Il Torino ha battuto con un secco due a zero il Carpi nel quarto turno ad eliminazione diretta di Tim Cup. Una partita sul velluto per i granata allenati da Sinisa Mihajlovic contro una formazione di categoria inferiore. I gol di Iago Falque e Belotti hanno regalato già nel primo tempo di fatto la qualificazione e gli ottavi di finale da affrontare contro la Roma. La partita contro gli emiliani sarà però ricordata soprattutto nel finale per lexploit del portiere di riserva granata, Vanja Milinkovic-Savic. Il giovane serbo, dodicesimo di Sirigu e fratello del più famoso Sergej della Lazio, è arrivato a Torino con la fama di essere non solo un promettente estremo difensore, ma anche un cecchino sui calci di punizione, sulla falsariga di alcune leggende del calcio sudamericano come il paraguaiano Chilavert o il brasiliano Rogerio Ceni, che oltre a dilettarsi tra i pali si esibivano calciando irresistibili rigori e punizioni. E alla fine della partita, col risultato ormai al sicuro, Mihajlovic ha mandato il suo portiere a cercare il tris.
UN TIRO DA SPECIALISTA
Milinkovic-Savic ha infatti calciato la punizione nel finale, provando a testare in partita la sua abilità già vista in allenamento. I cronisti Rai parlavano di scelta forse irrispettosa nei confronti del Carpi, ma si sono ricreduti assieme a tutto il pubblico quando Milinkovic-Savic ha lasciato partire una vera e propria bomba che, pur superando il portiere del Carpi, ha colpito in pieno la traversa per poi rimbalzare fuori dalla porta. Gol solo sfiorato, ma tutti sono rimasti a bocca aperta dallesecuzione del giovane portiere serbo, che ha calciato come i grandi specialisti. Chissà che in futuro le punizioni di Vanja Milinkovic-Savic non possano diventare un classico del calcio come quelle degli illustri colleghi sudamericani sopra citati. Il gesto tecnico da specialista potrebbe essere ripetuto, anche se in partita col risultato ancora in bilico, portare il portiere a calciare è sempre un azzardo in caso di capovolgimento di fronte.