La sfera publica e quella privata, si sa, spesso non coincidono: il contesto formale e quello informale sono radicalmente diversi per tutti. Non siamo ipocriti, le cose stanno effettivamente così: un conto è parlare in pubblico, magari davanti alle telecamere, e un conto è farlo in un contesto privato, con amici intimi o meglio in famiglia. Detto questo, però, il Presidente della Lazio Claudio Lotito avrebbe veramente esagerato, mostrando due lati della personalità opposti, un po’ come Giano, il dio pagano bifronte. Stando a quanto afferma il quotidiano romano il Messaggero tramite il suo sito internet, Lotito sarebbe stato beccato in aeroporto al telefono mentre diceva, in relazione alla visita alla sinagoga e al mazzo di fiori: ‘Famo sta sceneggiata! Hai capito come stamo? Questi non valgono un ca…’. E poi: ‘Er vice-rabbino (il raddoppiamento delle consonanti è tipico del dialetto romano) ce starà? Perché er rabbino sta a New York!’ Un Lotito diverso, quindi, da quello che si sarebbe ammirato poco dopo in un contesto pubblico e formale davanti alle telecamere, quando aveva espresso indignazione per il gesto di alcuni tifosi laziali.
LA SMENTITA DI LOTITO
Dopo le frasi pubblicate dal Messaggero, il presidente Lotito ha reagito smentendo il tutto allAnsa: «io non ho mai detto quella frase, presentando come testimone diretto il parlamentare del Pd Dario Ginefra, vicino di posto in prima fila sull’aereo delle 20 di lunedì da Milano a Roma. «Lotito all’atterraggio a Roma cercava disperatamente un contatto attraverso i suoi col rabbino capo di Roma che però era a New York: questo è vero, ho sentito la ricerca di un contatto. La frase ‘facciamo questa sceneggiata’, invece io non l’ho sentita. In un altro passaggio della smentita pubblicata dallAnsa, Ginefra aggiunge che «Lotito è un uomo che per idee politiche, credo sportivo e altre ragioni è quanto di più distante da me: non ho motivo di prendere le sue parti, ma quel che è giusto è giusto… Mi può essere sfuggita mezza parola, ma era evidente che il presidente della Lazio – prosegue il parlamentare del Pd – cercava di trovare un’immediata risposta all’idiozia commessa da una piccola parte della tifoseria biancoceleste, e francamente da parte sua non pareva ci fosse voglia di banalizzare il gesto. A quel punto però il Messaggero controrisponde pubblicando laudio (che qui sotto trovate embeddato su RepubblicaTv) dove le frasi di Lotito si sentono e molto bene, anche se come sempre andrebbero unite ad un contesto che potrebbe far capire se vi sia lintento che sembrano o se vi siano altre spiegazioni. (agg. di Niccolò Magnani)
LA REZIONE GELIDA DELLA COMUNITA’ EBRAICA
Sarà un caso, o forse no, ma la comunità ebraica ha risposto freddamente all’iniziativa di Claudio Lotito di recarsi presso la sinagoga posta in Lungotevere de’Cenci e di depositare un mazzo di fiori per prendere le distanze dagli adesivi offensivi di pochi ultras. Ad attendere il Presidente della Lazio c’erano, infatti, un bel numero di giornalisti muniti di registratori e telecamere per intervistare Lotito sull’annosa questione. Solo giornalisti, però, perché della comunità ebraica non si è vista nemmeno l’ombra. ‘Er vice-rabbino’, per dirla alla maniera lotitiana, non si è presentato all’incontro e un suo comunicato riportato da Il Messaggero ha riferito chiaramente che la visita ‘non era stata concordata’. Di certo tutto ciò pare assai strano visto che Claudio Lotito è un personaggio di rilievo non solo in quanto presidente della Lazio ma anche come uomo di vertice della Federazione Italiana Giuoco Calcio. A pensar male si fa peccato ma molto spesso ci si azzecca, diceva Giulio Andreotti, ma vuoi vedere che le frasi fuori luogo di Lotito in aeroporto abbiano in qualche modo sabotato l’intera situazione?