Ecco le pagelle finali di Pescara-Fiorentina: tutti i voti ai giocatori che sono scesi in campo all’Adriatico nel recupero della diciannovesima giornata del campionato di Serie A. La gara dell’Adriatico viene decisa da un tiro-cross di Tello all’ultimo gioco, al 95′ che, dopo aver attraversato tutta l’area di rigore si è insaccato all’altezza del secondo palo sorprendendo Bizzarri. Dopo aver trovato il vantaggio al 15′ con Caprari, i padroni di casa si sono dovuti arrendere al ritorno della Fiorentina che è stata trascinata da Chiesa, subentrato ad inizio ripresa, ma soprattutto da Tello che oltre alla rete decisiva aveva anche pareggiato con un super gol realizzato al 68′ con un dribbling ed una conclusione magistrale finita sotto l’incrocio dei pali.
Sfortunata sconfitta maturata proprio all’ultimo minuto di gioco ma che è arrivato dopo una ripresa giocata sempre nella propria metà campo a causa della stanchezza provocata dal dispendioso primo tempo chiuso meritatamente in vantaggio. Primo tempo sotto-tono chiuso meritatamente in svantaggio, ci pensa un super Tello coadiuvato da un eccellente Chiesa che sono riusciti a sopperire alle tante assenze che hanno certamente condizionato questa partita che permette di sperare ancora nella qualificazione europea. Direzione di gara sicura di una partita abbastanza nervosa ma che l’arbitro è riuscito a gestire al meglio distribuendo tanti meritati cartellini gialli che hanno permesso il regolare andamento del match.
Ecco le pagelle del primo tempo di Pescara-Fiorentina: vediamo quali sono stati migliori e peggiori nella frazione allo stadio Adriatico per il recupero della diciannovesima giornata di Serie A. Massimo Oddo cambia un pò l’assetto puntando su un inedito 4-4-1-1 con l’esperto Bizzarri (voto 6) tra i pali protetto da una linea a quattro che da destra a sinistra è formata da Crescenzi (voto 6), Gyomber (voto 6), Stendardo (voto 6) e Biraghi (voto 6,5). I due centrocampisti sono Bruno (voto 5,5) e Memushaj (voto 6,5), mentre l’avanzato Zampano (voto 5,5) e Benali (voto 5,5) agiscono sulle corsie laterali. Caprari (voto 7) è la mezza-punta che gioca in appoggio l’unica punta centrale Bahebeck (voto 6). Paulo Sousa invece schiera la sua squadra con un 3-4-2-1 col confermato Sportiello (voto 6) come portiere arrivato da pochi giorni in riva all’Arno, protetto da tre difensori centrali De Maio (voto 5,5), Tomovic (voto 5) e l’adattato Sanchez (voto 6). Badelj (voto 5,5) e Vecino (voto 5,5) formano la cerniera centrale di centrocampo mentre Tello (voto 6,5) e Olivera (voto 5,5) agiscono sulle corsie laterali. Ilicic (voto 5,5) e Borja Valero (voto 5,5) giocano tra le linee dietro al riferimento avanzato Babacar (voto 4,5) che prende il posto dell’indisponibile Kalinic.
Difesa attenta e ripartenze veloci, questa la tattica attuata da Oddo che finora sta funzionando anche per la deludente prova della Fiorentina in fase offensiva. La stella della squadra abruzzese trascina i suoi compagni con la rete che sta decidendo l’incontro che segna grazie a molta freddezza che gli ha permesso di superare Sportiello in uscita. Il numero 10 abruzzese si sacrifica giocando qualche metro dietro alla sua consueta posizione ma si fa notare solamente quando viene ammonito per aver steso Vecino condizionando così il proseguio del suo incontro.
Nonostante il gran predominio grazie al prolungato possesso palla, la squadra di Paulo Sousa sta deludendo le attese dato che, a parte qualche tentativo dalla distanza, non è riuscita a creare grossi pericoli ad una difesa che finora ha subito tantissime reti. L’esterno destro è sicuramente il più vivace dei suoi, tutte le iniziative partono dalla sua zona di competenza dove spesso si allarga anche Ilicic. Sfiora il gol con un sinistro a giro finito di poco fuori, dando comunque sempre la sensazione di poter sfondare sempre. Sta certamente sprecando l’occasione di sostituire l’indisponibile Kalinic con una prova incolore che non è di certo aiutata dalla sua squadra che sta faticando come il suo centravanti che finora non si è ancora visto al centro del gioco. (Marco Guido)
Molto impegnato questa sera non sbaglia praticamente nulla, se non un’uscita che si rivela innoqua, fino al 95′ quando si fa un pò sorprendere dal velenoso cross di Tello che taglia tutta l’area infilandosi all’altezza del secondo palo.
Nel primo tempo riesce a contenere le sortite di Olivera ma nella ripresa, nonostante il costante raddoppio di Benali, soffre tremendamente la super serata di Tello che ha sfondato regolarmente sulla sua corsia di competenza.
Bella prova del centrale che è riuscito ad annullare Babacar e cercando di chiudere tutte le iniziative avversarie che sono aumentati nettamente nella ripresa.
Riesce a resistere fisicamente all’impatto con Babacar che riesce sempre a limitare senza troppi problemi. Nel finale resta in campo nonostante la notevole stanchezza evidenziata.
