La stampa internazionale sembra aver puntato il mirino sul Milan. Dopo larticolo del New York Times, che dagli Stati Uniti avanzava dubbi riguardo leffettivo impero minerario di Yonghong Li, referente della cordata cinese che ha acquisito il club da Silvio Berlusconi. Ora, la principale testata sportiva di Spagna, Marca, afferma come la richiesta di voluntary agreement del Milan allUefa, sia stata respinta dal comitato di Nyon. Cosè il voluntary agreement? Una relazione che un club presenta, di sua spontanea volontà, per trovare un accordo con la massima istituzione sportiva europea per rientrare, in tempi concordati, nei parametri del fair play finanziario. Sforati non solo a causa del mercato molto importante sostenuto dai rossoneri in estate, ma anche a causa della mancanza di garanzie economiche che la società cinese non è riuscita a portare di fronte allesame dellUefa.
IL PIANO DI RIENTRO NON CONVINCE
La relazione per il voluntary agreement del Milan aveva posto condizioni e garanzie troppo fragili per convincere lUefa a dare il via libera sulla condotta finanziaria del club. Per rientrare nei parametri economici, il Milan ha posto come condizione il raggiungimento di obiettivi sportivi, in questa e nella prossima stagione, troppo soggetti a variabili imprevedibili per essere considerati attendibili. La Champions non era stata posta come obiettivo imprescindibile per questanno (anche alla luce di una classifica che al momento non lascia sperare ad un Milan ai nastri di partenza della massima competizione europea nella prossima stagione),ma sicuramente entro due anni. I soldi della Champions non possono però essere considerati dallUefa come una garanzia, né la situazione economica presentata dal club lascia presagire un futuro roseo. Non cè, in parole povere, un credibile piano di ricavi che possa far pensare lUefa di veder il Milan rientrare pienamente, nel giro di diciotto mesi, allinterno dei parametri del fair play finanziario.
I DUBBI SU YONGHONG LI
Per il Milan potrebbe dunque partire la procedura di settlement agreement, che già in primavera potrebbe stabilire quali saranno le sanzioni per i rossoneri nella prossima stagione delle Coppe Europee. Ed è qui che larticolo di Marca ci va particolarmente pesante, con i rossoneri che potrebbero addirittura essere esclusi da Champions ed Europa League, anche attraverso qualificazione tramite la Serie A, tanto sarebbero gravi le mancanze economiche emerse nellanalisi della relazione presentata dai rossoneri a Nyon. Dove lUefa è stata però intransigente soprattutto sulla cortina di nebbia che avvolge Yonghong Li e la proprietà rossonera, mancano dettagli sullattività imprenditoriale del gruppo che al momento detiene la presidenza del Milan, cè sicuramente bisogno di maggiori informazioni che, a quanto pare e secondo quanto riportato da Marca, non sono arrivate sul tavolo dellUefa in questo tentativo di voluntary agreement.