azione avviata dal neo-entrato Verdi che però ha sulla coscienza la clamorosa occasione da gol che ha sprecato nel finale quando avrebbe potuto chiudere la sfida. Direzione di gara assolutamente perfetta fino all’88’ quando ha espulso direttamente Viviani che ha commesso un fallo su Tachtsidis che poteva costare al massimo un cartellino giallo.
Eccoci ai voti del primo tempo di Cagliari-Bologna: le pagelle dei 45 minuti allo stadio Sant’Elia con migliori e peggiori della partita. Massimo Rastelli schiera il suo Cagliari col 4-3-1-2 con Rafael (voto 6) preferito ancora una volta tra i pali a Gabriel, il rientrante Bruno Alves (voto 6) e Ceppitelli (voto 5,5) sono i due centrali affiancati da Pisacane (voto 6) e Capuano (voto 6), preferito a Murru, sulle corsie laterali. Il greco Tachtsidis (voto 6,5) è il regista della formazione sarda, con Dessena (voto 6) e Isla (voto 6), avanzato sulla linea mediana viste le tante assenze, interni di centrocampo che coprono le spalle al fantasista della squadra Di Gennaro (voto 6) che ha il compito di innescare il duo d’attacco Borriello (voto 6,5)- Sau (voto 6,5). Roberto Donadoni punta sul suo tradizionale 4-3-3 con Mirante (voto 7) estremo difensore protetto da una linea a quattro che da destra a sinistra è formata da Krafth (voto 6), Oikonomu (voto 5,5), Maietta (voto 5,5) e Masina (voto 5,5). Il reparto centrale, orfano dell’uomo del momento Dzemaili, oggi è composto da Pulgar (voto 5,5), Nagy (voto 5) e Donsah (voto 5,5) che ha quindi vinto il ballottaggio con Viviani. Destro (voto 5,5) guida come sempre l’attacco felsineo coadiuvato dagli esterni Krejci (voto 6) e Di Francesco (voto 5) preferito a Verdi non ancora al meglio della condizione.
La squadra di casa ha iniziato alla grande sfiorando il vantaggio almeno quattro volte nel giro di pochi minuti. Dopo il forcing i sardi hanno un pò abbassato il ritmo gestendo comunque la gara senza correre pericoli. L’attaccante è stato schierato da Rastelli sull’out di sinistra da dove sono nati quasi tutti i pericoli per la difesa ospite come quando con una grande azione personale ha centrato in pieno il palo a Mirante ormai battuto. Spettacolare il controllo volante col quale ha superato il portiere emiliano quando ha poi sfiorato il palo a porta vuota da posizione defiliata. Riesce a controllare Destro ma si fa notare soprattutto in fase di impostazione per i tanti errori commessi. Inspiegabile il tiro tentato da quasi 40 metri che è finito fuori dallo stadio.
Dopo un avvio di gara davvero sofferto nel quale hanno rischiato di capitolare più volte, gli emiliani hanno preso un pò coraggio anche per il calo dei sardi cercando di affacciarsi nella metà campo avversaria. E’ riuscito a reggere l’urto dei padroni di casa che hanno cercato la via del gol in almeno quattro occasioni nel giro di pochi minuti nelle quali ha dimostrato di essere sempre reattivo ed attento. E’ stato travolto dalla corsa e dalla voglia dei padroni di casa che gli hanno sempre impedito di mettere in mostra le grandi qualità mostrate nel girone di andata. (Marco Guido)
Ha dovuto compiere solamente un intervento quando si è allungato deviando il tiro di Krafth nel corso del primo tempo. In occasione del gol bolognese avrebbe forse potuto leggere l’intenzione di Krejci.
Prova a spingersi in avanti anche se sbagli tutti i cross e fatica non poco a contenere l’ottimo Krejci che lo ha messo spesso in difficoltà.
Dirige la retroguardia sarda con la solita personalità anche perché gli ospiti non si sono quasi mai affacciati in avanti se non in occasione del gol segnato quando anche lui non è esente da colpe.
Sbaglia tantissimo in fase di costruzione e perde Destro nel momento decisivo, quando sul cross di Krejci perde il numero 10 che ha portato in vantaggio gli ospiti. Esce nel finale per far posto al giovanissimo Miangue. ( Esordio con la nuova maglia nel tentativo di dare più spinta sulla corsia mancina).
Il suo diretto rivale Di Francesco non lo impegna più di tanto e così prova a spingersi in avanti cercando di duettare con Sau. Nel finale viene accentrato con l’inserimento di Mianguè.
