La Juventus ci mette un po, ma alla fine domina sul Crotone: allAllianz Stadium lultimo dei risultati finali della domenica è un 3-0 a favore dei bianconeri, che nel giro di venti minuti trovano le reti utili per tornare al terzo posto solitario in classifica, guadagnando due punti sulle romane (che hanno una partita in meno) e restando a -4 dal Napoli e -2 dallInter. Buon modo dunque per entrare nella lunga attesa per la super sfida diretta del San Paolo: i bianconeri nel secondo tempo sbloccano la partita con un colpo di testa di Mandzukic su assist di Barzagli (azione fotocopia a quella nel finale di primo tempo) e da quel momento è tutto più semplice. Al 60 angolo, cross di Douglas Costa e destro secco di Mattia De Sciglio che fa secco Cordaz: pensate, per il terzino destro arrivato dal Milan è il primo gol da professionista alla partita numero 173. Il terzo gol è di Mehdi Benatia, dopo che Cordaz aveva tolto dai piedi di Matuidi e Mandzukic un pallone invitante. Il Crotone ha fatto troppo poco per pensare di condurre in porto il pareggio; resta dunque a quota 12 punti la squadra calabrese, mentre la Juventus allontana qualche dubbio dalla sua mente e adesso si tuffa in due partite importantissime: quella contro il Napoli e, soprattutto, quella di Champions League sul campo dellOlympiacos. (agg. di Claudio Franceschini)
LA JUVENTUS DOMINA MA NON SEGNA
Intervallo allAllianz Stadium dove la Juventus e il Crotone impattano per 0-0: per il momento dunque un risultato favorevole al Napoli che, a cinque giorni dalla sfida del San Paolo, guadagnerebbe altri due punti sui campioni dItalia volando a +6. Una Juventus che comunque sta dominando: il pallino del gioco è sempre in mano ai bianconeri che costringono il Crotone nella propria trequarti, senza troppe possibilità di uscire (gli squali lo fanno solo una volta con Tonev che manda sullesterno della rete un tiro-cross). Anche la Juventus però ha avuto poche opportunità: una con Blaise Matuidi in avvio e una con Mario Mandzukic nel finale, in entrambi i casi palla fuori davvero di poco con Cordaz che poco avrebbe potuto. Bravo invece il portiere del Crotone a disinnescare un velenoso mancino di Alex Sandro sul primo palo; la Juventus non sfonda e adesso manca solo un tempo, la prestazione cè ma come già accaduto più volte in questo inizio di stagione manca il cinismo dentro larea di rigore, oltre alla precisione nella giocata decisiva. Nel secondo tempo potremmo vedere in campo Gonzalo Higuain, rimasto inizialmente in panchina con Mandzukic e Dybala a scambiarsi il ruolo di prima punta; staremo a vedere quello che deciderà Massimiliano Allegri, e in che modo eventualmente Davide Nicola proverà a difendere un punto che per il suo Crotone sarebbe davvero prezioso. (agg. di Claudio Franceschini)
LA FIORENTINA RIPRENDE LA LAZIO
Clamoroso allOlimpico: tra Lazio e Fiorentina finisce 1-1 nel primo posticipo della quattordicesima giornata di Serie A. La Fiorentina ci ha creduto fino alla fine ma si è trovata di fronte un grande Strakosha; i biancocelesti hanno sprecato qualche occasione e poi, quando il portiere albanese ha salvato miracolosamente su una splendida girata di German Pezzella, il Var ha assegnato un rigore per un contatto precedente tra Caicedo e lo stesso difensore argentino. Dal dischetto Khouma Babacar non ha sbagliato, per lesultanza dellex Stefano Pioli: la Fiorentina ancora una volta riprende una partita che stava perdendo e sale a quota 18 punti, staccando di due punti lAtalanta che però domani sera deve ancora giocare contro il Benevento. A questo punto manca solo Juventus Crotone per chiudere la domenica: partita importante, perché con una vittoria i bianconeri si porterebbero a +4 sulla Lazio, che dunque anche vincendo il recupero contro lUdinese resterebbe virtualmente al quarto posto. Siamo dunque in attesa della partita dellAllianz Stadium. (agg. di Claudio Franceschini)
INIZIA LAZIO FIORENTINA
