Il Napoli saluta la Champions League: unimpresa che poteva sembrare possibile alla vigilia si è trasformata in un incubo dopo il solo primo tempo, con lo Shakhtar Donetsk avanti di due gol sul Manchester City e il Feyenoord anche capace di pareggiare. E terzo posto nel girone F dopo la sconfitta in Olanda, arrivata a situazione ormai andata: lo vince il Manchester City che lo sapeva già prima di questa sera ma perde la prima partita della sua stagione, al secondo posto si classifica lo Shakhtar Donetsk che chiude con 12 punti e una prima fase davvero ottima. Il Napoli di punti ne fa 6, ma la differenza vera sta tutta nella sconfitta ucraina di settembre: avesse pareggiato in quel caso, questa sera i partenopei si sarebbero presentati allo Stadion Feijenoord padroni del proprio destino, ed è facile o comunque logico pensare che avrebbero giocato con ben altro piglio. Invece, da lunedì il Napoli conoscerà il suo futuro europeo sapendo comunque che sarà lavversaria nei sedicesimi di Europa League; situazione scomoda per Maurizio Sarri, che molto probabilmente avrebbe fatto volentieri a meno degli impegni del giovedì pomeriggio (ha più volte rammentato la fatica di dover giocare ogni tre giorni, ed era Champions) e invece si trova quasi costretto a dover giocare il ruolo della favorita, perchè fino a oggi nessuno si aspettava che la sua squadra arrivasse in fondo ma in Europa League la storia rischia di essere ben diversa. Problemi che allenatore e società (dal punto di vista del mercato di gennaio) affronteranno da domani; questa sera cè spazio per lamarezza di un girone che nel giorno del sorteggio aveva ben altro premesse, e che ha portato alleliminazione. (agg. di Claudio Franceschini)



INTERVALLO: SITUAZIONE ORMAI COMPROMESSA

Il Napoli affonda, o meglio affondano le speranze dei partenopei di qualificarsi per gli ottavi di finale: arrivano due gol nel giro di pochi secondi e, purtroppo, sono il secondo dello Shakhtar Donetsk e il pareggio del Feyenoord. A Rotterdam pari piuttosto a sorpresa: cross di Berghuis da destra, difesa del Napoli che si fa trovare impreparata e colpo di testa vincente di Nicolai Jorgensen. Proprio quando stavamo iniziando a calcolare il fatto che sarebbe servito un altro gol azzurro oltre ai due del Manchester City, ecco la notizia che arriva da Kharkiv: il raddoppio dello Shakhtar Donetsk, con un assist di Bernard per Ismaily che approfitta del clamoroso liscio di Ederson per appoggiare nella porta sguarnita. Adesso manca soltanto un tempo e la situazione è davvero brutta: il Napoli deve segnare un altro gol sul campo del Feyenoord, ma soprattutto il Manchester City dovrebbe farne tre in casa di uno Shakhtar che adesso vola sulle ali dellentusiasmo. Davvero complicato: il futuro del Napoli assomiglia molto da vicino a un sedicesimo di Europa League, ma nel calcio abbiamo visto ribaltare situazioni ancor più compromesse e dunque è giusto che la squadra di Maurizio Sarri non si dia per vinta fino a che non sarà fischiato il finale delle due partite. (agg. di Claudio Franceschini)



SHAKHTAR DONETSK IN VANTAGGIO

Purtroppo per il Napoli, lo Shakhtar Donetsk è in vantaggio a Kharkiv: grande magia di Bernard, che prende palla a sinistra e con una palombella sul secondo palo sorprende Ederson allincrocio dei pali. Un gol che a questo punto mette ancora più distanza tra i partenopei e gli ottavi di finale: se finisse così sui due campi il Napoli sarebbe chiaramente eliminato, perchè gli ucraini avrebbero un punto in più. Adesso però la situazione è ancora più difficile: infatti serve che il Manchester City segni due gol in Ucraina andando a vincere la partita, non più uno come quando è stato dato il calcio dinizio. Adesso bisognerà valutare due cose: se lo Shakhtar Donetsk riuscirà a fare una partita di contenimento o se, continuando a proporsi in avanti, sarà in grado di blindare la sua retroguardia. In più, quanta sarà la voglia del City di andare a vincere una partita che avrebbe il solo effetto di renderlo lunica squadra a chiudere il girone di Champions League a punteggio pieno. Senza ombra di dubbio un traguardo prestigioso, ma con il Manchester United lontano soltanto tre giorni la testa potrebbe già essere, anche in maniera inconsapevole, al derby. (agg. di Claudio Franceschini)



