La globalizzazione ha i suoi effetti anche nel ciclismo: niente spumante per festeggiare sul podio. Come gli appassionati sanno bene, nel corso dellinverno la Lampre – storica squadra italiana – è stata acquistata da un consorzio di Abu Dhabi, prendendo il nome appunto di Uae Abu Dhabi. Pur conservando una forte anima italiana sia nello staff dirigenziale guidato da Beppe Saronni, sia in virtù delle bici Colnago, sia nellorganico dei corridori che resta per oltre la metà italiano, bisognerà fare i conti con alcune novità imposte dai nuovi proprietari su dettagli apparentemente piccoli, ma significativi. Per capirlo, ci affidiamo alle parole riportate dallAnsa del velocista Sacha Modolo, passato appunto dalla Lampre alla Uae Abu Dhabi: Non si potrà festeggiare alla veneta, non rivedrete più l’esultanza stile-Jesolo (con riferimento alla tappa vinta da Modolo nella località veneta al Giro dItalia 2015, ndR). A noi trevigiani potrà sembrare strano ma in altri Paesi è la normalità. E’ doveroso comportarsi in modo serio”. Modolo si riferisce alle norme poste ai propri atleti dalla società araba in tema di comportamento sul podio e in ogni occasione pubblica. Il riferimento di Modolo, in particolare, è all’abitudine di stappare sul podio una bottiglia di spumante in caso di vittoria, gesto che si pone in contrasto con l’austerità auspicata dalla compagnia proprietaria della squadra. La prima vittoria del nuovo team è già arrivata grazie al successo di Rui Costa nella quinta tappa della Vuelta a San Juan, breve corsa a tappe di inizio stagione disputata in Argentina, ma naturalmente il modo di esultare diventerà particolarmente importante quando si arriverà ai grandi eventi della stagione ciclistica.



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