Si riparte in Serie A: Lazio e Fiorentina sono pronte a dare vita a unaltra interessante partita nella 14^ giornata. Fino a questo momento i gol segnati nel turno, in sette partite, sono stati 12: davvero pochi, e soltanto tre di questi arrivano dalle partite di oggi che, come abbiamo visto, sono state sì molto emozionanti ma povere dal punto di vista della precisione sotto porta. La Lazio ha loccasione di agganciare la Roma in classifica: se dovesse vincere la squadra di Simone Inzaghi si porterebbe allo stesso livello anche della Juventus, impegnata questa sera contro il Crotone. Per quanto riguarda la Fiorentina, alla squadra di Stefano Pioli è sempre mancata la continuità e in trasferta i viola fanno davvero fatica; vincere però significherebbe fare un bel salto in avanti nella corsa allEuropa League, considerando non solo il pareggio tra Milan e Torino ma anche, soprattutto, la sconfitta della Sampdoria che ha abbassato la soglia per il sesto posto. Scopriremo dunque quale delle due squadre avrà la meglio allo stadio Olimpico; noi ora torniamo a dare la parola al campo e ci mettiamo comodi, perché finalmente si torna a giocare. (agg. di Claudio Franceschini)
IL NAPOLI VA IN FUGA
Nelle tre partite pomeridiane di Serie A, il Napoli va in fuga: i partenopei vincono alla Dacia Arena rovinando l’esordio di Massimo Oddo sulla panchina dell’Udinese, e fanno fruttare il gol di Jorginho per prendere altri due punti alla Roma, che frena la sua corsa e spezza la serie di vittorie esterne. A Marassi De Rossi si fa pescare nell’assestare una manata a Lapadula in piena area: espulsione per il centrocampista (dopo consulto con il Var) e rigore per il Genoa, con lo stesso Gianluca Lapadula che, appena entrato in campo, pareggia. La Roma prende un palo nei minuti finali ma non segna più: impatta i 31 punti della Juventus, ma questa sera i bianconeri potranno nuovamente staccarsi. Pareggio anche per il Milan, un altro 0-0 interno: nel finale addirittura il Torino ha una clamorosa doppia chance per vincere ma si scontra con uno strepitoso Donnarumma. Rossoneri a quota 20 punti, granata a 19: entrambe le squadre sono lontane dai primissimi posti, per il Milan un altro stop doloroso che porta ancora oltre l’asticella del quarto posto. Tra poco in campo allo stadio Olimpico, dove la Lazio ospita la Fiorentina. (agg. di Claudio Franceschini)
INTERVALLO: UN SOLO GOL
Tre partite in corso, un solo gol: la domenica di Serie A non è certo iniziata allinsegno della fase offensiva e i risultati sono un doppio 0-0 e il vantaggio esterno del Napoli, che in questo momento si riprende il primo posto in classifica che ieri sera aveva momentaneamente perso con la vittoria dellInter. Lunico gol dei primi tempi lo ha segnato Jorghinho al 33 minuto: alla Dacia Arena la prima Udinese di Massimo Oddo resiste alla capolista del campionato, poi arriva un fallo di Angella in area di rigore e Di Bello indica il dischetto. Lo specialista Jorginho si presenta sul punto di battuta ma Scuffet, chye sostituisce lo squalificato Bizzarri, è bravissimo e devia; purtroppo per lui il pallone finisce proprio nella zona del centrocampista italo-brasiliano che ribadisce in gol. Una rete a dire il vero era arrivata anche a San Siro, ad opera del Torino: Joel Obi però ha controllato con un braccio prima di trafiggere Gigio Donnarumma e così il punteggio è rimasto sullo 0-0. Dunque si segna poco o nulla in questo avvio di domenica, a differenza di quanto accaduto ieri (9 gol in tre partite, cinque dei quali nei soli primi tempi); vedremo se i secondi tempi ci regaleranno più emozioni, tra poco lo scopriremo insieme. (agg. di Claudio Franceschini)
INIZIANO LE PARTITE DELLE ORE 15
Eccoci pronti a vivere unaltra lunga giornata di Serie A. Si inizia con le tre partite delle ore 15 come abbiamo già detto: in campo anche il Napoli, che ha la possibilità di conservare il suo primo posto in classifica e di continuare la sua marcia lo scudetto. Un tricolore che manca da ben 27 anni in casa partenopea: erano ancora i tempi di Diego Maradona e del secondo titolo nel giro di quattro stagioni, con in mezzo anche la storica Coppa Uefa. Questo Napoli può rivaleggiare con quello di allora: magari non cè ancora un Pibe de Oro fatto e finito, ma la qualità della squadra di Maurizio Sarri è altissima e il livello di gioco tra i migliori in Europa. Anche il tecnico toscano sa però che per arrivare veramente nella