Se c’è una cosa che gli italiani non hanno è di sicuro la memoria corta. Per questo all’indomani della mancata qualificazione ai Mondiali di Russia 2018 sono riemerse quelle dichiarazioni che col senno di poi ci sembrano delle vere e proprie gufate. Un’espressione peraltro così comune, soprattutto in ambito calcistico, che è entrata anche nel vocabolario Treccani. Rispuntano così le parole di Matteo Renzi, quando si tratta di essere smentito dai fatti è sempre in prima fila: dalle Olimpiadi in Brasile alla finale di volley a Rio, passando per l’elezione di Donald Trump al posto della preferita Hillary Clinton… Queste esperienze però non sono servite a fermare l’ex premier, nonostante chi viva di calcio è fortemente scaramantico. In occasione di Expo2015 a Milano ebbe la brillante idea di scherzare con Vladimir Putin sbilanciandosi sul risultato finale dei Mondiali: «Noi vogliamo vincere il mondiale in Russia. Allora se la cavò tra le risate, oggi quel video strappa sorrisi carichi di amarezza.



LE GUFATE MONDIALI PESCATE DAL WEB: DA RENZI A VENTURA

Il primo a finire sul banco degli imputati dopo il pareggio dell’Italia con la Svezia, che ha sancito la mancata qualificazione della Nazionale ai Mondiali di Russia, è stato il commissario tecnico Giampiero Ventura. La sua scelta era stata peraltro accolta con scetticismo, che ora si è sviluppato in un vero e proprio malessere. Uno scetticismo comunque comprensibile, del resto lo stesso ex tecnico del Torino (e chissà tra poco proprio della Nazionale…) non credeva di poter ambire a quell’incarico. «Io ct della Nazionale? la volta che arrestano quelli della federazione…, dichiarava nel 2009, quando era sulla panchina del Bari. Stava rispondendo negli studi di Antenna Sud alle domande degli ascoltatori. Quando Salvatore da Molfetta chiese se gli sarebbe piaciuto allenare un giorno la Nazionale se la cavò con una battuta. Oggi nessuno ha chiesto che il presidente Tavecchio finisca in manette, ma la sua testa, ovviamente metaforicamente, è stata già chiesta.

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