Incredibile suicidio della Lazio nel monday night della sedicesima giornata di Serie A 2017-18: dopo 24 anni il Torino torna a espugnare l’Olimpico biancoceleste imponendosi per 3 a 1, una vittoria importantissima che potrebbe segnare la svolta (in positivo) per gli uomini di Mihajlovic che mettono fine alla lunga serie di pareggi, ma si può tranquillamente dire che i biancocelesti si siano fatti fuori da soli con le loro stesse mani. Dopo un primo tempo molto equilibrato in cui i granata avevano approcciato molto bene la partita con il palo interno colpito da Belotti, i biancocelesti avevano provato a rispondere pareggiando il numero dei legni scheggiati con Immobile, poi a ridosso dell’intervallo Immobile perde letteralmente la testa accennando una testata a Burdisso: nello stesso momento gli aquilotti chiedono l’intervento del VAR per un tocco di Iago Falque col braccio largo (anche se da posizione molto ravvicinata). Per gli uomini di Inzaghi è la loro condanna a morte, l’arbitro Giacomelli prende visione di quanto accaduto e mostra il rosso diretto al numero 17 biancoceleste anziché indicare il dischetto e concedere il penalty. Con l’uomo in meno la Lazio nella ripresa viene letteralmente ridicolizzata dal Toro che passa per tre volte, con i primi gol in Serie A di Berenguer (grande mossa di Mihajlovic che lo preferisce a Ljajic) ed Edera (altra scelta vincente di Mihajlovic che lo aveva appena gettato nella mischia), il tutto condito dal gran sinistro a giro di Rincon che nell’azione del 2 a 0 ha fatto quello che voleva nella metà campo avversaria. Il momentaneo 1-2 di Luis Alberto è soltanto un fugace fuoco di paglia, con questa sconfitta la Lazio manda definitivamente a farsi benedire la stagione, ormai le big davanti sono irraggiungibili e i biancocelesti farebbero meglio a guardarsi le spalle.
VOTO PARTITA 5 – L’episodio a fine primo tempo rovina una partita bella e combattuta, i biancocelesti si innervosiscono e nella ripresa non combinano nulla di buono.
VOTO LAZIO 4 – I biancocelesti sono ormai dei maestri nel gettare al vento le occasioni e perdere le partite da soli. Stasera è arrivata l’ulteriore conferma che quella di Simone Inzaghi non è una grande squadra e quindi non merita di occupare le prime posizioni della classifica di un campionato come la Serie A. Di grande ha soltanto il bluff che rappresenta.
VOTO TORINO 7,5 – Che impresa per i granata di Mihajlovic! Erano 24 anni che il Toro non batteva la Lazio a domicilio, tre punti che potrebbero rappresentare la svolta stagionale.
VOTO ARBITRO GIACOMELLI 5,5 – Per placare gli animi e “compensare” avrebbe dovuto concedere il rigore dopo l’espulsione di Immobile, in questa maniera nella ripresa viene bersagliato dai fischi dei tifosi laziali.
I VOTI DEI BIANCOCELESTI
STRAKOSHA 5 – Non si ricordano interventi decisivi da parte del portiere albanese nel primo tempo mentre nella ripresa viene trafitto per ben tre volte, poco reattivo e imbambolato in mezzo ai pali.
BASTOS 5,5 – Serve la sua forza fisica per contenere Berenguer anche se a livello tattico lascia ancora a desiderare. Nella ripresa sparisce dalla circolazione invece di sorvegliare la propria trequarti.
DE VRIJ 6 – Sradica il pallone dalle parti di Belotti, le sue qualità sono indiscusse ma in serate come questa non bastano per evitare il disastro.
RADU 5 – Si fa rubare palla da Iago Falque come un principiante e nelle azioni che portano ai tre gol granata ha più di qualche responsabilità.
MARUSIC 5 – Stasera sembra funzionare piuttosto bene l’asse con Luis Alberto, il montenegrino è inoltre il primo a impegnare seriamente Sirigu, ma alla fine anche lui è tutto fumo e niente arrosto. (FELIPE ANDERSON 5 – C’era grande attesa per l’esordio in campionato del brasiliano dopo lo scampolo in Europa League ma con l’uomo in meno non riesce a dare il cambio di ritmo auspicato)
PAROLO 5 – Il centrocampista sta ancora smaltendo le scorie per la mancata qualificazione dell’Italia ai mondiali ma ormai è quasi passato un mese e un professionista come lui dovrebbe aver imparato a lasciarsi alle spalle questa batosta.
