Ecco i voti relativi all’ultimo posticipo del 24^ turno di Serie A 2016-2017 che ha visto Lazio e Milan pareggiare 1-1 e spartirsi la posta in palio. Occasione d’oro malamente sciupata dai biancocelesti che dominano per larghi tratti ma trovano il gol solamente dal dischetto, con un rigore procurato da Immobile che viene chiuso a sandwich dentro l’area da Gustavo Gomez e Donnarumma, dagli undici metri Biglia è perfetto e allo scadere della prima frazione di gioco porta avanti i padroni di casa. Nella ripresa la Lazio potrebbe chiudere la contesa ma Keita, Felipe Anderson e Immobile non aggiustano a dovere la mira, in particolare il numero 17 biancoceleste sciupa il match point e qualche minuto più tardi Suso si inventa dal nulla una magia che consente agli ospiti di annullare lo svantaggio iniziale e uscire dal campo con un punto che permette alla squadra di Montella di rimanere agganciato al treno per l’Europa. Mentre la Lazio getta letteralmente al vento due punti che a fine campionato potrebbero pesare tantissimo per la classifica finale, i biancocelesti scendono dal sesto posto facendosi scavalcare da Inter e Atalanta, dunque anche per la formazione di Simone Inzaghi si complicano i piani per conquistare un posto nelle coppe europee per la prossima stagione.
Match teso ed equilibrato nonostante sul piano del gioco la Lazio si riveli superiore rispetto al Milan, Donnarumma (con la complicità dei centravanti biancocelesti che la porta proprio non la vedono) sullo 0-1 è bravissimo a tenere a galla i suoi che poi nel finale ristabiliscono gli equilibri. Ritmi sempre alti e sostenuti per tutti i novanta minuti.
Come può pretendere questa squadra di andare in Europa se non riesce a battere nemmeno per sbaglio le grandi del campionato italiano? Oggi va molto vicino all’impresa ma sciupa le tante palle gol che gli uomini di Simone Inzaghi si sono creati, e a questi livelli quando sbagli gli avversari prima o poi ti puniscono.
Ancora una volta i rossoneri recuperano per i capelli una partita che sembrava persa, gli uomini di Montella soffrono parecchio ma alla fine portano a casa il massimo visto come si era messa, senza dimenticare le tante assenze tra squalificati e infortunati che hanno costretto il mister a reinventare la formazione.
Il direttore di gara fischia poco e così facendo permette alla gara di giocarsi su ritmi elevati. Il rigore su Immobile si può dare, il numero 17 viene stretto in una morsa tra Donnarumma e Gustavo Gomez. Nella ripresa Lulic tampona Abate sbilanciandolo dentro l’area, un arbitro più severo e inflessible probabilmente avrebbe concesso il penalty.
Ecco i voti relativi al primo tempo di Lazio-Milan, ultimo posticipo della 24^ giornata di Serie A 2016-2017. All’Olimpico di Roma i biancocelesti vanno al riposo sul punteggio di 1 a 0 dopo aver sbloccato la contesa proprio allo scadere del quarantacinquesimo grazie a un calcio di rigore trasformato da Lucas Biglia (6,5) che dagli undici metri non lascia scampo a Donnarumma (7) che aveva provocato il penalty atterrando Immobile (6,5) che si era avventato sul pallone. Vantaggio tutto sommato meritato per gli uomini di Simone Inzaghi che hanno fatto la partita andando molto vicino al gol su azione, in particolare con Hoedt (6) che nell’area piccola non ha trovato la conclusione vincente per lo strepitoso intervento dell’estremo difensore rossonero. I biancocelesti vanno spesso al tiro senza però dare quasi mai filo da torcere al portiere avversario, dall’altra parte del campo nessun problema per Strakosha (6) che ha dovuto effettuare un solo intervento su Ocampos (6). I padroni di casa attaccano senza soluzione di continuità, tanti tiri in porta per Immobile e compagni che però non trovano mai l’angolino se non dal dischetto con Biglia. Perfetti i suoi movimenti senza palla, da grande attaccante va a prendersi il rigore che consente ai biancocelesti di chiudere la prima occasione di gioco in avanti Perde malamente un brutto pallone che avrebbe potuto spianare a Ocampos la strada verso l’1 a 0. Probabilmente si sta facendo sentire anche la stanchezza (fisica, mentale e nervosa) dovuta al match contro il Bologna giocato mercoledì scorso, fatto sta che i rossoneri finora sono apparsi sottotono, ma fanno sempre in tempo a smentirci. Fa il possibile per tenere la porta blindata quando poi va a travolgere Immobile provocando il rigore che poi non riesce a neutralizzare. Finora lo si è visto pochissimo, magari si accenderà nella ripresa. (Stefano Belli)
L’infortunio di Marchetti nel pre-gara lo promuove a portiere titolare. Dice di no a Ocampos che fa partire un tiro non sufficientemente angolato. Nella ripresa si rifugia in corner per neutralizzare il tiro su calcio piazzato di Sosa, poi si deve arrendere di fronte alla perla di Suso.
