La partita andata in scena ieri tra Perù e Colombia avrà fatto storcere il naso a parecchi, tifosi e non. Soprattutto, però, avrà fatto storcere il naso a noi italiani: nello specifico a chi possiede un minimo di memoria storica di stampo calcistico. Chi non rammenta quel maledetto Europeo targato Grecia 2004? La nostra formazione vantava tantissimi talenti, sia affermati che in erba. Basti pensare che tra le fila della nostra Nazionale c’era un bomber come Christian Vieri (all’epoca ancora all’apice della forma) e un novello gioiellino come Antonio Cassano, appena passato all’A.S. Roma. E poi Francesco Totti (vi ricordate lo sputo a Poulsen?) e tanti, tanti altri campioni che oggi, diciamocelo francamente, ci sogniamo. In panchina c’era il Trap, non proprio un mago della tattica e del bel gioco, ma comunque funzionale al catenaccio tipico dell’Italia di una volta. La qualificazione era alla nostra portata, visto che eravamo i più forti del girone. Ma quel biscotto targato Svezia e Danimarca (un 2-2 improbabile eppure reale) ci fece fuori in un sol colpo. Un dejavù, sicuramente… di quelli che però fanno davvero male. (agg. Francesco Agostini)



IL SOSPETTO

Perù-Colombia è terminata 1-1, grande gioia al triplice fischio da ambo le parti: la selezione di Gareca si giocherà laccesso a Russia 2018 nello spareggio con la modesta Nuova Zelanda, James Rodriguez e compagni si sono guadagnati laccesso diretto al Mondiale. Succede tutto nel secondo tempo: vantaggio ospite con il fantasista del Bayern Monaco, ex Real Madrid, al 56, pari peruviano al 76 con leterno Guerrero. Un risultato che ha permesso alle due selezioni di stappare lo champagne alla luce dei risultati contemporanei del Cile, sconfitto 3-0 dal Brasile, e del Paraguay, clamorosamente ko 0-1 contro il Venezuela fanalino di coda. Un 1-1 però sospetto, con il chiacchiericcio dei minuti finali tra Radamel Falcao e i difensori del Perù, in particolare Ramos, che puzza di accordo a non infierire. E le immagini della partita confermano le ipotesi, ancora di più gli ultimi minuti di gioco: le due squadre che attuano un possesso palla sterile e non affondano il colpo alla ricerca della vittoria…



TUTTI FELICI E CONTENTI

Radamel Falcao, capitano dei Cafeteros, non è stato lunico calciatore della Colombia a complottare con i calciatori del Perù. Molti colombiani sono stati notati a parlare con gli avversari, chiedendo costantemente in panchina il risultato della sfida in corso tra Brasile e Cile, gara terminata 3-0 e che ha visto la compagine guidata dal commissario tecnico Pizzi esclusa a sorpresa dalla rassegna mondiale. Intorno al novantesimo i sospetti hanno trovato conferme nellatteggiamento delle due squadre, che hanno palesato la volontà di accontentarsi del pareggio, risultato ideale. In caso di vittoria della Colombia, sarebbe stato il Cile e non il Perù ad affrontare i playoff contro la Nuova Zelanda; al contrario, in caso di vittoria del Perù lo spareggio sarebbe toccato alla formazione di Pekerman. Ipotesi non verificate, dato il pareggio per 1-1 allo Estadio Nacional del Perù di Lima che ha inguaiato il Cile di Sanchez e Medel, con la non qualificazione a Russia 2018 che ha indotto il ct Pizzi a rassegnare le dimissioni.