LUCAS LEIVA 6 – Si procura una punizione dal limite e prova a inventare qualche assist per Milinkovic-Savic, uno dei pochissimi a salvarsi. (CAICEDO 4,5 – Ma a Inzaghi non conveniva tenersi direttamente Djordjevic? Brocco per brocco…)
MILINKOVIC-SAVIC 5,5 – Ci prova con una punizione dal limite ma il serbo alza troppo il pallone che termina ampiamente sopra la traversa, se vuole diventare un top player deve saper sfornare grandi giocate per tutti i novanta minuti.
LULIC 5 – Non sfrutta al meglio le ripartenze sbagliando quasi sempre le aperture e le rifiniture, prova incessantemente a sfornare ma proprio non ha le carte in regola per ficcare.
LUIS ALBERTO 6 – Lo spagnolo è l’ultimo ad arrendersi accorciando momentaneamente le distanze con un pallonetto a scavalcare Sirigu, negli ultimi minuti si fa male ma con i tre cambi già esauriti prova a tenergli duro e questo potrebbe costargli carissimo in termini di recupero.
IMMOBILE 0 – No comment. Il suo bruttissimo gesto nei confronti di Burdisso (manco fosse Roberto Spada), pur essendo solamente accennato, oltre a essere un’immagine cattiva e diseducativa per il calcio, fa sprofondare la Lazio all’inferno. Un attaccante dovrebbe far vincere le partite, non perderle.
ALL. INZAGHI 2 – Con il suo 3-5-1-1 è diventato più prevedibile del sole che sorge la mattina e tramonta la sera. La sua gestione della gara nella ripresa dopo l’espulsione di Immobile è da mani nei capelli: invece di tenere tutta la squadra dietro la linea del pallone mantiene l’assetto tattico originario facendosi trafiggere in contropiede, poi si brucia tutti i tre cambi in pochi minuti a più di mezz’ora dalla fine, e costringe Luis Alberto a forzare nonostante il dolore al flessore, ora c’è il rischio di perdere a lungo anche lo spagnolo oltre a Immobile che dovrà scontare almeno tre o quattro giornate di squalifica.
I VOTI DEI GRANATA
SIRIGU 7 – Fa buona guardia sul suo palo sventando il sinistro angolato di Marusic, per poi smorzare il tiro-cross di Immobile, prima dell’intervallo non si fa sorprendere dalla punizione di Luis Alberto.
DE SILVESTRI 7 – Quando si trova davanti la sua ex-squadra sforna sempre prestazioni superlative, non molla di un centimetro e lotta come un leone su ogni singola palla.
NKOULOU 7,5 – In scivolata nega il gol a Immobile, il difensore granata fa sempre la cosa giusta sventando parecchi pericoli anche se prende il giallo per un fallo ingenuo su Luis Alberto, per il resto il suo impegno è encomiabile e ammirevole.
BURDISSO 7 – Si rifugia in corner quando la palla arriva nei pressi dell’area piccola, provvidenziale nell’anticipare Milinkovic-Savic nei pressi del dischetto. In maniera molto furba fa innervosire Immobile che cercherà di colpirlo con una testata, gesto che gli costa l’espulsione.
MOLINARO 6,5 – Non ha un attimo di respiro sulle corsie esterne, ci prova a trovare la porta grazie all’imbeccata di Iago Falque ma angola troppo il pallone che termina di poco sul fondo.
RINCON 8 – Novanta minuti monumentali da parte dell’ex-giocatore di Genoa e Juventus. Già nel primo tempo meriterebbe il gol con il suo destro che sorvola la traversa, poi nella ripresa gonfia la rete con un gran sinistro a giro dopo essere avanzato indisturbato verso l’area di rigore avversaria. Dov’erano i difensori della Lazio? (ACQUAH SV)
VALDIFIORI 5,5 – Il peggiore dei suoi in una serata in cui i suoi compagni fanno i fenomeni. Travolge Lucas Leiva provocando una punizione dal limite in favore della Lazio, fortuna per lui che Milinkovic-Savic calcerà male.