Il capitano sardo corre come al solito tantissimo ma non riesce mai a farsi notare nel corso del match. Esce nel finale per far posto a Salamon che va a fare l’attaccante. ( Rastelli lo manda in campo nell’inedito ruolo di centravanti viste le tante assenze e lo svantaggio maturato fino a quel momento).
Tanti bellissimi lanci e giocate di qualità in mezzo al campo dove ha gestito al meglio il gioco della squadra sarda. Unica pecca i tanti falli a cui è stato costretto per i soliti limiti di velocità.
E’ stato alzato sulla linea mediana per le tante assenze ed il cileno ha dato il suo solito contributo cercando di allargarsi spesso sulla destra. Nella ripresa resta stoicamente in campo nonostante un problema al ginocchio.
Gioca in una posizione per lui inedita visto che spesso si ritrova al fianco di Borriello e, dopo un buon primo tempo nel quale era riuscito a farsi spesso vedere, è praticamente sparito nel corso della seconda frazione di gioco.
Regala il pareggio alla sua squadra all’ultimo minuto con una perfetta punizione che lo stesso attaccante si era guadagnato. Nel primo tempo aveva sfiorato già il gol più volte faticando nella ripresa quando il Cagliari è nettamente calato.
Ottimo primo tempo della punta che gioca largo sulla sinistra da dove, oltre ad un palo, ha sfiorato più volte la rete personale calando però alla distanza.
Pareggio più che meritato per la sua squadra che soprattutto nel primo tempo avrebbe ampiamente meritato il vantaggio. Dopo aver accusato la rete di Destro, riesce meritatamente a pareggiare nel recupero grazie ad una perfetta punizione del suo centravanti.
Dopo aver compiuto almeno tre interventi decisivi nel corso del primo tempo, è stato altrettanto decisivo nella ripresa quando ha respinto d’istinto la conclusione ravvicinata a colpo sicuro di Sau. Incolpevole sull’imprendibile punizione di Borriello.
Macchia una buona prestazione con un errore decisivo che commette al 92′ quando sbaglia la diagonale, marcando Borriello alle spalle e provocando la punizione che, oltre al suo cartellino rosso, è costata anche la vittoria agli emiliani.
Riesce a contenere un pò a fatica la voglia di segnare di Borriello riuscendo a soffrire nel corso della ripresa quando i padroni di casa sono nettamente calati.
Dirige una linea difensiva che ha dovuto reggere un urto notevole nel corso dei primi quarantacinque minuti riuscendo a fatica a mantenere inviolata la porta di Mirante.
Non ha spinto come suo solito, concentrandosi sulla fase difensiva. Nella ripresa ha commesso molti errori in fase di costruzione a causa del troppo leziosismo ricercato dal giovane esterno.
Partita di sostanza e muscoli per il cileno che, a differenza di altre occasioni, si è reso utile in fase di interdizione visto il forcing attuato dai padroni di casa.
Deludente prova dell’ungherese che non è mai riuscito a trovare la posizione soffrendo la fisicità degli avversari che gli hanno sempre impedito di sfruttare le sue grandi qualità. Esce a metà ripresa per far spazio al regista Viviani. ( Entra e riesce a farsi espellere dopo pochissimi minuti per due falli a metà campo ampiamente evitabili anche se l’intervento su Tachtsidis non era apparso da rosso).
E’ l’unico dei centrocampisti che prova a fare qualche strappo dato che ha cercato di allungare grazie alle sue straordinarie doti fisiche.
Sembra condizionato dal rientro di Verdi e dal fatto che la prima sostituzione sarà probabilmente la sua, dato che non si è mai fatto vedere in avanti ma cercando solo di limitare le sortite di Capuano. ( Mezzo voto in meno per la clamorosa occasione da rete che spreca malamente dopo aver avuto uno straordinario impatto innescando la rete di Destro con l’apertura per Krejci).
Dimostra ancora una volta di trovarsi a suo agio sulla corsia mancina da dove è stato decisivo anche oggi quando ha servito l’assist a Destro con uno stupendo cross rasoterra.
Ritrova la via del gol facendosi trovare al posto giusto sul perfetto cross di Krejci e poi è bravissimo nel servire a Verdi la palla che avrebbe potuto chiudere definitivamente la sfida. Donadoni lo sacrifica facendolo uscire nel finale per la doppia inferiorità numerica. ( Pochissimi minuti per il greco per sopperire alla doppia inferiorità numerica).
Dopo aver sofferto tantissimo nel corso del primo tempo, il suo Bologna è riuscito a passare in vantaggio ma, dopo aver clamorosamente sprecato l’occasione del raddoppio, ha dovuto incassare il pareggio in extremis di Borriello.
(Marco Guido)