Non si placano le polemiche attorno a Leonardo Bonucci dopo lespulsione rimediata domenica scorsa nel match casalingo che il suo Milan ha pareggiato contro il Genoa, anche a causa della sciocchezza compiuta dal difensore della Nazionale italiana: lepisodio è arrivato al termine di un vero e proprio mesa da incubo, con lex bianconero accusato non solo di aver rotto lo spogliatoio del Diavolo dopo aver chiesto e ottenuto in estate la fascia da capitano, ma anche nel mirino della critica per le prestazioni contro Roma e Inter che hanno aggravato la posizione in classifica dei suoi e messo sulla graticola il tecnico Vincenzo Montella. E, nelle ultime ore, a parlare di Bonucci è stato anche Alberto Ferrarini, noto ai fan del difensore milanista per essere stato il suo ex mental coach e motivatore, nonché colui che in passato lo ha aiutato a superare momenti difficili dal punto di vista personale e a diventare anche uno dei migliori del mondo nel suo ruolo.



“LEO E’ UN SOLDATO, NON UN CAPITANO”

Infatti, nel corso dellodierna puntata di Tutti Convocati, lo show calcistico radiofonico che va in onda su Radio 24 nel corso della settimana alle ore 14, è stata proprio la crisi di risultati del Milan e quella di Leonardo Bonucci uno degli argomenti di discussione: tra i varo interventi in trasmissione, in particolare sta suscitando molte reazioni quello di Alberto Ferrarini, ex motivatore del 30enne originario di Viterbo e che ha detto la sua sulla vicenda, puntando il dito non solo contro la società rossonera ma anche contro la tenuta mentale del ragazzo, definito un soldato che non è certo nato campione. Infatti Ferrarini, usando parole che inevitabilmente finiranno per riaprire la polemica, afferma che lex giocatore della Juventus aveva bisogno di questo bagno di umiltà, riferendosi alle ultime prestazioni e nel rosso rimediato questa domenica: Lo conosco da anni e per me è sempre stato il soldato di Conte, per questo motivo io credo che debba rinunciare alla fascia da capitano e fare questo passo indietro. Insomma, per il mental coach sarebbe questa la ricetta affinché Bonucci torni al suo antico ruolo e a rendere di più dove è più accentratore.



LE BORDATE DI FERRARINI AL MILAN

Nel suo intervento a Radio24 durante Tutti Convocati, Alberto Ferrarini ha infatti posto laccento sulla questione della responsabilità che, a suo dire, grava eccessivamente sulle spalle di Leonardo Bonucci dopo larrivo al Milan, aspetto che gli ha impedito di focalizzarsi su se stesso. Tuttavia, le ver bordate Ferrarini le riserva proprio al club milanese, scatenando dopo poche ore la replica del suo ex assistito via Twitter: Il Milan in estate ha spedito lego di Bonucci al 50esimo piano, basta vedere come è stato accolto da stampa e tifosi: parole pesanti a cui ha fatto seguito la carezza verso il calciatore che, a suo giudizio, potrebbe beneficiare di una ridimensionata, tanto che lespulsione col Genoa è stato una sorta di game over, dopo la quale ci sarà una rinascita. Ad ogni modo, Bonucci non pare aver gradito le parole del mental coach che lo segue sin dai tempi di Treviso e ha affidato al suo profilo Twitter (@bonucci_leo19) una concisa ma lapidaria replica: Mi dissocio completamente da quanto è stato detto oggi da Alberto Ferrarini, che non corrisponde al mio pensiero ha cinguettato il numero 19 del Milan, raccogliendo limmediato consenso dei suoi tifosi ma anche gli sfottò di quelli bianconeri, invitandolo ad essere più umile.



LE INDISCREZIONI PUBBLICATE DALLA GAZZETTA

Ad ogni modo questa è stata solo lultima puntata di una giornata intensa, col Milan stretto tra due fuochi, ovvero i rumors circa un possibile esonero di Montella e la pubblicazione di alcuni retroscena relativi al rapporto privilegiato che si sarebbe instaurato tra Leonardo Bonucci e la dirigenza milanista, causa secondo la Gazzetta dello Sport di alcuni degli attriti di cui si vocifera da tempo nello spogliatoio rossonero. Infatti, il quotidiano sportivo rosa svela che, dopo il brutto KO rimediato a Genova contro la Sampdoria, il difensore aveva proposto ai suoi compagni di rinunciare al ruolo di capitano: decisione declinata da parte degli altri senatori dello spogliatoio che, ad ogni modo, i bene informati raccontano non aver mai digerito il modo fragoroso con cui si è calato lex juventino nel mondo Milan. Inoltre, potrebbe far discutere lindiscrezione secondo cui Bonucci si sarebbe lamentato delle metodologie di allenamento, tanto da mettere in discussione lex preparatore atletico Emanuele Marra (poco dopo silurato proprio da Montella, sottolineano i maligni) e addirittura chiedere un giorno di riposo prima della gara di Europa League contro lAEK: permesso non accordato, raccontano alla Gazzetta, e nuovi malumori per il giocatore. Fino al rosso col Genoa e al recente silenzio social inusuale per lui, interrotto solo poco fa per smentire le parole di Ferrarini.