Mancano due partite per chiudere il torno di qualificazione ai Mondiali 2018: l’Italia di Ventura si prepara quindi il prossimo 6 e 9 ottobre ad affrontare Macedonia e Albania, con dichiarato obbiettivo di chiudere la fase a gironi con un primo posto che varrebbe la qualificazione diretta. Un sogno per gli azzurri che però rischia di sfumare: nel gruppo G l’Italia è seconda a 19 punti e tre di ritardo rispetto alla Spagna capolista. A rendere la situazione a Coverciano ancora più critica i continui forfait di giocatori di peso come Claudio Marchisio, Andrea Conti, Daniele De Rossi, Marco Verratti e Andrea Belotti. Al loro poto il ct della nazionale Giampiero Ventura si è trovato a chiamare alcuni esordienti di sicuro valore, ma su cui tanti hanno qualche perplessità, specialmente se si considera la posta in palio nei prossimi giorni. Per commentare le convocazioni di Giampiero Ventura abbiamo sentito Massimo Brambati ex giocatore e opinionista tv: eccolo in questa intervista esclusiva a ilsussidiario.net.
Come giudica la lista dei convocati per l’Italia di Ventura? Diciamo che tra le defezioni, gli infortunati, i vari assenti ha fatto quello che ha potuto. Diverso è il discorso sul suo operato in Nazionale. Non mi sembra un allenatore che abbia portato l’Italia a grandi risultati. Conte era certamente un’altra cosa, era un tecnico che sapeva lavorare sul campo, tirare fuori il massimo dai suoi giocatori. Come dimostra anche il suo lavoro al Chelsea.
Perchè allora la Federazione ha scelto proprio Ventura? Tutti i grandi allenatori hanno scelto di non lavorare in Nazionale, come Mancini che è andato allo Zenit San Pietroburgo o lo stesso Conte che poi si è trasferito al Chelsea. Non volevano allenare una nazionale di non grande livello tecnico. Ventura del resto non ha esperienza internazionale e anche questa è una cosa che conta molto. La Federazione ha fatto quello che ha potuto.
Un mix tra calciatori esperti e novità per Macedonia e Albania: che giudizio dare? E’ quello che poteva fare Ventura in questo momento dove mancano molti giocatori, proprio un mix tra calciatori esperti e alcuni giovani. Dovremmo in ogni caso stare attenti perchè l’Albania è una buona squadra e potrebbe metterci in difficoltà. Semmai posso dire che quando giocavo io ci volevano due-tre stagioni importanti per arrivare in Nazionale, adesso non è così. Non è una cosa molto giusta.
Secondo lei sarà anche il gruppo che Ventura porterà agli spareggi? No, non penso, visto che dovrebbe esserci Florenzi per esempio che ho visto già in grande forma e avrei già convocato. Anche uno come Marchisio potrebbe farci comodo. I giocatori che mancheranno in questi due incontri dovrebbero essere chiamati per gli spareggi. Lì in cui dovremo stare attenti perchè potremmo far fatica.
Quanto mancheranno Verratti, Pellegrini, De Rossi e soprattutto Belotti in queste due sfide? Tanto, sono giocatori cardine della nostra Nazionale e non averli tutti assieme sarà un problema. Specialmente Belotti è fondamentale nell’Italia, un Belotti che ha deluso come tutti contro la Spagna ma resta sempre un grande attaccante.
Tra i nuovi convocati per questi due incontri chi pensa possa fare meglio? Mi piace molto Verdi che è destinato a fare grandi cose in futuro.
La squadra che scenderà in campo in queste due partite non dovrebbe subire cambiamenti a livello tattico? Per me i moduli tattici hanno un valore fine a sé stesso, non hanno senso. Non li capisco. Un grande calciatore può giocare bene dappertutto senza queste cose.
C’è qualche giocatore che non avrebbe portato? E’ un po’ la Nazionale che Ventura ha dovuto convocare per Macedonia e Albania. Lo stesso Buffon è un portiere sempre di sicuro affidamento. Anche Bonucci che non sta giocando benissimo al Milan, ma non poteva non essere chiamato. Non si può lasciare a casa i calciatori che costruiscono l’ossatura della Nazionale.
Chi avrebbe convocato invece? Magari Cutrone? No, non avrei portato Cutrone, non mi soffermerei su questo o quel giocatore. Speriamo magari che qualche calciatore come Conti possa recuperare in fretta. Credo però che il livello del nostro calcio non sia alto, non sia di livello internazionale. Abbiamo sicuramente dei problemi.
C’è qualche reparto dove soffriamo di più? Sì il centrocampo, manca uno come Pirlo, è un reparto dove siamo più carenti, quello dove non riusciamo più a esprimere grandi giocatori. E’ un momento così che il nostro calcio sta attraversando.
(Franco Vittadini)