storia bisogna prendersi i trofei: questo Napoli sarriano non ha ancora vinto, mentre quello di Walter Mazzarri e Rafa Benitez aveva comunque messo in bacheca la Coppa Italia, per due volte. Oggi certamente nessuno ha dubbi sul fatto che questa versione degli azzurri sia decisamente più competitiva; al terzo anno del progetto, il Napoli è finalmente pronto a mettere le mani sullo scudetto, ponendo fine allegemonia della Juventus che dura da sei anni. Dunque ora ci siamo: non ci resta che metterci comodi e dare la parola ai tre campi sui quali si gioca, pronti a vedere in che modo si concluderanno queste prime partite della domenica e come cambierò la classifica di un campionato sempre più entusiasmante. (agg. di Claudio Franceschini)
IL GRANDE EX ALL’OLIMPICO
Anche allo stadio Olimpico cè un grande ex: si tratta di Stefano Pioli, oggi allenatore della Fiorentina che sfida la Lazio. Pioli e la Lazio, una storia damore durata però troppo poco: il tecnico emiliano aveva fatto molto bene con Chievo e Bologna ed era stato scelto come post-Reja per far ritrovare feeling tra i biancocelesti e il campionato. Era andata addirittura oltre le attese: quella Lazio, versione 2014-2015, si era presa il terzo posto in classifica e dunque era arrivata fino al playoff di Champions League, un grande risultato per la squadra e la società. Purtroppo linizio del declino era iniziato proprio con quel doppio spareggio, che era stato appannaggio del Bayer Leverkusen: la Lazio, retrocessa in Europa League, aveva iniziato tentennando e si era ritrovata subito in affanno in Serie A. In Europa leliminazione era arrivata agli ottavi per mano dello Sparta Praga, capace di vincere 3-0 allOlimpico; lavventura di Pioli era arrivata agli sgoccioli e si era inevitabilmente conclusa dopo un 1-4 nel derby contro la Roma. Esonerato, è ripartito dallInter che ha prima portato verso la zona Champions League e poi non è stato in grado di tenere lassù, subendo un altro doloroso addio. Oggi Pioli guida la Fiorentina, che è una squadra giovane e ambiziosa: alla Lazio si ricordano ancora di lui, ma il grande avvio di Simone Inzaghi ha ovviamente mitigato la mancanza di un allenatore comunque capace e che, nelle giuste condizioni di lavoro, potrebbe far fare il salto di qualità anche ai viola. (agg. di Claudio Franceschini)
MIHAJLOVIC E IL PASSATO
Sinisa Mihajlovic torna a San Siro: nella quattordicesima giornata di Serie A 2017-2018 il tecnico serbo si confronta ancora con i rossoneri, la squadra che ha guidato nella stagione 2015-2016 almeno fino ad aprile, prima che una sconfitta interna contro la Juventus portasse allesonero (a sorpresa) in favore di Christian Brocchi, che non è comunque riuscito a portare la squadra in Europa. Già lanno scorso Mihajlovic aveva giocato contro il Milan, per due volte al Meazza: alla prima di campionato aveva perso 3-2 per effetto della tripletta di Carlos Bacca e di un rigore che Andrea Belotti aveva sbagliato in pieno recupero. Poi, a metà gennaio, la sfida di Coppa Italia: il suo Torino aveva perso 2-1, dopo la rete del Gallo era arrivata la rimonta in tre minuti firmata da Juraj Kucka e Giacomo Bonaventura. Tutti giocatori che il serbo ha allenato, e che aveva portato in finale di Coppa Italia: una finale che lattuale tecnico del Torino non ha potuto onorare, e che Brocchi ha perso contro la Juventus. Come detto dunque a Mihajlovic si deve buona parte della Supercoppa Italiana vinta da Vincenzo Montella a Doha, primo trofeo nella bacheca rossonera dopo oltre cinque anni; soprattutto, oggi una fetta di tifosi invoca il nome del serbo visti gli scarsi risultati che il Milan rinnovato e rivoluzionato sta ottenendo in campionato. Mihajlovic però allena il Torino e appartiene al passato del Milan: è arrivato a sorpresa e ha lasciato ancor più a sorpresa, oggi San Siro è il regno di Montella e dovrà essere lui a provare a riportare in alto il Milan. (agg. di Claudio Franceschini)
ODDO, IL NAPOLI NEL DESTINO
