LItalia batte lAlbania per una rete a zero, chiudendo con un piccolo sorriso il girone di qualificazione ai Mondiali russi del 2018. Grazie ai tre punti conquistati ieri in terra straniera, la nazionale azzurra del commissario tecnico Ventura potrà giocarsi i playoff da testa di serie, un obiettivo imprescindibile per evitare avversarie blasonate. Una prova non proprio eccelsa quella di ieri, e lo si capisce anche dalle pagelle; il migliore a fine match è infatti essere risultato un difensore, precisamente Giorgio Chiellini, uno della vecchia guardia. Il calciatore di proprietà della Juventus non ha mai commesso una sbavatura, sempre impeccabile nelle chiusure e nel tamponare le scorribande avversarie, nonostante sulla sua testa pesasse un cartellino giallo. Da segnalare in particolare un suo salvataggio provvidenziale nel finale di gara, che avrebbe permesso alla nazionale albanese di pareggiare i conti. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
PAGELLE ALBANIA ITALIA: I VOTI DELLA PARTITA
Allo stadio Loro Boriçi di Scutari l’Italia coglie una vittoria che vale oro: grazie all’1 a 0 sull’Albania gli azzurri di Ventura centrano l’accesso ai play-off in qualità di testa, il che gli consentirà di evitare Croazia, Danimarca e Portogallo (oppure Svizzera): al momento potremmo pescare una tra Svezia, Irlanda del Nord, Grecia e Irlanda, avversarie tutte alla portata se la nazionale italiana preparerà al meglio questa doppia sfida in programma a novembre. Al di là del risultato finale che questa volta sorride ai nostri colori, sul piano della prestazione anche stasera gli azzurri hanno lasciato un po’ a desiderare, soprattutto nella prima frazione quando Insigne non viene coinvolto nelle trame del gioco e Immobile viene lasciato troppo solo nell’area di rigore avversaria. Nella ripresa l’Italia alza i giri del motore e comincia a creare occasioni da gol in sequenza finché non arriva il gol di Candreva che su assist di Spinazzola gonfia la rete trafiggendo Spinazzola. Questa volta gli azzurri non si fanno rimontare e nel recupero Immobile sfiora anche il raddoppio, il triplice fischio viene accolto come una liberazione dal ct Ventura che ora si può lasciar andare dopo giorni di alta tensione.
VOTO PARTITA 5,5 – Non è stato un match spettacolare con tanti errori sia da una parte che dall’altra, negli azzurri ha prevalso la paura di non vincere mentre gli albanesi non avevano i mezzi tecnici per produrre giocate di alta classe.
VOTO ALBANIA 5,5 – Pur creando qualche spauracchio dalle parti di Buffon gli uomini di Panucci hanno davvero costruito poco in termini di azioni offensive.
VOTO ITALIA 6 – Stasera la cosa fondamentale era vincere, strappare i tre punti e guadagnarsi la prima fascia nell’urna dei play-off, ma sul piano del gioco c’è ancora molto da migliorare.
VOTO ARBITRO MOEN 7 – Il direttore di gara norvegese ha arbitrato con grande personalità, prendendo la decisione giusta quando Veseli intercetta il cross di Eder all’interno dell’area di rigore: il pallone tocca prima il fianco e poi rimbalza sul braccio, e come da regolamento non è previsto il penalty.
I VOTI DEI PADRONI DI CASA
BERISHA 6 – Nel primo tempo il portiere dell’Atalanta si oppone a Immobile, nella ripresa fa buona guardia su Insigne e Eder arrendendosi però solamente alla conclusione vincente di Candreva.
HYSAJ 5,5 – L’esterno del Napoli ci prova al 3′ con un sinistro telefonato che non crea grattacapi a Buffon, non riesce a essere incisivo sulle fasce come gli capita con i partenopei e nel finale un suo tiro viene ribattuto da Bonucci.
