Sabato 11 novembre, con la vittoria di Hyeon Chung su Andrey Rublev (la seconda in cinque giorni: potere del round robin) è andato in archivio il torneo Atp Next Gen 2017, il primo Master dedicato ai tennisti dai 21 anni in giù. Otto giocatori si sono sfidati con la formula consueta delle Finals che in questi giorni sono di stanza a Londra, ma con le regole del Fast4 Tennis: brevemente, i set (che sono un minimo di tre e un massimo di cinque) si vincono con 4 game senza i vantaggi (si gioca un punto di spareggio sul 40-40) e sul 3-3 si va al tie break, il let viene abolito (il servizio che tocchi la rete e cada nel campo giusto è da considerarsi valido, come nel volley) più unaltra serie di modifiche che toccano magari marginalmente il gioco ma incidono sullatmosfera (dalle luci in campo al free movement sugli spalti, passando alla possibilità dei giocatori di comunicare, in cuffia, con i coach in tribuna durante le pause). Un esperimento, perchè era la prima volta che si giocava: noi lo abbiamo seguito da molto vicino essendo alla Fiera Milano, e da appassionati di tennis non potevamo che chiedere un parere su quanto visto. Parere che ci ha dato in esclusiva Maria Vittoria Viviani, diciottenne che questanno ha iniziato ad affacciarsi al mondo professionista e ha vinto recentemente un torneo (a Loano). Ci ha detto la sua sul torneo Next Gen e su questo fantomatico Fast4, che è in sperimentazione e, chissà, potrebbe anche soppiantare il classico sistema di punteggi. 



Cosa pensi del Fast4 Tennis visto alla NextGen? Se devo essere sincera, non mi è piaciuto: non penso che durerà, e spero che non duri. Può essere carino da guardare, non lo nego, ma toglie troppo di quella che è lessenza del tennis. 

Nello specifico, in che misura? Nella misura in cui il tennis è uno sport in cui magari parti piano e poi recuperi, hai le possibilità per farlo; sei 3-3 e vinci il set 6-3. Qui al 3-3 sei già al tie break: ci sono molti meno margini di rimonta, anche per il fatto che non ci siano i vantaggi. E vero che si gioca ai cinque set, però la partita dura troppo poco per essere davvero indicativa di quello che succede in campo.



Tutto da bocciare dunque? La maggior parte direi di sì. Certi aspetti sono stati positivi a dire il vero, per esempio musica e luci nei momenti di pausa o lassenza dei giudici di linea altri aspetti però non mi sono piaciuti. Ad esempio il free movement

Come mai? Il tennis è uno sport riconoscibile anche per la sua compostezza, per come il pubblico interagisce. Sinceramente che dagli spalti ci si potesse alzare in continuazione, parlare, fare foto magari è marginale, ma non rappresenta lo spirito del tennis. Tantè vero che Shapovalov a un certo punto si è anche lamentato

Cosa mi dici invece dellabolizione del let? Mi ha convinto poco, ma a parte questo il giudice di sedia spesso e volentieri se lo dimenticava e lo chiamava



Parlano dei singoli, cosa puoi dirmi dei partecipanti alle Next Gen? Credo che il giocatore che centrasse poco rispetto agli altri fosse Medvedev: è arrivato in semifinale perchè ha pescato una giornata negativa di Khachanov e, per di più, se Coric avesse perso lultima partita lui sarebbe anche rimasto fuori. A proposito di questo, tra laltro, non è che la formula del round robin mi entusiasmi troppo

Del campione Hyeon Chuhg cosa pensi? Mi ha sorpreso per la sua grande solidità: magari non è il tipo di giocatore che preferisco vedere, come stile sono più vicina a uno come Rublev, però lui dà proprio questa sensazione di non crollare mai, di essere sempre tranquillo, solido appunto. 

Ha fatto molto bene anche Coric, semifinale a parte Infatti Coric tra tutti è quello che forse è più pronto a grandi livelli: è molto solido anche lui.

Il più alto come seeding era Rublev: che non ha iniziato bene, però è arrivato in finale Rublev secondo me è davvero forte, però nella prima partita non prendeva nemmeno il campo: è uno che cerca il colpo ma deve limitare gli errori. Come ti dicevo prima però, per come gioca lo preferisco a uno come Chung.

Tirando le somme, alla fine chi ti è piaciuto di più? Shapovalov è un fenomeno. Può diventare numero 1 non appena sarà cresciuto: ha due/tre anni meno dei suoi avversari a Milano e la differenza si vede tutta, a volte fa fatica. Però lo vedi come gioca: ha la geometria del campo, cerca e trova gli angoli e, soprattutto, la palla gli esce con una facilità impressionante. Non pensavo potesse vincere il Master, ma tra tutti è quello con più qualità e talento.

In generale cosa possiamo dire del primo Atp Next Gen? E sicuramente un esperimento molto interessante, a patto che lo si giochi con i punteggi normali. Sul resto, alcune cose carine – lassenza dei giudici di linea, gli spettacoli di luce, il fatto di poter parlare con il coach attraverso le cuffie durante i timeout – le terrei perchè sono belle e hanno creato unatmosfera niente male. 

Non sarebbe male nemmeno se ne venisse organizzato uno al femminile, non trovi? Certo, assolutamente. Sarebbe davvero bello se si facesse un giorno.

Per quanto riguarda i tuoi impegni, so che ultimamente hai avuto un problema al polso Sì, purtroppo ho una cisti a livello dell’osso trapezoide che dovrò farmi togliere, sono appena tornata dalla Turchia e in questi giorni non mi sono allenata.

Quali saranno invece i tuoi primi impegni per il 2018? Non lo so ancora: dipende anche dal polso. Se dovessi operarmi sarebbe comunque una cosa piccola, per gennaio/febbraio conto di tornare in campo per qualche torneo da 15000 dollari ma ancora non abbiamo deciso nello specifico.

(Claudio Franceschini)