Massimo Oddo ricomincia dallUdinese: il tecnico ritrova la Serie A che aveva abbandonato a metà febbraio al termine di un pesante 3-5 incassato sul campo del Torino, una partita che per di più era sullo 0-5 allora di gioco prima che unautorete di Ajeti e la doppietta di Ahmad Benali rendessero il passivo meno pesante. Nel destino di Oddo evidentemente cè il Napoli: la prima partita da allenatore dellUdinese sarà alla Dacia Arena contro i partenopei – che per di più sono la capolista del campionato – ed è esattamente quello che era successo quando per la prima volta lex terzino della Nazionale si era confrontato con la Serie A dalla panchina. Era il 21 agosto di un anno fa: allAdriatico il Pescara tornava a giocare nel massimo campionato dopo il 2012-2013. Clamorosamente il primo tempo si concludeva sul 2-0 a favore del Delfino: segnavano Benali e Gianluca Caprari e il Napoli di Maurizio Sarri, che fino a pochi mesi prima aveva conteso lo scudetto alla Juventus, era alle corde. A rimettere in piedi la situazione pensava Dries Mertens, che segnava due gol nel giro di tre minuti (non era ancora il Mertens centravanti e straripante, ma sapeva comunque mettere la palla in porta). Finiva 2-2: un punto per il Pescara, che poi avrebbe anche vinto a tavolino contro il Sassuolo ma sarebbe tornato a festeggiare la vittoria, la prima sul campo, il 19 febbraio con nu 5-0 al Genoa. Quando Oddo ormai non cera più, appena sostituito da Zdenek Zeman che era stato laltro allenatore, prima di lui, a riportare il Delfino in Serie A. (agg. di Claudio Franceschini) RISULTATI E CLASSIFICA SERIE A
IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA
La Serie A 2017-2018 torna in campo: domenica 26 novembre prosegue il programma della quattordicesima giornata, turno ridotto visto che saranno soltanto cinque le partite che vedremo. Inaugurata da ben quattro anticipi, la giornata prosegue ora senza il lunch match tradizionale: si parte alle ore 15 con tre partite che saranno Genoa-Roma, Milan-Torino e Udinese-Napoli. Il primo dei due posticipi è alle ore 18 e prevede Lazio-Fiorentina, mentre alle ore 20:45 si giocherà Juventus-Crotone. Il turno però non si esaurisce domenica: lunedì 27 novembre avremo infatti Atalanta-Benevento, il Monday Night delle ore 20:45.
ANTICIPI, RISULTATI SERIE A
In un sabato ricco di anticipi, alle ore 15 allo stadio Renato Dall’Ara sono scesi in campo i padroni di casa del Bologna e gli ospiti della Sampdoria, che hanno aperto la 14esima giornata del campionato di Serie A. I rossoblu hanno avuto una partenza forte, portandosi in vantaggio dopo soli tre minuti grazie a Simone Verdi. La compagine di mister Roberto Donadoni si è ripetuta venti minuti più tardi con la rete del terzino Ibrahima Mbaye. La situazione è sembrata cambiare a fine primo tempo, quando Torosidis è stato espulso lasciando i felsinei in inferiorità numerica. Tuttavia i bolognesi non si sono scomposti, riuscendo a trovare anche il terzo squillo firmato dal giovane centrocampista nigeriano Orji Okwonkwo. Boccata d’ossigeno fondamentale per il Bologna, che allontana ulteriormente la zona retrocessione; notevole passo indietro per la Sampdoria, che solo sei giorni fa aveva annichilito la Juventus fra le mura amiche. Alle ore 18 si sono svolti due match in contemporanea.
Al Mapei Stadium-Città del Tricolore si sono affrontati il Sassuolo e l’Hellas Verona, mentre nell’impianto Marc’Antonio Bentegodi i padroni di casa del Chievo Verona se la sono vista con la Spal. A passare in vantaggio sono stati proprio i ferraresi che hanno sbloccato il risultato al minuto 17 grazie ad un autogol del difensore centrale clivense Bostjan Cesar. Nel primo tempo il Chievo ha faticato parecchio, andando costantemente a sbattere sul muro eretto dagli spallini. Tuttavia nella ripresa la squadra di mister Rolando Maran ha aumentato il pressing, riuscendo a pareggiare dopo venti minuti grazie al suo attaccante Roberto Inglese. Un quarto d’ora dopo lo stesso Inglese, promesso sposo del Napoli, ha realizzato la rete del raddoppio, che alla fine è valsa il successo per la compagine veronese. A Reggio Emilia invece il Sassuolo è caduto davanti al pubblico amico, sorpreso da un Hellas Verona che abbisognava di punti. Gli scaligeri si sono portati in vantaggio con la rete dell’argentino Bruno Zuculini. Il gol del raddoppio invece lo ha messo a segno Daniele Verde.