VESELI 5,5 – bravo a prendere il tempo agli avversari anche se in un’occasione perde la marcatura su Immobile, poi sporca con il fianco il cross di Eder all’interno dell’area ed è fortunato visto che l’arbitro valuta correttamente l’intervento non assegnando il rigore.
MAVRAJ 6,5 – Un validissimo punto di riferimento per la retroguardia albanese, sa sempre cosa fare al momento giusto e anche quando sbaglia trova sempre il modo di rimediare in extremis.
AGOLLI 6 – Qualche imperfezione durante la fase di manovra con alcune rimesse laterali regalate agli azzurri, nulla da eccepire invece quando si tratta di difendere e contenere.
BASHA 6 – Un mastino affidabile nella metà campo albanese, ruba palla, si procura calci piazzati e legge sempre bene le azioni degli avversari. Deve lasciare il terreno di gioco per un problema fisico. (LILA 5,5 – Si pone in maniera fin troppo aggressiva e rimedia il giallo a soli 7 minuti dall’ingresso in campo)
KACE 6 – Lotta su ogni pallone non dandola mai vinta agli azzurri, un autentico osso duro per chiunque abbia a che farci.
ROSHI 5,5 – A inizio ripresa scalda le mani di Buffon con un tiro dalla distanza, in precedenza lavora dietro le quinte occupandosi del lavoro sporco. (AHMEDI SV)
MEMUSHAJ 5 – Ci si attendeva qualcosa di più da parte del centrocampista del Benevento che non è mai entrato in partita, è mancata la sua spinta in fase offensiva. (LATIFI 6 – Cerca subito di creare pericoli nella trequarti azzurra mettendo il pallone al centro dell’area di rigore)
GREZDA 6,5 – Al 10′ è il primo che chiama al dovere Buffon, nei minuti successivi è senz’ombra di dubbio il giocatore più pericoloso per la retroguardia azzurra, in particolare nella ripresa quando per poco non porta in vantaggio i suoi.
SADIKU 6 – Va a pressare i portatori di palla avversari, si affaccia sempre nei pressi dell’area di rigore mettendo sull’attenti Buffon e i quattro di difesa.
ALL. PANUCCI 6 – Contro un avversario sulla carta più forte non aveva altra scelta che difendersi e poi attaccare eventualmente in contropiede. Oggi gli è andata male, ma qualche giorno fa per la Macedonia l’esito era stato ben diverso.
I VOTI DEGLI AZZURRI
BUFFON 7 – Alla soglia dei 40 anni trova sempre il modo di salvare il risultato come dimostra la gran parata sul tiro di Grezda sporcato da una deviazione che aveva dato al pallone una traiettoria ancora più imprevedibile.
DARMIAN 6 – Cerca la porta da lontano, non trovandola. Quando può mette la palla in calcio d’angolo preferendo non correre rischi inutili. (ZAPPACOSTA 6 – Ventura lo getta nella mischia quando c’è bisogno di più spinta sulle corsie esterne)
BONUCCI 6,5 – Se la cava molto bene quando si tratta di non far avvicinare Sadiku nei pressi della porta di Buffon, in ripresa dopo la prova negativa contro la Macedonia, nel finale è bravo a murare Hysaj.
CHIELLINI 6,5 – Prestazione solida da parte del centrale della Juventus, decisivo un suo anticipo sul cross basso di Latifi quando per poco non rischia l’autogol, arriva sempre prima degli altri sul pallone. Mezzo voto in meno per l’ammonizione che poteva evitare.
SPINAZZOLA 6,5 – Stasera è lui l’uomo dei cross, uno dei quali si trasformerà nell’assist per il gol di Candreva che ci manda ai play-off come testa di serie.
PAROLO 6 – Il centrocampista della Lazio cerca il suo primo gol con la maglia della nazionale italiana ma è costretto a rimandare l’appuntamento.
