Ecco le pagelle finali di Juventus-Bologna: diamo i voti a tutti i protagonisti della partita che si è giocata allo Stadium di Torino per la diciannovesima giornata del campionato di Serie A. Inizia nel migliore dei modi il 2017 per la Juventus che ottiene la 26^ vittoria consecutiva in casa battendo nettamente il Bologna per 3 a 0 nell’ultimo posticipo della 19^ giornata di Serie A 2016-2017. Partita nettamente dominata dagli uomini di Allegri che sbloccano subito la contesa con Higuain su assist di Pjanic, sullo 0-1 buona reazione degli ospiti che provano a giocarsi le proprie carte senza affidarsi al catenaccio e rinunciando a rintanarsi interamente dietro la linea del pallone. Tuttavia una grossa ingenuità di Oikomonou che atterra Sturaro dentro l’area costerà cara alla formazione di Donadoni, l’arbitro Mariani assegna il penalty ai bianconeri che viene impeccabilmente trasformato da Dybala che riscatta l’errore in Supercoppa firmando la rete del raddoppio. A inizio ripresa i bianconeri chiudono definitivamente ancora i conti con Higuain che sul cross-assist di Lichtsteiner schiaccia di testa il pallone che termina per la terza volta alle spalle di Mirante, dopodiché in campo non succede praticamente più nulla con i padroni di casa che amministrano e Dybala che non riesce a trovare il quarto gol.
Fino al 2-0 di Dybala su rigore il Bologna era rimasto pienamente in partita nonostante lo svantaggio, per poi dissolversi completamente dopo lo 0-3 di Higuain che ha condannato i felsinei alla resa anticipata. Non poteva esserci risposta migliore da parte dei bianconeri dopo il KO in Supercoppa, una vittoria netta e mai messa in discussione, una prova di forza con la quale gli uomini di Allegri hanno dimostrato di essere nettamente superiori. Nonostante lo svantaggio gli uomini di Donadoni non rinunciano a giocare, il loro coraggio non viene però premiato dal risultato. A inizio ripresa lo 0-3 di Higuain mette definitivamente KO gli ospiti che escono dalla gara senza più combinare assolutamente nulla. Viene fischiato un fuorigioco a Masina quando in realtà il numero 25 del Bologna era tenuto in gioco da Barzagli. Netto il rigore per la Juve, Oikonomou travolge Sturaro disinteressandosi del pallone. Il netto divario tecnico tra le due squadre gli impedisce comunque di condizionare l’esito del match.
Fine primo tempo in Juventus-Bologna, dunque è il momento delle nostre pagelle: i voti dei migliori e i peggiori per ciascuna squadra del posticipo domenicale nella diciannovesima giornata di Serie A. Tutto secondo copione allo Juventus Stadium dove i padroni di casa, al termine della prima frazione di gioco, sono avanti per 2 a 0 sul Bologna. Agli uomini di Allegri bastano 7 minuti per sbloccare la contesa, assist di Pjanic (6,5) per Higuain (7) che calcia al volo e non lascia scampo a Mirante (6) portando così in vantaggio la Juve. Buona reazione da parte degli ospiti che si esprimono con personalità in mezzo al campo, Di Francesco (6,5) scalda le mani a Neto (6) senza però metterlo in seria difficoltà, mentre Krejci (6) non riesce a inquadrare la porta avversaria. Dall’altra parte del campo, dopo che Marchisio (6) dalla distanza costringe Mirante a rifugiarsi in corner, Oikonomu commette una leggerezza atterrando Sturaro (6,5) dentro l’area di rigore, Mariani non ci pensa un secondo e indica il dischetto, dagli undici metri Dybala (7,5) spiazza Mirante e mette la palla nell’angolino per il raddoppio.
Bianconeri cinici e concreti in controllo assoluto della gara, avanti di due gol a metà gara ora hanno il coltello dalla parte del manico. L’errore dal dischetto in Supercoppa è già un lontano ricordo, questa sera l’italo-argentino incanta il pubblico con le sue giocate e firma la rete del raddoppio proprio dagli undici metri. Qualche svarione di troppo che gli costa l’ammonizione e, essendo diffidato, gli farà saltare la prossima gara di campionato.
Al momento il risultato non sta premiando l’audacia degli ospiti che anche sullo 0-1 non hanno rinunciato a giocare mettendo pressione ai bianconeri, ma ci vuole ben altro per prevalere sulla corazzata di Allegri. quello che si dà più da fare nelle fila dei felsinei, facendo ammonire Lichtsteiner e scaldando le mani di Neto. Assente ingiustificato di questo primo tempo, l’ex centravanti della Roma non ha praticamente toccato il pallone e non è mai entrato in azione. (Stefano Belli)
Buffon non si è ancora ripreso dall’influenza e tocca a lui difendere la porta bianconera, facendolo in maniera egregia. Un solo intervento nel primo tempo, piuttosto semplice, su Di Francesco, dopodiché nella ripresa si limita a fare da spettatore non pagante.
Rimedia il primo giallo della carta rifilando una gomitata a Di Francesco, l’ammonizione condiziona il rendimento dello svizzero che ha paura a entrare sull’avversario. Si riscatta quando a inizio ripresa serve l’assist per la doppietta di Higuain.
