L’unica possibilità che l’Italia ha per partecipare ai Mondiali di Russia 2018 è un ripescaggio. Se una qualsiasi delle 32 squadre qualificate dovesse, per qualche motivo, essere squalificata o ritirarsi, la Nazionale potrebbe scendere in campo. Di queste ipotesi hanno parlato Libero e Tuttosport, che hanno citato l’articolo 7 del regolamento ufficiale della Fifa. Il particolare da non sottovalutare è che il ripescaggio non avverrebbe come in passato, a discrezione della Fifa scegliere chi ripescare, quindi non sulla base di punteggi. Se, dunque, una nazionale dovesse ritirarsi, il posto non toccherebbe di diritto alla seconda classificata nel girone, ma potrebbe essere ceduto all’Italia a discrezione della Fifa, appunto. La speranza degli italiani più sportivi e che accettano il risultato del campo, seppur amaro, è che non sia necessario tirar fuori la nota espressione latina «mors tua, vita mea. (agg. di Silvana Palazzo)
LO SPIRAGLIO DELL’ARTICOLO 7 DELLA FIFA
Da qualche ora a questa parte sta circolando sul web la notizia circa un possibile ripescaggio della nazionale italiana per i prossimi Mondiali in Russia. Se una delle 32 selezioni qualificate ai campionato di calcio del 2018 dovesse dare forfeit per qualsiasi motivo, o venisse esclusa dalla Fifa per irregolarità, a quel punto si libererebbe un posto, che potrebbe appunto essere occupato dagli azzurri. Fermo restando che il ripescaggio è davvero improbabile, anche se ciò avvenisse sarebbe comunque una mezza umiliazione. Una nazionale che ha vinto più mondiali di tutti solo dopo il Brasile, sarebbe costretta ad entrare dal retro per giocarsi il torneo che avrebbe invece dovuto meritarsi sul campo a suon di vittorie. Un minimo di orgoglio e di personalità sarebbe più che utile in questi casi, quindi, meglio rifiutare un eventuale ripescaggio. Si è vero, qualcuno potrà obiettare che in passato è già successo, come lo storico caso della Danimarca che vinse gli Europei da ripescata nel 92, ma vogliamo paragonare il blasone azzurro con quello danese? La speranza, è che alla fine lo sciagurato ripescaggio non avvenga. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ITALIA RISPESCATA AL MONDIALE?
LItalia è fuori dai Mondiali e in 24 ore le polemiche si sono sprecate: al di là della politica federale, dei problemi e delle idee per ripartire, la delusione più grande per gli italiani è pensare a unestate senza gli azzurri ai Mondiali. Le serate in compagnia, le cene tra amici, vivere il calcio per una motivazione puramente spensierata e conviviale è un qualcosa al quale gli italiani, nei grandi eventi estivi, non sono abituati a rinunciare. Ma ormai il treno è passato: o forse no? Nelle ultime ore più o meno tutti hanno cercato di scartabellare regolamenti e precedenti per capire se, in extremis, per gli azzurri possa esserci ancora una porta di servizio aperta verso la Russia. Bisogna essere chiari, leventualità è pressoché impossibile, ma a livello puramente tecnico una possibilità ancora cè.
IL PRECEDENTE DANESE
Stiamo parlando dellarticolo 7 del regolamento ufficiale della FIFA, che spiega: Qualora un’associazione (delle 32 qualificate) si ritiri o sia esclusa dalla gara, il comitato organizzatore della FIFA deciderà sulla questione a propria discrezione e prenderà qualsiasi azione ritenuta necessaria. Il comitato organizzatore della FIFA può in particolare decidere di sostituire l’associazione in questione con un’altra associazione. Il che significa che se per qualche motivo, geopolitico o sportivo, una delle Nazionali qualificate dovesse dare forfait, la FIFA potrebbe richiamare gli azzurri tra le 32 qualificate. Azzurri che a livello di ranking sono peraltro i migliori tra le formazioni europee escluse dal mondiale. Qualcuno ha iniziato a ipotizzare come Nazionali come Corea del Sud, Nigeria, Iran, Senegal, Arabia Saudita ed Egitto potrebbero incappare in potenziali esclusioni: sarebbe però uneventualità sportivamente ingiusta, anche se il precedente del 1992, quando la Danimarca vinse lEuropeo da ripescata grazie allesclusione della Jugoslavia, è nella memoria di tutti…