GOL IMMEDIATO DI ZIELINSKI

Nemmeno il tempo di cominciare ed è già arrivato il gol del Napoli: lo segna Piotr Zielinski che suggella unazione nata da calcio dangolo. Cosa cambia adesso nel quadro della qualificazione agli ottavi? Cambia qualcosa di importante: ovvero, che se il Manchester City dovesse segnare a Kharkiv il Napoli passerebbe il turno; il Napoli insomma si trova a metà dellopera e ha fatto nel migliore dei modi la cosa più difficile che potesse fare, ovvero segnare la rete del vantaggio e mettere in discesa la partita dello Stadion Feijenoord; adesso, senza calare la concentrazione e provando a chiudere la sfida, si tende un orecchio verso lUcraina dove si attendono buone notizie dal Manchester City. Pep Guardiola ha lasciato in panchina o in tribuna tanti titolari, dovendo pensare al derby di campionato che si giocherà fra tre giorni; tuttavia i suoi Sky Blues sono lo stesso in grado di vincere sul campo dello Shakhtar Donetsk, staremo a vedere se effettivamente sarà così e se il Napoli potrà festeggiare la qualificazione agli ottavi di Champions League. (agg. di Claudio Franceschini)

SI GIOCA IN OLANDA

Finalmente Feyenoord e Napoli stanno per scendere in campo nellultima giornata di Champions League: per i partenopei può andare in archivio la qualificazione agli ottavi, che rappresenta il primo obiettivo stagionale della squadra. Come abbiamo già detto, il traguardo non è magari di quelli che farebbero gridare al fallimento se non dovessero essere raggiunti, ma resta comunque importante: questa squadra, arrivata al terzo anno del ciclo di Maurizio Sarri, ha bisogno anche e soprattutto del riconoscimento internazionale per provare a salire di colpi nella considerazione degli addetti ai lavori. Per il momento sono arrivati tanti, tantissimi consensi sul gioco espresso dalla squadra, gli elogi si sono sprecati ed è giusto che il 4-3-3 di Sarri sia celebrato per quello che è; tuttavia bisogna pensare anche e soprattutto ai risultati; chiaramente nessuno si aspetta la vittoria della Champions League questanno o magari il prossimo, ma che questo Napoli confermi gli ottavi che aveva raggiunto lo scorso anno e, con un sorteggio favorevole, provi anche ad andare più avanti è un processo naturale che gli addetti ai lavori e i tifosi si aspettano. Dunque ora lasciamo parlare il campo, perchè il Napoli sta per iniziare i 90 minuti che potrebbero anche cambiare la stagione dal punto di vista psicologico. (agg. di Claudio Franceschini)

L’IPOTESI TERZO POSTO

Se il Napoli non si dovesse qualificare agli ottavi di Champions League, il suo futuro stagionale nelle coppe si chiamerebbe Europa League: i partenopei sono in ogni caso certi di arrivare almeno terzi nel girone F. Una realtà che il Napoli, retrocedendo dalla Champions, ha già vissuto due volte: nel 2013-2014, dopo quella dolorosa eliminazione di cui abbiamo parlato, i partenopei di Rafa Benitez si erano trovati accoppiati con lo Swansea ai sedicesimi. Lo avevano superato, ma la strada si era chiusa in maniera beffarda contro il Porto, che nel ritorno del San Paolo aveva imposto il 2-2 dopo aver vinto 1-0 al Do Dragao. Lanno seguente il Napoli si era ritrovato in Europa League avendo perso il playoff contro lAthletic Bilbao: girone superato in scioltezza, poi eliminazioni di Trabzonspor, Dinamo Mosca e Wolfsburg fino a una semifinale che purtroppo era stata persa contro il sorprendente Dnipro (nel quale giocavano Konoplyanka e Nikola Kalinic). Sempre riguardo allEuropa League, bisogna ricordare le esperienze che il Napoli ha avuto con i piazzamenti in campionato: nel 2012-2013 Edinson Cavani segnò 7 gol (4 dei quali al Dnipro in un pazzo 4-2) ma la squadra si fermò ai sedicesimi, battuta dal Viktoria Plzen con un 5-0 complessivo. Due stagioni fa, allesordio di Maurizio Sarri in Europa, girone superato a punteggio pieno e segnando ben 22 gol, ma eliminazione per mano del Villarreal. (agg. di Claudio Franceschini)