Graditissimo ritorno in difesa per l’esperto centrale che stasera non ha dovuto faticare tantissimo vista la sterilità che attualmente caratterizza il reparto offensivo del Bologna.
In assenza di Buffon è lui a indossare la fascia di capitano e a coprirne i gradi, dimostrando di essere un ottimo leader (va detto che l’avversario di stasera non era proprio irresistibile).
Allegri getta nella mischia il ghanese, stante le contemporanee assenze di Alex Sandro e Dani Alves. Il numero 22 bianconero se la cava decisamente bene, ma bisogna vederlo all’opera con squadre più forti e in forma.
A inizio gara Higuain prova a mettergli il pallone davanti alla porta ma si fa prendere il tempo da Oikonomou e dunque salta per lui l’appuntamento con il gol, ma la sua prestazione resta comunque convincente. ( Debutta con la maglia bianconera, cercando subito di mettersi in buona luce)
Impegna Mirante dalla distanza costringendolo a rifugiarsi in calcio d’angolo, gara di ordinaria amministrazione per il regista juventino.
Entra in maniera scomposta su Dzemaili al limite dell’area rischiando il giallo, poi è bravo a procurarsi il rigore subendo fallo da Oikonomou dentro l’area che Dybala trasformerà alla perfezione. Con le sue giocate arriva anche a strappare gli applausi dello Juventus Stadium.
Entra alla grandissima in partita servendo l’assist per l’1 a 0 di Higuain, la difesa del Bologna gli concede tanti spazi e il bosniaco ci sguazza trovandosi molto a suo agio nelle praterie che si ritrova a disposizione. ( Buon approccio al match anche da parte del colombiano che con una serie di accelerazioni mette subito alle corde la difesa avversaria)
L’argentino ha una grandissima voglia di riscattarsi dopo il rigore sbagliato in Supercoppa e incanta il pubblico dello Juventus Stadium con le sue giocate. Prima dell’intervallo trasforma impeccabilmente il penalty che vale il 2 a 0. Nella ripresa vuole imitare il connazionale Higuain e cerca la doppietta ma non la trova.
Gli bastano 7 minuti per gonfiare la rete e portare in vantaggio i bianconeri. Al 9′ della ripresa chiude la pratica siglando il gol del 3 a 0. Meritatissima la standing ovation quando lascia il campo. ()
La lavata di capo ha dato i suoi frutti, i bianconeri hanno ritrovato la loro proverbiale cattiveria non lasciando nemmeno le briciole agli avversari, affrontando la gara nel migliore dei modi.
Al 7′ non riesce a opporsi alla conclusione vincente di Higuain, prima dell’intervallo si arrenderà anche al tiro dagli undici metri di Dybala e a inizio ripresa alza bandiera bianca sulla schiacciata di testa di Higuain.
Non combina granché di buono, facendosi anche ammonire per un intervento scomposto e in ritardo su Sturaro che oggi era imprendibile.
Prova a metterci una pezza sugli errori dei compagni ma stasera era davvero impresa ardua, pensando anche a chiudere gli avversari in corner o in fallo laterale.
A inizio gara fa buona guardia su Higuain e Khedira, poi rovina la sua gara commettendo il fallo da rigore su Sturaro che di fatto compromette irreversibilmente la serata del Bologna.
Cerca di limitare i danni interrompendo le azioni dei bianconeri, impedendo loro di inquadrare la porta con facilità, con dei compagni all’altezza della situazione lavorerebbe sicuramente meglio. Ingiustamente fermato in fuorigioco nel primo tempo.
Un inizio gara promettente, e nulla più. Nella ripresa sparisce letteralmente dal radar, e solamente un regalo di Sturaro gli consente di toccare nuovamente il pallone che poi perderà subito dopo.
Prova a creare qualche pericolo su calcio piazzato ma i suoi tiri vengono sempre ribattuti dalla barriera bianconera, cerca la porta anche su azione venendo comunque murato.
Abile a guadagnarsi qualche punizione dal limite, a centrocampo è l’elemento che si dà più da fare ma di fatto è un predicatore nel deserto.
È il primo dei felsinei a scaldare le mani di Neto, fa ammonire Lichtsteiner, con i suoi movimenti spesso disorienta i difensori avversari ma da solo non si può affrontare una corazzata come la Juventus. ()
Nel primo tempo non vede praticamente mai il pallone, non essendo supportato a dovere dai compagni. Anche nella ripresa la sua presenza in campo è assolutamente impalpabile.
Non riesce a creare pericoli dalle parti di Neto, le poche volte che entra in azione commette fallo interrompendo così le azioni dei suoi, solamente in un frangente cerca la porta mancando completamente il bersaglio. (PULGAR 6 – Prova a ravvivare la squadra con la sua freschezza, invano)
L’unica cosa positiva della serata è l’approccio nel primo tempo, sempre propositivo sullo 0-1, ma dopo il raddoppio di Dybala la squadra si scioglie. La verità è che senza Verde manca un terminale offensivo che al Bologna serve come il pane e al momento le alternative non sono assolutamente all’altezza del talento proveniente dal vivaio del Milan.
(Stefano Belli)