Due sconfitte in 18 giornate, 40 punti dopo un mercato non sfavillante: vista così non si può parlare di crisi Inter. La storia cambia se quelle due sconfitte arrivano una dietro l’altra. Ancora di più se sono precedute dal pareggio in Coppa Italia col Pordenone, ma soprattutto dallo 0 a 0 contro la Juventus, a Torino, che aveva di fatto eletto la corazzata di Spalletti a vera candidata per il titolo. Cos’è successo nello spazio di due settimane? Si potrebbe dire, semplicemente, che si è inceppato Icardi. Il bomber che tirava fuori dai guai i compagni a suon di gol, adesso non segna neanche a porta spalancata. Sbaglia rigori, non è reattivo sotto porta, sembra con la testa fra le nuvole. Che in realtà stia pensando al Real Madrid? Non lo sappiamo. Fatto sta che il problema dell’Inter, più in generale, sono i gol. E per stessa ammissione di Spalletti, se non segna uno tra Icardi e Perisic sono guai. Tradotto? Mancano alternative. Oggi, contro il Sassuolo, l’ex tecnico della Roma ha provato a modificare il corso del match inserendo Eder e Joao Mario. Entrambi non pervenuti. Che tocchi aspettare il mercato di gennaio per veder mutare questa situazione? 



LA MALEDIZIONE DI MANCINI

Analizzata la situazione dal punto di vista tecnico, non si può fare a meno di pensare che ci sia anche una componente psicologica in questa difficoltà. La verità potrebbe essere allarmante: l’Inter si è sciolta quando ha compreso di poter ambire seriamente allo Scudetto. Sotto le pressioni del ruolo di anti-Juve si è riscoperta improvvisamente non all’altezza, non tanto dal punto di vista della qualità del gioco ma mentale. Colpevoli? Facile dire i giocatori, ma in queste dinamiche alcune colpe le ha anche Spalletti, che non si è reso conto della situazione per tempo, lasciando forse che la partita col Pordenone minasse alcune delle certezze acquisite fino a quel momento. C’è poi una visione scaramantica delle cose, ed è quella che forse fa più paura ai tifosi. Il pensiero torna alla gestione dell’ultima Inter di Mancini: prima a Natale, crollò nel girone di ritorno. Possibile che un’Inter bella tutto l’anno non possa vedersi? 

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