Nel quarto ed ultimo posticipo allo stadio Sardegna Arena si sono affrontati i padroni di casa del Cagliari e l‘Inter, che cercava il sorpasso in vetta al Napoli. I nerazzurri hanno aperto le danze con la rete di Mauro Icardi nella prima frazione, raddoppiando con il croato Marcelo Brozovic al decimo del secondo tempo. Il Cagliari non ha mollato, riuscendo ad accorciare le distanze con la rete di Leonardo Pavoletti. Dieci minuti dopo però Icardi ha chiuso nuovamente i giochi, realizzando la personalissima doppietta e lanciando i nerazzurri in vetta alla classifica, in attesa della risposta del Napoli ad Udine.
LE BIG
Chi è messo peggio tra le grandi è sicuramente il Milan: forse i rossoneri non partivano con ambizioni da scudetto ma sono distanti 16 punti dal primo posto e 11 dalla zona Champions League, un divario che potrebbe anche aumentare visto che Roma e Lazio devono recuperare una partita. Situazione complicata con i rossoneri, che oggi sfidano il loro passato: di fatto si deve a Sinisa Mihajlovic la fetta più grossa della Supercoppa vinta quasi un anno fa, perchè la finale di Coppa Italia laveva conquistata il tecnico serbo. Il Milan ha sempre perso con chi lo precede in classifica, ma fa bene con chi è sotto; fa benissimo in generale il Napoli, che dopo il roboante 3-0 allo Shakhtar Donetsk vuole proseguire la corsa in campionato, sperando di conservare il primo posto e di aggiungere un altro tassello alla costruzione del suo scudetto. In grandissima forma la Roma: i giallorossi arrivano dal derby vinto e proveranno ora ad attaccare il terzo posto di una Juventus che invece soffre e non è ancora a tutta birra come nei suoi periodo migliori. Con i bianconeri tutti dovranno fare i conti, così come con la Lazio che dopo aver perso la stracittadina cercherà di ripartire in grande stile provando a battere la Fiorentina.
LE DELUSE
Sicuramente la Fiorentina è una delle deluse di questo inizio stagione: i viola non sono ancora riusciti a trovare continuità, danno sempre la sensazione di poter esplodere con ottime prestazioni ma linesperienza e letà media molto bassa portano in dote errori banali e cali fisici e mentali nel corso di una stessa partita. Alla fine contro la Spal è arrivato un pareggio, che però non è sufficiente per centrare lEuropa; serve la scossa, ma contro la Lazio in trasferta si prospetta un altro pomeriggio complicato per Stefano Pioli. Delusa anche lUdinese, che diventa la quarta squadra di questo campionato ad aver cambiato allenatore: fuori Gigi Delneri che ha pagato la sconfitta interna contro il Cagliari, dentro Massimo Oddo che riparte dopo lavventura di Pescara, con cui aveva centrato la promozione in Serie A ma che aveva lasciato, esonerato, con lultimo posto nel massimo campionato. Del Benevento resta ormai poco da dire, mentre lAtalanta sta facendo un campionato sotto il par: meglio, la Dea sarebbe in totale linea con le aspettative se non fosse per lexploit dellanno passato che ha alzato lasticella. Anche così tuttavia la stagione degli orobici resta nel complesso buona, pur se forse a Bergamo vorrebbero vedere qualche vittoria in più.
RISULTATI SERIE A 2017-2018
RISULTATO FINALE Genoa-Roma 1-1 – 59′ El Shaarawy (R), 70′ rig. Lapadula (G). Note: 69′ esp. De Rossi (R)
RISULTATO FINALE Milan-Torino 0-0
RISULTATO FINALE Udinese-Napoli 0-1 – 33′ Jorginho. Note: 33′ Jorginho (N) sbaglia rigore (parato)
RISULTATO FINALE Lazio-Fiorentina 1-1 – 25′ De Vrij (L), 94′ rig. Babacar (F)
RISULTATO FINALE Juventus-Crotone 3-0 – 52′ Mandzukic, 60′ De Sciglio, 72′ Benatia
Lunedì 27 novembre
ore 20:45 Atalanta-Benevento
CLASSIFICA:
Napoli 38
Inter 36
Juventus 34
Roma* 31
Lazio* 29
Sampdoria* 26
Milan, Bologna, Chievo 20
Torino 19
Fiorentina 18
Atalanta* 16
Cagliari 15
Udinese*, Crotone 12
Sassuolo 11
Spal, Genoa 10
Verona 9
Benevento* 0
* una partita in meno