CABALA E SIMILITUDINI

Una vittoria per qualificarsi agli ottavi di Champions League: il Napoli cerca questo, anche se potrebbe non bastare. Accantoniamo però, almeno per un momento, il ruolo decisivo che ha lo Shakhtar Donetsk e concentriamoci sul Feyenoord: gli olandesi arrivano a questa partita con lultimo posto in classifica, già eliminati e ormai impossibilitati ad andare in Europa League. Ricorda molto da vicino la situazione in cui lo stesso Napoli si era trovato un anno fa: allora, ad un turno dal termine, il Benfica e i partenopei comandavano il girone con 8 punti, a quota 7 cera il Besiktas mentre la Dinamo Kiev era già eliminata con 2 punti. Ai turchi sarebbe bastato vincere in Ucraina per avere la meglio su una delle due sfidanti del Da Luz, indipendentemente da quale risultato fosse uscito (con il pareggio invece avrebbe dovuto sperare che il Napoli perdesse). Ebbene: il Napoli come già detto vinceva 2-1 al Da Luz e si qualificava. Per il Besiktas cambiava poco, ma in maniera a dir poco clamorosa i turchi perdevano addirittura 6-0 sul campo della Dinamo Kiev, venendo eliminati. Ecco: il Napoli questa sera rischia qualcosa di simile, nel senso che una vittoria del Manchester City sarebbe inutile se allo Stadion Feijenoord i partenopei non dovessero essere in grado di superare la squadra olandese che fino a questo momento non ha fatto nemmeno un punto. Dunque, meglio che innanzitutto Maurizio Sarri e i suoi giocatori si concentrino su quanto accadrà in Olanda, e solo in un secondo momento tendano le orecchie a Leopoli. (agg. di Claudio Franceschini)

I PRECEDENTI

Nel parlare delle possibilità del Napoli di qualificarsi agli ottavi della Champions League, dobbiamo ovviamente ricordare i due precedenti recenti in cui i partenopei sono arrivati allultima giornata con il posto in bilico: lo scorso anno avevano avuto loccasione di qualificarsi addirittura con tre giornate di anticipo anche in virtù dei risultati nelle altre partite, e invece erano arrivati allultimo turno con la necessità di vincere in casa del Benfica, o comunque di pareggiare. Callejon e Mertens avevano regalato i tre punti al Napoli, che era volato agli ottavi nonostante avesse fatto un solo punto nelle due partite centrali contro il Besiktas. Qualcosa di opposto era successo nel 2013, prima stagione del biennio targato Rafa Benitez: il Napoli era capitato in un girone di ferro con Arsenal, Borussia Dortmund (solo pochi mesi prima finalista di Champions League) e Olympique Marsiglia. Tutte avevano vinto due volte contro i francesi e poi si erano battute a vicenda: al Napoli superare al San Paolo sia i Gunners che i gialloneri non era bastato, un girone straordinario si era concluso con un beffardo e amarissimo terzo posto frutto della differenza reti peggiore nella classifica avulsa. Era andata molto meglio nel 2011, nella versione targata Walter Mazzarri che aveva fatto fuori Manchester City e Villarreal, qualificandosi a braccetto contro il Bayern Monaco: una grande epopea quella, con tanto di quarti sfiorati contro il Chelsea futuro campione. Il bilancio dice dunque che il Napoli per due volte ha superato il girone, una volta invece no: cosa succederà invece in questa occasione? (agg. di Claudio Franceschini)

