La mancata qualificazione dell’Italia ai Mondiali 2018 in Russia è un disastro: a parlare in questi termini è Antonio Conte, ex commissario tecnico azzurro. Alla vigilia della trasferta del suo Chelsea sul campo del West Bromwich, l’allenatore ha escluso il suo ritorno sulla panchina della Nazionale: « un momento estremamente difficile, con tanti problemi. La federazione deve prendersi tutto il tempo necessario per individuare come risolvere questi problemi, la risposta di Conte alla domanda di un giornalista. «Non è certamente un grande momento per il calcio italiano, ha aggiunto Conte, che però non intende farsi carico della ricostruzione azzurra. «Ora spetta alla federazione trovare la soluzione a questo grave problema. Eppure l’attuale tecnico del Chelsea è considerato tra i favoriti alla successione di Giampiero Ventura sulla panchina dell’Italia, dopo Carlo Ancelotti. Lo sostiene Agipronews, che cita la sigla britannica Paddy Power: l’ex Bayern Monaco è a 3,50, mentre Antonio Conte e Roberto Mancini rispettivamente a 6,00 e 7,00. (agg. di Silvana Palazzo)
ZEMAN: ANCELOTTI DIR NO, TAVECCHIO? NON C’ERA LUI IN CAMPO…
Si continua a fare il nome di Carlo Ancelotti per il ruolo di prossimo commissario tecnico della nazionale italiana, ma il suo sbarco presso gli azzurri è tuttaltro che scontato. La pensa in questo modo il collega Zdenek Zeman, attuale guida del Pescara, che parlando durante la conferenza stampa in vista della sfida con la Pro Vercelli, ha ammesso: «Ancelotti? Come persona può andare bene, anche se credo che Carlo si senta più allenatore di una squadra di club e non solo per motivi economici. Un pensiero, quello di allenare la nazionale italiana, che non sfiora minimamente il boemo: «Io sulla panchina azzurra? Negli ultimi venti anni ho ricevuto varie proposte dalle Nazionali, ma le ho sempre rifiutate perché preferisco stare tutti i giorni sul campo. Quindi Zeman ha analizzato il momento del calcio italiano: «E un vero peccato, lItalia è abituata a questa competizione. Dai tempi di Pelé non succedeva una cosa del genere. Ora cosa succederà? Spero che tutti si impegneranno per migliorare lorganizzazione di tutto il calcio italiano. Infine un commento sul mancato esonero di Tavecchio, e in questo caso Zeman sembra voler puntare il dito contro i giocatori: «Se vuole continuare vuol dire che è convinto di poter fare cose buone, io continuo a dire che non è sceso in campo Tavecchio. Un pensiero che può essere anche condiviso, visto che, indipendentemente da Ventura, la Svezia era una nazionale senza dubbio alla portata dei calciatori italiani.
VENTURA ROMPE IL SILENZIO
Rompe il silenzio lex commissario tecnico della nazionale italiana, Ventura. Dopo non aver proferito parola per quasi una settimana, salvo una brevissima dichiarazione a Le Iene, lex ct degli azzurri esce allo scoperto, rilasciando il proprio pensiero allagenzia Ansa. «Sono stati, e sono, giorni difficili e di profondo dispiacere attacca lex allenatore del Torino – provo una sensazione di incompiutezza dal momento in cui non ho raggiunto il traguardo dei Mondiali. Quindi il tecnico originario di Genova, ma che vive a Bari, ha proseguito: «Guidare la Nazionale mi ha trasmesso senso di appartenenza ed orgoglio mai provati prima perché non ci può essere niente di più grande. Ho lavorato con tutto me stesso, con serietà e professionalità: non sono riuscito là dove ero convinto di farcela alla guida di un gruppo di ragazzi che non smetterò mai di ringraziare. Ho lavorato anche per preparare i più giovani al grande salto che potevano, e possono, ancora fare in modo da arricchire tutto il nostro movimento. Ventura torna quindi sulla sconfitta con la Svezia, e in questo caso sembra non volersi prendere per intero le responsabilità, come probabilmente è giusto che sia: «Nel calcio, le vittorie sono sempre il prodotto del merito di tanti. Allo stesso tempo le sconfitte, soprattutto quelle più dolorose, non si possono spiegare con una sola verità: nel momento dell’insuccesso bisogna dare risposte ad una lunga serie di interrogativi. Infine, un pensiero al futuro dellItalia e al nuovo ct che lo sostituirà: «Sarò il primo tifoso: al mio successore auguro di riportare l’Italia dove merita.
