Avrà cantato il suo inno, della sua Roma, migliaia di volte, senza esagerare. Eppure può capitare anche ad un tifoso giallorosso sfegatato come Antonello Venditti un attimo di leggerezza, una piccola distrazione che costa l’errore sul palcoscenico. Tanto più se la gaffe arriva durante un evento rilassato, con la famiglia romanista, tutta riunita per una cena natalizia a scopo benefico. Ma cos’è successo di preciso? Ad un certo punto della serata, Venditti è salito sul palcoscenico insieme ai giocatori giallorossi e ad alcuni elementi della società (Francesco Totti su tutti) e ha iniziato ad intonare l’ormai celeberrimo “Roma, Roma, Roma”. Peccato che ad un certo punto Venditti abbia invertito alcune parole, modificando irrimediabilmente il senso della sua poesia in musica. L’artista romano, infatti, invece di dire “Gialla come er sole, rossa come er core mio”, ha cantato:”Rossa come er sole, gialla come er core mio”. E chi ha fatto notare lo svarione prima di tutti? Un altro romanista: Max Giusti!
VENDITTI “TRADITO” DA MAX GIUSTI?
Proprio il comico Max Giusti, presente a sua volta all’evento della Roma, stava riprendendo l’esecuzione di Antonello Venditti, quando ha notato l’errore del cantante e ha commentato con l’amico che gli stava affianco:”Non la sa manco lui, ‘a sapemo meglio io e te”. Inutile dire che nel mondo dei social questa battuta sia stata male interpretata da alcune persone, che hanno visto nelle parole di Giusti un attacco a Venditti. Ecco perché il comico si è sentito in dovere di fare una precisazione sul suo profilo Facebook:”Se non fosse abbastanza evidente, ieri nel video della canzone, come si dice a Roma stavamo ca**eggiando, ci stavamo divertendo e questo dev’essere lo spirito di una serata come quella. Discutere Antonello Venditti? Ragazzi, non ci pensate proprio…Antonello è il numero uno: ciao, resta sempre così Antoné!”. Insomma, un chiaro riferimento al titolo originario del brano: da Roma (non si discute, si ama) ad “Antonello Venditti non si discute”.