Grande nottata targata U.S.A. quella andata di scena all’Arena di Detroit, nel Michigan. Per i fan del wrestling l’evento è quello che fa tenere il fiato sospeso: la WWE Hell in the Cell del 2017, una manifestazione sportiva amatissima negli Stati Uniti D’America e nel mondo intero. In una serata roboante all’interno della famosa gabbia sono andati di scena diversi combattimenti validi per il titolo mondiale con nomi altisonanti dell’ambiente. Tanto per farne qualcuno: il colosso giapponese Shinsuke Nakamura, Jinder Mahal, AJ Styles e la campionessa Natalya. Nello show sono state messe a disposizione le cinture di Smackdown unite anche a semplici momenti di esibizione, validi esclusivamente per il divertimento del pubblico. Tra quelli che non assegnavano alcun titolo è da sottolineare l’incontro tra Kevin Owens e Shane McMahon che è stato messo in scaletta per ultimo, in un vortice di emozioni forti. La lotta fra i due è stata serrata e non priva di alcuni clamorosi colpi di scena, soprattutto nel finale. Nello specifico, di grande impatto è stato l’ingresso di Sami Zayn che ha preso Owens e lo ha scaraventato sopra Shane, mettendo l’arbitro nelle condizioni di effettuare il conteggio classico. Owens quindi è riuscito a vincere grazie a un clamoroso intervento esterno.



NAKAMURA CONTRO MAHAL

Importantissimo incontro della serata valido per il titolo, quello tra Shinsuke Nakamura e Jinder Mahal è stato anche uno show vibrante e carico di emozioni contrastanti. Tra i due contendenti ci sono stati anche i Singh Brothers che hanno fatto il classico gioco sporco, sempre a favore di Mahal. I due, infatti, hanno spesse volte aiutato quest’ultimo distraendo l’ignaro arbitro ed evitando che il giapponese potesse mettere la parola fine all’incontro in più di un’occasione. Accortosi dell’inganno, però, il direttore di gara ha subito deciso di eliminarli dal gioco, lasciando i due wrestler a combattere da soli, l’uno contro l’altro. Nakamura ha cercato di vincere il titolo con la sua famosa mossa, la Kinshasa, ma Mahal è riuscito a mettere una mano sulle corde salvandosi e sfruttando il momentaneo ritorno dei Singh Brothers, intenti ancora una volta a distrarre l’arbitro. Poi, verso la fine, ancora un incredibile colpo di scena: Nakamura ha tentato il knockout ma Mahal è rapido nell’evitarla e nel far finire il giapponese di forza sul paletto. A quel punto Mahal lo ha stretto con la mossa Khallas e si è aggiudicato la vittoria WWE.



NATALYA CONTRO CHARLOTTE

Ma passiamo adesso al wrestling femminile con il grande incontro svoltosi tra Charlotte e Natalya. Il leitmotiv è stato quello di puntare a picchiare sul ginocchio sinistro di Charlotte, con la finalità di indebolirlo e poi continuare a colpire forte con le sue potenti armi. I colpi di Natalya sono potenti Powerbomb e Sharpshooter e raggelano la povera Charlotte, sempre più in difficoltà. Nonostante questo, comunque, il contrattacco nei confronti di Natalya prosegue: Charlotte attacca con Chop e Suplex e l’incontro si fa sempre più incerto e carico di colpi di scena. La battaglia è serrata e le due ragazze se le danno di santa ragione nonostante siano il gentil sesso: gli spettatori sono in visibilio e la tensione cresce. Alla fine, però, è Natalya a perder completamente le staffe. In un impeto di rabbia colpisce Charlotte con la sedia, andando incontro a una sacrosanta squalifica. Nonostante questo, comunque, Natalya riesce lo stesso a mantenere il titolo di campionessa femminile, alzando in alto con orgoglio la cintura di Smackdown. La regina è ancora una volta la bionda Natalya.

Leggi anche

Calciomercato Napoli/ Philip Billing, chi è il nuovo colpo di Conte/ Arriva dal Bournemouth (9 gennaio 2025)