BASELLI 6,5 – Si dà molto da fare a centrocampo, gara di grande sostanza per il numero 8 granata. (OBI SV)
IAGO FALQUE 8 – Gli manca solamente il gol allo spagnolo che stravince il duello a distanza con Luis Alberto, con le sue giocate incanta l’Olimpico (sponda granata ovviamente). (EDERA 7,5 – Al primo pallone toccato il prodotto del vivaio granata la chiude con uno splendido sinistro a giro che si infila nell’angolino e ammutolisce la Lazio)
BELOTTI 6,5 – Il Gallo scheggia il palo a interno a inizio gara, anche stasera resta a bocca asciutta proseguendo il digiuno di gol ma se non altro non prende a testate gli avversari a differenza del suo omologo biancoceleste.
BERENGUER 7,5 – Mihajlovic gli dà la grande occasione di mettersi in evidenza e lo spagnolo ex-Osasuna la sfrutta alla perfezione realizzando il suo primo gol in Italia. Serata da incorniciare, sarà dura per Ljajic riprendersi la maglia da titolare.
ALL. MIHAJLOVIC 8,5 – Se dall’altra parte Inzaghi sbaglia tutto quello che c’era da sbagliare, il tecnico granata salva la panchina indovinando tutto: a cominciare dalla scelta di escludere Ljajic e dare fiducia a Berenguer che lo ripaga aprendo le danze. Poi a gara in corso fa entrare Edera che al primo pallone toccato mette il punto esclamativo.
I VOTI DEL PRIMO TEMPO
Allo stadio Olimpico di Roma è in corso il match valido per la sedicesima giornata di Serie A 2017-18 tra Lazio e Torino, le squadre vanno al riposo sul punteggio di 0-0: diamo un’occhiata ai voti del primo tempo. Sia i padroni di casa che gli ospiti saltano i convenevoli e si affrontano a viso aperto sin dal fischio d’inizio, Belotti (6) prova a interrompere un digiuno che dura dallo scorso 20 settembre ma il Gallo scheggia il palo interno che grazia Strakosha (6). La risposta dei biancocelesti non tarda ad arrivare con Immobile (0, capirete il perché tra qualche riga) che viene chiuso da Nkoulou (7), dall’altra parte è Iago Falque (7) a ispirare il gioco dei granata ma Rincon e Molinaro non riescono a inquadrare la porta. Gli uomini di Simone Inzaghi ci provano su punizione con Milinkovic-Savic (6,5) e Luis Alberto (7) che impegnano Sirigu (6,5), poi nel recupero accade di tutto: i giocatori della Lazio protestano per un tocco di Iago Falque col braccio largo, il pubblico chiede il rigore ma l’arbitro Giacomelli, una volta consultato il VAR, estrae il rosso diretto nei confronti di Immobile (qualche istante prima aveva anche colpito il palo esterno, pareggiando il conto dei legni nella sfida a distanza con Belotti) che nel frattempo aveva perso completamente la testa accennando una testata a Burdisso (6): gesto folle, irresponsabile e immaturo da parte del numero 17 biancoceleste che non solo lascia i suoi in dieci per tutto il secondo tempo ma “offusca” l’infrazione di Iago Falque, infatti il direttore di gara non assegna il penalty facendo andare su tutte le furie gli aquilotti. Ora il Torino sfrutterà l’uomo in più per fare il colpaccio.
VOTO LAZIO 5,5 – Si profila un secondo tempo di passione per i biancocelesti, in dieci a causa dell’Immobilata. E dire che nei primi quarantacinque minuti si era intravisto qualcosa di buono nel gioco.
MIGLIORE LAZIO: LUIS ALBERTO 7 – Come al solito è lo spagnolo l’anima e la mente del gioco offensivo dei biancocelesti.
PEGGIORE LAZIO: IMMOBILE 0 – Con un gesto idiota rovina la gara sua e di tutta la Lazio, un attaccante del suo spessore dovrebbe mantenere sempre il sangue freddo e non perdere mai la testa.
VOTO TORINO 6,5 – Molto positivo l’atteggiamento dei granata che a inizio gara colpiscono il palo interno con Belotti, rendendosi spesso pericolosi in contropiede.
MIGLIORE TORINO: IAGO FALQUE 7 – Se gli avversari hanno Luis Alberto, Mihajlovic può contare su di lui: tre grandi giocate che mandano i compagni in zona tiro.
PEGGIORE TORINO: VALDIFIORI 5 – Provoca ingenuamente la punizione dal limite che Milinkovic-Savic non sfrutta stendendo Lucas Leiva. (Stefano Belli)