ANCHE BERLUSCONI VOTA ANCELOTTI
Torna allo scoperto lex presidente del Milan, Silvio Berlusconi, e questa volta, non per attaccare il suo vecchio club. Lex Premier è stato ospite presso gli studi della trasmissione di Rai Uno, Porta a Porta, e nelloccasione ha detto la sua sulla nazionale italiana, che ha mancato la qualificazione ai prossimi mondiali dopo la sconfitta con la Svezia: «Ventura come minimo doveva lasciare le parole del leader di Forza Italia – avrei preferito si dimettesse lui. Tavecchio è una persona eletta democraticamente alla guida della federazione; ha operato bene in tanti settori. Lasciamo a lui decidere cosa fare. Berlusconi non condivide la critica che nel calcio italiano ci siano troppi stranieri, a partire dalle giovanili: «E’ un momento in cui il calcio italiano non sta bene ha proseguito – qualcuno dice che ci sono troppi stranieri e impediscono ai giovani italiani di venire fuori, ma in Francia e Germania ci sono più stranieri che da noi. Credo che “l’esclusione dai Mondiali” sia stata una cosa per noi non solo dolorosa ma anche grave per il nostro Paese. Infine uno sguardo al prossimo allenatore, con Berlusconi che sembra condividere in pieno la candidatura Ancelotti: «Bisognerà ripartire con grande volontà, non trascurando nulla e trovando un allenatore che abbia vinto internazionalmente tante cose. Si è parlato di Ancelotti, per me potrebbe essere l’allenatore giusto.
MANCINI DICE NO ALLA NAZIONALE
Fra i nomi circolanti in queste ore per il ruolo di prossimo commissario tecnico della nazionale italiana, vi è anche quello di Roberto Mancini. Lex Inter si trova attualmente in Russia, fra le fila dello Zenit di San Pietroburgo, e data la sua esperienza anche in campo internazionale, rientra senza dubbio fra i profili adatti per riportare gli azzurri ai fasti del 2006. Peccato però che lo stesso jesino non sembri interessato più di tanto allidea, come ha fatto capire senza troppi giri di parole in una recente intervista rilasciata ai microfoni di MatchTv: «Non mi sorprende che sia stato inserito sulla lista dei probabili successori di Ventura spiega Roberto Mancini – visto che nellelenco ci sono colleghi con esperienza e vittorie nei campionati di diversi Paesi. Ma io sto bene a San Pietroburgo e in questo momento non penso alla Nazionale: il mio obiettivo è vincere il campionato russo. Lallenatore dello Zenit si sofferma quindi sulla bruciante quanto inattesa eliminazione dellItalia: «Vederla fuori mi ha suscitato una infinita tristezza. Io che sono nato dopo il 1958, lanno in cui la nostra Nazionale non si qualificò per la Coppa del Mondo, non sapevo cosa volesse dire, ma adesso posso ammettere di aver provato qualcosa di surreale e tanta tristezza. Un Mancini comunque fiducioso in ottica futura: «Penso che presto riprenderà la sua posizione di leader nel mondo del calcio conclude – perchè stanno crescendo molti ragazzi di grande talento.
ANCELOTTI PRENDE QUOTA
Sono giorni di attesa in casa Italia. Tutti, dagli addetti ai lavori ai semplici tifosi, stanno aspettando il nome del prossimo commissario tecnico, colui che avrà lobbligo di riportare la nostra nazionale dove spetta, ripartendo quindi dagli Europei del 2020. Tanti i nomi circolanti in queste ore, ma quello più caldo resta sempre lo stesso, Carlo Ancelotti. Il tecnico di Reggiolo è libero da ogni impegno dopo essere stato esonerato dal Bayern Monaco, e attualmente si trova in Canada, precisamente a Vancouver, la città dove è nata la moglie dello stesso. Si è parlato di un contatto diretto nelle score ore fra la Federcalcio e Carletto, anche se in realtà questo non sarebbe ancora avvenuto. Lidea è però nellaria, e se non accadrà oggi, il colloquio telefonico succederà sicuramente prima di lunedì, quando Tavecchio ha indetto il consiglio federale in cui esporrà appunto i piani per la rinascita del calcio italiano.
UNA NAZIONALE ROSSONERA
La cose certa è che Ancelotti non prenderà in mano lItalia fino al prossimo giugno, visto che lo stesso ha spiegato più volte di voler ripartire solo dalla prossima estate. Dal sesto mese del 2018, poi, tutto potrebbe succedere, e cè chi parla di una nazionale dalle forti tinte rossonere, come ad esempio il noto giornalista Franco Ordine. Ancelotti sarebbe il prossimo ct, e come spalla, nel ruolo di vice, vi sarebbe Andrea Pirlo, che ha scritto le pagine più importanti della sua carriera nel Milan. Lex centrocampista ha già annunciato di voler iniziare a breve il super-corso di allenatore, e di conseguenza nei suoi piani vi è proprio lidea di fare il lavoro del tecnico da grande. Infine, dopo Carlo e Andrea, attenzione a Paolo Maldini, che invece entrerebbe nella Federazione come dirigente, con un ruolo ancora da decidere, ma che sarebbe di fatto la voce di Carletto nei piani alti del calcio. Come dimenticarsi poi della presenza già nellItalia di Evani, altro grande del Milan che fu. Insomma, il progetto sembra interessante, ora bisognerà solo metterlo in pratica.