In Verona Milan 3-0 ha fatto notizia soprattutto il crollo dei rossoneri, ma ciò non può offuscare i meriti di un ottimo Verona, a maggior ragione se si pensa che lHellas già nel primo tempo ha perso due titolari per infortunio. Ieri però per i gialloblù era una giornata speciale e lo ha dimostrato il fatto che entrambi i subentrati (Kean e Bessa) siano andati in gol. Litalo-brasiliano in questultimo periodo ha trovato meno spazio a causa di un problema al ginocchio, ma potrà ricordare la partita di ieri per il primo gol in Serie A, soddisfazione doppia per chi è cresciuto nelle giovanili dellInter. Ecco dunque le parole di Daniel Bessa al termine di una partita speciale per sé stesso e per tutto il Verona: La dedica è per mia mamma e per la mia ragazza. Questa è la vittoria di una squadra che si è sacrificata su tutti i fronti: ci capita di sbagliare, ma siamo in netto miglioramento. La testa però è già ai prossimi impegni: Dobbiamo prendere punti a Udine sabato, approfittare di quanto fatto con il Milan, di questo grande successo che ci può dare una grande carica. Cè ancora molto da fare per arrivare alla salvezza. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
VERONA MILAN: GOL E HIGHLIGHTS
I NUMERI DEL CROLLO ROSSONERO
Verona Milan 3-0 è un crollo che fa molto male ai rossoneri: rievoca i fantasmi non solo delle due fatal Verona che costarono altrettanti scudetti nel 1973 e nel 1990, ma con i numeri richiama la stagione 1981-1982, quella della seconda retrocessione in Serie B del Milan. Allora, dopo le prime 17 giornate di campionato le sconfitte erano otto, stavolta sono solo sette ma è il peggiore numero da allora, perché mai negli ultimi 35 anni il Milan aveva perso sette partite nelle prime diciassette giornate. Il cambio in panchina non porta giovamento: né Montella né Gattuso sono i principali colpevoli, ma a cosa serve cambiare la guida tecnica per pareggiare a Benevento e prendere 3 gol dal Verona? I gol subiti sono 24 e tutte le volte in cui i rossoneri in campionato sono passati in svantaggio hanno sempre perso. Brucia avere fatto appena un punto contro le ultime due della classifica, con numeri imbarazzanti: il Benevento ha segnato due gol solo contro il Milan, per il Verona è stato lunico tris, mentre oltre ovviamente a Brignoli anche Puscas, Caracciolo e Bessa hanno segnato proprio contro la squadra di Gattuso il loro primo gol in Serie A. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
VIDEO VERONA MILAN 3-0
Il Verona trova una vittoria fondamentale contro il Milan: dopo aver subìto la rimonta beffarda della Spal nella precedente giornata, gli scaligeri si impongono sui rossoneri con un netto 3 a 0 che non lascia margine a recriminazioni di alcun genere. Ancora una volta i diavoli, quando vanno in svantaggio, non riescono a reagire consegnandosi di fatto agli avversari, Gattuso è andato incontro alla prima sconfitta da quando allena la prima squadra ed è evidente come l’ex-tecnico de Pisa, a questo punto della stagione, non possa compiere miracoli e dovrà cercare di traghettare i suoi da qui a fine campionato, cercando possibilmente di finire almeno tra le prime sette, cosa tutt’altro che scontata al momento, se si considera il buon momento che stanno attraversando Atalanta e Fiorentina. Nel post-gara lo stesso tecnico del Milan ha parlato di risultato bugiardo che non rispecchia fedelmente quanto accaduto nel rettangolo di gioco, e in effetti dopo aver consultato le statistiche si fa fatica a dargli torto. Gli ospiti vantano infatti il 59% di possesso palla, 23 tiri complessivi, 12 conclusioni nello specchio e 14 occasioni da gol creati ma non sfruttate bene dai rossoneri. I padroni di casa con il 41% di possesso palla, appena 4 tiri in porta e altrettante palle gol hanno invece saputo essere molto più freddi e cinici sotto porta, finalizzando tutte le azioni offensive manovrate. Da sottolineare anche le 9 parate compiute da Nicolas, gli interventi dell’estremo difensore dell’Hellas sono stati fondamentali per salvaguardare il risultato quando la compagine scaligera era ancora avanti di un solo gol.
LE DICHIARAZIONI
Subito dopo il triplice fischio Moise Kean, autore del raddoppio, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport: “Questo non è senz’altro il giorno più bello della mia carriera, ho appena 17 anni e davanti a me spero che il calcio mi riservi tante altre soddisfazioni. Sicuramente è sempre bello vincere contro il Milan ma dobbiamo pensare solamente a lavorare a testa bassa per salvarci, questo risultato deve rappresentare per noi un punto di partenza e non di arrivo, siamo pagati per rimboccarci le maniche tutti i giorni della settimana”.
Le parole di Fabio Pecchia, allenatore del Verona, ai microfoni di Sky Sport 24: “Grande soddisfazione aver battuto il Milan con una bella partita, la strada per la salvezza rimane ancora lunghissima. Questa vittoria deve dare al gruppo l’entusiasmo e l’autostima che serve per andare avanti, nelle ultime gare in casa avevamo raccolto meno di quanto seminato, oggi siamo stati più determinati nel volere il gol che poi è arrivato per tre volte, quando giochi bene poi anche gli episodi girano a tuo favore. Veniamo dalla trasferta di Ferrara dove siamo stati rimontati di due gol, contro una squadra fortissima non abbiamo commesso gli stessi errori, chiudendo bene tutti gli spazi e lasciando il segno in contropiede. Cerci era già uscito a malconcio contro la Spal, ci vorranno ulteriori accertamenti, per Valoti dovrebbe trattarsi soltanto di un affaticamento”.
Ai microfoni di Sky Sport 24 il tecnico del Milan, Gennaro Gattuso, cerca di essere realista: “Oggi siamo partiti molto bene e abbiamo tenuto il campo per 25 minuti, poi alla prima difficoltà abbiamo preso gol e non ci siamo più ripresi. Sullo 0-2 ci siamo disuniti ed è venuta meno anche la nostra reazione a livello nervoso e di stimoli, anche se il risultato è bugiardo, è una sconfitta che brucia ma dobbiamo metterci la faccia e chiedere scusa ai tifosi. La squadra si sfalda subito alle prime avversità, questo è un dato di fatto che non si può negare e su cui dovremo lavorare parecchio. Noi pensiamo al campo, alle vicissitudini extra-campo ci deve pensare le società, non possiamo permetterci di cercare alibi anche se sarebbe la cosa più facile, dobbiamo esprimerci solamente sul campo. Non basta il carattere, non sono Padre Pio ma un allenatore che fa il massimo col materiale che ha a disposizione, i giocatori mi stanno dando una grossa mano ma bisogna seguire un percorso e ci vuole tempo per arrivare a dei miglioramenti tangibili”.