IL NAPOLI CERCA GLI OTTAVI DI CHAMPIONS LEAGUE

Il Napoli cerca la qualificazione agli ottavi di Champions League: mercoledì 6 dicembre alle ore 20:45 i partenopei giocano a Rotterdam contro il Feyenoord. Fanalino di coda del girone F ancora senza punti, il club olandese non ha ormai alcunchè da chiedere al suo torneo internazionale, se non il voler chiudere con almeno una vittoria. Viceversa per il Napoli è un dentro o fuori, e i calcoli da fare sono assolutamente pochissimi: con la vittoria si va agli ottavi, con pareggio o sconfitta la corsa europea di Maurizio Sarri e dei suoi ragazzi proseguirà in Europa League. Così sarebbe anche semplice, ed ecco allora linghippo se così vogliamo chiamarlo: al Napoli i tre punti potrebbero anche non bastare, perchè i punti da recuperare allo Shakhtar Donetsk sono 3, e dunque agli ucraini ne basterebbe solo uno per blindare il secondo posto. Lo Shakhtar gioca in casa, contro il Manchester City: non aiuta il Napoli il fatto che gli inglesi abbiano largamente archiviato la vittoria del girone, ma di certo una stagione come quella di Pep Guardiola impone di provare a vincere quante più partite possibili. Basterà per altri tre punti degli Sky Blues?

QUALIFICAZIONE AGLI OTTAVI DI CHAMPIONS: LE SPERANZE DEL NAPOLI

Partiamo da una premessa, che è corroborata dalle indiscrezioni sulla formazione: forse al Napoli questo ottavo di Champions League interessa il giusto. Tradotto: se anche non dovesse arrivare, non sarebbe materiale sufficiente per stracciarsi le vesti come in altre sedi. Il processo di crescita della società, con Sarri ma anche prima – lo zoccolo duro del gruppo è tutto o quasi di epoca Benitez – impone che il primo traguardo da fissare sia quello dello scudetto, anche e soprattutto in virtù della posizione attuale di classifica; la campagna europea rappresenta se vogliamo una sorta di ciliegina sulla torta, buona e definitiva ma non essenziale per la riuscita del piatto. Il che vuol dire che il Napoli questa sera darà tutto per passare, ma appunto senza quel dramma di sottofondo che si potrebbe intuire. Le speranze dei partenopei poggiano in particolar modo sulla volontà del Manchester City di assommare record su record (finora gli Sky Blues sono imbattuti e hanno pareggiato appena due delle partite giocate in stagione) così come sullintegrità del calcio inglese e di Guardiola, che ha già rassicurato in merito (daremo il massimo, avrebbe scritto a Sarri). Guardando in casa propria, la speranza è che la squadra abbia ripreso un po di vigore dopo le ultime prestazioni, e che il Feyenoord resti quello che è stato per i cinque turni precedenti, ovvero una realtà in difficoltà e non al livello delle avversarie.

LUTILITA DEGLI OTTAVI

Al di là della classifica degli obiettivi, al Napoli gli ottavi di Champions League convengono anche e soprattutto economicamente: il tesoretto che entrerebbe nelle casse potrebbe permettere alla società di investire in un eventuale mercato di gennaio, oppure fare bottino in vista di luglio. Il punto è che provare a rinforzare una squadra simile diventa complicato: come sempre trovare giocatori decisivi in gennaio è impresa ardua, e in più vanno considerate le parole di Sarri che già a suo tempo – parlava di Mertens, ma è un discorso che si può estendere a tanti altri – aveva lasciato intendere come i potenziali nuovi innesti avrebbero dovuto essere sul livello dei titolari. Lo si vede dal turnover praticato dal tecnico: poco, praticamente inesistente nel tridente offensivo. Il che significa che, se i vari Ounas, Giaccherini e Rog non sono considerati sullo stesso livello, si fatica a pensare a qualcun altro che possa arrivare al San Paolo. Tuttavia, gli ottavi al Napoli servono eccome: non fosse per laspetto finanziario, anche per il prestigio e per il blasone, che si costruisce anche facendo costantemente strada in Europa. Ecco perchè magari i fatti lasciano pensare altro, ma per la squadra questa partita non è secondaria.

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