Atalanta Juventus è stata anche un confronto fra argentini che nei prossimi giorni si ritroveranno insieme in Nazionale e puntano a centrare la qualificazione ai Mondiali, che per lAlbiceleste si sta rivelando più difficile del previsto. Parliamo naturalmente di Alejandro Gomez e Paulo Dybala, visto che a suon di prestazioni anche il Papu si sta ritagliando un posto nelle convocazioni dellArgentina ultimamente. Tra i due la stella è naturalmente Dybala, però ieri sera a Bergamo è stato Gomez a cogliere soddisfazioni: sua la punizione da cui è nato il gol di Caldara e suo lassist per il gol di Cristante che ha fissato il definitivo 2-2, mentre Dybala negli ultimi minuti si è fatto parare il rigore che avrebbe potuto ridare alla Juventus una vittoria che dopo la prima mezzora di gioco sembrava in cassaforte. Dopo il gol in Europa League al Lione, in risposta anche a Fekir che aveva detto di non conoscerlo, per il Papu e per lAtalanta è un altro dolce pareggio. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
VIDEO ATALANTA JUVENTUS (2-2)
LA PRIMA DI BERNARDESCHI
Atalanta Juventus non ha dato molte soddisfazioni ai bianconeri, che perdono il comando della classifica dopo oltre un anno sempre al primo posto (al massimo condiviso). Eppure la serata di Bergamo sarà da ricordare almeno per un giocatore di Massimiliano Allegri: parliamo di Federico Bernardeschi, che al 21 minuto di gioco ha firmato il primo gol della sua nuova avventura in maglia bianconera. Una rete magari non memorabile, dal momento che parliamo di un tap-in dopo una brutta respinta del portiere nerazzurro Berisha, ma in questi casi poco importa. LImpatto di Bernardeschi con la Juventus non è infatti stato dei più semplici, lex giocatore della Fiorentina non ha infatti trovato molto spazio finora e di conseguenza era per lui molto importante riuscire a sfruttare loccasione dal primo minuto che Allegri gli ha concesso a Bergamo. Aggiungeteci che pochi minuti dopo Bernardeschi ha servito a Higuain lasti per il temporaneo 0-2 e capirete perché almeno Federico da Carrara potrà ricordare con piacere il match contro lAtalanta. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
LA GRANDE NOTTE DI CALDARA
Mattia Caldara è stato senza dubbio un grande protagonista di Atalanta Juventus, una partita che avrebbe potuto essere difficile per lui, non solo perché fronteggiare Higuain, Dybala e compagnia ovviamente non è mai facile per un difensore, ma anche perché Caldara è già stato acquistato dalla Juventus per la prossima stagione e di conseguenza sapeva che sarebbe stato nel mirino della critica, perché ogni eventuale sbavatura sarebbe stata letta con il sospetto, di cui italiani siamo maestri. Sui social ci è anche toccato di leggere: “Ha esultato più ai gol della Juventus che al suo”. Già, perché Mattia Caldara ieri ha segnato contro la Juventus, buttandosi come un bomber sulla respinta maldestra di Gigi Buffon, ma naturalmente per chi vuole pensare male ad ogni costo neanche l’evidenza dei fatti basta a cambiare idea. Poco male, questa sarà comunque una notte da ricordare per il bergamasco e da sempre nerazzurro Caldara: per la Juventus ci sarà tempo… (Agg Mauro Mantegazza)
I NUMERI DI ATALANTA JUVENTUS
Si ferma a sei la striscia di vittorie della Juventus che non va oltre l’2-2 contro un’Atalanta mai doma che non si è arresa neppure sullo 0-2, i bianconeri cedono la leadership al Napoli, unica squadra a punteggio pieno dopo 7 giornate. Per la seconda volta dall’inizio del campionato la formazione di Allegri subisce due gol nella stessa gara, era successo al Ferraris contro il Genoa quando poi la Vecchia Signora vinse in rimonta per 4 a 2, stavolta la rimonta l’ha subìta. Grazie ai gol di Bernardeschi e Higuain la Juventus torna ad avere il secondo miglior attacco della Serie A, solamente il Napoli ha fatto meglio con 25 reti. Le statistiche del match parlano chiaro: nonostante il 60% di possesso palla, 10 tiri in porta, 12 occasioni da rete, 3 calci d’angolo battuti e 15 attacchi per vie centrali gli ospiti non sono riusciti a strappare i tre punti, gli orobici sono stati più cinici con il 40% di possesso palla, 3 conclusioni nello specchio e 6 occasioni da gol. Decisive anche le 6 parate di Etrit Berisha che dopo la prima papera sul gol di Bernardeschi si è riscattato neutralizzando il tiro dagli undici metri di Dybala, serata no per Buffon che non ha saputo effettuare interventi decisivi facendosi scivolare dalle mani il pallone che poi Caldara ha depositato in rete riaprendo una partita che sembrava già chiusa.
LE DICHIARAZIONI
Al termine della gara è intervenuto ai microfoni di Sky Sport l’autore del 2-2, Bryan Cristante: “Faccio quello che mi chiede il mister, dipende poi dalle singole partite, a volte gioco più avanti altre in zone più arretrate del campo. Ho una gran voglia di segnare, sarà per questo motivo che nelle azioni offensive cerco sempre di inserirmi, inoltre il modulo e il sistema di gioco mi invogliano ad affacciarmi nell’area di rigore avversaria”.
Le parole di Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta, ai microfoni di Sky Sport: “Eravamo sotto di due gol, e rimontarli alla Juve è un’impresa difficilissima, noi ci siamo riusciti meritatamente visto che a un certo punto ci siamo presi dei rischi alzando il baricentro, dopo il gol di Caldara la squadra ha preso l’iniziativa e si è scrollata di dosso tutte le paure e le incertezze. La Juventus è venuta fuori nel finale ma siamo riusciti a tenere duro, considerando il valore dell’avversario questo pareggio vale più di una vittoria. Bisogna accettare le decisioni arbitrali e del var, premettendo che non tutti gli episodi si possono interpretare in maniera univoca anche se quelli di stasera fossero abbastanza chiari, Lichtsteiner meritava il rosso e il rigore contro di noi non c’era”.
Ai microfoni di Sky Sport l’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Il secondo gol subito è merito dell’Atalanta, Papu Gomez e Cristante hanno costruito un’azione fantastica, gli errori li abbiamo commessi in precedenza quando non abbiamo chiuso la contesa sul 2 a 0 consentendo agli avversari di tornare in partita. Dovevamo essere più reattivi nella respinta di Buffon e più presenti nel vivo del gioco. Dispiace aver lasciato per strada due punti in questa maniera, la squadra meritava di vincere per la prestazione che ha fatto. Dopo il 2 a 0 abbiamo allentato la presa e pensato a gestire la situazione, invece non abbiamo difeso nel migliore dei modi tanto meno giocare la palla corta. Gli episodi arbitrali li guardo sorridendo, ritengo che il var sia uno strumento importante ma va usato solamente nei casi più eclatanti, altrimenti quando entreremo nel vivo della stagione le partite dureranno 4 ore”.