La notizia della positività di Chris Froome al salbutamolo alla Vuelta ha scosso il mondo del ciclismo e più nel particolare proprio quello dello sport in generale. Se c’è chi minimizza, visto che non c’è stata sospensione da parte dell’Uci, c’è chi invece lancia un’allarme sulla sua carriera. Secondo Austade.fr pare infatti che Chris Froome possa essere pronto ad appendere le scarpette al chiodo dopo questa delicata situazione. Un po’ eccessivo se si ascoltano quelle che sono le parole del ragazzo, pronto a dimostrare la sua innocenza e di essere ingrado di andare avanti per dimostrare ancora una volta di essere il campione che il suo palmeres racconta in maniera chiara ed evidente. Chris Froome è un ciclista di grandissima esperienza e di sicuro se avrà la possibilità di provare la sua estraneità al fatto, confermando la tesi della cura dell’asma, questa brutta storia si potrebbe chiudere qui. (agg. di Matteo Fantozzi)
IL TWEET DEL BRITANNICO
Torna a parlare Chris Froome. Il ciclista britannico, detentore del Tour de France e della Vuelta 2017, ha pubblicato un breve tweet attraverso il proprio profilo ufficiale, per spiegare la propria posizione riguardo alla vicende che lo vede coinvolto nella positività al salbutamolo, sostanza che lo stesso Chris assume regolarmente per curare lansia, ma che avrebbe ingerito in una quantità superiore al consentito. «Grazie a tutti per i messaggi di sostegno scrive il ciclista nato a Nairobi – sono sicuro che arriveremo presto in fondo a questa vicenda. Scusate, ma non possono dire di più fino alla conclusione dellinchiesta. Chris Froome non è stato ancora sospeso, come previsto dal regolamento, ma a breve verrà ufficializzata la decisione sullassunzione della sostanza di cui sopra, e si capirà se linglese riceverà solo unammenda pecuniaria per negligenza, o se eventualmente sarà costretto a non prendere parte alle corse per un determinato periodo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
IL COMUNICATO DELL’UCI
E stato diffuso pochi minuti fa un comunicato ufficiale da parte dellUci, lunione internazionale dei ciclisti, in merito alle notizie delle ultime ore riguardanti la positività del campione inglese Chris Froome, britannico del team Sky, vincitore della Vuelta 2017 e del Tour de France della scorsa estate. Ecco quanto spiegato: «L’Union Cycliste Internationale (UCI) conferma che al corridore britannico Christopher Froome è stato notificato un avviso, Adverse Analytical Finding (AAF) di salbutamolo superiore a 1000 ng/ml in un campione raccolto durante la Vuelta lo scorso 7 settembre 2017. Al corridore è stato notificato il 20 settembre 2017. Attualmente non è stata presa ancora alcuna decisione nei confronti di Froome: «Ai sensi dell’articolo 7.9.1. delle Regole antidoping dell’UCI, la presenza di una sostanza specifica come il salbutamolo in un campione, non comporta la sospensione obbligatoria contro il ciclista. Ricordiamo che il salbutamolo è assunto regolarmente dal ciclista inglese per curarsi lasma, ma secondo lUCI lo stesso Froome ne avrebbe ingerito una quantità superiore a quanto consentito. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
IL COMMENTO DI NIBALI
Ha fatto in breve tempo il giro del mondo la notizia circa il presunto doping del campione della Vuelta e del Tour de France 2017, Chris Froome. Il corridore britannico avrebbe assunto in dosi al di sopra di quanto consentito, il Salbutemolo, un farmaco che viene usato per curare lasma. Una notizia scioccante, anche se ancora in attesa di conferma, che è stata commentata così dal campione italiano di ciclismo Vincenzo Nibali: «Certo per il ciclismo non è un grande giorno, come non lo è per lui. Sulla vicenda non entro nel merito voglio aspettare correttamente le conclusioni. E qualora venisse confermata la positività al doping del ciclista britannico, il titolo di campione della Vuelta, il Giro di Spagna 2017, potrebbe andare proprio al nostro siciliano, giunto secondo. Attualmente Nibali si sta allenando in Croazia con il team Bahrain-Merida, ed è stato intercettato dallAnsa per un suo parere sulla vicenda Froome. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
PARLA IL TEAM PRINCIPAL DI SKY
Il mondo del ciclismo è stato sconvolto nelle ultime ore in seguito alle accuse di doping nei confronti del campionissimo Chris Froome, ciclista britannico detentore della Vuelta e del Tour de France di quest’anno. Latleta avrebbe assunto il Salbutamolo, farmaco antiasmatico che lo stesso prende da tempo per curarsi. Resta da capire però se la quantità assunta sia lecita o meno, ed è su questo punto che si sta cercando di fare chiarezza. A riguardo è uscito allo scoperto il Team Principal di Sky, Dave Brailsford, che attraverso il sito ufficiale della scuderia ha spiegato: «Stiamo cercando di capire esattamente cosa sia successo, anche perché vi sono una serie di problemi complessi sia medici quanto fisiologici che influenzano il metabolismo e lescrezione del Salbutamolo. Sono completamente fiducioso che Chris abbia seguito la guida medica nella gestione dei suoi sintomi di asma, rimanendo entro la dose ammissibile. Faremo tutto il possibile per chiarire ogni dubbio. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
FROOME POSITIVO AL SALBUTAMOLO
Chris Froome è stato trovato positivo al salbutamolo durante un controllo antidoping effettuato durante la Vuelta vinta dallo stesso Froome, il 7 settembre, al termine della 18ª tappa da Suances a Santo Toribio de Liebana. Lo ha comunicato la Federazione ciclistica internazionale (Uci), aggiungendo che le controanalisi sono già state effettuate, e hanno confermato la positività del primo campione. Froome dunque dopato e squalificato? No: lUci comunica di non avere provveduto alla sospensione provvisoria del corridore, in ragione della natura della sostanza incriminata, un farmaco antiasmatico che Froome assume da tempo, anche perché si tratta di un farmaco permesso dalle regole della Wada (lAgenzia mondiale antidoping) senza nemmeno lesenzione per uso terapeutico, a patto di non superare alcuni limiti. Proprio qui sta il problema per Froome: in questo controllo effettuato alla Vuelta, la concentrazione di salbutamolo nelle urine del capitano del Team Sky è risultata superiore alla soglia massima consentita di 1000 nanogrammi/millilitro.
LA SPIEGAZIONE DEL BRITANNICO
Di conseguenza, ecco che Chris Froome qualche rischio lo corre. Il caso del britannico, quattro volte vincitore del Tour de France e questanno pure della Vuelta, è simile a quelli di Alessandro Petacchi e Diego Ulissi, che per lo stesso motivo furono squalificati per un anno e per nove mesi rispettivamente. Se anche a Froome toccasse la stessa sorte, tra l’altro, Vincenzo Nibali vincerebbe a tavolino la sua seconda Vuelta, dato che fu proprio il siciliano a contendere al britannico la maglia rossa fino all’ultimo giorno, e a salire sul secondo gradino del podio a Madrid. Questa la spiegazione dello stesso Chris Froome: E’ noto che io soffro d’asma, e conosco perfettamente quali sono le regole. Su consiglio del medico ho incrementato i dosaggi di salbutamolo, ma sempre prestando grande attenzione a non superare i limiti. Prendo molto sul serio la posizione di leadership che occupo nel mio sport. L’Uci ha ragione a esaminare i risultati dei test e insieme alla squadra fornirò tutte le informazioni necessarie.