Dopo l’umiliante 1-5 in Russia a distanza di due settimane il Siviglia di Berizzo si prende la rivincita tra le mura amiche del Pizjuan battendo lo Spartak Mosca per 2 a 1, un successo importantissimo per il club andaluso che con questi tre punti torna al secondo posto nel gruppo E di Champions League 2017-18, a un sola lunghezza di ritardo dal Liverpool capolista del girone; la squadra di Massimo Carrera scende invece al terzo posto mentre il Maribor sembra tagliato fuori dai giochi anche per quanto riguarda la “retrocessione” in Europa League. Sin da inizio gara i padroni di casa mettono le cose in chiaro agli avversari, in terra loro è tutta un’altra musica, gli ospiti devono pensare più che altro a difendersi, cosa che gli riesce piuttosto bene nella prima mezz’ora per poi capitolare sul colpo di testa vincente di Lenglet che sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina anticipa tutti e deposita il pallone in rete alle spalle di Selikhov. Prima dell’intervallo Sergio Rico viene chiamato al dovere quando respinge il tiro insidioso di Fernando su calcio piazzato. Nella ripresa il Siviglia continua ad attaccare con l’obiettivo di archiviare la pratica senza attendere il triplice fischio del direttore di gara, Nolito sfiora il raddoppio che trova invece Banega con una grande iniziativa personale, l’ex-interista da fuori area fa partire un siluro che fulmina Selikhov. Lo Spartak rischia di affondare, Tasci con un salvataggio sulla linea nega il tris a Ben Yedder e dal possibile 0-3 si passa all’1-2 di Ze’ Luis che accorcia le distanze e spaventa gli avversari che nel finale soffrono più del preventivato. Al di là del calo di tensione gli uomini di Berizzo hanno comunque meritato il successo dimostrando di essersi lasciati alle spalle la batosta di 15 giorni fa, la matematica tiene ancora in gioco lo Spartak che avrebbe comunque bisogno di tanta fortuna nelle prossime due giornate per acciuffare gli ottavi.
STATISTICHE E DICHIARAZIONI
Anche le statistiche premiano il Siviglia: 55% di possesso palla, 82% di precisione nei passaggi, 61 palloni recuperati, 8 calci d’angolo e 4 tiri in porta (12 in tutto); dal canto suo lo Spartak Mosca con 22 chiusure e 3 occasioni da gol ha saputo rimanere in partita fino all’ultimo. Nel dopo-gara ha parlato a nome di tutta la squadra il centrocampista dello Spartak Mosca, Denis Glushakov: “La nostra tattica era chiara: giocare il più coperti possibile per poi ripartire in contropiede, invece siamo stati troppo nervosi, soprattutto nel primo tempo e non ci siamo espressi secondo i nostri standard. Solamente sullo 0-2 ci siamo svegliati ma abbiamo solamente dimezzato lo svantaggio. Possiamo ancora farcela a qualificarci per gli ottavi, nelle prossime due gare tutto dipenderà ancora da noi”.