A condannare Marvin Vettori nella sfida di UFC 219 contro Omari Akhmedov è stata in particolare la terza ripresa: lanalisi del match da parte della Gazzetta dello Sport sostiene infatti largomentazione secondo la quale il lottatore di Mezzocorona abbia pareggiato lincontro a causa della differenza di vedute dei tre giudici nel secondo round. Nel primo infatti Akhmedov ha avuto giustamente la meglio, variando la sua tradizionale tattica per puntare maggiormente su colpi alti e alle braccia; nella seconda ripresa però il russo ha provato a mirare alle gambe, e qui ha trovato lottima risposta di Vettori che ha saputo chiudere in angolo il suo avversario. Cosa segnalata dal cartellino di Glenn Trowbridge; tuttavia Weeks e DAmato, gli altri due giudici, hanno puntato sul maggior numero di colpi messi a segno da Akhmedov, e questa diversità di veduta è stata fondamentale. Così come il gong, che ha salvato il russo da un possibile ko tecnico: quando lincontro è finito Vettori aveva preso il sopravvento e stava portando una serie di grandi colpi ad Akhmedov, che avrebbe potuto gettare la spugna. Così non è stato: un vero peccato per il nostro pugile. (agg. di Claudio Franceschini)
VETTORI VS AKHMEDOV, FINISCE PARI
Grande beffa per Marvin Vettori la scorsa notte: il lottatore trentino si è visto sfilare una vittoria che sembrava certa nel quarto match della carriera in UFC. Impegnato nellevento UFC 219 contro il russo Omari Akhmedov, Vettori è rimasto incredulo quando al termine dellincontro i giudici hanno dichiarato la parità con verdetto di maggioranza. Una decisione che non è andata giù: nei primi due round infatti Vettori e Akhmedov hanno combattuto un match equilibrato, ma nella terza ripresa il lottatore di Mezzocorona ha dominato, pur senza riuscire a infliggere il colpo del ko al suo avversario. Questo gli è stato fatale, purtroppo: alla fine il tabellino dei giudici recitava 28-28, 28-28 e 29-28 e dunque lesito è stato di parità. Questo dimostra che non bisogna lasciare tutto in mano loro ha detto il ventiquattrenne, che si è dichiarato assolutamente contrario al giudizio sul suo match. Lho distrutto, penso di aver fatto abbastanza per vincere e nel terzo round ho dominato. Sarà comunque uno sprone per Vettori, come lui stesso ha detto, per tornare ancora più forte per i prossimi impegni.
LA CARRIERA DI VETTORI
Vettori, che ha comunque avuto un pensiero per il pubblico (spero che tutti si siano divertiti), è un classe ’93 ed era al quarto match in UFC, dove era entrato un anno e mezzo fa unendosi ad Alessio Di Chirico (dal 2009 non c’erano due lottatori italiani contemporaneamente in questa lega): il primo lo aveva combattuto nellagosto del 2016 contro Alberto Uda, e poi aveva affrontato altri due brasiliani (Antonio Carlos Junior e Vitor Miranda) con sconfitta nel primo caso e vittoria nel secondo. Il suo score totale parla di 12 vittorie, 3 sconfitte e appunto il pareggio di Paradise: le sconfitte sono arrivate contro Alessandro Grandis e il britannico Bill Beaumont, ma va precisato che prima di dedicarsi alla UFC (acronimo per Ultimante Fighting Championship, federazione statunitense) il trentino ha combattuto per altre federazioni. Il 30 maggio 2015 a Bologna, battendo il connazionale Daniele Scatizzi con decisione unanime, si è laureato campione dei pesi welter per la Venator FC, mentre la sconfitta contro Beaumont di cui avevamo già parlato gli aveva impedito di fregiarsi della corona della Ultimate Challenge MMA, federazione di arti marziali miste con sede nel Regno Unito.