Nel primo tempo con un errore madornale rischia di regalare la palla dell’1 a 0 agli avversari ma Ocampos non sa approfittarne. Nel complesso prestazione deludente e al di sotto delle sue potenzialità.
Nel momento chiave del match, quando si tratta di difendere un vantaggio acquisito faticosamente, si fa saltare come un birillo, irrimediabilmente bocciato il centrale olandese.
Deulofeu lo punta subito ma il numero 2 riesce a contenerlo e a non spianargli la strada verso la porta, poco prima della mezz’ora va vicinissimo al gol trovando l’opposizione di un super Donnarumma. In zona recupero rischia l’autogol nel tentativo di negare la doppietta a Suso.
Sin da inizio gara prova a sfondare sulla fascia sinistra ma viene arginato piuttotso. Dopo aver preso un giallo evitabile non riesce a fermare Suso che si involerà verso l’1-1 e Inzaghi decide saggiamente di toglierlo dal campo prima che possa combinare altri danni. ()
Purtroppo per lui non sempre è Natale e non sempre la Lazio gioca contro il Pescara, stasera la porta non la vede neanche col binocolo e in fase difensiva la sua sciocchezza la deve sempre fare, solamente qualche cross che i compagni non sfruttano a dovere.
Dagli undici metri l’argentino non sbaglia e trafigge Donnarumma portando in vantaggio la squadra sul finire della prima frazione di gioco. Il suo pressing su Suso nell’azione dell’1-1 si rivelerà totalmente inefficace, una distrazione imperdonabile per il capitano della Lazio.
Il serbo recupera una miriade di palloni interrompendo le azioni dei rossoneri e facendo ripartire in contropiede i suoi, sul piano fisico è un giocatore troppo indispensabile per Simone Inzaghi, da rivedere come tutti gli altri in fase di finalizzazione della manovra.
Non brillantissimo in alcune fasi di gioco, il brasiliano sbaglia alcuni fraseggi piuttosto banali. Nella ripresa prova ad accendersi puntando spesso Vangioni che è ammonito e non può rischiare, arrivando a scuotere l’esterno della rete dopo aver sfiorato in precedenza l’incrocio dei pali. Ma non trova il gol e la sua serata si spegne nell’anonimato. ()
Il numero 17 prova a rendersi pericoloso dalle parti di Donnarumma, alla fine del primo tempo si va a cercare il rigore che Biglia trasformerà alla perfezione. Ma quando all’83’ si divora il gol del 2 a 0 che avrebbe archiviato la pratica i tifosi della Lazio vorrebbero sbranarlo, e ne hanno ben donde visto poi come è andata a finire, considerando inoltre che c’era Felipe Anderson liberissimo di ricevere palla e depositarla in rete.
