Il 3-1 con il quale il Palermo espugna lo stadio Partenio di Avellino e si rilancia in classifica dopo il pesante passo falso interno contro il Cittadella non rende bene lidea della supremazia dei rosanero che, nellarco dei novanta minuti, hanno sofferto raramente e, anzi, una volta rimasti in inferiorità numerica hanno addirittura dilagato. Infatti, dopo essere passati in vantaggio un po casualmente nella seconda parte del tempo grazie a una autorete, la squadra di Tedino è rimasta in 10 a causa della sciocca espulsione diretta di Cionek: tuttavia, chi nella ripresa si attendeva un ritorno veemente dei biancoverdi di Novellino è rimasto deluso dato che, dopo soli tre minuti, Gnahoré ha servito il raddoppio. Il tris infine è arrivato al 77 grazie al macedone Nestorovski, bravo a tornare al gol: il passivo finale è stato reso meno pesante per gli irpini solo dal neo-entrato Asencio pochi minuti dopo. Per i siciliani si tratta di una grande prova di forza, anche mentale dopo le vicende societarie che hanno tenuto banco in settimana, mentre per i padroni di casa (desiderosi di fare lo sgambetto a una big per rilanciare le proprie velleità di alta classifica) si tratta di un brusco stop che potrebbe ridimensionare temporaneamente le proprie ambizioni.
LE DICHIARAZIONI
La brutta sconfitta maturata tra le mura amiche del Partenio, peraltro dopo aver giocato lintera ripresa in superiorità numerica, è stata commentata con delusione da Walter Novellino: a proposito del 3-1 che il Palermo ha rifilato allAvellino, lallenatore degli irpini non ha usato mezzi termini, ammettendo che la sua squadra deve presto cambiare atteggiamento. In sala stampa, Novellino ha dichiarato però di essere lunico responsabile del KO: Il calcio è semplicità e il nostro avversario era forte ma non superiore a noi: le partite si preparano bene in settimana… ha detto il diretto interessato, aggiungendo comunque di non volersi arrendere dato che oggi siamo stati comunque condannati dagli episodi anche se con luomo in meno del Palermo potevamo giocarcela fino alla fine. Di tuttaltro umore è Bruno Tedino, coach di un Palermo corsaro e che ritorna a vincere in trasferta dopo lultimo KO casalingo: Quando giochiamo fuori casa riusciamo ad avere qualche spazio in più e ci esprimiamo meglio ha detto il tecnico dei rosanero ai microfoni di Sky Sport, spiegando che i suoi ragazzi sentono forse meno il peso di vincere a tutti i costi la gara, a differenza che tra le mura amiche. Noi venivamo da una bruttissima prestazione contro il Cittadella e quindi giocare ad Avellino contro una squadra che ha come sua caratteristica lottima organizzazione non era facile ha concluso Tedino che ha rivolto anche un plauso alla sua squadra, capace nella circostanza di superare se stessa.