Dopo un ottimo primo tempo durante il quale è riuscito a firmare anche l’assist a Caprari, nella ripresa ha subito l’ingresso del vivace Chiesa che lo ha messo alle corde e lo ha saltato regolarmente.
Si sacrifica durante tutta la gara dato che, dopo aver lottato in mezzo al campo nel corso del primo tempo, si allarga sulla destra nella ripresa per aiutare la difesa a contenere l’imprendibile Tello.
Aiuta la sua squadra con la sua grande aggressività e quantità che però diminuisce col passare dei minuti anche perchè la Fiorentina ha sfondato solo sulle corsie laterali.
Nel primo tempo si è reso protagonista di alcuni ottimi inserimenti in avanti poi nella ripresa si è sacrificato sparendo dal campo dato che la sua squadra non è più riuscita a ripartire.
La punta di diamante della squadra abruzzese lascia il segno realizzando la rete del vantaggio con grande freddezza, superando Sportiello in uscita. Dopo tanto impegno e pochi palloni fino alla sostituzione. ( Pochissimi minuti nei quali però dimostra di avere un piede che forse meriterebbe qualche minuto in più visto che una sua potente conclusione è stata respinta coi pugni a fatica da Sportiello).
Oddo decide di avanzarlo ma l’esterno fatica a rendersi pericoloso in avanti soffrendo Tello nel corso della ripresa che lo ha facilmente saltato in occasione del pareggio viola. Esce per far posto a Brugman. ( Entra per fare densità davanti alla difesa ma si fa notare solamente quando sbaglia due passaggi che interrompono due potenziali pericolosi contropiedi).
Gran impegno e corsa per il francese che ha provato a mettere in difficoltà la retroguardia ma giocando sempre lontano dall’area di rigore. Nella ripresa costringe al cartellino Badelj con una super-veronica. Esce per un problema muscolare. ( Paga forse l’emozione perchè nonostante la sua giovane età non riesce a rendersi utile alla sua squadra che era in affanno, non riesce mai a tenere alta la palla).
Il suo Pescara aveva bisogno dei tre punti per riaccendere le speranze di salvezza ma, dopo aver trovato il vantaggio, si è rinchiusa nella propria metà campo consentendo alla Fiorentina di attaccare senza eccessivi problemi e venendo punita proprio all’ultimo minuto di gioco.
Incolpevole sul gol, non deve più effettuare interventi fino al 93′ quando si è fatto trovare pronto respingendo la botta di Kastanos dalla distanza.
Si adatta alla posizione di centrale di sinistra della difesa a tre con la solita personalità senza commettere errori poi nella ripresa prova a dare il suo contributo in avanti alzando la propria posizione.
Commette tantissimi falli rischiando, dopo aver incassato il cartellino giallo, anche la seconda sanzione che l’arbitro Russo gli risparmia. Prova a spingere mettendo qualche cross nel finale di primo tempo. Sousa decide di lasciarlo negli spogliatoi inserendo il più offensivo Chiesa. ( Il suo ingresso cambia l’inerzia dell’incontro con la sua energia che gli ha permesso di sfondare regolarmente sulla destra collezionando tantissimi calci d’angolo e sfiorando anche il gol in più di un’occasione).
Deve dirigere una retroguardia che non ha sofferto più di tanto vista la tattica attuata dagli avversari ma il difensore si fa notare per diversi svarioni in fase di impostazione.
Già nel primo tempo dimostra di avere la possibilità di creare scompiglio nella retroguardia abruzzese che ha sempre faticato a contenerlo. Nella ripresa decide la partita da solo segnando uno stupendo gol con un tiro che si è infilato sotto l’incrocio e poi regalando tre punti ormai insperati ai viola con un velenoso cross che nessuna tocca e che finisce nella rete di Bizzarri proprio al 95′.
In una partita come questa nella squadra viola è stata sempre all’attacco le sue caratteristiche di interditore sono state meno decisive mettendo in mostra i suoi limiti tecnici di impostazione. Nel finale lascia il posto a Cristoforo. ( Pochissimi minuti per il centrocampista).
Solita partita di sostanza dell’uruguaiano che corre come al solito tantissimo cercando di inserirsi anche nell’area avversaria come in occasione del gol decisivo quando si è fatto trovare sulla traiettoria del cross decisivo di Tello.
Nel primo tempo non spinge sulla corsia di sinistra nonostante i tanti spazi a disposizione. Nella ripresa viene arrettrato sulla linea dei tre centrali giocando senza troppi problemi vista la tattica rinunciataria del Pescara.
Irritante. Lo sloveno ha tantissimi palloni, soprattutto nella ripresa, per segnare ma il numero 72 li spreca malamente calciando anche da ottima posizione sempre fuori dallo specchio. L’unica conclusione degna della sua classe è la punizione che calcia contro il palo.
Questa sera il capitano si limita al compitino dato che, oltre al solito contributo in fase di possesso palla, non riesce ad inventare niente che possa scardinare la retroguardia abruzzese.
Spreca malamente la possibilità di sostituire l’indisponibile Kalinic disputando una gara sotto-tono nella quale, nonostante i tanti attacchi nella ripresa dei viola, non riesce mai a farsi notare. ( Un minuto o poco più per difendere il preziosissimo vantaggio).
Dopo un primo tempo deludente, il tecnico portoghese cambia la partita con l’inserimento di Chiesa che stravolge l’andamento dell’incontro che è riuscito a vincere meritatamente proprio all’ultimo minuto di gioco.
(Marco Guido)