Robinho condannato per violenza sessuale di gruppo: a stabilire la colpevolezza dell’ex attaccante del Milan è stata la nona sezione del tribunale di Milano, presieduta da Mariolina Panasiti. Robson de Souza Santos, conosciuto come Robinho, è stato condannato a nove anni di carcere. Il calciatore, che ora si trova in Brasile dove gioca per l’Atletico Mineiro, secondo le indagini ha abusato di una ragazza albanese, allepoca dei fatti 22enne, in una discoteca di Milano, insieme ad altre cinque persone che come lui sono finite nel registro degli indagati. La vicenda di cui è accusato Robinho risale al 2013, quando si trovava a Milano, tesserato per la squadra rossonera. L’ex attaccante della Nazionale brasiliana si era già trovato coinvolto in una vicenda simile: nel 2009 infatti, quando vestiva la maglia del Manchester City, era stato arrestato per stupro di una 18enne e in seguito prosciolto dall’accusa.
ROBINHO CONDANNATO PER STUPRO A 9 ANNI DI CARCERE
Il pm Stefano Ammendola aveva chiesto la condanna a 10 anni di carcere per Robinho. Nel corso del processo è stata anche sentita la presunta vittima dello stupro di gruppo, che davanti ai giudici ha confermato le accuse. Per quanto riguarda invece gli altri cinque uomini. La notizia della presunta violenza di gruppo, come riportato dalla Stampa, era emersa nel 2014 quando la Procura di Milano aveva chiesto di arrestarlo, ma il gip Alessandra Simion rigettò l’istanza. Secondo il capo di imputazione, il 22 gennaio 2013 Robinho e gli altri, tutti connazionali, avrebbero abusato delle condizioni di inferiorità psichica e fisica della persona offesa che aveva ingerito sostanze alcoliche, con modalità insidiose e fraudolente, consistite nell’offrirle da bere al punto da renderla incosciente e incapace ad opporsi. La ragazza sarebbe stata portata nel guardaroba del Sio Café di Milano dove sarebbero stati consumati molteplici rapporti sessuali. Alla ragazza albanese è stato riconosciuto un risarcimento di 60mila euro.