Vince il ballottaggio con Lulic e parte dal primo minuto, già al 2′ cerca la porta con una conclusione innocua per Donnarumma, riprovandoci più volte nel corso della gara, l’ultimo tentativo pochi secondi prima di uscire dal campo. (Tampona Abate in area facendolo cadere, Damato lo grazia giudicando l’intervento regolare)
La squadra attacca ma non segna, e questo è un guaio serio per una squadra che il prossimo anno vuole tornare a competere nelle coppe europee. Sull’1 a 1 la squadra si demoralizza e per poco non rischia di perdere una partita che una formazione minimamente più scaltra avrebbe vinto a occhi chiusi.
Blocca in due tempi la prima conclusione in porta di Keita, neutralizza senza problemi i tiri centrali degli avversari compiendo un’autentica prodezza su Hoedt, poi assieme a Gomez causa il rigore (anche se qualche dubbio rimane) stendendo Immobile e non riesce a respingere il tiro dagli undici metri di Biglia. Nel finale tiene a galla i suoi con la splendida parata su Immobile che sarà fondamentale per consentire a Suso, poco dopo di pareggiare i conti.
Bene in fase di contenimento su Radu, al 26′ impedisce a Immobile di inquadrare la porta a pochi passi da Donnarumma. Nel secondo tempo Lulic lo sbilancia all’interno dell’area di rigore, inutile le proteste degli ospiti con Damato che fa proseguire il gioco.
Assieme a Donnarumma provoca il rigore che consente alla Lazio di sbloccarela contesa, tuttavia nella ripresa se la cava decisamente meglio quando deve arginare Keita.
Anche se la condizione fisica non è ancora delle migliori il numero 17 rossonero fa il suo dovere soprattutto sui raddoppi di marcatura e sull’anticipare Milinkovic-Savic che aveva provato a colpire il pallone di testa su un calcio d’angolo.
Sugli sviluppi di un corner è bravissimo a chiudere su Immobile impedendogli di concludere in porta e dimostrando di acquisire sempre più sicurezza e consapevolezza dei propri mezzi. Nella ripresa, con la spada di Damocle dell’ammonizione, non può rischiare di intervenire su Felipe Anderson che dunque ha molta più libertà d’azione.
Cerca la porta solamente in un frangente, senza impensierire Strakosha. Meglio in fase difensiva quando arriva sul pallone prima degli altri, anche se non interpreta la gara al meglio.
Rischia il giallo quando entra pericolosamente su Parolo, serata difficile per il numero 73 che fatica a entrare in partita e si fa anticipare spesso dagli avversari, in particolare da Milinkovic-Savic ( Impegna Strakosha con un calcio piazatto, poi dà il via all’azione che porterà all’1-1 di Suso)
Con i suoi raddoppi di marcatura dà una grossa boccata d’ossigeno al reparto difensivo, non sempre preciso nelle verticalizzazioni. Esce dal campo piuttosto acciaccato, impedendo a Montella di potersi giocare la carta Bacca. (MATI FERNANDEZ 5,5 – Spende il giallo per fermare Lulic che si stava lanciando verso la porta di Donnarumma)
Per oltre 80 minuti ci si accorge a malapena della sua presenza in campo, poi si accende all’improvviso con una magia delle sue, lasciando sul posto ben tre avversari e liberando un sinistro a giro imprendibile per Strakosha. Chapeau.
Montella lo fa giocare come prima punta e il numero 7 rossonero si mette subito in evidenza cercando la porta di Strakosha, ma i difensori della Lazio non impiegano comunque molto tempo a neutralizzando. Dopo la giocata da campione contro il Bologna stasera non riesce a incidere.
Il tecnico rossonero lo preferisce a Bacca almeno all’inizio, l’argentino non si limita alla fase offensiva ma fa avanti e indietro sulla fascia, l’occasione più ghiotta quando recupera palla da Basta che pensava a tutt’altro e si invola verso la porta trovando l’opposizione di Strakosha. (LAPADULA SV)
Stasera il tecnico rossonero non può schierare la formazione che vuole per le tante defezioni, gli undici in campo stringono i denti finché poi non trovano il guizzo con Suso per evitare la sconfitta, un punto fondamentale per come si era messa. Decisivo l’innesto di Sosa che innescerà Suso nell’azione dell’1-1. (Stefano Belli)