GAGLIARDINI 6 – Si prende qualche rischio di troppo a centrocampo col pallone tra i piedi, rimane quasi sempre coinvolto nei duelli più ruvidi per la conquista della sfera, senza mai tirarsi indietro.
CANDREVA 7 – Potrebbe essere decisamente più incisivo nelle progressioni sulle corsie esterne ma non possiamo fargliene una colpa, soprattutto se è lui l’autore del gol decisivo che ci evita un’altra brutta figura dopo quella con la Macedonia.
IMMOBILE 6 – Il bomber della Lazio ci prova dall’area piccola ma viene fermato dall’intervento di Berisha, nel finale cerca la rete del raddoppio ma viene fermato da Mavraj. Con dei migliori partner d’attacco potrebbe fare decisamente meglio.
EDER 5,5 – L’italo-brasiliano ci prova al 28′ senza inquadrare il bersaglio, la sua mira stasera non è un granché e commette tanti piccoli errori che gli impediscono di arrivare alla sufficienza (GABBIADINI SV)
INSIGNE 6 – Poco coinvolto nelle trame di gioco degli azzurri, prova a impensierire Berisha ma non riesce a dare la giusta potenza e l’angolazione ottimale al pallone che ogni volta diventa facile preda per l’estremo difensore albanese. (EL SHAARAWY SV)
ALL. VENTURA 6 – Vanno bene gli assenti ma quando si fatica a vincere contro l’Albania è la dimostrazione che forse qualche ingranaggio potrebbe girare decisamente meglio. Ridà fiducia a Candreva e lui lo ripaga con il gol-vittoria.
I VOTI DEL PRIMO TEMPO
Allo stadio Loro Boriçi di Scutari è in corso la sfida valida per le qualificazioni ai mondiali del 2018 in Russia tra Albania e Italia, al termine del primo tempo le due nazionali si trovano sullo 0-0: approfittiamo dell’intervallo per dare un po’ di voti ai protagonisti sul terreno di gioco. Buon inizio da parte dei padroni di casa che cercano subito la porta con Hysaj (6), Buffon (6) è attento in mezzo ai pali e blocca la sfera. Poco dopo l’estremo difensore azzurro viene chiamato nuovamente al dovere per neutralizzare la conclusione di Grezda (6), gli uomini di Ventura impiegano qualche minuto a carburare ma dal 20′ in avanti sono loro a creare le azioni più interessanti. Gagliardini (6) inventa un corridoio per Immobile (6,5) che viene fermato da Berisha (6,5), successivamente Veseli (5,5) intercetta il cross di Eder (6) destinato all’attaccante della Lazio, i giocatori della nazionale italiana protestano per un presunto tocco col braccio e chiedono il rigore, l’arbitro però non è dello stesso avviso. Prima del riposo ci provano Insigne (5,5) e di nuovo Immobile, ma entrambi devono aggiustare la mira.
VOTO ALBANIA 6 – Prova d’orgolio da parte dell’undici di Panucci che per adesso non hanno concesso il gol agli avversari.
MIGLIORE ALBANIA: MAVRAJ 7 – Sempre molto attento in fase difensiva, finora non ha sbagliato nulla.
PEGGIORE ALBANIA: VESELI 5,5 – Al netto di qualche buon disimpegno perde la marcatura su Immobile e rischia grosso intercettando – quasi – col braccio il cross di Eder dentro l’area.
VOTO ITALIA 5,5 – Azzurri ancora poveri di idee in questa prima frazione di gioco, ci vuole ben altro per sbloccare la contesa.
MIGLIORE ITALIA: IMMOBILE 6,5 – l’azzurro che va più vicino di tutti al gol, l’attaccante che si dà più da fare nella trequarti avversaria.
PEGGIORE ITALIA: INSIGNE 5,5 – Fa grossa fatica a entrare nel vivo del gioco, i compagni non lo coinvolgono come dovrebbero nelle manovre. (Stefano Belli)