Giacomo Bonaventura segna, il VAR annulla. Accade al 14′ di Milan-Atalanta: mentre i rossoneri festeggiano il gol del vantaggio, parte automaticamente il silent check. L’arbitro Fabbri decide poi di ricorrere al VAR (Video Assistant Referee) per visionare personalmente le immagini dell’azione: netto il fallo di mano di Cutrone, il cui assist risulta dunque irregolare, e posizione di fuorigioco per Bonaventura. Nessun dubbio per il direttore di gara, che annuncia la sua decisione e quindi annulla la rete al Milan, permettendo all’Atalanta di riprendere il gioco con un calcio di punizione a favore. La decisione di Fabbri ha suscitato i mormorii di disappunto di San Siro, ma risulta comunque ineccepibile. Netti gli episodi al vaglio della nuova tecnologia, decisione quindi giusta. Sono quattro i casi in cui il Var può essere usato: si tratta delle cosiddette game-changing situations, cioè le situazioni che cambiano una partita.
ARBITRO FABBRI, VAR IN MILAN ATALANTA: GOL ANNULLATO
Decisione giusta quella dell’arbitro Fabbri con il Var in Milan-Atalanta, ma il direttore di gara nelle ultime settimane è finito sul banco degli imputati per Lazio-Fiorentina. Era stato infatti criticato perché non era in diritto di richiamare l’attenzione di Massa. Ci riferiamo all’intervento di Caicedo: era o no da rigore? Per qualcuno il fallo è stato netto, non per la Lazio. Per questo è stata tirata in ballo la Regola 1 del Protocollo di utilizzo della Var Technology, secondo cui il Var va usato «soltanto quando un chiaro errore è stato commesso dallarbitro centrale. Per questo errore la Lazio si sentì penalizzata. Discorso ben diverso quello di oggi, visto che gli episodi esaminati sono apparsi netti sin dal primissimo replay. Dunque, per Fabbri è stato semplice decidere di annullare il gol di Giacomo Bonaventura al Milan. Per ora, dunque, niente polemiche a San Siro per la decisione arbitrale.