Nella provincia di Cadice, in piena Andalusia, si è tenuta la prima edizione del Trofeo Casino Marbella, a cui l’Inter ha preso parte su idea dell’ex-tecnico olandese Frank de Boer: oltre ai nerazzurri, hanno partecipato al triangolare amichevole anche la Linense (che ha fatto gli onori di casa, poiché le tre gare si sono disputate presso l’impianto di Linea de la Concepcion) e il Marbella (che ha dato il nome al torneo). Alla fine ha prevalso l’Inter pur avendo perso ai rigori contro il Marbella, grazie al successo nei 45 minuti contro la Linense nell’unica sfida che non si è decisa dal dischetto. Ma riavvolgiamo il nastro e facciamo ordine su quanto accaduto nella serata andalusa.
Ad aprire le danze sono le due squadre spagnole (infarcite di riserve) che si sfidano tra loro nella prima partitella da quarantacinque minuti. Sul piano del gioco avrebbe meritato il successo i padroni di casa che hanno colpito la traversa con Ferron e sfiorato il gol con Stoichkov (decisivo il salvataggio sulla linea da parte di Suarez) e con Zamorano dalla distanza. La lotteria dei rigori premia il club di Nafti, si va a oltranza finché Gomez non si fa ipnotizzare da Elias che regala la vittoria al Marbella.
Nonostante una prestazione complessivamente buona, la Linense perde ed è costretta a scendere nuovamente subito in campo per affrontare l’Inter, la grande favorita sulla carta e senza dubbio la squadra più attesa con il pubblico che riempie le gradinate dopo averle lasciate desolatamente vuote nella precedente partita. A sorpresa sarà la formazione spagnola (che assieme al Marbella milita nel quarto gruppo della Segunda Division spagnola, l’equivalente della nostra Lega Pro per capirci) a sbloccare la contesa con Alfonso che si fa beffe della difesa nerazzurra per gonfiare la rete. La reazione dell’Inter arriva su calcio d’angolo con Murillo che di testa pareggia i conti. Poi Andreolli si complica la vita da solo commettendo un ingenuo fallo da rigore su Alex Rubio che poi trasformerà alla perfezione il tiro dagli undici metri. Con un colpo di reni nel finale i nerazzurri ribaltano il punteggio con la doppietta di Murillo, e soprattutto il primo gol con la maglia dell’Inter di Gabriel Barbosa che consente alla squadra di Pioli di aggiudicarsi l’incontro.
La resa dei conti, poco dopo le 20, tra i nerazzurri e i vincitori della prima partitella. Anche qui l’Inter si complica la vita da sola con l’ennesimo black-out in difesa, via libera per Okoye che con un tiro non certo irresistibile trafigge Carrizo che prende colpevolmente gol sul suo palo. Stavolta la reazione dei nerazzurri non è così perentoria e solamente a pochi istanti dallo scadere Perisic su assist di Ansaldi scavalca il portiere avversario Bernabé (che nel frattempo ha preso il posto tra i pali di Elias) e manda tutti di nuovo ai Beitia, “imitato” subito dopo da Joao Mario. Quando Marquez sbaglia il tiro dagli undici metri, Icardi ha il match-point a disposizione ma lo sciupa malamente calciandolo malissimo, palla alta sopra la traversa. I giocatori del Marbella non sbaglieranno più, mentre l’errore decisivo per l’Inter è di Ranocchia che calcia il pallone addosso a Bernabé.
Una sconfitta comunque assolutamente indolore per l’Inter, per Pioli e i giocatori: il trofeo comunque è stato vinto e soprattutto gli obiettivi primari – oltre a quello di non farsi male – erano scrollarsi un po’ di ruggine accumulata nella sosta natalizia, sperimentare nuovi schemi tattici, incamerare minuti nelle gambe e trovare un buon ritmo in vista della ripresa del campionato. Ricordiamo che i nerazzurri torneranno in campo domenica 8 gennaio alle ore 12.30 presso la Dacia Arena di Udine, ospiti della squadra di Del Neri. Da allora si tornerà a fare sul serio e non saranno più permessi errori come quelli che si sono visti stasera in Andalusia, da segnalare anche un paio di sviste clamorose da parte di Handanovic, portiere che di solito è molto più attento e reattivo in mezzo ai pali, a dimostrazione che oggi la posta in palio non era poi così importante. (Stefano Belli)