Dopo Verona-Juventus ha parlato uno dei protagonisti del match, Medhi Benatia. Il centrale ha giocato un’altra partita al limite della perfezione, protagonista della crescita di questa Juventus quasi imperforabile in difesa. Quasi perché ieri dopo otto partite i bianconeri sono tornati a subire gol a causa di un tiro da fuori di Martin Caceres. Ecco le sue parole a Premium Sport: “Dopo il nostro primo gol abbiamo abbassato l’intensità. Abbiamo perso dei palloni che una squadra come la nostra non si deve permettere. Abbiamo rischiato un po’ e preso un gol che secondo me era molto evitabile. Io sono contento per Dybala, che è un ragazzo con una qualità superiore alla media. Ha avuto un periodo dove è stato meno decisivo perché è normale nel calcio. ha fatto una doppietta e un gol incredibile dove ha fatto vedere la sua classe. Io? Preferisco mettere lui in luce, perché senza Dybala sarà difficile andare alla ricerca della Champions e del campionato. E’ un giocatore troppo importante per noi. Dopo Napoli abbiamo capito che con l’atteggiamento da Juve potevamo fare grandi cose”, clicca qui per il video. (agg. di Matteo Fantozzi)
IL RACCONTO DELLA GARA
I sismologi lanciano l’allarme: la frattura che si è venuta a creare nelle prime posizioni della classifica si è allargata ulteriormente nell’ultima giornata di andata. Adesso la situazione vede il Napoli che guarda tutti dall’alto in basso, a una sola lunghezza di ritardo troviamo la Juventus che continua a non perdere un colpo, a differenza di Inter e Roma: i nerazzurri hanno raccolto un solo punto nelle ultime tre gare, mentre i giallorossi ne hanno lasciati per strada ben sei pareggiando contro Genoa, Chievo e Sassuolo, squadre che vanno battute senza se e senza ma se si punta realmente al titolo. evidente che partenopei e bianconeri abbiano preso il largo, ora ci sono sei punti a dividere la Vecchia Signora dalla Beneamata, la squadra di Spalletti ha accusato un vistoso calo di rendimento appena ha dovuto giocare una partita ogni tre giorni anziché ogni sette mentre quella di Di Francesco ha seri problemi a trovare con facilità la via del gol, basti pensare che l’attacco dell’Udinese è più prolifico rispetto a quello della Roma (32 reti per i friulani, “appena” 29 per i capitolini). Forse è presto per dire che sarà una lotta a due per lo scudetto, l’impressione è che le due squadre davanti abbiano innestato il turbo e adesso sarà ancora più difficile per le altre tenere il passo. In merito al match del Bentegodi, la Juventus è riuscita a sfatare un tabù: era dal 2001, infatti, che la Vecchia Signora non vinceva in casa del Verona, ci è riuscita grazie alla doppietta di Dybala che si è sbloccato e ha trascinato i suoi al quindicesimo successo in campionato. Anche se per innescare Dybala, Allegri è tornato al 4-2-3-1, modulo con il quale l’argentino dà il meglio di sè. A guardare le statistiche sembra che non ci sia stata storia sul terreno di gioco: 67% di possesso palla, 11 tiri in porta, 7 parate di Nicolas, 13 occasioni da gol per i bianconeri, eppure gli scaligeri fino al settantesimo sono riusciti pienamente in partita, annullando anche il primo svantaggio grazie a Caceres. Era dal 19 novembre che la Juventus non subiva gol, è durata 40 giorni l’imbattibilità per i bianconeri che con il 4-3-3 avevano ritrovato una certa solidità difensiva, a costo di segnare qualche gol di meno.
LE DICHIARAZIONI
Le parole di Massimiliano Allegri ai microfoni di Sky Sport: “Sull’1 a 0 abbiamo smesso di giocare e siamo stati infilati nelle ripartenze perdendo un mucchio di palloni e di contrasti. Dopo aver subito gol ci siamo svegliati, non potevamo permetterci di lasciare punti su un campo dove non vincevamo dal 2001 contro una squadra che sta attraversando un buon momento. Sono contento per Dybala, ha segnato due gol ed è tornato a calciare bene le punizioni, la condizione psicologica è fondamentale a questi livelli, Paulo ha un percorso davanti a sé e deve pensare a migliorare giorno dopo giorno, con l’obiettivo di diventare il più forte al mondo assieme a Neymar nel giro di tre anni”. L’analisi di Fabio Pecchia, tecnico del Verona, nel post-gara: “Continuo a vedere due squadre molto forti al vertice che hanno qualità diverse, resta un campionato apertissimo e si fa fatica a dire chi arriverà fino in fondo, io terrei ancora in considerazione anche Inter e Roma per lo scudetto. Sono orgoglioso dei miei che oggi hanno offerto una prestazione di personalità a prescindere dall’avversario, il risultato non ci fa andare avanti in classifica ma questa è la classica sconfitta che ci fortifica e ci darà una spinta a fare ancora meglio da qui in avanti. L’ultima brutta prestazione l’abbiamo fatta a Udine, lì non siamo scesi in campo e abbiamo meritato di perdere, per il resto la squadra ha sempre saputo disimpegnarsi in maniera dignitosa anche se non abbiamo raccolto quanto seminato”.